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Il più grande classicomane di tutti i tempi
#1
Visto che siamo in stagione vi propongo questo topic.

Quelli che se la giocano, a mio avviso:

Eddy Merckx: Ha vinto praticamente tutto, unico punto vagamente debole le classiche del nord senza grosse asperità (solo una vittoria tra Parigi - Tours e Parigi - Bruxelles). Forte su praticamente ogni terreno, con predilezione per le cotes. Nelle classiche ha anche avuto una longevità decisamente superiore rispetto alle corse a tappe. Competitivo dal '66 al '77.

Roger De Vlaeminck: Il gitano ha vinto quasi tutto (gli manca giusto una Parigi - Tours e volendo un'Amstel) correndo in contemporanea con Merckx, Moser, Godefroot, Maertens e tanti specialisti (Dierickx, Verbeeck, Leman). Predilezione per la Roubaix, tanto da esserne il miglior interprete di sempre, probabilmente. Tecnicamente parlando ha qualcosa in meno di Merckx, ma è più longevo essendo stato competitivo dal '69 all'82.

Rik Van Looy: Lui ha vinto proprio tutto. Completissimo, ma con una predilezione per il pavé. Grande longevità, tanto da essere competitivo dal '56 al '68. Rispetto ai due sopraccitati, però, aveva degli avversari un po' meno forti.

Rik Van Steenbergen: Non ha vinto tutto, però ha dimostrato di poter vincere ovunque, dal pavé ai muri, passando per le cotes (zero Liegi, ma due Frecce in un'epoca in cui la Freccia Vallone non era sorella minore della decana). Se la gioca con gli altri, ad ogni modo, soprattutto per la sua incredibile longevità. Competitivo dal '43 al '58 con una guerra di mezzo. Peraltro, ha trovato sulla sua strada rivali di altissima qualità, seppure, nel complesso, sensibilmente inferiori a quelli di De Vlaeminck e Merckx.

Fausto Coppi: Per lui vale un discorso molto simile a quello fatto appena sopra per Van Steenbergen. Ha dimostrato di poter essere competitivo su tutti i terreni e nelle classiche ed è stato competitivo dal 1941 al 1956.

Sono indeciso se mettere anche Sean Kelly Mmm

Poi si potrebbero fare pure delle sottocategorie: il migliore del decennio XX, il migliore alla Roubaix ecc, il migliore del primo dopoguerra ecc...
 
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#2
In ordine :
Merckx
Van Looy
De vlaeminck
Van Steenbergen
Coppi?
Il primo era una macchina, vincitore seriale, non vedo punti deboli
Van Looy era più costruito, meno costante nelle performance, qualche battuta a vuoto e un enorme determinazione.
De vlaeminck era un gran corridore, gli manca però la costanza nelle Ardenne che partiva un po', faceva fatica a vincere anche il Fiandre, non si piazzó mai, a parte la vittoria, non completamente sua, visto la squalifica del suo compagno di fuga Martens del 1977. Non c'entra molto ma il mondiale è un altro tallone d'Achille.
Van Steenbergen vinse molto, ma oltre alla Liegi gli manca un Lombardia, e sinceramente fra i primi anni di carriera e il finale ha avuto qualche anno non molto buono.
Coppi, che dire, era il campionissimo, ma trascurava le classiche del nord per i suoi obiettivi estivi. Correva molto in Italia, ha vinto serialmente Giro di Lombardia e Sanremo. Negli anni 50 usava la Roubaix per testare la forma, infatti si piazzo secondo nel 52 e 55, lo metto al livello di Hinault, potenzialmente fortissimo ma non sempre concentrato sull'obiettivo.
Kelly lo metterei, fortissimo dappertutto, gli manca il mondiale ma è perlomeno al livello di DeVlaemink.
Argentin, sentimento zero, tanta, troppa programmazione, ha vinto tanto ma è un gradino sotto quelli.
Bartoli, Boonen, Cancellara, sullo stesso piano. Tre grandi, con qualche lacuna che gli impedisce di entrare tra i grandissimi. Forse Boonen può stare sopra gli altri, perlomeno per il palmares.
 
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#3
La differenza tra Coppi e Hinault è che uno è durato 15 anni, l'altro poco più di un lustro.

Kelly forte ovunque, ma ha anche avuto rivali meno forti rispetto ai cinque citati e questo mi fa desistere. Avesse avuto una carriera particolarmente lunga come Coppi e Van Steenbergen lo avrei messo tra i papabili sicuramente.

Boonen un grandissimo specialista, ma non uomo da classiche a tutto tondo. Io gliene prendo diversi sopra. Ad esempio Gilbert, per restare nell'epoca di Tommeke, che è stato un uomo un uomo da classiche trasversale, capace di vincere ogni tipo di gara in linea (giusto alla Roubaix non ha dimostrato di essere competitivo). Probabilmente, non considerando Bartoli che ha iniziato nei 90s, Gilbert, al momento, è il più grande uomo da classiche del 21esimo secolo, nonostante alcune stagioni proprio brutte in maglia BMC.
 
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#4
Se fosse solo un discorso di avversari Merckx primo, Rogerone secondo e gli altri a distanza siderale.
Considerando tutti gli aspetti in gioco: Merckx, Rogerone, Rik II, Rik I, Coppi.

Per una questione di talento naturale e di avversari preferisco Roger a Van Looy.

Tra le lacune di Merckx ci metterei anche l'aver vinto solo un campionato belga.
 
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#5
Bettini non lo vedete proprio?

Giusto per capire dato che non è stato nominato neanche tra Bartoli, Gilbert ecc
 
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#6
Il palmares non può essere l'unica discriminante poiché è influenzato da diversi fattori esterni (avversari, squadre, periodo storico ecc...).

Coppi ha vinto sia la Roubaix che la Freccia Vallone, ai tempi in cui era la classica delle Ardenne più importante, dimostrando di non avere poi grossi problemi a vincere su questi terreni. Se fosse nato nel '49, anziché nel '19, probabilmente avrebbe vinto tutte le classiche a ripetizione.

Poi bisogna anche contestualizzare le classiche rispetto al periodo storico. Ad esempio i Giri del Veneto di fine anni '90/inizio anni 2000 a cui partecipavano Bartoli, Rebellin, Di Luca, Casagrande, Dufaux, Tafi valgono di più di alcune corse in linea WT attuali, a mio avviso. A cominciare dalle canadesi, passando per quelle estive e finendo con la Strade Bianche.
 
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#7
Rispondo io, provando a interpretare il pensiero degli altri (e confidando che sia il mio stesso): a livello di palmares puro e semplice è superiore ad esempio a Bartoli nel numero di grandi vittorie (a livello di classe e stile invece è ad anni luce dal pisano), ma gli mancano completamente le classiche del pavé.

Anche non aver vinto nessuna prova delle Ardenne al di fuori della LBL non è proprio un punto a suo favore, le 3 vittorie a Zurigo compensano solo in parte per me.

Quanto a versatilità per me sta sotto Bartoli e Gilbert, come del resto anche Boonen e Cancellara.
 
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#8
(01-04-2019, 10:04 PM)Lambohbk Ha scritto: Bettini non lo vedete proprio?

Giusto per capire dato che non è stato nominato neanche tra Bartoli, Gilbert ecc

Bettini non ha mai vinto sul pavé, al contrario degli altri due.

Inoltre, ha anche avuto una carriera abbastanza breve.
 
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#9
Coppi e Merckx sono stati i più grandi, indipendentemente dalle classiche, Coppi non ci andava spesso ma allora valeva il discorso del Giro del Veneto fatto da Luciano Pagliarini, le classiche italiane erano ambite e davano lustro tanto quanto quelle belga.
Gilbert lo avevo dimenticato, sta più o meno a livello o di Argentin, anche se più esaltante. Poi sugli specialisti avete ragione voi, non sono completi.
Van Looy ha avuto grandi avversari, che sono durati pochi anni ma forti. Pensate a Daems, Foré, Janssen, Altig e tanti altri capaci di grandi exploit. Negli anni 60 l'imperatore il trono lo sudava spesso.
 
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#10
Per me, e questa è una delle poche cose su cui non sono d'accordo con Morris, tra Coppi e Bartali o è pari o è Bartali. E credo che al tavolo dei più grandi possa sedersi anche Binda e avrebbero potuto sedersi anche Anquetil se avesse avuto un po' di voglia in più e Fignon se avesse avuto un minimo di fortuna in vita sua.

Ad ogni modo, prima o poi ci farò un articolo sulla questione Coppi e Bartali, anche se qua sparsi per il forum ci sono scampoli del mio pensiero (che poi glielo dissi pure al presidente della commissione durante la mia laurea Asd )
 
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#11
Moser ha vinto un numero esagerato di classiche italiane e pure all'estero è andato alla grande.
E' il secondo per numero di podi alla Parigi-Roubaix insieme a Boonen e uno dei due ad averla vinta 3 volte di fila.

Gli manca il Fiandre ma se non sbaglio è stato in diverse edizioni il più forte in corsa, pur senza vincere.

A mio parere va dritto nella top 15 di sempre dei classicomani.
 
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#12
Al Fiandre fece un 2° posto battuto in volata da Pollentier Facepalm

Non ha vinto la Liegi, ma ha fatto 3° e ha vinto la Freccia Vallone.
 
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#13




Fu messo in mezzo dalla BeNe connection. 

Video killed the radio staaaaar
 
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#14
Uno nome che non si gioca il titolo di GOAT delle classiche, ma che in questo topic va fatto, è quello di Heiri Suter.

Recordman di vittorie al Campionato di Zurigo e al Tour du Lac Léman, primo straniero a vincere il Giro delle Fiandre, primo a vincere Roubaix e Fiandre nella stessa stagione, vincitore, inoltre, di due Parigi - Tours, del Giro di Colonia nel suo periodo di massimo splendore e di due Grand Prix Wolber quando era considerato un Mondiale ante litteram.

Sicuramente tra i più completi classicomani del primo dopoguerra. Rispetto a molti contemporanei ha dalla sua una longevità non indifferente, peraltro.
 
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#15
Limitandomi ai corridori che ho visto correre direi sicuramente kelly seguito da una decina di corridori sulla cui posizione si può discutere . Direi un gradino sopra gli altri Moser cancellata e argentin , con hinault the era talmente forte da essere difficilmente collocabile in questa classifica. Gli altri papabili sono Bartoli Bettini Boonen Gilbert sagan museeuw
 
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#16
Cancellara, Boonen ma anche Bettini secondo me non sono classicomani a tutto tondo ma più specializzati (a Bettini manca il pavé, a Cancellara e ancora di più a Boonen delle classiche collinari)

Gilbert, Bartoli, Museeuw li vedo più classicomani a tutto tondo.

Nessuno ha detto Kuiper, eppure ha vinto quattro monumento su cinque. (in realtà lo scrivo solo per infastidire Pagliarini)
 
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#17
D'accordo su Cancellara, Boonen e Bettini. Il primo aveva le doti per far bene pure fuori dalla sua zona di comfort, vedi prestazione che tirò fuori a Mendrisio, ma non ci provò mai e, dunque, giustamente, resta "solo" uno dei più grandi specialisti di un certo tipo di gare in linea della storia (probabilmente quello che ha toccato i picchi più alti al nord nel nuovo millennio).

Gilbert ha vinto dalla Parigi - Tours al Lombardia, passando per il Giro delle Fiandre. Altra cosa.

Kuiper è stato un grandissimo classicomane. Così come lo sono stati Fred De Bruyne, Walter Godefroot e Louison Bobet, per dirne altri tre. Tuttavia, per una serie di motivi, li metto uno scalino sotto ai cinque citati nel primo post.

Un altro che merita una citazione è Henri Pélissier. Competitivo dal 1911 al 1926, con una guerra di mezzo. Ha vinto Roubaix, Lombardia, Sanremo, Parigi - Tours, Parigi - Bruxelles, Bordeaux - Parigi e Milano - Torino. Ha partecipato a un Fiandre, in un epoca in cui l'importanza della corsa fiamminga non era neanche lontanamente quella odierna, piazzandosi 4°. Gli manca una grande prestazione solo alla Liegi, a cui non ha mai preso parte, poiché, ai suoi tempi, la Freccia Vallone ancora non esisteva.
 
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#18



2 Sanremo, questa Freccia Vallone qua (che era classica di 250 km e lui diede 3 minuti a tutti gli altri), un 3° posto alla Roubaix. Senza la marea di problemi fisici che ha avuto, Fignon sarebbe stato ancor più grande anche nelle classiche (lasciamo stare le corse a tappe, ove lo ritengo il corridore più dotato apparso dagli anni '80 ad oggi).
 
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#19
Bellissimo video
stupendo lo stile in salita
 
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#20
Lo so che sono un Po fissato ma uno che sono convinto avrebbe potuto avere una grande carriera nelle classiche è Gianni bugno
 
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