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Il grande torneo dei corridori del '900 - chi è stato il più grande stradista del secolo scorso?
#41
[fon‌t=Verdana, sans-serif]GIRONE F[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Gustave Garrigou [/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Raymond Impanis[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Italo Zilioli[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Laurent Jalabert +2[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Gustave Denneels[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Raymond Poulidor[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Eddy Merckx +8[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Antonio Pesenti[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Ercole Baldini +4[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Sylvere Maes +6[/font]

[fon‌t=Verdana, sans-serif]Secondo posto a Maes, ha vinto due Tour e la Roubaix, ho visto anche tanti altri piazzamenti, qualcosa anche dopo la guerra. Mi sembra buono per il secondo posto.[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Baldini +4, perché forse ha vinto meno di altri in questo girone, ma ha vinto corse a tappe, gare di un giorno e contro avversari molto forti.[/font]
[fon‌t=Verdana, sans-serif]Metto Jalabert all’ultimo posto, per premiare anche corridori più recenti e perché mi piacciono i corridori versatili, in grado di vincere tutte le tipologie di gara.[/font]
 
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#42
GIRONE E
Michele Bartoli +4
Piotr Ugrumov
Germain Derycke
Johan De Muynck
Roger Pingeon +2
Emile Daems +6
Rik Van Looy +8
Jean Stablinski
Uwe Raab
Bernard Thevenet

+8 facile, un corridore che probabilmente arriverà molto molto avanti in questo torneo.

Daems è durato poco ma ha fatto tanto, secondo posto per lui.

Ero indeciso per gli altri due posti, alla fine premio Bartoli sopra Pingeon sia per la polivalenza nelle classiche sia, soprattutto, per una questione di cuore perché è il mio corridore preferito di sempre.
 
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#43
GIRONE H

+8 Anquietil: un grandissimo, forse il più grande cronoman di tutti i tempi, ma corridore completo capace di vincere anche attaccando e in volate più e meno ristrette. Ha vinto tutte le corse a tappe più importanti battendo grandissimi corridori, e nelle corse in linea avrebbe potuto vincere di più se avesse voluto, ma probabilmente ci si è interessato davvero solo a fine carriera, ottenendo comunque una G-W la sottovalutatissima Bordeaux-Parigi e una Liegi vinta con distacco abissale. 

+6 A Bottecchia: la sua storia ha dell'incredibile, lavora per anni come manovale, combatte in una guerra mondiale e dopo inizia a correre in bici, passando pro a 27 anni. Fa quinto nel Giro del '23 da isolato e secondo al Tour da gregario della maglia gialla. Poi domina per 2 anni mostrandosi un corridore fantastico, fortissimo in montagna ma capace di primeggiare anche nelle tappe più facili, prima della sua morte in circostanze mai del tutto chiarite. Lo metto dietro al J.A. per ragioni di palmares e importanza culturale, ma probabilmente la superiorità atletica rispetto ai contemporanei era comparabile.

+4 A Faber: uno con il suo fisico, ad oggi, probabilmente non lo farebbero neanche avvicinare al ciclismo su strada, ma lui questa degenerazione verso l'anoressia non poteva immaginarla, e allora vince alcune delle classiche più importanti dell'epoca, ed anche un Tour de France dominato contro avversari forti.

+2 A Pantani. Magari mettere Marco al quarto posto sarà un'errore, ma i tre sopra erano, a mio avviso, più completi. Però tra quelli rimasti nessuno avvicina il talento sopraffino dello scalatore romagnolo.
 
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#44
GIRONE G
Maurizio Fondriest
Rudi Altig
Laurent Fignon +8
Giovanni Brunero +6
Vittorio Adorni +4
Hennie Kuiper +2
Maurice Garin
Joaquim Agostinho
Marcel Kint
Georges Speicher

Fignon è stato il più forte corridore da corse a tappe della sua epoca ed era anche un grande interprete delle corse in linea. Troppo sfortuna e qualche intervento esterno non gli hanno permesso di vincere quanto meritava, ma ha, ad ogni modo, vinto comunque tantissimo.

Brunero è stato uno dei migliori scalatori degli anni '20, capace di battere, anche nelle gare in linea, sia Girardengo che Binda pre peak. Il Lombardia del '24, probabilmente, è la sua perla assoluta. Un gigante.

Come detto, Adorni, solamente di tanto in tanto, si esprimeva al massimo delle sue possibilità. Quando lo faceva, però, era un'iradiddio.

+2 a Kuiper. Già campione olimpico da dilettante e iridato al terzo anno da professionista, Kuiper fu dapprima ottimo uomo da corse a tappe, capace di sfiorare un Tour e, successivamente, sul finire della carriera, uomo da corse in linea trasversale. Meriterebbe anche qualcosa in più rispetto al +2.

Una menzione per l'Aquila Nera Kint, il quale non trova spazio solo perché sta in un girone veramente tosto.
 
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#45
GIRONE F
Gustave Garrigou +4
Raymond Impanis
Italo Zilioli +2
Laurent Jalabert
Gustave Denneels
Raymond Poulidor
Eddy Merckx +8
Antonio Pesenti
Ercole Baldini +6
Sylvere Maes

Per il +8 ero indeciso ma ho optato per Merckx.

Baldini è durato pochissimo ma in quel pochissimo ha fatto vedere molto, +6 che ci sta.

Il è +4 e il +2 dovrebbero essere di Garrigou e Maes ma voglio dare un premio ad un corridore longevo e fin troppo poco ricordato se non tra noi appassionati ovvero Zilioli.
 
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#46
GIRONE H
Jacques Anquetil +8
François Faber
Lucho Herrera
Pasquale Fornara
Georges Ronsse +2
Ottavio Bottecchia +6
Nino Defilippis
Charly Mottet
Cyrille Van Hauwaert
Marco Pantani +4

Anquetil facile +8.

Bottecchia è stato un gigante durato troppo poco. Il veneto era corridore dalla tempra incredibile e ha letteralmente dominato due Tour de France.

+4 per Pantani. Per il Pirata non credo serva spendere troppe parole. Lui e Bottecchia, per la verità, sono abbastanza intercambiabili.

Il +2 lo do a Ronsse più che altro per reale mancanza di alternative. Uomo da classiche trasversale, tra i migliori e più vincenti del suo tempo.
 
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#47
GIRONE E
Michele Bartoli +4 Nelle classiche era capace di trionfare praticamente ovunque, con il gran rimpianto Roubaix.
Piotr Ugrumov
Germain Derycke
Johan De Muynck
Roger Pingeon +2. Corridore da corse a tappe di livello. Doveva essere premiato in questo girone non impossibile dal secondo posto in giù.
Emile Daems +6. Qualità di vittorie di altissimo livello, in considerazione anche al fatto che ha corso per pochi anni causa caduta.
Rik Van Looy +8 per distacco il più forte di tutto il girone
Jean Stablinski
Uwe Raab
Bernard Thevenet

GIRONE F
Gustave Garrigou +4, uno dei più forti tra i "pionieri" del ciclismo.
Raymond Impanis
Italo Zilioli
Laurent Jalabert
Gustave Denneels
Raymond Poulidor +2. Forse non così tanto forte come viene dipinto, ma comunque un corridore che ha vinto più di 70 corse in carriera ed era competitivo ovunque, dai gt alle pietre. Inoltre non ha ancora punti, glieli do io.
Eddy Merckx +8.
Antonio Pesenti
Ercole Baldini +6 fortissimo, più di tutti gli altri rimasti in questo girone, seppur per un breve periodo.
Sylvere Maes

GIRONE G
Maurizio Fondriest
Rudi Altig
Laurent Fignon +8.
Giovanni Brunero +6 Uno dei più importanti corridori italiani del periodo durante le due guerre, e uno dei più forti scalatori di sempre
Vittorio Adorni +2, non poteva non essere votato Adorni. Mi dispiace dargli solamente 2 punti, ma confido che riesca a passare il girone.
Hennie Kuiper Corridore che ha vinto poco, ma che era presente sempre (infatti nei quiz di Sporcle quando c'era il podio di qualche corsa ero certo di dover mettere Kuiper). +4.
Maurice Garin
Joaquim Agostinho
Marcel Kint
Georges Speicher

GIRONE H
Jacques Anquetil +8
François Faber
Lucho Herrera
Pasquale Fornara
Georges Ronsse
Ottavio Bottecchia +4. Di gran lunga il più forte di quelli rimasti. Poteva essere pure un +6 tranquillamente.
Nino Defilippis +2, Un abisso dietro i primi 3, ma lo premio principalmente per i molti anni ad ottimi livelli, in cui era competivo quasi ovunque.
Charly Mottet
Cyrille Van Hauwaert
Marco Pantani +6 Lo preferisco a Bottecchia principalmente perchè ho potuto vedere con i miei occhi quello che era in grado di fare. Devastante
 
Rispondi
#48
Mi raccomando, avete tempo fino ad oggi pomeriggio per votare i gironi che vi mancano (E-H).
 
Rispondi
#49
Visto che oggi sono incasinato, vi do tempo fino a domani alle 15.00.
 
Rispondi
#50
Non ho molto tempo per commentare, metto solo i voti.

GIRONE G
Maurizio Fondriest
Rudi Altig
Laurent Fignon +8
Giovanni Brunero +2
Vittorio Adorni +6
Hennie Kuiper +4
Maurice Garin
Joaquim Agostinho
Marcel Kint
Georges Speicher

GIRONE H
Jacques Anquetil +8
François Faber +2
Lucho Herrera
Pasquale Fornara
Georges Ronsse
Ottavio Bottecchia +4
Nino Defilippis
Charly Mottet
Cyrille Van Hauwaert
Marco Pantani +6
 
Rispondi
#51
GIRONE E
Michele Bartoli 20 (terzo)
Piotr Ugrumov
Germain Derycke
Johan De Muynck
Roger Pingeon 16
Emile Daems 20 (secondo)
Rik Van Looy 40
Jean Stablinski
Uwe Raab
Bernard Thevenet 4

GIRONE F
Gustave Garrigou 12 (quarto)
Raymond Impanis
Italo Zilioli 2
Laurent Jalabert 2
Gustave Denneels
Raymond Poulidor 2
Eddy Merckx 40
Antonio Pesenti
Ercole Baldini 28
Sylvere Maes 12 (terzo)

GIRONE G
Maurizio Fondriest
Rudi Altig
Laurent Fignon 32
Giovanni Brunero 20
Vittorio Adorni 16
Hennie Kuiper 10
Maurice Garin 2
Joaquim Agostinho
Marcel Kint
Georges Speicher

GIRONE H
Jacques Anquetil 32
François Faber 6
Lucho Herrera
Pasquale Fornara
Georges Ronsse 2
Ottavio Bottecchia 20
Nino Defilippis 2
Charly Mottet
Cyrille Van Hauwaert
Marco Pantani 18

Tempo fino a martedì alle 15.30 per votare i gironi da I a N.
 
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#52
GIRONE I
Serguei Soukhoroutchenkov +8
Alex Zulle
Oscar Egg
Franco Bitossi
Hugo Koblet +4
Roger Riviere +2
Firmin Lambot
Sean Kelly +6
Joop Zoetemelk
Louis Mottiat

Girone di ferro non rende l'idea.

+8 a Soukho: uno dei candidati al miglior peak nella storia del ciclismo. Durato relativamente poco ai suoi massimi livelli (già nel 1980 era in calo rispetto al biennio precedente), ma le punte che ha toccato le possono pareggiare solo in pochissimi.

+6 a Kelly: fortissimo su ogni terreno, vincente e con un peak paragonabile a quello di un Van Looy. In molti altri gironi sarebbe passato come numero uno, ma qua ha trovato un candidato GOAT.

+4 a Koblet: durato poco ad alti livelli, ma abbastanza da dimostrare di valere il Fausto Coppi dei primi anni '50. Se avesse tre Giri nel palmares anziché uno, non ci sarebbe nulla di scandaloso.

+2 a Roger Riviere: benché non abbia fatto a tempo a vincere dei GT, lo preferisco agli altri uomini da corse a tappe di tre settimane presenti in questo girone. Sicuramente era più forte a cronometro di Zoetemelk e anche dello specialista Zulle. In salita si difendeva alla grande ed era pure veloce. Per quel che abbiamo avuto modo di vedere, aveva davvero poco da invidiare ad Anquetil.

Un peccato dover escludere un vincente e longevo come Bitossi e l'Uomo di Ferro Mottiat.
 
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#53
+8 A Soukho, le sue imprese al giro delle regioni e a Mosca '80 sono degne di Coppi.

+6 A Kelly, poteva vincere su ogni terreno , più di una volta in carriera ha fatto una cosa assurda come vincere il Giro dei Paesi Bachi, volare in Francia e due giorni dopo essere il primo nel velodromo di Roubaix.

+4 Koblet, lo metto qui perchè era più forte in salita di Rivierè ( o almeno del Rivierè che si è potuto vedere)

+2 Pur avendo interrotto la sua carriera a 24 anni si può considerare uno dei passisti più forti di tutti i tempi e il più grande inseguitore di sempre. Probabilmente a causa di quella caduta giu dal Perjuret non ci ha mostrato tutto ciò che poteva fare.

Mottiat non lo conoscevo, ma corridore molto interessante, se volete approfondire il ragazzo che ha scritto questo articolo mi sembra bravino.

Poi secondo me Zoetemelk è diventato con il tempo un po' sottovalutato. E' vero che da Merckx prendeva minuti a palate, ma questo perchè il belga era un alieno. Sul finire degli anni '70 riuscì ad insidiare Hinault, nonostante una caduta al midi-Libre e una meningite qualche anno prima ne avessero messo addirittura a rischio la vita. Inoltre è stato molto longevo, ma nonostante questo non credo che basti per superare due talenti cristallini come Rivierè e Koblet, dato che non ha mai avuto i picchi dominanti di questi 2
 
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#54
GIRONE L

André Darrigade
Roberto Visentini +2
Giuseppe Saronni +6
Giovanni Gerbi
Rik Van Steenbergen +8
Edwig Van Hooydonck
Hippolyte Aucouturier
Maurice Brocco
Gaetano Belloni +4
Claudio Chiappucci

Ci sono tre corridori che chiaramente si elevano e, dunque, si beccano, nel giusto ordine, il +8, +6 e il +4.

Il +2 lo do a Roberto Visentini, un fuoriclasse vittima del suo tempo e di una testa forse non all'altezza del talento. Comunque tra il 1984 e il 1986 dimostrò di avere poco o nulla da invidiare a Fignon, Lemond e Hinault e nella crono di San Marino del Giro 1987 aveva letteralmente spazzato via Roche.

In un altro periodo storico e con un pizzico di solidità mentale in più, Visentini avrebbe vinto i suoi 4/5 Giri d'Italia e sarebbe pure andato in Francia a ottenere grandi risultati.
 
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#55
GIRONE L

André Darrigade
Roberto Visentini
Giuseppe Saronni +6
Giovanni Gerbi
Rik Van Steenbergen +8
Edwig Van Hooydonck +2
Hippolyte Aucouturier
Maurice Brocco
Gaetano Belloni +4
Claudio Chiappucci


Van Steenbergen e Saronni erano 2 corridori da classiche fortissimi, probabilmente il belga era un po' più completo ed è giusto metterlo davanti.
Belloni dietro, ma comunque era capace di insidiare Brunero e Girandengo.

Per non dare la stessa classifica di Luca per 2 volte di fila, scelgo Van Hooydonk (grande specialista delle classiche) sopra Visentini, che era comunque fortissimo. 


GIRONE M

Stanislaw Szozda
Gino Bartali +8
Michel Pollentier
Fiorenzo Magni +4
Aavo Pikkuus 
Pedro Delgado +2
Giovanni Battaglin
Alberic Schotte
Francis Pelissier
Gianni Motta +6

Bartali è uno dei più grandi scalatori della storia, ed era anche un gran fondista e abbastanza veloce. Inoltre è stato incredibilmente longevo

Motta ha avuto un picco molto breve, ma in quel periodo era un corridore davvero fortissimo con pochissimi limiti. La sua carriera è stata molto limitata da un problema all'arteria della gamba, senza il quale avrebbe potuto probabilmente vincere molto di più.
Magni era un corridore capace di vincere corse diversissime come il Fiandre e il Giro nonostante abbia corso in un'era ricchissima di talenti. Si merita il terzo posto anche se due su tre Giri sono stati vinti in circostanze particolari.[/font][/size]

In un girone denso di talento scelgo Delgado, molto forte in salita e discreto a crono, sul finire degli anni '80 probabilmente è anche il più forte in salita al Tour, ma purtroppo per lui concretizza solo una volta in terra francese. 

Pikkuus ha fatto delle annate davvero notevoli, tipo il 1975, ma ho davvero poche informazioni per giudicarlo
 
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#56
GIRONE I
Serguei Soukhoroutchenkov +8
Alex Zulle
Oscar Egg
Franco Bitossi +2
Hugo Koblet +4
Roger Riviere
Firmin Lambot
Sean Kelly +6
Joop Zoetemelk
Louis Mottiat

Primi tre posti praticamente sicuri, per il +2 il solito voto "di cuore" (in questo caso letteralmente) a Bitossi.

GIRONE L
André Darrigade
Roberto Visentini
Giuseppe Saronni +6
Giovanni Gerbi +2
Rik Van Steenbergen +8
Edwig Van Hooydonck
Hippolyte Aucouturier
Maurice Brocco
Gaetano Belloni +4
Claudio Chiappucci

Anche in questo caso il discorso è molto semplice con il +2 per l'affascinante figura del "Diavolo rosso".
 
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#57
GIRONE M
Stanislaw Szozda
Gino Bartali +8
Michel Pollentier
Fiorenzo Magni +6
Aavo Pikkus
Pedro Delgado
Giovanni Battaglin +2
Alberic Schotte
Francis Pelissier
Gianni Motta +4

Facile facile il +8, per il secondo e il terzo posto ero indeciso tra il picco di Motta e la maggiore longevità di Magni e alla fine ho premiato Magni.

+2 di "cuore" a Battaglin.
 
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#58
Allarghiamo il tempo per votare a dieci giorni, anche perché pure io sono abbastanza incasinato.

Però spero cresca la partecipazione.

Scedenza, dunque, giovedì.
 
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#59
GIRONE N
Tony Rominger +4
Henri Pelissier
Federico Martin Bahamontes +2
Jean Alavoine
René Pottier
Eric Leman
Bernard Hinault +8
Costante Girardengo +6
Wim Van Est
Andrew Hampsten

Hinault e Girardengo sono 2 leggende del ciclismo, corridori con pochissimi punti deboli.  Hinault ha vinto di più nelle corse a tappe, però non ha avuto (se non per molto poco con Fignon pre infortuni) un rivale del calibro di Binda e dei percorsi molto adatti ad un passista come lui. Scegliere tra 2 corridori che hanno corso a distanza di '60 è molto difficile, ma metto davanti Hinault, più vincente.

Al Terzo posto metto Rominger, che ha iniziato tardissimo a correre in bici, ma anche lui fortissimo praticamente ovunque, gli manca un Tour solo perchè correva contro Indurain

Quarto Bahamontes, grandissim scalatore, anche se meno completo del suo contemporaneo Gaul, comunque uno dei migliori specialisti di sempre.

P.S. Non conoscevo la storia di Pottier, davvero assurda.
 
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#60
GIRONE N
Tony Rominger +2
Henri Pelissier
Federico Martin Bahamontes +4
Jean Alavoine
René Pottier
Eric Leman
Bernard Hinault +8
Costante Girardengo +6
Wim Van Est
Andrew Hampsten

Girone in cui mi è sembrato facile votare, ero solo indeciso tra Bahamontes e Rominger.
 
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