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Il grande torneo dei corridori del '900 - chi è stato il più grande stradista del secolo scorso?
#21
Non conosco nessuno dei ciclisti partecipanti a questa kermesse.
 
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#22
Vado con il girone C.

Il primo posto è per Bobet(+8), corridore a tutto tondo e vincente contro i grandissimi. Nelle classiche batte gente come Rik I, Koblet e de Bruyne tra Fiandre e Roubaix, inoltre vince anche Lombardia e Sanremo ed un mondiale durissimo contro Coppi e Gaul e corse sparite ma prestigiose come Bordeaux-Parigi e il GP delle Nazioni. Nelle corse a tappe devo dire che i successi dei Tour del '53-'54 non mi sono sembrati fenomenali* (anche se vinse sia sulle alpi che a crono), mentre nel '55 vince dopo un bellissimo duello con Gaul.

Il secondo posto è per Guerra (+6). Nonostante arrivi al ciclismo tardi anche per l'epoca (26 anni) è uno dei migliori passisti veloci della storia (decine di tappe a Giro e Tour più il mega mondiale a crono) ed in salita si difende abbastanza bene da vincere un Giro e fare podio al Tour. Ha anche vinto molte corse in linea italiane e per 5 volte di fila il campionato italiano (che si svolgeva a punti su tutta la stagione) nel periodo in cui il movimento italiano era il migliore al modo (e le correre all'estero a quei tempi era più difficile che ora).


Al terzo posto metto Jan Janssen (+4), capace di vincere Tour Roubaix e Mondiale contro una concorrenza di altissima qualità, oltre ad essere stato longevo e ingenerale estremamente completo come corridore.



Al quarto posto Tave Schur (+2). A proposito di icone pop, lui è stato votato lo sportivo più amato della DDR tipo 6 volte di fila :D . Lo metto qui perchè non mi è facilissimo trovare informazioni su di lui, perchè ha sempre corso al di là della cortina di ferro, ma mi sembra fosse un corridore completo, forte sul passo, in volata e anche a crono. Per fare un esempio di quanto andasse forte a crono, alla corse della Pace del '59, che Tave vince, in una crono di 44 km perde di solo 27 secondi da Meo Venturelli, che un'anno dopo tra i prof si prenderà lo scalpo di Roger Rivierè e Jacques Anquetil.

Menzione speciale per AVDP, grande ciclocrossista e padre di uno dei corridori più talentuosi sulla Terra, oltre corridore da classiche trasversale. 



* Mi sembra che in questi 2 anni abbia meno avversari (Kubler viaggiava verso i 35), ma non so se sottovaluto io per mancanza di conoscenza o effettivamente si è in un periodo di transizione tra la generazione Coppi-Bartali-Koblet e quella Gaul-Anquetil-Nencini.
 
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#23
Confermo Bobet padrone del Tour in un periodo di transizione.

Domani voto anche io il C.
 
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#24
Girone C

Fons De Wolf +2
Learco Guerra
Tave Schur +6
Lech Piasecki
Adrie van der Poel
Pino Cerami
Jan Janssen +4
Louison Bobet +8
Heiri Suter
Jean Robic

Girone non fortissimo dove Bobet si prende l'ovvio +8. Dominatore di un'epoca di transizione al Tour de France, ma corridore capace di vincere in ogni modo e su ogni traguardo. Era forte sul passo tanto da vincere il GP delle Nazioni, era forte in salita abbastanza da vincere la classifica dei GPM sia al Giro che al Tour e lo spunto veloce non gli mancava. Ha avuto anche un post prime degno di nota dato che, superati i 34 anni, ha dominato due edizioni del GP ciclomotoristico e ha vinto una Bordeaux-Parigi.

L'importanza simbolica di Tave supera quelle che erano le sue qualità atletiche, ma in questo girone può prendersi il +6 senza troppi patemi.

De Wolf, Guerra e Janssen si giocano gli ultimi due posti.

Guerra lo amo poco perché ha letteralmente rubato un Giro.

Janssen è stato un corridore totale, capace di vincere ovunque, il quale, però, è durato pochino. De Wolf un assoluto evidente, l'erede più scintillante della generazione d'oro del ciclismo belga. Tuttavia, non aveva troppa voglia.

Lech Piasecki era fortissimo, ma tra i pro si è accontentato di fare lo specialista.

Pino Cerami storia pazzesca: arriva al ciclismo tardissimo e coglie i suoi successi più importanti quando era ormai prossimo ai quarant'anni.

Di Suter, Robic e AvdP si è già parlato svariate altre volte. Grandi campioni delle loro epoche che, però, hanno qualcosina in meno rispetto a Bobet, Schur, Janssen, De Wolf e Guerra.

Vado col +4 a Janssen e il +2 a De Wolf
 
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#25
Quindi è vero che Guerra si è fatto un pezzo di una tappa appenninica in auto quando vinse il Giro?
 
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#26
Yep, ne avevo parlato qua: https://www.suiveur.it/storie/mano-liber...i-cumiana/
 
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#27
GIRONE C
Fons De Wolf
Learco Guerra
Tave Schur +4
Lech Piasecki +2
Adrie van der Poel
Pino Cerami
Jan Janssen +6
Louison Bobet +8
Heiri Suter
Jean Robic

Non un girone di ferro, Bobet avrebbe fatto fatica a vincere negli altri gironi ma qui il suo talento basta e avanza per battere Janssen, che metto al secondo posto per la sua estrema polivalenza.

Il +4 e il +2 li assegno a due corridori che fino a qualche anno fa, prima di leggere i vari approfondimenti di Morris e Paglia, non sapevo neanche chi fossero ovvero Tave Schur e Lech Piasecki.
 
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#28
GIRONE C
Fons De Wolf
Learco Guerra
Tave Schur +4
Lech Piasecki
Adrie van der Poel
Pino Cerami
Jan Janssen +6
Louison Bobet +8
Heiri Suter +2
Jean Robic

In questo girone, che fino ad ora è il più facile, do il +8 a Bobet. +6 a Janssen, corridore completissimo, capace di giocarsi qualsiasi corsa, sia a tappe che di un giorno.
+4 a Tave Schur, conosciuto anche io da molto poco, mentre il +2 lo voglio riservare a Suter, dato che è stato un pioniere del movimento svizzero, ha vinto comunque grandi corse, ed è stato uno dei primi non appartenenti alla zona Belgio/Francia/Lussemburgo a trionfare nelle corse del nord più importanti
 
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#29
GIRONE D
Ferdi Kubler +2
Gastone Nencini
Freddy Maertens +8
Eugéne Cristophe
Uwe Ampler
Nicolas Frantz
Octave Lapize +6
Giuseppe Olmo +4
Francesco Camusso
Pascal Richard

Questo è veramente un girone di ferro.

Camusso è stato uno degli scalatori puri più forti di tutti i tempi, Richard un evidente totale che forse sarebbe potuto essere ancor di più, Frantz era un toro brado che aveva nelle corse a tappe il suo terreno d'elezione, ma sapeva dire la sua anche nelle corse in linea.

Cristophe era un grande ciclocrossista, capace di esaltarsi su ogni terreno su strada e rallentato, purtroppo, da una guerra mondiale. Ampler è stato, con Ludwig, il volto dell'ultimo decennio del dilettantismo e il più forte dilettante del post Soukho nelle corse a tappe.

Mi spiace non premiare la grandezza infinita di Nencini, uno che è arrivato a 28" e a uno Jacques Anquetil da fare la doppietta Giro-Tour.

Gli preferisco, però, l'asso totale Ferdi Kubler, uno che sapeva vincere su ogni terreno e contro ogni avversario. E' vero, il suo Tour è macchiato dal ritiro di Magni in maglia gialla. E' anche vero, però, che a causa della guerra si è ritrovato a poter correre per traguardi importanti solamente quando era ormai prossimo ai trent'anni. Le corse a tappe, poi, erano un qualcosa in più per l'elvetico, il quale aveva nelle classiche vallonate il ramo del ciclismo in cui si esaltava maggiormente. Kubler era un grande cronoman, era forte su salite di ogni tipo ed era estremamente veloce.

La stagione del suo peak, il 1951, è letteralmente pazzesca per quantità e qualità delle vittorie. E fu anche un gran longevo, capace di arrivare secondo al Tour a trentacinque anni e di vincere la Milano-Torino a trentasei e mezzo.

Di Giuseppe Olmo ho già parlato tante volte: un corridore che doveva imporsi dei limiti perché di limiti non ne aveva. Le dieci tappe vinte al Giro del '36 parlano per lui.

Lapize non aveva nemmeno ventisette anni quando è scoppiata la prima guerra mondiale e già vantava un palmares tra i migliori di sempre. Sul suo talento il sole non tramontava mai.

Il primo posto nel girone, però, va a uno dei peak più alti nella storia dello sport. Freddy Maertens nel biennio '76-'77 è qualcosa per cui non esistono aggettivi.
 
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#30
[fon‌t=Verdana, sans-serif]GIRONE C[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Fons De Wolf[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Learco Guerra +4[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Tave Schur[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Lech Piasecki[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Adrie van der Poel +2[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Pino Cerami[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Jan Janssen +6[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Louison Bobet +8[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Heiri Suter[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Jean Robic[/font]

Il primo posto lo assegno nettamente a Bobet. 
Per il secondo posto premio Jan Janssen e per il terzo Learco Guerra, anche se ho scoperto grazie alla discussione del passaggio in macchina nel Giro da lui vinto.
Il +2 lo assegno a AVDP, anche per ringraziarlo di averci portato Mathieu.

[fon‌t=Verdana, sans-serif]GIRONE D[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Ferdi Kubler +6[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Gastone Nencini +2[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Freddy Maertens +8[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Eugéne Cristophe[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Uwe Ampler[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Nicolas Frantz[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Octave Lapize +4[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Giuseppe Olmo[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Francesco Camusso[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Pascal Richard[/font]

[fon‌t=Verdana, sans-serif]+8 a Maertens, perché vinceva le volate di gruppo e [/font][fon‌t=Verdana, sans-serif]anche [/font][fon‌t=Verdana, sans-serif]i grandi giri.[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]+6 a Ferdi Kubler, che ha vinto tanto in un’epoca con grandi campioni.[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]+4 a Lapize che conosco poco, ma ha ottenuto grandi vittorie quando il ciclismo era un sport, a mio avviso, per super umani.[/font]
+2 a Nencini, che premio per aver vinto sia Giro che Tour, e che conosco un po’ di più di Olmo e Frantz, con cui si giocava il posto e che ho solo sentito nominare.
 
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#31
+8 A Freddy Martens. Corridore fortissimo a cromo e capace di vincere classiche in ogni modo immaginabile.

+6 A Lapize, corridore capace di vincere la Roubaix come di dominare i primi tapponi pirenaici.

+4 A Nencini. Un corridore completo, capace di lottare nei grandi giri in una delle epoche piú competitive del ciclismo. Per quanto alcune sue vittorie siano arrivate a causa di eventi particolari, non sarebbe neanche un crimine se in bacheca avesse tre Giri al posto che uno solo.

+ 2 Lo riservo a Camusso, piú perchè mi spiace vederlo a zero che per netta superioritá agli altri. Era un grande scalatore, capace di battagliare con Vietto sulle Alpi al Tour e di vincere un Giro, anche grazie alla sua scaltrezza oltre che alle grandi doti che mostrava quando la strada saliva.
 
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#32
Ecco, volevo ricordarvi di votare che domani si cambia gironi.
 
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#33
GIRONE D
Ferdi Kubler +4
Gastone Nencini +2
Freddy Maertens +8
Eugéne Cristophe
Uwe Ampler
Nicolas Frantz
Octave Lapize +6
Giuseppe Olmo
Francesco Camusso
Pascal Richard

Come da pronostico do il +8 a Freddy Maertens, autentico fenomeno.
+6 a Lapize, che dai racconti di Luca mi è sempre parso un corridore fortissimo, purtroppo morto durante la Guerra.
+4 a Kubler, anche lui fermato dalla guerra (ma la seconda e nei primi anni di carriera), ma comunque si è costruito una carriera in cui si è giocato ogni corsa ad altissimo livello.
+2 lo do a Nencini. Si è scontrato con gente veramente forte nei GT e in alcuni casi è pure uscito vincitore. Grande interprete delle corse a tappe, ma non solo.
 
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#34
GIRONE D
Ferdi Kubler
Gastone Nencini +2
Freddy Maertens +8
Eugéne Cristophe
Uwe Ampler
Nicolas Frantz
Octave Lapize +4
Giuseppe Olmo +6
Francesco Camusso
Pascal Richard
 
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#35
In grassetto quelli che passano al turno successivo. In corsivo la testa di serie. A parità di punti, passa come primo del girone quello che ha ricevuto il maggior numero di +8 (se sono pari i +8 si scala ai +6 e via dicendo....se sono tutti pari, si va di monetina)

GIRONE A
Jan Raas 6
Miguel Indurain 34
Stephen Roche 2
Bartolomeo Aymo
Felice Gimondi 18
Ramon Hoyos Vallejo
Arnaldo Pambianco 4
Jo De Roo 2
Steven Rooks
Roger De Vlaeminck 34

GIRONE B
Giuseppe Martano
André Leducq 8
Giovanni Valetti 4
Johan Museeuw 6
Pavel Tonkov 2
Imerio Massignan
Luis Ocana 40
Walter Godefroot 22
Fred De Bruyne 18
Cochise Rodriguez

GIRONE C
Fons De Wolf 2
Learco Guerra 10
Tave Schur 16
Lech Piasecki 2
Adrie van der Poel 2
Pino Cerami
Jan Janssen 26
Louison Bobet 40
Heiri Suter 2
Jean Robic

GIRONE D
Ferdi Kubler 12
Gastone Nencini 10
Freddy Maertens 40
Eugéne Cristophe
Uwe Ampler
Nicolas Frantz
Octave Lapize 26
Giuseppe Olmo 10
Francesco Camusso 2
Pascal Richard

Sotto coi gironi E, F, G, H. Tempo fino a lunedì 13 alle 15.00.
 
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#36
GIRONE E
Michele Bartoli +2
Piotr Ugrumov
Germain Derycke
Johan De Muynck
Roger Pingeon +4
Emile Daems +6
Rik Van Looy +8
Jean Stablinski
Uwe Raab
Bernard Thevenet

Easy +8 per Van Looy che qua ha una marcia in più.

+6 per il grande rivale di Van Looy Daems. Una caduta in pista mise fine alla sua carriera quando aveva appena ventotto anni. Nei pochi anni passati da pro, ad ogni modo, fu capace di vincere ogni tipo di gara in linea. Dal primo Lombardia col Sormano alla Parigi-Roubaix. Era un toro piccolo e potente, capace di trionfare addirittura in un tappone alpino alla Grande Boucle.

Preferisco Pingeon a Thevenet, nonostante questi abbia vinto un Tour in più e contro Merckx. Il motivo è presto detto, senza il pugno del tifoso a Merckx, dubito che Thevenet ce l'avrebbe fatta. E il secondo Tour lo ha vinto di un'unghia contro Kuiper.

Pingeon dominò nel '67 contro grandi corridori come Julio Jimenez, Balmamion e Gimondi. Poi, nel '69, batté Ocana alla Vuelta e fu il primo degli umani alla Grande Boucle, ove diede quattro minuti al terzo e quasi dodici al quarto. Parliamo, peraltro, di due corridori, nell'ordine Poulidor e Gimondi, che la storia ricorda ingiustamente come superiori a lui. Superiori lo erano, probabilmente, come atleti a tutto tondo, ma non certo nel ramo delle corse a tappe. Il Trampoliere, a fine anni '60, era il numero due, dietro al più forte di tutti i tempi.

Bartoli, invece, lo preferisco a Derycke perché ha dimostrato polivalenza simile, o financo maggiore (la Roubaix avrebbe dovuto farla prima ed è anche arrivato nei dieci a una Vuelta) ed è rimasto un po' più tempo ad alti livelli, vincendo un po' di più.

Do il +4 a Pingeon e il +2 a Bartoli.

Stablinski, Ugrumov e De Muynck grandi corridori, ma non abbastanza per passare questo turno. Ho tentennato su Uwe Raab, che tra i dilettanti tedeschi degli anni '80 era secondo solo a Olaf Ludwig e, nonostante vi abbia corso a fine carriera, ha dimostrato il suo valore anche tra i pro.
 
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#37
[fon‌t=Verdana, sans-serif]GIRONE E[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Michele Bartoli +6 [/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Piotr Ugrumov[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Germain Derycke[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Johan De Muynck[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Roger Pingeon +2[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Emile Daems[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Rik Van Looy +8[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Jean Stablinski[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Uwe Raab[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Bernard Thevenet +4[/font]

[fon‌t=Verdana, sans-serif]Van Looy primo. Ha vinto tutte le classiche, ha avuto una carriera lunga, ad alti livelli, e ho visto con mio stupore che era anche da top 10 nelle corse a tappe. Vince nettamente il girone [/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Michele Bartoli secondo, un po’ anche perché lo conosco meglio rispetto agli altri e ho avuto modo di vederlo in azione in filmati più o meno lunghi. Grande versatilità nelle classiche e anche grande stile in bici. [/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Bernard Thevenet al terzo posto, principalmente per avere battuto Merckx al Tour, anche se in circostanze particolari. [/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Ho preferito Thevenet a Pingeon proprio per avere sconfitto Merckx al Tour.[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Non conoscevo Daems e Derycke, e non mi spiego come mai siano così poco menzionati in occasione delle classiche.[/font]
 
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#38
GIRONE F
Gustave Garrigou +2
Raymond Impanis
Italo Zilioli
Laurent Jalabert
Gustave Denneels
Raymond Poulidor
Eddy Merckx +8
Antonio Pesenti
Ercole Baldini +6
Sylvere Maes +4

Girone dove, a mio avviso, è facile votare.

Merckx è una divinità.

Baldini, seppur per pochissimo tempo, è stato una divinità.

Maes e Garrigou due maiuscoli, capaci di primeggiare tanto al Tour quanto nelle gare in linea, i quali hanno ambedue avuto una guerra a rovinare la parte finale del loro prime. Maes era più portato per i grandi giri, mentre Garrigou per le classiche. +4 e +2 sono intercambiabili.
 
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#39
Gruppo E.

+8 A Van Looy, uno dei più grandi corridori da classiche di tutti i tempi.

Ora è una lotta tra grandi specialisti delle classiche e grandi specialisti delle corse a tappe.

+6 A Pingeon, un corridore completo è stato uno capace di battere grande avversari, ed avrebbe potuto vincere di più se non avesse avuto problemi ad inizio carriera, oltre ad aver iniziato tardi.

+4 A Bartoli. Corridore completo nelle corse in linea, capace di vincere in molti modi e dotato di grande stile. Ha inoltre il pregio di aver avuto una carriera ad alti livelli decennale ed di essere stato polivalente quando alcuni suoi colleghi stavano già andando verso la specializzazione.

+2 A Daems. Anche lui capace di vincere classiche di ogni tipo ed una Roubaix battendo Van Looy. Batte di poco il suo connazional Derycke e Thevenet, che per me ha anche il difetto di essere bruttino in bici.

Ugrumov ero tentato di metterlo al quarto posto, perchè è stato un grande sia tra i dilettanti che, per poco tempo, tra i prof. Però da una parte a fine anni 80 il dilettantismo era forse un po' meno competitivo che nelle decadi precedenti, un po' spesso nella sua carriera gli è mancato il centesimo per fare l'euro
 
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#40
Girone F:

+8 A Merckx, per ovvi motivi.

+6 Anche per me a Baldini, è stato un corridore fortissimo per poco tempo. Il suo '56, ancora da dilettante basterebbe già ad elevarlo a corridore di rango. Poi per tre anni è un grandissimo tra i grandi, capace di vincere ogni tipo di corsa.

+4 A Garrigou, lo preferisco a Maes (+2)  perchè è stato più costante durante la carriera e il belga ha comunque vinto un'edizione in cui la squadra italiana, con un Bartali che poteva dominare, era esclusa.

Girone G:

+8 A Fignon, una macchina perfetta, che poteva vincere davvero ogni corsa: dominante in salita e fortissimo anche a crono, capace di vincere anche in volata e sugli strappi. Gli infortuni e la sfortuna ne hanno limitato il palmares, ma il materiale umano è da gotha di questo sport.

+6 A Brunero: vincere nell'era di Girardengo e Binda non è facile, ma lui si costruisce un palmares di tutto rispetto. Fortissimo in salita e corridore di grande fondo (ma dovevi gioco forza esserlo in quell'era).

+4 Ad Adorni. Vittorio ha raggiunto dei picchi altissimi in carriera, era un corridore totale, fortissimo sia sul passo che in salita. Però uno spunto veloce non eccelso non gli hanno permesso di vincere le più importanti classiche in linea ed inoltre nella prima parte di carriera era un poco incostante e per questo gli preferisco Brunero.

+2 Maurice Garin. In questo girone ci sono molti ottimi corridori, però Garin ha un posto speciale nella storia di questo sport. Inoltre era, un corridore a suo modo trasversale, capace di vincere corse a tappe, in linea e di endurance su pista.
 
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