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Il ritorno di Mapei
#41
Al Memorial Pantani porto una squadra giovanissima, colo solo Grega Bole a portare un po' di esperienza. Visto che il finale è piano ho Guardini, mentre il più in forma dei miei è Trentin, l'unico reduce del Giro al via. Favorito della corsa Riccardo RIccò, alle prime gare stagionali. Provo ad andare in fuga, ci riesco verso metà gara, con Puccio che si avvantaggia insieme a Felline, Bookwalter, Sousa e Brambilla. Sull'ultimo strappa Pucio si stacca e si forma un quartetto all'inseguimento dei fuggitivi con Mandri, Bailetti, Betancourt e Muto. Più indietro Trentin, Ardila, Riccò e Bole. Gli inseguitori raggiungono i fuggitivi ai meno cinque. Muto parte lungo e batte Mandri e Bailetti. Settimo posto per Matteo Trentin.

Al Delfinato con una formazione competitiva ma non fortissima visto che chi andrà al Tour sarà schierato al Tour de Suisse e chi ha fatto il Giro rimane a riposo. QUindi porto Bol, Bole, Boswell, Dumoulin, Guardini, Van Staeyen, Skujins e Van Keirsbulck. Non vado bene nel prologo vinto da SPilak davanti a Peraud e Menchov. Il migliore dei miei è Ian Boswell, neanche nei primi cinquanta.

Prima tappa piana, si punta su Bole e Guardini, intanto provo a mandare un uomo in fuga in cerca della prima maglia dei gpm. Favoriti Hushovd e Boasson Hagen, due con i quali Guardini non si è mai confrontato. In fuga va Skujins insieme a Van Leijen, Morkov, Boom, Burghardt, Marangoni e Jerome. Passando secondo sul primo gpm e primo sul secondo conquista la maglia della classifica degli scalatori. Guardini rimane indietro, Bole no. Si mette a ruota di Henderson, poi la perde. Il neozelandese è dietro il treno Vacansoleil, scatta e va vincere. Bole si piazza secondo con una buona rimonta. Poi Pavarin, Guarnieri e Marcato.

La terza tappa si conclude a Saint-Etienne. Sulla carta la vittoria se la giocano i velocisti, ma alcuni saranno tagliati fuori dai due gpm posti nel finale. Io punto su Grega Bole, in grande spolvero ieri. In fuga va Dumoulin insieme ad Oss, Phinney ed altri. Bole rimane nel gruppo di testa con Boswell e Skujins, che però non sono in grado di aiutarlo. Allora si sistema a ruota di Henderson. Dumoulin lancia la volata, il neozelandese lo segue, lo affianca e lo supera. Bole non riesce ad uscire dalla scia di Henderson e si piazza terzo. Ora l'obiettivo diventa la maglia delle classifica a punti.

Cronometro di 41 km senza alcuna speranza per i miei. Vince Denis Menchov davanti a Peraud e Clement (quarto Philippe Gilbert). Male Wiggins e Cancellara. I miei sono disastrosi. Il migliore è Dumoulin che perde 2'07''. Poi Bol e Boswell. Naturalmente non ho velleità di classifica con nessun corridore (speravo in Boswell, ma ha rischiato di staccarsi anche nelle tappe per velocisti), così punto alle maglie meno importanti: quella dei gpm (con Skujins, il più in forma dei miei) e quella della classifica a punti con Grega Bole, che però non potrà sfruttare i traguardi volanti visto che non ce ne sono.

Arrivo in cima al Mont Ventoux. I favoriti sono Anton, Gesink e Menchov. Io proverò a difendermi con Boswell. Skujins va in fuga insieme a Tankink e DI Gregorio (tra gli altri), due pretendenti alla maglia a pois. Sul primo gpm li batte in volata. Sul secondo viene battuto da Di Gregorio. Sul terzo è ancora lui a transitare per primo. Sul Ventoux Boswell va immediatamente in crisi. Davanti ci provano Gesink e Moncutiè. Menchov cede. Gesink stacca Moncutiè e va a vincere. Il francese si piazza secondo e al terzo posto arriva Denis Menchov, ex-leader, poi in ordine Anton, Coppel, Txurruka e Wiggins. Lontanissimi i miei.

Nyons - Digne les Bains, un'occasione per Grega Bole. Gli ultimi chilometri sono simili a quelli della terza tappa, ma la salita finale è più dura. In fuga vanno sia Skujins che Dumoulin, ma non riescono a prendere punti nei primi due gpm, mentre il lettone transita in testa sul terzo. Sul Col de Corobin qualcuno tra i fuggitivi perde contatto, ma in molti riescono a resistere al ritorno del gruppo. Tra questi Skujins, che però non regge il ritmo dei migliori e si stacca prima del gpm, transitando in decima posizione (solo 6 punti guadagnati oggi). In testa rimangono Vansummeren, Poshtuma, Pichot e Oss. L'italiano ci prova all'ultimo chilometro ma viene raggiunto e battuto dagli altri. Vansummeren vince su Poshtuma. Skujins arriva undicesimo, poi in tredicesima posizione Bole, primo del gruppo.

Penultima tappa con arrivo a Valloire che potrebbe essere decisiva per l'assegnazione della maglia a pois. Ci sono tanti gpm, ma probabilmente un po' troppo duri per Skujins, che comunque farà del suo meglio. Intanto bisogna riuscire ad azzeccare la fuga. Pochissime speranze, invece, per Grega Bole, che sul Telegraphe difficilmente (molto) potrà rimanere a contatto con i migliori per giocarsi la tappa in volata. All'inizio della tappa Skujins ha 11 punti da recuperare a Gesink. Sul COl de Bayard scatta e passa terzo (12 punti). Nei due gpm successivi guadagna 35 punti, ma va in crisi sulla Croix de Fer, dove viene raggiunto e staccato dal gruppo. Gli sforzi di Skujins sono vani, perchè viene superato da Pujol, suo compagno di fuga, transitato in testa sulal Croix de Fer, e non riesce a sorpassare Gesink, primo sugli ultimi due gpm oltre che al traguardo (davanti a Menchov e Mosquera). Il primo dei miei è Boswell, pimpante per metà tappa ma in crisi sul Telegraphe.

Skujins deve recuperare 14 punti. In palio ce ne sono 50. Riesce ad andare in fuga insieme a Boswell e ai piedi del primo gpm (in palio 20 punti, 15 al secondo) e nel gruppo di testa. COn uno sforzo incredibile riesce a transitare in seconda posizione, poi si pianta e si stacca. Nel frattempo davanti sono rientrati Rodriguez e Horner. Il gruppo annulla il tentativo ai piedi dell'ultimo gpm. Ora è probabile che almeno uno tra Gesink e Anton, che incalzano Skujins nella classifica dei gpm prendano punti. Purtroppo per il mio corridore è proprio così. Gesink passa in seconda posizione dietro a Wiggins togliendo la maglia a pois a Skujins. Wiggins vince la tappa, Gesink la corsa.
 
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#42
Al Tour de Suisse vado con la squadra del Tour. Quindi Devenyns, Hermans, Boonen, Stybar, Scarponi (che farà il Tour, obiettivo maglia a pois), Malori, Laengen e Vandewalle. Il prologo, a sorpresa, lo vince Van Den Broeck, ma i miei si comportano molto bene. Scarponi è subito lì a ridosso dei migliori, Laengen è il miglior giovane, Malori, Hermans e Boonen si piazzano nei primi quindici.

Seconda tappa con arrivo a Lucerna adatta ai velocisti, anche se nel finale ci sono due gpm. Potrebbe far bene Tom Boonen, anche se il suo sttao di forma non è ottimale. La salita finale si rivela più selettiva del previsto. Boonen rimane staccato. Allora ci provo con Hermans che esce all'ultimo chilometro, viene raggiunto da Gavazzi, ma entrambi sono superati sul traguardo da Matthew Goss.

Brunnen - Nauders. Tappa lunga, con arrivo in salita (anche se il gpm è posto un chilometro prima del traguardo). Capitani Scarponi e Hermans. Malori prova un attacco coraggioso in solitaria. Viene ripreso e superato da Luis Leon Sanchez e Bertagnolli prima del gpm di Fluelpass. Sanchez prende il largo. Sulla salita finale ci prova Scarponi, gli resiste solamente Kreuziger. Van den Broeck si stacca e forma un gruppetto con Monfort, Hermans, Sanchez e Contador. Sanchez resiste. Scarponi alle sue spalle. Ora il marchigiano è secondo in classifica dietro Sanchez.

Altro arrivo in salita, stavolta più duro, a Tiesenberg. Proverò a staccare Sanchez, ma dovrò difendermi da tutti gli altri. Hermans ancora outsider, anche se questa salita non fa per lui. Devenyns è ancora in ritardo di condizione, punto ad averlo al meglio al Tour e in buona forma già al campionato nazionale del Belgio. Il primo scatto è di Contador. Scarponi reagisce, non riesce subito ad accodarsi allora insegue insieme a Kreuziger e Martin. Riesce a rientrare. Kreuziger si stacca, poi anche Martin. All'ultimo chilometro il marchigiano lascia Contador sul posto e va a vincere una tappa fantastica indossando anche la maglia di leader.

L'arrivo di Giubiasco si presta agli attacchi. I big della classifica dovrebbero rimanere buoni. L'ultima rampa prima dell'arrivo sembra chiamare Hermans, che oggi sarà il mio cpaitano, con Scarponi attento in caso di attacco di qualche rivale. Ieri Hermans è andato in crisi perdendo diversi minuti, ma si sapeva che le salite dure non fanno per lui. In fuga vanno Stetina, Longo Borghini, ROjas e Lang. Li lascio andare al traguardo, anche per mettermi al riparo da eventuali attacchi. L'italiano della Liquigas stacca tutti e va a vincere la tappa. Il gruppo viene regolato da Monfort.

Classico arrivo a Crans Montana. Ora c'è solo da difendersi da Contador (che ha dalla sua la cronometro finale ma che comunque non ha molto interesse a vincere la corsa). La fuga prende un largo vantaggio. Sul primo gpm c'è un controattacco di Machado, Gerdemann e Bertagnolli, che durante l'ultima ascesa vanno a riprendere tutti i fuggitivi. Intanto dietro si muovono in tanti, ma Scarponi risponde solo a Contador. Sono Bertagnolli e Gerdemann a giocarsi la tappa. Il tedesco ha la meglio. Terzo Machado, poi Mollema, Sanchez e Leipheimer. Sesto Scarponi, che ha controllato con grande sicurezza.

Ultima tappa di montagna con arrivo sul Grimselpass. Solo 129 chilometri, tre gpm di prima categoria. In fuga vanno cinque uomini tra cui Albasini, che è l'ultimo a cedere. Viene ripreso durante l'ascesa finale. Sulla lunghissima salita Il gruppo rimane compatto fino ai meno 6. Si forma un quintetto con Scarponi, Contador, Sanchez, Martin e Van den Broeck. Scarponi controlla benissimo. Martin vince in volata su Contador e Scarponi, che ormai ha la vittoria in tasca.

Si arriva a Schwarzsee, un traguardo per velocisti. Voglio mettere alla prova Tom Boonen. Si forma un gruppo di fuggitivi molto ben assortito che lascio andare, rimandando al campionato nazionale i test per Boonen. La tappa va al russo Vorganov davanti a Gerrans e Mori. Il gruppo arriva compatto con quattro minuti di ritardo.

La cronometro finale vede una prestazione deludente di Scarponi, che comunque conserva il primato e vince la corsa davanti a Contador (vincitore della cronometro davanti a Martin e Zabriskie). Scarponi chiude solo trentasettesimo. Migliore dei miei Adriano Malori, ottavo. A fine corse l'annuncio che Scarponi non rimarrà con la Mapei l'anno prossimo. Il suo posto verrà preso da un altro corridore italiano, lui potrebbe finire alla Liquigas o all'estero.
Per prepararmi al meglio ai campionati nazionali corro il Giro di Slovenia. Guardini e Bole sono i velocisti, Cunego e Ulissi gli uomini per la classifica, con il toscano campione in carica, qundi motivato a vincere. Poi Van Staeyen, Trentin, Malacarne e Dumoulin. Prima tappa pianeggiante. Punto su Andrea Guardini. Tappa molto tranquilla. La concorrenza in volata è pochissima, solo la Cofidis con Ista e Keukeleire mi impensierisce. Comunque faccio doppietta con Guardini e Bole.

Si sconfina in Croazia per arrivare a Zagabria. Altra tappa completamente piana. Occasione per Guardini di fare doppietta. I miei lanciano la volata in testa, ma quando Guardini prova ad uscire dalla ruota di Bole viene beffato da Keukeleire. Secondo e terzo posto prima delle due tappe decisive per la classifica generale.

Prima tappa dura con arrivo in salita a Beljak. Punto su Ulissi, Damiano CUnego lo aiuterà a bissare il successo dell'anno scorso. La fuga mi sfugge di mano (stavo mettendo la federe sul cuscino e non mi sono accorto che avevano preso 18 minuti) ma riesco a recuperare grazie ad un super lavoro dei miei gregari. Comincio la salita finale con poco ritardo dal leader Zwizanski. Cunego riporta Ulissi su tutti gli attaccanti, per ultimo il belga Vanspeybrouck. Ulissi vince la tappa davanti al compagno. La vittoria della corsa è già in tasca.

L'arrivo in salita di Vrsic chiama ancora Ulissi e Cunego. Mi attaccano da lontano. NOn potendo controllare la corsa inserisco Trentin e Bole in fuga. Così altre squadre devono rincorrere. Sulla salita finale l'andatura la fa Malacarne. Mi sfugge Sutherland (Unitedhealthcare) e Ulissi non riesce a rientrare, neanche con l'aiuto di Cunego. L'ultimo chilometro, però, è tutto a favore del giovane toscano, che recupera quasi trenta secondi e torna in possesso della maglia di leader arrivando a 45'' dal vincitore odierno che in classifica supera Cunego.

L'ultima tappa è la più semplice e la più corta. Occasione ghiotta per Guardini che non vuole farsi sfuggire la vittoria. Stavolta non ci scappano le sorprese. Guardini vince dominando. Secondo Schillinger, poi Richeze.
 
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#43
Riassunto campionati nazionali:

Germania ITT: Martin
Repubblica Ceca ITT: Kreuziger (Stybar terzo)
Gran Bretagna ITT: Wiggins
Italia ITT: Malori (su Visconti e Nibali)
Slovenia RR: Brajkovic (Bole quarto)
Irlanda RR: Scanlon
Svezia RR: Stevenson
Lussemburgo RR: Didier
Lituania RR: Konovalovas
Kazakistan RR: Bazayev
Estonia RR: Utar
Norvegia RR: Hushovd
Colombia ITT: Serpa
Svizzera ITT: Cancellara
Francia ITT: Engoulvent
Colombia RR: Duque
Polonia ITT: Bodnar
Spagna ITT: Contador (Garcia secondo)
Gran Bretagna RR: Cavendish
Danimarca ITT: Vandborg
Ucraina ITT: Gryvko
Olanda RR: Gesink (Dumoulin settimo)
Portogallo ITT: Paulinho
Italia RR: Visconti (davanti a Scarponi e Pozzato)
Belgio RR: Hermans
Spagna RR: Contador
Francia RR: Moncutiè
Repubblica Ceca RR: Stybar
Danimarca RR: Pedersen
Svizzera RR: Elmiger
Russia RR: Igniatiev
Portogallo RR: FOnte
Polonia RR: Komar
Ucraina RR: Popovych
Germania RR: Martin
Canada ITT: Tuft
Canada RR: Gilbert
 
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#44
 
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#45
 
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#46
(23-08-2011, 10:13 PM)Gershwin Ha scritto: La fuga mi sfugge di mano (stavo mettendo la federe sul cuscino)

Successe la stessa cosa a Roberto Amadio l'anno scorso a L'Aquila
 
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#47
(24-08-2011, 01:19 PM)BidoneJack Ha scritto:
(23-08-2011, 10:13 PM)Gershwin Ha scritto: La fuga mi sfugge di mano (stavo mettendo la federe sul cuscino)

Successe la stessa cosa a Roberto Amadio l'anno scorso a L'Aquila

:D:D:D
 
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#48
Eh ma Roberto Amadio non aveva i miei mitici gregari Asd
 
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#49
Formazione per il Tour:

Boonen
Scarponi
Devenyns
Dumoulin
Hermans
Malori
Bole
Stybar
Garcia

Il prologo di Monaco vede il trionfo di Alberto Contador, che batte Leipheimer, Vandevelde, Hincapie e Cancellara. Subito dietro i miei Malori e Garcia. Benino Andy Schleck, che comunque perde una trentina di secndi dallo spagnolo. Sotto le attese Cadel Evans.

Si parte da Monaco e si arriva brignoles, traguardo per i velocisti, che chiama in causa il mio Tom Boonen. On gara tutti i più forti sprinter del mondo, da Cavendish a Farrar. Io proverò ad inserirmi tra di loro. Tornado - Tom ha disputato un ottimo campionato nazionale belga, tenendo a bada Philippe Gilbert e permettendo a Hermans di vincere (arrivando comunque secondo dopo tanto lavoro). Un altro obiettivo potrebbe essere quello di aggiudicarsi la prima maglia a pois, che voglio indossare a Parigi con Scarponi. A proposito di maglie, un sogno nascosto è quello di portare Boonen in verde sui Campi Elisi, ma sarà molto difficile vista la concorrenza. Ci provo con Stybar, mi seguono Ballan e Gilbert. Il gruppo chiude dopo il gpm, ma poi si riforma un gruppetto di attaccanti con gli stessi tre più Intxausti, Demaret, Kuschinski, Brandle e Maaskant. Styubar passa per primo su due gpm su 4 e indossa la maglia a pois. Intanto dietro Hermans, Menchov e Peraud osno vittime di cadute, tutti e tre perderanno diversi minuti (come Nicholas Roche e Michael ROgers). Poco prima del traguardo perdono contatto anche Sastre ed Evans. Intanto Boonen si piazza alle spalle di Hushovd in attesa della volata. Più indietro Cavendish, senza il suo treno, seguito da Greipel. Tra gli attardati anche Van den Broeck, vittima di una caduta, e Uran. Hushovd parte portandosi dietro Boonen. Cavendish rimane troppo indietro. Il norvegese è autore di uno sprint strepitoso, tanto che Boonen dopo essere uscito dalla sua ruota non riesce a superarlo. Terzo si piazza Allan Davis seguito da McEwen. La tappa di oggi ha giù escluso molti pretendenti alla maglia gialla. Evans, Menchov, Basso e Van Den Broeck sono fuori gioco. Staccati anche Peraud, Roche, Uran e Vanendert. In gruppo Leipheimer, gli Schleck, COntador, Scarponi, Coppel, Gesink, Anton, Nibali, Sanchez, Kreuziger e Rodriguez.

Da Marsiglia a La Grande Motte. Due soli gom insignificanti e volata preannunciata. Un'altra occasione per Tom Boonen. Nella volata Boonen si sistema a ruota di Hushovd. Esce il treno della Rabobank per Freire portandosi dietro Gavazzi e Farrar. Boonen prova a partire, recupera Farrar, lo supera, ma non riesce a fare di più. Intanto dietro è superato anche da Rojas, autore di una volata eccellente che lo porta al primo successo in carriera al Tour de France. Nel finale Cavendish prova a rimontare ma era partito troppo indietro. La maglia verde va a Rojas, Boonen insegue con 7 punti di ritardo.

La cronosquadre di Montpellier può fare grosse differenze in classifica generale. Io ho una squadra adattissima e infatti vinco (simulando). Col mio stesso tempo arriva il Team Sky che si piazza secondo. E' Bradley Wiggins a indossare la maglia gialla davanti a Scarponi (10'') e Boonen (13''). Terza piazza per la Leopard - Trek davanti all'HTC. Malissimo Liquigas e Katusha, che perdono rispettivamente 2'04'' e 3'18''.

A Perpignan sono ancora i velocisti i protagonisti. Due soli gpm, molto ravvicinati, verso metà percorso. Naturalmente punto su Tom Boonen, che in caso di vittoria di tappa potrebbe addirittura soffiare la maglia gialla a Wiggins. I fuggitivi di giornata vengono ripresi senza grossi problemi. Il treno della Quick Step per Ciolek sembra prendere il sopravvento, ma poi esce la Garmin per Huhsovd, con Freire a ruota. Poi nell'ordine Boonen, Greipel, Cavendish. Il primo a partire è Greipel, che anticipa tutti portandosi dietro cavendish. L'inglese prova a superarlo, ma quando esce dalla scia si pianta. Greipel vince davanti a Cavendish e Hushovd. Quarto posto per Boonen, che conquista la maglia verde (stessi punti di ROjas)

L'arrivo di Barcellona è uno dei più spettacolari di questo Tour. Un Boonen in forma potrebbe far benissimo su un traguardo del genere. L'avversario numero 1 sulla carta è Philippe Gilbert, che però si trova a correre contro velocisti puri e potrebbe soffrire la situazione. Mando in fuga Zdenek Stybar che ha ancora la maglia a pois, che riesce a conservare al termine della tappa. Nel finale tutti i velocisti si portano nelle prime posizioni. La Radioshack sembra essere la squadra meglio organizzata con McEwen, Hunter e Cardoso. Cavendish è a ruota di Hunter. Boonen si sistema dietro Freire, lanciato da Breschel. Quando parte lo sprint a sorpresa è Cavendish che fa il vuoto. L'unico che gli resiste è Rojas che prova a superarlo senza successo. Boonen chiude in terza posizione davanti a Cardoso. Più indietro Freire, Ciolek, Sagan e Boasson Hagen, i grandi favoriti di oggi. Gilbert non ha neanche provato a sprintare. La maglia verde torna a Rojas, ma Boonen e Cavendish sono vicinissimi.

Ad Arcalis si chiude la prima settimana di Tour. Primo arrivo in salita e primo test per tutti. Contador e Andy Schleck sono i favoriti, ma le sorprese sono dietro l'angolo, a partire dalla maglia gialla Bradley Wiggins, che ha tutta l'intenzione di mantenere il simbolo del primato. Io ho due carte da giocare: Michele Scarponi e Dries Devenyns, ma non ho grandi ambizioni. Scarponi è venuto per lottare per la maglia a pois, Devenyns non è uno scalatore e difficilmente potrà competere coi migliori. Atteso anche Vincenzo Nibali. In fuga va Ben Hermans, che sembra essersi ripreso dopo aver faticato nei primi giorni per una caduta nella prima tappa in linea. Sulle prime salite di giornata Devenyns sembra già in difficoltà, mentre salgono molto bene Scarponi e Garcia. Ai piedi della salita finale ci provo proprio con Garcia, ma viene ripreso da Ivan Basso che lavora per Nibali. Il primo attacco è di Samuel Sanchez, che prende il largo. I big lo lasciano andare. Dietro si forma un gruppetto con tutti i favoriti. Prima cedono Wiggins e Van den Broeck. Poi gli altri, tra cui Nibali. All'inseguimento di Sanchez rimangono Scarponi, COntador, Schleck e Menchov. Sanchez vince la tappa, Scarponi fa sua la volata per il secondo posto e indossa la maglia gialla, grande soddisfazione per la mia squadra. A questo punto abbadnono l'obiettivo maglia a pois, almeno per ora. Classifica ancora molto corta, com'è normale che sia.
 
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#50
Mannaggia, Andy doveva attaccare Triste Nono
 
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#51
Non l'ho visto bene Nono Però per adesso ha un minuto e mezzo su Contador
 
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#52
Tappa di Saint Giron adatta alle fughe da lontano. Naturalmente io mi limiterò a controllare per mantenere la maglia. In fuga vanno Gilbert, Buffaz, Kuschynski e Uran. A sorpresa il gruppo fa un'andatura fortissima sui gpm con le tirate di Liquigas e Leopard. I 4 vengono ripresi uno ad uno. Prima del traguardo c'è lo scatto solitario di Wiggins, che va a vincere la tappa anticipando la volata, che verrà vinta da Hesjedal su Sanchez. Sesto Ben Hermans, autore di un buon lavoro nel finale insieme a Stybar, Garcia e Devenyns

Da Saint Gaudens e Larbes. Due gpm importanti ma lontanissimi dal traguardo. Fuga o arrivo in volata ristretta. Io non farò nulla per evitare che la fuga di giornata vada in porto, ma ci saranno altre squadre interessate a riprenderla. Fuga a sette con Wyss, Ballan, Pinotti, Fofonov, Van de Walle, Feillu e Vorganov. Sull'ultimo gpm in gruppo rimangono solamente 27 corridori, tra cui i miei Scarponi e Devenyns, ma poi rientrano altri corridori, compresi Hermans, Garcia e Bole. Le squadre non si organizzano, si avvantaggia un gruppetto con Vandevelde, Menchov e Kiriyenka ed è l'americano della Garmin a spuntarla. Scarponi chiude in gruppo e conserva la maglia senza problemi.

Tre tappe semplici, poi il Tour si accenderà. La forma di SCarponi è un po' in calo, ma la classifica promette bene e anche se il podio non è un obiettivo semplice, le possibilità di conquistarlo ci sono. Nel frattempo tento il successo parziale con Tom Boonen, in lizza per la amglia verde e sin qui all'altezza dei migliori velocisti.La fuga prende un largo vantaggio. Dentro ci osno uomini esperti come Ballan, Paolini, Vaitkus ed Elmiger. Il gruppo non sembra particolarmente determinato, ma alla fine accelera sensibilmente. E' una lotta sul filo dei secondi. La spunta la fuga, o almeno due dei suoi componenti: Paolini e Ballan, che riescono a resistere al ritorno del gruppo regolato in volata da McEwen su Gavazzi e Boonen. Per il belga c'è la maglia verde ma cavendish, Rojas e Hushovd inseguono da vicino.

Ancora tappa per velocisti. Stavolta la fuga non preoccupa. CI sono Lorenzetto, Terpstra, Kozontchuk e un altro. Vengono ripresi ben presto. Sull'ultimo gpm Devenyns lotta per i punti del gpm e visto che c'è tenta la fuga solitaria. Viene ripreso solo ai meno tre. Nel gruppo è la Vacansoleil la squadra messa meglio. Parte Bozic ma Feillu perde la sua ruota. Allora esce Freire portandosi dietro Greipel. Boonen fa la sua volata e quasi raggiunge lo spagnolo, che nel finale resiste. Vince Freire su Boonen, che rafforza la maglia verde, e Greipel.

Ultima tappa facile del Tour (esclusa quella di Parigi). La fuga prende il largo subito. C?è Gilbert, che però spende troppo nei primi chilometri e si ritrova senza energie alla fine. La vittoria se la giocano Kuschynski e Willems, ma alla fine è il bielorusso a spuntarla. Boonen chiude al tredicesimo posto conservando la maglia verde.

Prima tappa montagnosa della seconda parte di Tour. L'arrivo comunque è piuttosto lontano dall'ultima ascesa, così ci sarà spazio per recuperare. Leopard e Saxo fanno il ritmo per tutta la tappa. Sul gpm più impegnativo rimangono in trenta. Ultima ascesa: attacca Kiriyenka, lo seguono Menchov e tutti gli uomini di classifica. Scarponi e Contador sono i migliori e staccano tutti gli altri, compresi Schleck e Wiggins. La coppia scollina con qualche secondo di vantaggio su Andy Schleck. Contador e Scarponi collaborano. Inseguono Schleck e Wiggins, che arrivano al traguardo con 14'' di ritardo. La vittoria di tappa va a COntador. Scarponi conserva la maglia.

Tappa tranquilla con arrivo a Besancon. FUga a 4 con Leukemans e Vaitkus, ma senza successo. Allora ci provano Brajkovic e Arroyo, ma senza successo. Si arriva in volata col gruppo quasi compatto. Boonen è a ruota di Bozic che parte per primo. Il belga esce dalla sua ruota, lo supera e vince la tappa rafforzando la leadership nella classifica della maglia verde. Battuti Greipel e Ciolek.
 
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#53
Il passaggio del gioco dal computer fisso al portatile ha accelerato di molto le cose, quindi in un giorno sono riuscito a giocare le partite che giocavo in una settimana e ho perso il controllo della situazione :D
Comunque ho concluso il Tour de France al terzo posto con Scarponi, assoluta sorpresa, che nell'ultima settimana è crollato letteralmente, superato da un eccellente Contador e da Andy Schleck ancora secondo. Mi è sfuggita la maglia a pois vinta da Nibali (che nell'ultima settimana è stato l'unico a tenere testa a Contador)
Ho vinto a San Sebastian con Dries Devenyns, anche se la concorrenza non era decisamente all'altezza. In Polonia ho conquistato due tappe, una con Bole e una con Boswell. Due tappe e la classifica generale dell'Eneco Tour per Tom Boonen, autore di una crono finale strepitosa con la quale ha mantenuto 8'' su Boasson Hagen. Ho vinto a Plouay con Damiano Cunego davanti a Blanco in una volata a due e a Montreal (o Quebec) con Trentin, in fuga dai primi chilometri. Successo anche per Viviani a Lugo nel Giro di Romagna.
Alla Vuelta ho Cunego (già fuori dalla classifica) e Guardini. Ho ottenuto due secondi posti, uno in volata, uno a Xorret del Catì con Cunego battuto da Szmyd
 
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