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JFC on a Bicycle - Don't Panic
#1
Ho deciso di seguire l'imbarazzante esempio di Gershwin e aprire un topic apposito per continuare a raccontare di come spreco i miei pomeriggi giocando a PCM 2010

JFC on a Bicycle - Don't Panic

[Immagine: jfcminimaillot.jpg]
Stagione 2011

Stagione 2012
corridori in ordine di valore
Daniel Oss
Vincenzo Nibali
Peter Sagan
Thor Hushovd
Heinrich Haussler
Edvald Boasson Hagen
Francesco Ginanni
Michele Scarponi
Simon Spilak
Fabio Duarte
Niki Terpstra
Martijn Maaskant
Marko Kump
Davide Malacarne
Kristo Goddaert
Sebastian Langeveld
Yoann Offredo
Maxime Monfort
Leonardo Bertagnolli
Kenny Dehaes
Valerio Agnoli
Dries Devenyns
Francesco Gavazzi
Zdenek Stybar
Cristiano Salerno
Kevin Pauwels
Wout Poels
Mauro Facci
Gianfranco Pacilè (neopro)

Obbiettivi stagionali: Milano-Sanremo, Parigi-Roubaix, Tour de France
Obbiettivi sponsor: Tirreno-Adriatico, Giro d'Italia, Giro di Lombardia

Risultati principali fin qui
Tour Down Under 1.EVANS BMC 2.Davis AST 3.Langeveld 4.Haussler 10.Terpstra - tappe Goddaert 1
Parigi-Nizza 1.KLÖDEN RSH 2.Sagan 3.Chavanel QST - tappe Sagan 2
Tirreno-Adriatico 1.SCARPONI 2.Valverde RSH 3.Dekker RAB 10.Boasson Hagen - Tappe Boasson Hagen 2
Milano-Sanremo 1.OSS 2.Pozzato KAT 3.Sagan 5.Hushovd 9.Scarponi
Giro di Catalogna 1.CONTADOR SBS 2.Scarponi 3.Brajkovic RSH
Gand-Wevelgem 1.MAASKANT 2.Boonen QST 3.Nuyens SBS 4.Haussler 10.Boasson Hagen

Altre vittorie:
Boasson Hagen: Strade Bianche, Dwars door Vlaanderen
Hushovd: Harelbeke
Kump: Fiandre Occidentali
Sagan: Giro di Calabria, GP Lugano
Scarponi: Laigueglia, Giro di Sardegna, Giro del Friuli

 
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#2
Ahahahaha :P Grande Oss!!!!!!!!
 
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#3
Giro delle Fiandre
Alla partenza da Bruges sono tre i grandi favoriti della corsa, Oss fresco vincitore della Milano-Sanremo, Cancellara in cerca di riscatto dopo le delusioni della passata stagione, Boonen che alla Gand-Wevelgem pur non vincendo ha dimostrato una grande condizione.
Senza dimenticare i vari Gilbert, Pozzato, Flecha, Chavanel, Breschel, Devolder, Ballan, e ovviamente Haussler, Boasson Hagen e il vincitore della passata edizione Thor Hushovd, che partono per aiutare Oss ma che se la strada dovesse decidere diversamente sono pronti a fare la loro corsa.
Questi i corridori più importanti al via:
JFC: Oss, Boasson Hagen, Haussler, Hushovd, Langeveld, Maaskant, Malacarne, Terpstra
Leopard: Cancellara
Quick-Step: Boonen, Chavanel
Katusha: Pozzato, Greipel, Paolini, Vorganov
Omega Pharma: Flecha, Amorison, De Clercq, De Waele
Rabobank: Gilbert, Boom, Vermeltfoort, Wynants
Vacansoleil: Devolder, Leukemans, Hoogerland
BMC: Breschel, Ballan, Quinziato, Van Avermaet, Burghardt, Morabito
Saxo Bank: Nuyens, Didier
Lampre: Iglinskiy, Mori
HTC: Hincapie, Eisel, Cavendish
Liquigas: Hoste, Farrar, Wurf
Sky: Goss, Bennati
Radioshack: Rast
Geox: Felline, De la Fuente
Landbouwkrediet: Traksel, Scheirlinckx
FDJ: Guesdon, Garzelli, Pauriol
Astana: Davis, F. Masciarelli
Corsa caratterizzata da un forte vento, provano ad attaccare subito diversi corridori, si forma un gruppetto di dodici uomini: De la Fuente, Simon(SAU), Pauriol, Mori, Morabito, Didier, Vorganov, Alan Perez(EUS), Wurf, Francesco Masciarelli, Vaugrenard(ALM) e Scheirlinckx.
Arrivano ad avere tre minuti di vantaggio, Scheirlinckx è un uomo potenzialmente pericoloso e la JFC con Terpstra, Malacarne e Langeveld in testa al gruppo decide di andare a riprendere i fuggitivi.
Ci sono altri tentativi, alla fine sono in quattro a prendere il largo, ancora Vaugrenard e Wurf, con loro Garzelli e Manuel Vazquez(EUS), vantaggio massimo quattro minuti.
Quando mancano 136 km al traguardo, attacca Bert De Waele compagno di squadra di Flecha e fresco vincitore della Tre giorni di La Panne.
Il belga raggiunge e supera i fuggitivi sul Den Ast, primo muro di giornata, ma il gruppo tirato ancora da Malacarne e Terpstra non lascia ulteriore spazio e rientra poco dopo. Il vento e i primi settori di pavé hanno allungato decisamente il gruppo, i big comunque sono tutti nelle prime posizioni.
Su Kluisberg e Knokteberg sono sempre Malacarne e Terpstra che fanno l'andatura, ritmo non eccessivamente elevato ma sufficiente ad allungare il gruppo in vista del Vecchio Kwaremont. Notiamo Kruijswijk molto a suo agio sul quasi omonimo muro. Bennati cade e si ritrova in coda al gruppo.
Sul Vecchio Kwaremont fora Gilbert, ma riesce a rientrare quasi immediatamente.
Dopo il Paterberg il gruppo è frazionato, nel secondo troncone ci sono Bennati, Hincapie, Quinziato, Van Avermaet e il vincitore della scorsa Roubaix Leukemans che affrontano il Koppenberg con un minuto di ritardo
In discesa Haussler si tocca con Pozzato e cade, tirando giù anche Breschel e Maksim Iglinskiy. Vengono ripresi dal gruppo Leukemans, Malacarne che è tutto fuorché un guappo di cartone attende il compagno di squadra e insieme a Quinziato compagno di squadra del danese completano il ricongiungimento consentendo quindi anche agli altri corridori che si erano attardati di rientrare.
Sul Taaienberg inizia il forcing di Chavanel, il francese tirerà senza soluzione di continuità per quasi 30km fino al Leberg, si seleziona un gruppo di 28 corridori:
QST: Chavanel, Boonen
LAM: Iglinskiy
SBS: Nuyens
JFC: Maaskant, Boasson Hagen, Oss, Langeveld, Haussler, Hushovd
SKY: Bennati
RSH: Rast
LEO: Cancellara
KAT: Pozzato, Paolini
OLO: De Clercq, Flecha
VCD: Leukemans, Devolder
BMC: Quinziato, Breschel, Ballan, Burghardt
RAB: Gilbert, Vermeltfoort, Wynants, Boom
LIQ: Hoste
Alle loro spalle un gruppetto con Van Avermaet e Eisel a più di due minuti e ormai fuori dai giochi, con loro anche Terpstra; Malacarne ancora più dietro.
Sul Berendries Boonen si attarda all'ammiraglia a prendere le brioche e Chavanel deve attenderlo, Cancellara da gran signore qual è si porta subito in testa a fare l'andatura.
L'improvviso rallentamento del campione francese ostacola anche Gilbert, Wynants e Nuyens, i cinque scollinano con un minuto di ritardo.
È il momento peggiore per questi corridori per rimanere staccati, davanti la corsa si accende con l'attacco di Haussler, mancano 31 km. Dietro Wynants va a tutta per aiutare Gilbert e si stacca dagli altri quattro, ma il ritardo resta sempre di un minuto.
Haussler non riesce a guadagnare più di una trentina di secondi, ma il suo allungo consente ai compagni di squadra di stare a ruota mentre gli altri devono inseguire. Viene raggiunto subito dopo il Tenbosse, rimane in testa al gruppo a fare l'andatura insieme a Langeveld e Maaskant, il Grammont è ormai imminente.
Cancellara affronta la salita più bella del mondo davanti a tutti, c'è un timido attacco di Flecha senza alcun effetto, in buona posizione Oss e Boasson Hagen, anche Bennati in maglia Sky attacca la salita tra i primi, mentre Ballan Pozzato e Devolder sono in coda. Sullo sfondo si vede il gruppetto con Boonen e Gilbert che approccia il Muro con 48" di ritardo
Sul tratto più duro Oss passa in testa, in vetta ha 15" di vantaggio su un Boasson Hagen che oggi spacca i culi, poi Cancellara e Flecha, Bennati scivola ignominiosamente indietro, vengono su bene invece Iglinskiy e un sorprendente Vermeltfoort, dietro Boonen e Gilbert raggiungono la coda del gruppo.
Ottima la prova di Iglinskiy che scatta in cima al Kapelmuur e prende qualche metro sugli altri, il vantaggio di Oss intanto raggiunge i 40"
Boasson Hagen è prontissimo a rispondere al kazako, col quale ovviamente non collabora, i due vengono ripresi ai piedi del Bosberg. Oss ha 46" sul gruppo comprendente 25 elementi, Chavanel è più dietro, mentre Wynants è ormai raggiunto anche dal gruppetto con Van Avermaet e Terpstra che affronta ora il Grammont con sei minuti di ritardo.
Cancellara prende davanti anche il Bosberg, c'è però subito lo scatto di Pozzato, scatto che non riesce a fare il vuoto ma che si fa sentire nelle gambe degli altri.
Boonen prova a contrattaccare, alla Gand-Wevelgem ha dimostrato una forma eccezionale ma ha speso molto nell'inseguimento, Boasson Hagen e Hushovd (corsa d'attesa per il vincitore della scorsa edizione) chiudono agevolmente.
Il vantaggio di Oss si aggura sui 50", si stacca Langeveld.
A 8 km dal traguardo il vantaggio è 44", tirano Pozzato Cancellara e Boonen ma il distacco non varia, diversi corridori faticano in coda. Langeveld è raggiunto da Chavanel, i due non rientreranno più.
Ormai dietro non ci credono più, Haussler si mette in testa al gruppo a controllare, nessuno ha le gambe per riprendere il fuggitivo, e il triangolo rosso è ormai prossimo.
Era uno dei grandi favoriti della vigilia e arriva a Meerbeke a braccia alzate, Daniel Oss entra nella storia realizzando una straordinaria doppietta Sanremo-Fiandre, impresa riuscita solo a Merckx nel 69 e nel 75 e a Hushovd lo scorso anno. Alla Roubaix cercherà di fare quello che a nessuno è mai riuscito, se dovesse trovare una giornata come quella di oggi sarà veramente dura per gli altri contrastarlo.
La volata per il secondo posto è vinta da uno splendido Boasson Hagen su un altrettanto splendido Boonen, Hushovd e Haussler completano il trionfo JFC. Solo sesto Cancellara, mai veramente incisivo in questa corsa. Flecha Iglinskiy Hoste e Pozzato completano la top10. Molto bravo anche il giovane olandese Vermeltfoort tredicesimo, deludono Ballan e Devolder (per il belga uno scatto dopo il Bosberg che anziché mandarlo avanti gli ha fatto perdere posizioni), dodicesimo e quattordicesimo rispettivamente. Uno sfortunato Gilbert chiude diciottesimo, Maaskant 24°, gli altri italiani Quinziato 17°, Paolini 21° e Bennati 22°.
Ordine d'arrivo finale
Infine un omaggio al temutissimo Scheirlinckx, 53 minuti dopo Oss è l'ultimo a transitare in cima al Grammont, un attimo prima di terminare la sua corsa.

Altre corse:

SETTIMANA BERGAMASCA: Primo successo per Spilak, che vince il progolo in salita e la classifica finale, vittoria nell'ultima tappa di Bertagnolli

PAESI BASCHI: nelle intenzioni iniziali il capitano doveva essere Scarponi con Sagan a preparare le classiche delle Ardenne, ma vista la clamorosa crescita dello slovacco è lui giocoforza a diventare capitano. Vince tutte le 5 tappe in linea, due delle quali per distacco. Prima della crono il vantaggio è di un minuto e diciassette su tutti gli altri (non ci sono abbuoni), si piazza quarto e vince la classifica generale su Contador e Tony Martin, quarto Samuel Sanchez e quinto Scarponi.

SCHELDEPRIJS/ PROFONDE VAN DRENTHE: corse in preparazione della Roubaix senza avversari di rilievo, doppio successo di Maaskant sempre in fuga da lontano.

PARIGI-ROUBAIX: coming soon...
 
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#4
Morirei per avere la tua bravura con gimp Sisi
Ti seguirò periodicamente Ave
 
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#5
Bravura? Faccio dei quadrati e li ritaglio :O
 
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#6
Per me è una mission impossible... Sisi
 
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#7
Parigi-Roubaix
Il via da Compiegne, temperatura di 14°, cielo nuvoloso, vento debole. I favoriti di giornata sono ancora una volta Oss, Cancellara e Boonen, poi Haussler, Hushovd, Boasson Hagen, Flecha, Chavanel, Devolder, l'ultimo vincitore Leukemans, Pozzato, Breschel, Ballan. Assenti eccellenti Vansummeren(GRM) e Steegmans(COG) le cui squadre non sono state invitate, e Gilbert che punta al trittico delle Ardenne.
I principali corridori alla partenza
JFC: Oss, Boasson Hagen, Haussler, Hushovd, Kump, Langeveld, Maaskant, Terpstra
Leopard: Cancellara, Klemme, Weylandt
Quick-Step: Boonen, Chavanel, Van Impe, Vanspeybroeck
Katusha: Pozzato, Greipel, Paolini
Omega Pharma: Flecha, Amorison, De Waele, Sieberg
Vacansoleil: Devolder, Božic, Hoogerland, Leukemans, Marcato
BMC: Breschel, Ballan, Burghardt, Quinziato, Van Avermaet
Saxo Bank: Nuyens, Ciolek
Rabobank: Vermeltfoort, Boom, Bos, Wynants
Lampre: Iglinskiy, Bole, Hondo
HTC: Hincapie, Eisel, Roulston, Cavendish, Degenkolb
Liquigas: Hoste, Farrar, Longo Borghini
Sky: Goss, Bennati, Hayman, Stannard
Radioshack: Rast
Skil: Hammond
Cofidis: Chainel
FDJ: Guesdon
Astana: Davis
Nei primi 100 km non succede assolutamente nulla, qualche tentativo di fuga da parte di corridori di infima fascia senza esito, a Troisville c'è il primo settore in pavé con il gruppo compatto, la JFC tiene un'andatura abbastanza controllata con Maaskant Boasson Hagen e Kump. Nelle prime posizioni attento Daniel Oss.
A Saint-Python Boasson Hagen dà la prima accelerata un po' più seria, in testa al gruppo anche la BMC con Ballan e la Vacansoleil con Hoogerland e Marcato.
Settore 21 da Vertain à Saint-Martin-sur-Écaillon, tira l'Omega Pharma-Lotto. Il gruppo inizia a perdere elementi.
Settore 20, Terpstra e Haussler davanti a tutti. Si forma un buco, le altre squadre sono costrette a chiudere.
Sono soprattutto Kump e Terpstra a fare l'andatura, all'ingresso della foresta di Arenberg il gruppo è composto da 84 elementi.
La foresta di Arenberg è affrontata in maniera abbastanza tranquilla, con Kump davanti a tutti. Fora Breschel ma non ci sono problemi per lui, forano anche Hondo, Wynants e Van Avermaet, per questi tre è più complicato rientrare.
Riusciranno a rientrare all'inizio del settore successivo, ma sotto la spinta ancora di Kump e Terpstra il gruppo si spezza. Restano 34 davanti, nel secondo gruppo oltre ai tre già citati rimangono tra gli altri Farrar, Boom, Ballan, Quinziato, Bennati, Eisel, Hincapie, Iglinskiy, Hammond e Rast.
Settore di pavé numero 13, con Boonen e Haussler a fare il ritmo, c'è la foratura di Leukemans.
Quattro compagni di squadra aspettano l'ultimo vincitore dell'Inferno del Nord, l'intelligentissimo DS della Vacansoleil li ha fatti fermare tutti compreso Devolder. Il ritmo di Haussler davanti è sostenuto e il ritardo è già di un minuto. Un minuto più dietro il gruppo con Boom e Ballan, comprendente 54 corridori in tutto. Altri corridori in difficoltà nel gruppo di testa, tra cui Terpstra.
A Orchies molto attivi Tom Boonen, Flecha e Vermeltfoort, e per la JFC Boasson Hagen e Haussler.
Boasson Hagen che te lo dico a fare spacca i culi, cosa che su queste strade risulta particolarmente fastidiosa. Si stacca anche Maaskant, questa la situazione all'inizio del tratto di Mons-en-Pévèle:
al comando diciassette uomini, sono Oss, Boasson Hagen, Haussler, Hushovd, Kump, Langeveld, Cancellara, Boonen, Chavanel, Pozzato, Paolini, Flecha, Breschel, Burghardt, Nuyens, Vermeltfoort, Hoste;
a 49" Maaskant;
a 1'38" il gruppo Leukemans, comprendente Devolder, Marcato, Božic, Hoogerland, Bos, Sieberg, Terpstra, Vanspeybroeck, Weylandt, Greipel, Van Impe
a 3' cinquanta corridori con Ballan, Iglinskiy, Boom e Quinziato.
A Mons-en-Pévèle sono ancora Boasson Hagen e Haussler oggi nel ruolo di spaccatore di culi ausiliario a tirare il collo a tutti, sembrano star bene Boonen e Cancellara; in difficoltà Hoste e Kump perdono contatto. Devolder raggiunge Maaskant, dietro di loro Leukemans e Terpstra, poi gli altri. Marcato fora ed è ripreso dal gruppetto Ballan del quale non fanno più parte Van Avermaet e Bennati rimasti staccati insieme ad altri 20.
A Pont-à-Marcq c'è l'attacco di Chavanel.
Cancellara chiude sul francese, quindi sono nuovamente Boasson Hagen e Haussler a dettare il ritmo sulle pietre. Oss e Hushovd attenti davanti. Intanto dietro Devolder stacca Maaskant e si riporta sul duo Hoste-Kump
A Templeuve Chavanel attacca ancora, prova a reagire un ottimo Paolini ma non riesce a tenere il passo.
Questa volta si muovono in prima persona a chiudere Hushovd e Oss, il ritmo dei due fa male soprattutto a Nuyens che resta staccato.
Il forcing di Oss sul settore numero 6 (Cysoing-Wannehain) mette tutti in fila, si staccano anche Burghardt e Langeveld, restano in 12, con il sorprendente Vermeltfoort sempre lì.
Devolder stacca Kump e Hoste, a riprova della dabbenaggine dei suoi direttori sportivi che lo hanno fermato per attendere Leukemans. Ha però due minuti e mezzo dal terzetto Langeveld-Nuyens-Burghardt e un ulteriore minuto dai primi. Un minuto più dietro rispetto al belga c'è Maaskant, un minuto più dietro ancora i vari gruppetti si sono accorpati, non c'è però Bennati vittima di una foratura.
Camphin-en-Pévèle e Carrefour de l'Arbre passano senza scossoni, a Gruson c'è l'attacco di Flecha.
Lo spagnolo guadagna una quindicina di secondi, è Hushovd a chiudere riportando il gruppetto su di lui a Hem. Paolini e Vermeltfoort perdono contatto. Dieci corridori si giocano la vittoria, con quattro JFC e due Quick-Step, ora è tutto asfalto fino al Velodromo, Boasson Hagen a fare l'andatura.
Siamo ormai a Roubaix, provano Pozzato e Cancellara, non lascia spazio il norvegese.
In contropiede attacca Oss, cinque chilometri all'arrivo, può essere lo scatto decisivo.
Entra nel velodromo con dodici secondi di vantaggio, prova a chiudere Breschel.
Suona la campana dell'ultimo giro, il danese non ce la fa, il vantaggio aumenta, ormai è fatta per il trentino!
Ultima curva per Oss, dietro è partita la volata, ma è quella per il secondo posto.
Daniel Oss taglia il traguardo a braccia alzate! Nello stesso velodromo dove tredici anni fa si levava l'urlo "Ta-fì Ta-fì" ora è un altro italiano a venire acclamato dal pubblico francese; "OSS! OSS!! OSS!!!" grida la folla, mentre telegrafisti impazziti continuano a battere "--- ... ...", è il delirio totale.
E proprio come successe a Tafi tredici anni fa sul podio ci vanno sue due compagni di squadra; Hushovd è secondo davanti ad Haussler, la JFC come la Mapei; quarto Pozzato, poi Breschel, Boonen, Chavanel, Flecha, Boasson Hagen e Cancellara.
Paolini undicesimo su Vermeltfoort, buon tredicesimo Langeveld che batte Nuyens e Burghardt, sedicesimo un furioso Devolder a sei minuti, poi Marko Kump su Hoste, quindi Maaskant 19° e Van Avermaet che vince la volata di gruppo.
La premiazione del vincitore: è il primo corridore della storia a vincere Milano-Sanremo, Giro delle Fiandre e Parigi-Roubaix nello stesso anno.
Ordine d'arrivo:

















 
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#8
AMSTEL GOLD RACE:
Favoriti un gradino sopra tutti gli altri Gilbert e Sagan,poi il duo Radioshack Valverde - Hermans, il vincitore 2011 Cunego, i fratelli Schleck, Fränk in Katusha con Kirchen e Kolobnev (assente Rodriguez) e Andy in Leopard con Di Luca e Uran, il vincitore della scorsa Liegi-Bastogne-Liegi Samuel Sanchez, Vino, Gesink e le mie seconde punte Scarponi (fresco vincitore della Freccia del Brabante) e Ginanni.
Corsa abbastanza anonima, una fuga a nove con Maaskant ripresa prima del Keutenberg, da segnalare Valverde che dopo essere rientrato da una foratura si mette a lavorare per Hermans. Ci si gioca tutto sul Cauberg, Sagan parte forse un po' troppo presto ma riesce a contenere il ritorno di Gilbert e a vincere la prima di probabilmente tante classiche. Terzo Frank Schleck su Andy, Cunego e Samuel Sanchez. Indietro Scarponi mai competitivo e Ginanni che ha lavorato per Sagan nel finale.
GIRO DEL TRENTINO: al via Nibali e Spilak in preparazione al giro, si classificano terzo e quinto rispettivamente. Vittoria a Sella su Gadret, conquisto una tappa con Bertagnolli che avevo selezionato per sbaglio.

FRECCIA VALLONE:
i protagonisti attesi sono gli stessi dell'Amstel con l'aggiunta del Prurito.
La corsa è caratterizzata da una fuga di tre uomini, De Weert (QST), Honig (LAN) e Ulissi (LAM). I tre acquisiscono un vantaggio importante, sono solo JFC e Rabobank a inseguire e i tre davanti tengono discretamente. Sulla Côte d'Ereffe il livornese resta da solo, ai piedi del Muro di Huy ha ancora un discreto margine di vantaggio, con Scarponi e Ginanni che tirano a tutta. Quando ai 700 metri parte Sagan e nessuno gli resiste, Ulissi si pianta e viene saltato (sarà undicesimo alla fine), lo slovacco succede a Scarponi (sesto finale) nell'albo d'oro e si prepara alla tripletta alla Liegi. Secondo arriva Sanchez su Fränk Schleck, Valverde e Hermans sono quarto e quinto, solo nono Gilbert, Cunego nel finale fa da stopper per Ulissi e sul muro arriva senza energie, 17°

Arrivederci a Liegi.
 
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#9
La Roubaix è stata ovviamente la più bella che hai narrato, non so come sono i valori di Oss ma devo ammettere che anch'io, a livello difficile, attacco nel tratto finale d'asfalto. Far le triplette mi fa schifo però, ho l'impressione che sia troppo facile e mi sale la sensazione di noia. Non riuscire a vincere le corse rende la vittoria più bella :D io se continuo a vincere così passo a livello estremo, poi son dolori Confuso .
La squadra che hai creato è veramente bella, sei competitivo in tutto e molto bene, unico punto debole, forse, sono le corse a tappe che con Scarponi non sono evidenti da vincere. Ma con il budget iniziale c'è da dire che hai fatto un ottimo lavoro Sisi
Attendendo la Liegi... Sisi Asd
 
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#10
Vero, anch'io quando vinco troppo facilmente mi smonto :D
Comunque Oss regna, sono tutte corse che può vincere anche nella realtà. Sagan sul Muro di Huy invece non ce lo vedo proprio Asd
 
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#11
A Oss gli ho messo potenziale 8, risultato dopo un anno con un allenatore di livello leggendario è arrivato ad avere 85 in pianura, pavé e resistenza :oo: praticamente su certe corse è imbattibile, considerando pure la squadra che ho.

Per le corse a tappe ho Nibali che è diventato forte come Contador, provo la doppietta Giro-Tour e Scarponi se ne va affanculo alla Vuelta :D

Non ho usato il budget iniziale, ho creato un database apposta per la mia squadra, il problema è che ora un sacco di corridori mi son diventati forti e devo farne fuori qualcuno per via del tetto ingaggi, il primo ad andare via è proprio Sagan.

A livello estremo ci ho giocato un po' col 2009, ma vinceva sempre Valverde e mi faceva incazzare, alla fine preferisco difficile, le corse sono comunque combattute però poi vinco io :P
 
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#12
(22-08-2011, 08:47 PM)BidoneJack Ha scritto:
A livello estremo ci ho giocato un po' col 2009, ma vinceva sempre Valverde e mi faceva incazzare, alla fine preferisco difficile, le corse sono comunque combattute però poi vinco io :P
Asd Ma tu che sei esperto... io dopo 7 anni con la Leopard (vincevo più o meno tutto) avevo lo Sponsor che pagava 200'000€ al mese...Facepalm contro i 500000 degli stipendi. Cioè, spendevo tanto per stipendi ma lo Sponsor paga troppo poco, rispetto a quello che vinco... sai perché? Scusami l'OT, poi cancello se vuoi
 
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#13
Boh. Non sono mai arrivato a sette anni di carriera
 
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#14
Lo sponsor se è felice al massimo moltiplica per 2 gli stipendi, se è a metà li tiene uguali.

Il trucco è mon acquistare a caso solo quelli forti ed evitare se posibbili i corridori con 69-75 in pave che costano troppo di stipendio per quel che valgono.

Così come è importante avere almeno un paio di gregari con 72 come minimo in pianura, e da 2000 al mese, 2500 max, ma voi vedo avete gregari che potrebbero vincere un GT, quindi... Asd

E io che come big avevo Duarte (75 in montagna). Ed era almeno 3 gradini sopra gli altri :P
 
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#15
 
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#16
Liegi-Bastogne-Liegi
L' ultimo appuntamento con le classiche prima di lasciare il posto ai grandi giri vede al via un favorito assoluto, Peter Sagan dominatore del Giro dei Paesi Baschi e vincitore di Amstel e Freccia Vallone, alla ricerca dello storico tris. Gilbert proverà a rovinargli i piani, come lui anche Cunego, i fratelli Schleck e il duo Radioshack Valverde-Hermans. Senza dimenticare l'eterno Vinokourov e il vincitore della passata edizione Samuel Sanchez.
Corridori principali:
Rabobank: Gilbert, Barredo, Dekker, Kruijswijk, Rujano, LL Sanchez, Ten Dam
JFC: Sagan, Ginanni, Scarponi, Agnoli, Bertagnolli, Devenyns, Monfort, Spilak
Radioshack: Valverde, Hermans, Machado, Zubeldia
Lampre: Cunego, Ulissi, Pozzovivo, Kashechkin
Katusha: F. Schleck, J. Rodriguez, Kolobnev, Karpets, Kirchen, D, Moreno
Leopard: A, Schleck, Di Luca, Uran, Wegmann, Fuglsang, A. Lund
Euskaltel: S. Sanchez, P. Bilbao, Gomez Marchante
Astana: Vinokourov, Gerrans, Gasparotto, Di Gregorio
Quick-Step: Gesink, M. Medina, Seeldraeyers
Omega Pharma: Bakelandts, Vanendert, Van Den Broeck
Sky: Wiggins, Nordhaug
BMC: Evans
FDJ: Peraud, Garzelli, Casar, Sicard
Vacansoleil: Hoogerland, Mosquera, Pidgornyy
Diversi attacchi in partenza, tra i più attivi Rujano, Luis Leon Sanchez, Mosquera e Zubeldia; la fuga prende corpo sulla Côte de Ny, sono in dodici davanti: Zubeldia, Rujano, Manuel Medina, Lund, Jesus Hernandez (SBS), Rabon(THR), Di Gregorio, Pidgornyy, Veilleux(EUK), Traksel(LAN), Nordhaug, Pello Bilbao
A La-Roche-en-Ardenne il vantaggio supera i due minuti, in gruppo tirano Lampre, JFC, Omega Pharma e Katusha. Le altre squadre dei favoriti Rabobank, Radioshack, Euskaltel, Astana e Leopard hanno tutte un uomo davanti e fanno la ricotta in mezzo al gruppo. Intanto comincia a piovere sul percorso
Quando mancano 150km al traguardo esce dal gruppo il francese Sicard.
Il francese recupera tutto solo tre minuti ai fuggitivi, raggiungedoli sulla Côte de Saint Roch. Il gruppo ora è a più di cinque minuti. La pioggia aumenta d'intensità.
Il vantaggio dei tredici raggiunge i sette minuti, davanti sono in tanti e ci sono buoni corridori, la JFC aumenta l'andatura.
Davanti è sempre Sicard a fare l'andatura in salita, sulla Côte de Wanne il vantaggio dei fuggitivi è di 5'48"
Dietro iniziano a staccarsi alcuni corridori, tra cui Barredo e LL Sanchez. Gilbert ha solo due compagni di squadra, Dekker e Ten Dam, oltre a Rujano in fuga.
Alcuni corridori si staccano dal gruppetto di testa, i primi sono Veilleux, Bilbao e Rabon, successivamente perdono contatto anche Nordhaug, Hernandez e Traksel. La pioggia intanto cessa.
Sul Rosier il ritardo è ancora intorno ai cinque minuti, il gruppo accelera, sono sempre la JFC con Agnoli e Bertagnolli, la Lampre con Pozzovivo e Kashechkin e la Katusha con Rodriguez e Moreno a condurre l'inseguimento.
In cima Sicard resta da solo, al suo inseguimento Zubeldia, Rujano, Lund, Medina, Pidgornyy, Di Gregorio. Le squadre dei ricottari adesso sono costrette a muovere il culo e il gruppo guadagna.
Côte de la Vecquée, passa l'Astana in testa al gruppo con Gasparotto e Gerrans che impongono un ritmo elevatissimo, l'andatura e la distanza percorsa si fanno sentire nelle gambe di molti.
La Redoute.
Sullo Sprimont viene ripreso il gruppetto Zubeldia, iniziano a staccarsi corridori che avevano lavorato precedentemente, Sicard da solo al comando ha un vantaggio di 3 minuti su una trentina di uomini.
Roche aux Faucons, è Kolobnev ad accendere la miccia. Rispondono Vino, Gilbert e Bakelandts. Ancora due minuti per Sicard.
Kolobnev, Vinokourov e Gilbert riescono a guadagnare qualche metro, dietro provano ad uscire altri corridori, i JFC e i Radioshack controllano.
Ai -15 è raggiunto Sicard, rimangono in 23 al comando:
RAB: Gilbert
JFC: Sagan, Ginanni, Scarponi
RSH: Hermans, Valverde
LAM: Cunego
KAT: F. Schleck, Kolobnev
LEO: A. Schleck, Di Luca, Uran, Wegmann
EUS: S. Sanchez, Gomez Marchante
AST: Vinokourov, Gerrans, Gasparotto
QST: Gesink, Seeldraeyers
OLO: Bakelants
BMC: Evans
FDJ: Sicard
A due minuti tredici corridori, Spilak, Devenyns, Bertagnolli, Van Den Broeck, Machado, Porte, Garzelli, Moreno, Hoogerland, Casar, Kirchen, Coppel, Navarro, ormai fuori dalla corsa.
Saint-Nicolas, il primo a staccarsi è Sicard. Vinokourov prova ad attaccare per primo, rispondono Gilbert e Kolobnev, ma sono Cunego e Sagan che riescono a fare la differenza. SI staccano Scarponi e Gomez.
L'attacco sembra quello buono, i due corridori hanno qualche metro di vantaggio ai piedi della Côte d'Ans.
Parte lo sprint con Sagan che salta subito Cunego, avviandosi verso la storica tripletta. Kolobnev per Fränk Schleck, Di Luca per Andy e Valverde per Hermans riportano però sotto il gruppetto, Sagan si pianta ed è Hermans davanti a tutti.
Ben Hermans conquista la Doyenne, era in gran condizione e nel finale aveva qualcosa in più, soprattutto si è potuto avvalere della collaborazione di quel simpaticone di Valverde. Sul podio (che strano) i fratelli Schleck, con Di Luca quarto. Quinto Sagan che (forse sotto pressione a causa dei discorsi fatti da qualcuno sulle triplette Arrabbiato ) fallisce l'appuntamento con la più prestigiosa delle classiche delle Ardenne, ci riproverà l'anno prossimo con un'altra maglia. Cunego sesto, settimo Sanchez, poi Valverde Gilbert e Vinokourov. Solo tredicesimo Ginanni, ventunesimo Scarponi.
L'eroe di giornata Romain Sicard chiude 23mo a due minuti e quaranta, Spilak vince la volata dei ritardatari con 3'34"
Ordine d'arrivo




 
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#17
GIRO DELL'APPENNINO: vittoria di Serpa Perez(AND), la JFC si presenta con una formazione poco competitiva, il migliore è Poels 20°

GIRO DI ROMANDIA: primo duello della stagione tra Contador(SBS) e Nibali, al via anche Basso(LEO), Anton(EUS), Pellizotti(KAT) e Soler(MOV).

Contador si aggiudica il progolo, con Boasson Hagen quarto, Nibali perde 16"

La prima tappa in linea è su un percorso collinare, dieci uomini vanno in fuga, sei arrivano in fondo. Tra questi c'è Malacarne che si classifica secondo dietro Le Lay(ALM), con il gruppo a 2'14". Il francese è il leader della classifica con lo stesso tempo dell'italiano.

Seconda tappa anche questa caratterizzata da un profilo mosso con un finale nervoso, ma più facile della precedente. Si arriva in gruppo, Boasson Hagen è il favorito e non si lascia sfuggire l'occasione, aiutato da Nibali che sullo slancio arriva terzo dietro a Ciolek(SBS). Per il gioco dei piazzamenti Malacarne prende la maglia.
La terza tappa è una cronometro di 23km con la prima metà in leggera ascesa e la seconda discesa e pianura. Vince ancora Contador, secondo arriva Boasson Hagen. Nibali è quarto a 1'14"

Quarta tappa con un GPM a 60km dall'arrivo e un altro a 18. Malacarne che ha un ritardo da Contador di una quarantina di secondi va in fuga, con lui Tschopp(THR), Possoni(SKY), Le Mével(GRM). Sulla prima salita attaccano Soler, Szmyd(LIQ) e Knees(SKY), che si riportano sui battistrada. Dietro le squadre sono troppo deboli per un inseguimento, in discesa Contador decide di uscire in prima persona dal gruppo, guadagnando diversi secondi. Nel frattempo nel gruppo rientrano uomini da dietro, così la JFC e altre formazioni iniziano a tirare, fino all'ultima salita dove parte Nibali. Davanti il gruppetto si sfalda, Nibali raggiunge Malacarne che gli dà una mano finché può, in discesa si riporta su Contador e nel finale gli rosicchia 15", piazzandosi terzo dietro Soler e Szmyd. In classifica il siciliano deve recuperare 53" allo spagnolo, Soler è terzo a 1'12", Malacarne riesce a conservare una buona quarta posizione.

Ultima tappa breve, con due salite nella parte iniziale e una terza a 20km dal traguardo, con ulteriori 9km di pianura nel finale. Provano subito a partire in molti, ma i punti GPM fanno gola ad alcune squadre che chiudono tutti i tentativi. In pianura attacca Cioni, gli va subito dietro Boasson Hagen, i due sull'ultima salita hanno un vantaggio di oltre cinque minuti. A metà salita Nibali esce dal gruppo, nessuno gli viene dietro e il messinese continua la sua azione. Boasson Hagen si lascia sfilare da Cioni e sale tranquillo per aspettare il capitano, che in cima ha più di un minuto sul gruppo. In discesa e in pianura i due vanno a tutta e continuano a guadagnare, finché Boasson Hagen non ne ha più e Nibali rimane da solo. Raggiunge e supera Cioni conquistando la sua prima vittoria stagionale, Boasson Hagen arriva terzo, il gruppo arriva a 2'26"
Si preannunciava spettacolo e spettacolo è stato, la vittoria finale va a Vincenzo Nibali con 1'33" su Contador e 2'45" su Soler, Malacarne dopo essersi staccato in salita nell'ultima tappa riesce in discesa a limitare i danni e conserva un inatteso quanto meritato quarto posto.


GP INDUSTRIA & ARTIGIANATO: vittoria di Bertolini(AND), buon secondo di Spilak che sarà uomo importante per Nibali in vista del Giro
GIRO DI TOSCANA: primo Cheula(GEO), male la JFC, il migliore è Monfort 13mo

formazione per il Giro: Nibali, Spilak, Boasson Hagen, Monfort, Agnoli, Bertagnolli, Salerno, Malacarne, Poels
 
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#18
History 
GIRO D'ITALIA
Il percorso è lo stesso che gli umani hanno affrontato nel 2010, favorito è Nibali alla ricerca del bis anche se la sua preparazione è perlopiù incentrata sul Tour de France, i principali avversari sono Basso, Riccò, Rujano, Pellizotti e Mosquera. Taaramäe, Peraud e Navarro da tenere d'occhio, oltre all'intramontabile Garzelli.
L'elenco completo dei partecipanti


1ª tappa: Amsterdam, cronoprogolo di 8km. Si corre sotto la pioggia, la prima maglia rosa va a Zabriskie(GRM) tra i primi a partire. Nibali mostra subito i denti arrivando secondo a 1", poi Millar, Larsson e Boasson Hagen, che domani a Utrecht potrebbe conquistare la maglia.
Classifica
1 David Zabriskie Team Garmin - Cervélo 10'40
2 Vincenzo Nibali JFC on a Bicycle - Don't Panic + 1
3 David Millar Team Garmin - Cervélo s.t.
4 Gustav Erik Larsson HTC - Highroad + 2
5 Edvald Boasson Hagen JFC on a Bicycle - Don't Panic + 4
10 Tom Danielson Team Garmin - Cervélo + 18
19 Stefano Garzelli FDJ + 23
33 Ivan Basso Leopard Trek + 28
36 Simon Spilak JFC on a Bicycle - Don't Panic + 29
48 Riccardo Riccò Liquigas - Cannondale + 33
54 Rein Taaramäe Colnago - CSF Inox + 34
55 Franco Pellizotti Katusha Team s.t.
68 Jean-Christophe Peraud FDJ +36
69 José Rujano Rabobank Cycling Team s.t.
128 Daniel Navarro Saxo Bank SunGard + 52
152 Ezequiel Mosquera Vacansoleil - DCM Pro Cycling Team + 56


2ª tappa: Amsterdam-Utrecht, 205 km piatti come il proverbiale tavolo da biliardo, vista la peluria di ruote veloci il favorito d'obbligo è Boasson Hagen. Altri velocisti degni di nota sono Božic(VCD), Chicchi(QST), McEwen(RSH), Belletti(COG), Sabatini(LIQ), Renshaw(THR), Matthews(RAB), e il duo Lampre Petacchi-Modolo.
Il norvegese deve arrangiarsi da solo non essendoci nessuno in grado di tirargli la volata, battezza la ruota di Petacchi ma è quella sbagliata, è Marcato che lancia alla perfezione Božic che va a vincere la sua prima tappa al Giro davanti a Ferrari e Chicchi. Boasson Hagen si classifica soltanto ottavo. Nibali, Basso, Pellizotti e Riccò attenti davanti al gruppo, non così Rujano, Taaramäe e Mosquera che perdono 1'44" causa ventaglio, con loro anche Peraud, Danielson e Daniel Navarro. Zabriskie sempre maglia rosa.


3ª tappa: Amsterdam-Middelburg, 210 km se possibile piatti più del tavolo da biliardo di cui sopra, c'è la doppietta di Božic che resiste alla rimonta di Boasson Hagen, con Sabatini terzo. Lo sloveno conquista anche la maglia rosa con 6" sul norvegese, domani la cronosquadre.



4ª tappa: Savigliano-Cuneo, 31km cronosquadre. Favorita la JFC, outsider FDJ, HTC, Garmin e Astana. Nonostante l'incompetenza del sottoscritto nell'affrontare tale disciplina (i miei sono arrivati al traguardo praticamente uno alla volta) la JFC si aggiudica la prova con 39" su HTC e 52" su FDJ e Astana. La Leopard di Basso perde 1'33", due secondi in meno della Katusha di Pellizotti, la Vacansoleil di Mosquera e della maglia rosa 1'45" Oltre due minuti il ritardo di Rabobank(Rujano), Colnago(Taaramäe) e Liquigas(Riccò). Boasson Hagen veste la maglia rosa, questa la situazione in classifica:
1 Edvald Boasson Hagen JFC on a Bicycle - Don't Panic 10h22'13
2 Vincenzo Nibali JFC on a Bicycle - Don't Panic + 9
4 Simon Spilak JFC on a Bicycle - Don't Panic + 37
11 Stefano Garzelli FDJ + 1'23
26 Ivan Basso Leopard Trek + 2'09
32 Franco Pellizotti Katusha Team + 2'17
70 Riccardo Riccò Liquigas - Cannondale + 3'14
78 Jean-Christophe Peraud FDJ + 3'20
103 Tom Danielson Team Garmin - Cervélo + 4'05
127 Ezequiel Mosquera Vacansoleil - DCM Pro Cycling Team + 4'35
141 Rein Taaramäe Colnago - CSF Inox + 4'46
143 José Rujano Rabobank Cycling Team + 4'48
156 Daniel Navarro Saxo Bank SunGard + 5'00


5ª tappa Novara-Novi Ligure, 165km per velocisti. C'è una fuga di 14 corridori, ma Boasson Hagen è alla ricerca della prima vittoria e la JFC non consente ai fuggitivi di guadagnare troppo tempo. Nel finale le squadre dei velocisti completano l'inseguimento e ci si prepara allo sprint. Boasson Hagen viene portato in buona posizione da Nibali che lo lascia ai -5, il norvegese prende la ruota di Dean(GRM) ed è la scelta vincente, salta il neozelandese con facilità e vince quasi per distacco, terzo Petacchi. In maglia rosa coglie la sua prima vittoria al Giro 2012, la quarta complessiva dopo Chiavenna 2009 e Rapallo e Tirano 2011, soffiando anche la maglia rossa a Božic che si classifica settimo.
 
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#19
6ª tappa Fidenza-Marina di Carrara. 167km con tre GPM, Passo del Brattello al km80, Passo del Cucco km 138, Foce di Ortonovo km 158.
Arriva la fuga, il percorso è adatto a un'azione del genere, sono dieci ad avvantaggiarsi, la vittoria è di Rebellin(COG) che stacca i compagni d'avventura sulla penultima salita e resiste al ritorno di Modolo(LAM) e Nikolas Maes(QST) che si classificano rispettivamente secondo e terzo. Sesto e primo del gruppo Riccò, con Nibali subito dietro. Mosquera sul passo del Cucco si stacca, quando Božic cade si ferma addirittura ad aspettarlo. Prende 7' ed esce definitivamente di classifica. Maglia rosa sempre sulle spalle di Boasson Hagen, come la rossa e la bianca, Rebellin veste la maglia verde.


7ªtappa Carrara-Montalcino 214,9km con strade bianche. Questa volta il gruppo non lascia andare la fuga, sulla salita finale i JFC con Agnoli, Bertagnolli e Monfort scremano il gruppo, mentre Spilak tiene nelle prime posizioni Nibali e Boasson Hagen tiene duro. Monfort si avvantaggia leggermente, Riccò chiude prontamente, Garzelli molto bene nelle prime posizioni mentre Basso e Pellizotti sono un po' indietro e son costretti a rimontare.
Pellizotti, Garzelli e soprattutto Riccò provano a scattare, Nibali non risponde e preferisce salire in progressione come sua abitudine, salta Riccò e Garzelli e va a vincere la prima tappa di questo Giro (la seconda per le statistiche considerando la cronosquadre) con 22" su Riccò e Garzelli. Pellizotti con Basso, Monfort e Spilak arrivano a 47", il resto del gruppo regolato da Txurruka arriva a 1'38"
Grossi problemi per Božic dopo la caduta di ieri, arriva a 33' di ritardo ed è a rischio abbandono.
la nuova classifica:
1 Vincenzo Nibali JFC on a Bicycle - Don't Panic 23h35'45
2 Edvald Boasson Hagen JFC on a Bicycle - Don't Panic +1'09
3 Maxime Monfort JFC on a Bicycle - Don't Panic + 1'09
4 Simon Spilak JFC on a Bicycle - Don't Panic + 1'11
5 Stefano Garzelli FDJ + 1'36
9 Ivan Basso Leopard Trek + 2'47
10 Franco Pellizotti Katusha Team + 2'55
11 Kanstantsin Siutsou HTC - Highroad + 2'38"
16 Riccardo Riccò Liquigas - Cannondale + 3'27
29 Jean-Christophe Peraud FDJ + 4'49
40 Tom Danielson Team Garmin - Cervélo + 5'34
50 Rein Taaramäe Colnago - CSF Inox + 6'15
51 José Rujano Rabobank Cycling Team + 6'17
53 Daniel Navarro Saxo Bank SunGard + 6'29




8ª tappa Chianciano-Monte Terminillo di 187 km
, primo arrivo in quota. Vanno in fuga sette corridori, Fumagalli(AND), Locatelli(COG), Matthews(RAB), Fischer(GRM), Rabon(THR), Wurf(LIQ) e Manuel Zironda, neoprofessionista della Quick-Step. Il meglio piazzato in classifica è il ceco Rabon, 106° a 15'37.
Il gruppo non si preoccupa dei fuggitivi, che arrivano ad avere un vantaggio massimo di 13' a 39km dall'arrivo. Passa la Leopard in testa al gruppo, ai piedi della salita il distacco è di 10'. I primi ad attaccare sono Siutsou e Taaramäe, senza successo, davanti Zironda lascia i compagni di fuga e resta solo al comando.
B.Feillu e Fuglsang per la Leopard, Agnoli e Monfort per la JFC fanno l'andatura in salita, il primo a staccarsi è Tom Danielson. Successivamente sotto l'azione di Riccò si staccano anche Peraud e Navarro, i capitani di FDJ e Saxo Bank restano a questo punto Garzelli e Chris Sørensen. I fuggitivi vengono via via riassorbiti dal gruppo, resta il solo Zironda davanti, a 4 dalla vetta passa Spilak a condurre il gruppo, con Nibali alla sua ruota. Un po' in difficoltà Rujano, Taaramäe e Siutsou. Attacca Garzelli ai meno due, reagiscono Riccò e Nibali, i due raggiungono Zironda a 700 dal traguardo.
Nibali coglie il secondo successo a questo Giro d'Italia battendo allo sprint Riccardo Riccò. Basso, Pellizotti, Garzelli e Zironda a 21", Siutsou, Taaramäe, Rujano e Spilak a 44", Sørensen a 1'18" con Cataldo(QST)
Classifica generale
1 Vincenzo Nibali JFC on a Bicycle - Don't Panic 28h54'29
2 Stefano Garzelli FDJ + 2'17
3 Simon Spilak JFC on a Bicycle - Don't Panic + 2'19
4 Ivan Basso Leopard Trek + 3'20
5 Riccardo Riccò Liquigas - Cannondale + 3'35
6 Franco Pellizotti Katusha Team + 3'36
7 Kanstantsin Siutsou HTC - Highroad + 3'42
8 Maxime Monfort JFC on a Bicycle - Don't Panic + 4'10
9 Leonardo Bertagnolli JFC on a Bicycle - Don't Panic + 5'58
10 Yaroslav Popovych Team RadioShack + 6'03
16 Chris Anker Sørensen Saxo Bank SunGard + 6'22
20 Rein Taaramäe Colnago - CSF Inox + 7'19
21 José Rujano Rabobank Cycling Team + 7'21
 
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#20
già 2' Nibali?!
 
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