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John Degenkolb
#1
 
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#2
Questo qua è fortissimo...
 
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#3
(03-06-2011, 01:47 PM)dani the killer Ha scritto: Questo qua è fortissimo...

Beh, è ancora un po' troppo presto per giudicare, certo le abilita le ha, (l'ho visto al Gp di Francoforte ed in quell' occasione fece una grande volata), ora sta a lui cercare di sfruttarle al meglio, per non fare la fine di Boasson Hagen che 2 anni fa sembrava potesse spaccare il mondo, mentre quest'anno è riuscito a vincere solo una tappa al Giro del Bayern.

 
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#4
Sono in totale disaccordo con la tua valutazione su Hagen,che ha avuto diversi problemi fisici,perchè altrimenti la sua crescita (parlo di risultati) sarebbe continuata alla grande,in Oman ha mostrato grani progressi in salita,che uniti ad uno spunto veloce invidiabile,e un gran passo a crono lo fanno diventare un corridore davvero completo!

Non buttiamolo via cosi,ha doti impressionanti.Non mi sorprenderei se tu ti fossi esaltato di Sagan nella prima parte della stagione per poi svalutarlo quasi totalmente nella seconda parte...:-/

 
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#5
Io non mi sono esaltato ne per Boasson, ne per Sagan e ne per Degenkolb, un conto è avere le potenzialità, un altro è saperle sfruttare. Lo so pure io che Boasson ha doti impressionanti, ma ha sbagliato ad andarsene dall' HTC, una squadra che lo sapeva valorizzare, e per ora rimane una promessa incompiuta, poi è giovane e potrà lo stesso migliorare, ma dopo il 2009 che aveva fatto, dove al contrario di Sagan l'anno scorso che andò forte solo nella prima parte di stagione, lui andò forte tutto l'anno, era d'obbligo aspettarsi un qualcosina in più da lui, mentre quest'anno ha vinto una sola corsa.
 
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#6
Bhè, Boasson Hagen ha sicuramente deluso le aspettative... e non di poco.
 
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#7
L'erede di Erik Zabel :D Ave
 
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#8
Guardandolo dà proprio l'impressione di essere potenza allo stato puro

[Immagine: dauphine-st2-degenkolb-sprint_2607234.jpg]
 
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#9
L'ho detto che era fortissimo,ma forse ho sbagliato nella valutazione...

...sottovalutandolo,questo martella alla grande!

AveAveAve
 
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#10
Ha un talento pazzesco, e se riuscirà a sfruttarlo al meglio può diventare il nuovo Erik Zabel, anche perchè in salita al contrario di Cavendish se la cava, e poi è di una potenza impressionante. Certo che come li scovano all'Htc i talenti non lo fanno da nessuna altra parte, solamente negli ultimi 2 anni hanno lanciato: Boasson Hagen, Tony Martin, Goss, Van Garderen, Velits ed ora anche Degenkolb.
 
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#11
Goss è esploso con l'Htc,ma a scovarlo fu la Saxo Bank!

Comunque non è un caso,dev'essere un ottimo ambiente.
Ma non solo quelli che tu hai citato,c'è un altro giovane velocista molto promettente,Howard,c'è Alex Rasmussen,seigiornista forte a crono e forte in volata,poi si potrebbero citare Gretsch e Fairly!
 
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#12
se non sbaglio anche Alex Rasmussen è "nato" allo Saxo Bank
 
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#13
Degenkolb, John il fenomeno
A 22 anni John Degenkolb è esploso in maniera fragorosa tra i professionisti: sei vittorie al suo primo an­no con la maglia della HTC Highroad in meno di metà stagione, impressionanti so­prattutto le due ottenute al Giro del Del­fi­nato. Da quando ha lasciato la categoria ju­niores, Degenkolb ha difeso per tre anni i co­lori del Team Thuringer Energie, la Con­ti­nental tedesca della sua regione, firmando complessivamente dieci successi (9 dei quali lo scorso anno) e piazzandosi secondo sul traguardo mondiale di Melbourne tra gli Under 23, battuto solo dall’australiano Mi­chael Matthews.
Degenkolb è l’uomo nuovo del ciclismo tedesco, consapevole del ruolo di trascinatore che gli è piombato sulle spalle: «Spero che le mie imprese possano risvegliare l’interesse per il ciclismo nel mio Paese, anche se il traguardo è ancora lontano. Al Delfinato, nonostante le mie due vittorie, non ho visto l’ombra di un giornalista tedesco...».
Eppure le sue vittorie sono state esaltanti, in particolare quella ottenuta a Lione in ci­ma ad uno strappo che il tedesco ha letteralmente “sbranato”: «Una vittoria da sogno, an­cora non riesco a capacitarmi di quello che sono stato capace di fare. Il mio sogno per questa stagione era di vincere una tappa in una corsa importante, ma al Delfinato sono andato addirittura oltre...».
Ha solo 22 anni ma si muove davanti a telecamere, microfoni e taccuini con la sfrontatezza tipica della sua età: «La ricetta per riconquistare la fiducia della Germania è semplice, basta che tutti i corridori siano puliti».
E ha anche le idee chiare su di sé: «Fa sempre molto piacere venire presentato come un atleta dal grande futuro. Sapevo che i primi mesi tra i professionisti sarebbero stati im­portanti per il prosieguo della mia carriera e adesso posso dire, senza timore di sbagliare, che non sono andato poi così male... E vincere sprint importanti alla mia età non fa be­ne solo al morale, ma mi consente anche di essere più rispettato in gruppo: un velocista deve far capire chi è il prima possibile».
Sguardo aperto e fiero, Degenkolb rifiuta pe­rò il paragone con Erik Zabel: «Non sono né il nuovo Zabel né lo Zabel del futuro. Voglio solo essere John Degenkolb» dice riaffermando il diritto ad una propria identità ben precisa, ma in realtà un idolo ce l’ha: «Olaf Ludwig è il mio modello, perché non era semplicemente uno sprinter, ma un cacciatore di classiche. E mi piacerebbe assomigliargli». Olaf è nato e vive a Gera, la stessa città di John e ogni tanto i due si incrociano, con il vecchio campione che non manca mai di dare qualche consiglio al giovane rampante.
Il segreto di John? Suo padre Frank, allenatore giovanile cresciuto alla scuola della Germania Est, non ha dubbi: «Sa leggere la corsa come pochi altri. E questa è una dote che non si impara, è innata».
Corridore con le idee chiare, Degenkolb non ha però intenzione di bruciare le tappe: «Avrei potuto restare un altro anno tra gli Under 23, ne ho parlato con il mio allenatore Jörg Werner, ma abbiamo convenuto che sarebbe stato tempo perso, che non avrei imparato niente che già non sapessi, che avevo bisogno di misurarmi con altri traguardi. Ma al Tour ho detto di no: sono troppo giovane per una sfida del genere, non vedevo l’utilità di una scelta simile. Ci sarà tempo».
Certo, come ci sarà tempo per seguire le imprese del nuovo fenomeno tedesco...

www.tuttobiciweb.it
di Paolo Broggi, da tuttoBICI di Luglio
 
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#14
(08-06-2011, 05:25 AM)SarriTheBest Ha scritto: L'erede di Erik Zabel :D Ave

Dè, visto l'approccio con la Sanremo siam sul serio sulla strada bona..! :D

Comunque davvero complimenti Degy (mi piace chiamarlo Degy, anche se sembra un nome per un cane Asd ): un 5° posto al primo appuntamento alla Sanremo non è da tutti, soprattutto poi quand'è stata così selettiva per via della fatica e delle cadute. Bravo davvero..!

Compli
 
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#15
Secondo me se ieri avessero fatto la volata classica, e non lanciata con 100 metri d'anticipo per recuperare su Gerrans e Cance, avrebbe addirittura stracciato tutti. Nonostante abbia pagato dazio negli ultimi 50 metri, cosa fisiologica alla fine, è comunque riuscito a mantenere la quinta posizione, dimostrando un grande spunto veloce e anche grande resistenza. O lui o Freire vincevano in caso di volata normale. Ma ha vinto Gerrans !!! :D

E comunque visto la stazza fisica lo vedo più come un nuovo Greipel, sperando naturalmente che vinca più di Big Andre...
 
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#16
(18-03-2012, 09:46 AM)ManuelDevolder Ha scritto: Secondo me se ieri avessero fatto la volata classica, e non lanciata con 100 metri d'anticipo per recuperare su Gerrans e Cance, avrebbe addirittura stracciato tutti.
Stracciato non so, in ogni caso anche per me il favorito in caso di arrivo 'a ranghi compatti' (quelli che erano rimasti) era lui.
C'è anche da dire che per la composizione del gruppo forse, tra scatti e controscatti, volata classica non sarebbe stata, anche se Liquigas e Katusha avrebbero lavorato per tenere chiusa la corsa...ma in ogni caso i miei sono solo ragionamenti da senno di poi...

 
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#17
Io l'ho già scritto nel topic Sanremo,dove tutti si disperano perchè a loro dire,avrebbe sicuramente vinto Sagan.
Questo qui,per me,lo batteva tranquillamente!

Nuovo Greipel,è troppo riduttivo.
Questo sente il "nord" come pochi.Va fortissimo nei prologhi e tiene sugli strappi arcigni.
Qui siamo di fronte ad un potenziale fenomeno da classiche.
 
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#18
Sisi Greipel è un velocista vero, grosso: non voglio dire proprio purissimo, ma ci siamo insomma. Degenkolb invece può assomigliare molto di più ad uno Zabel che, anche nelle corse di un giorno, sapeva eccome farsi valere. Che poi Erik mica mi sembra sia tanto piccino eh... Asd

(18-03-2012, 02:13 PM)Akr Ha scritto: Io l'ho già scritto nel topic Sanremo,dove tutti si disperano perchè a loro dire,avrebbe sicuramente vinto Sagan.

Io non mi dispero di sicuro. Asd
 
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#19
Zabel era un talento purissimo, nei suoi anni buoni in volata lottava alla pari con Cipollini, in salita non si staccava tanto facilmente tutt'altro, tant'è vero che vinse pure un Amstel, anche se all'epoca non si arrivava sul Cauberg ed anche al nord andava forte, un anno fu pure 3° alla Roubaix. Greipel invece è uno sprinter puro che dopo essere dimagrito molto tiene sulle collinette. A me personalmente Degenkolb ricorda più Zabel, forse un po' meno forte in volata, ma mi da l'impressione di poter diventare anche più forte di Erik sul pavè...
 
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#20
Germania, Degenkolb eletto ciclista dell'anno
John Degenkolb è stato eletto corridore tedesco dell’anno dai lettori di Radsport. Il corridore della Argos Shimano ha preceduto nell'ordine Martin e Greipel.
In campo femminile, è il titolo è andato alla coppia “olimpica” formata da Miriam Welte e Kristina Vogel.

Ciclista dell’anno
1. John Degenkolb 338 punti
2. Tony Martin 317 punti
3. André Greipel 289 punti

tuttobiciweb.it
 
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