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Il mitologico dislivello
#1
Questa era una grande battaglia dell'utente Danilo M.

Che c'aveva ragione su tutta la linea.

Il dislivello in sé e per sé è un parametro che non vuol dire nulla.

Una tappa come quella odierna del Tour, nonostante il dislivello, sarà sempre più adatta a corridori esplosivi che non a fondisti.

La discriminante nel percorso di una gara sono le caratteristiche delle salite, non il dislivello.
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
#2
Comunque in generale aldilà di tutto il fattore più importante è come viene corsa la tappa dal gruppo .
Credo che la tappa più dura in generale di questo tour sia quella dell'attacco al km 0 dei bora , con i ventagli nella parte conclusiva. Infatti li più di 30 corridori sono rimasti per un pelo nel tempo massimo .
 
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#3
Diciamo che spesso il dislivello viene utilizzato per dare importanza a tappe o corse che sotto sotto non sono così micidiali.

Usato recentemente per "pompare" il Mondiale di Imola, cercando di renderlo simile a Martigny (ovviamente è un Mondiale duro ma non per scalatori).
 
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#4
Si il dislivello dice poco o niente
pero' la tappa di ieri era bella dura
e doveva esser adatta a corridori resistenti
5 ore , dopo un tour tirato (a vedere medie orarie e velocita' sulle salite)
 
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#5
Qualsiasi corridore che ambisca a vincere il Tour non ha problemi a farsi cinque ore in sella.

Ci vogliono sette ore, semmai, per far venire fuori le differenze di fondo e resistenza tra corridori che, di base, sono delle eccellenze.

Anche perché 'sto Tour non se lo stanno giocando Aru e Bardet.
 
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[+] A 3 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
#6
Nella mia ignoranza aggiungerei anche il fatto che, considerando che i materiali sono molto migliori adesso che vent'anni fa, bisognerebbe allungare le tappe, non accorciarle.

E, prendendo ingenuamente per buono l'assunto che ora il doping è minore, non giustifica la differenza nei disegni dei Grandi Giri rispetto al passato.

Come scritto, non solo da me, qualche giorno fa direi che i vari Roglic, Pogacar e Bernal meriterebbero un percorso ben più degno.
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Paruzzo
#7
(12-09-2020, 12:58 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Qualsiasi corridore che ambisca a vincere il Tour non ha problemi a farsi cinque ore in sella.

Ci vogliono sette ore, semmai, per far venire fuori le differenze di fondo e resistenza tra corridori che, di base, sono delle eccellenze.

Anche perché 'sto Tour non se lo stanno giocando Aru e Bardet.

ma se tutti aspettano gli ultimi 2 km.. puoi metterne anche otto di ore
È l interpretazione che è sbagliata 
Nel mio ciclismo ovviamente ci vanno i tapponi da sette ore e 5 colli
Almeno due a gt
Ma ormai interessa l esplosivita non la resistenza
 
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#8
Nella tappa dell'Alpe d'Huez del Tour 2011 che dislivello c'era, quando sono iniziati gli scatti e che distacchi ci sono stati tra i big?

Frazione bella, molto bella. Che ci ha tenuto incollati alla tv dall'inizio alla fine. Me nell'economia della gara è stata un simpatico divertissement tra le due tappe che decisero quel Tour.
 
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#9
In realta' quel giorno Voeckler perde la maglia gialla..
Mi ricordo' molto Chiappucci nel 90
Correndo come gli attuali protagonisti avrebbe perso un minutino sull'alpe
invece da solo.. (tra l'altro non essendo uno scalatore) cerco' di andar a riprenderli

cmq 3000 metri di dislivello (e il galibier)
 
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#10
Si Voeckler che aveva 15" da Schleck ed era un morto che camminava.

Gli altri, tolti Contador e Sanchez a cui viene lasciato spazio, arrivano tutti insieme.
 
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