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Jumbo-Visma
#1


Team LottoNL-Jumbo
OLA



Informazioni
Sigla UCI: TLJ
Licenza: World Tour
Affiliazione: OLA

Indirizzo:
Team LottoNL-Jumbo
PO Box 20717
1001 NS Amsterdam
NETHERLANDS





Organico
Enrico Battaglin
George Bennett
Lars Boom
Koen Bouwman
Stef Clement
Floris De Tier
Pascal Eenkhoorn
Jos van Emden
Robert Gesink
Dylan Groenewegen
Amund Grondahl Jansen
Steven Kruijswijk
Sepp Kuss
Tom Leezer
Bert-Jan Lindeman
Paul Martens
Daan Olivier
Danny van Poppel
Neilson Powless
Primoz Roglic
Timo Roosen
Bram Tankink
Antwan Tolhoek
Gijs Van Hoecke
Robert Wagner
Maarten Wynants



Staff tecnico
General Manager: Richard Plugge

Team Manager: Nico Verhoeven

Direttori Sportivi: Jan Boven, Louis Delahaije, Addy Engels, Sierk de Haan, Mathieu Heijboer, Frans Maassen, Grischa Niermann, Merijn Zeeman

Biciclette: Bianchi







© Samuxsafe
 
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#2
[Immagine: DvMCu-CX0AAtn_D.jpg:large]

Ok.
 
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#3
Il progetto Jumbo-Visma Academy spiegato nel dettaglio: https://www.wielerflits.nl/nieuws/vijf-v...a-academy/

Multidisciplinarietà e 10/12 U23, più Van Aert durante la stagione del ciclocross (e forse Teunissen).
 
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#4
https://www.telegraaf.nl/sport/443827672...um=organic

Sebbene sia una pratica comune alla maggior parte delle squadre, ma non a tutte, la Jumbo-Visma è la prima a dichiarare senza mezzi termini di fare uso dei chetoni.

Danno un miglioramento delle prestazioni pari al 15% e, personalmente, mi sorprende la noncuranza con cui Plugge ne parli.
No, non sono come le vitamine.
 
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#5
Eh, ma oggi sono tutti puliti......

Cobo mascalzone!
 
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#6
Sempre perfetto questo brano di un post di Morris su Remco.

(19-07-2018, 11:13 PM)Morris Ha scritto: Giustamente Luca ha posto l’accento sul fatto che la squadra delle tre lettere voleva completare il podio dei migliori talenti dell’ultimo lustro, ma fra Bernal, Sivakov ed Evanepoel, era proprio quest’ultimo a rischiare di più, per la sua conformazione fisica e la sua completezza muscolare, dettata dal fatto di non essere solo un pedalatore, ma un atleta più vero. Che è poi ciò che da più fastidio agli impresari “dell’anoressia indotta” e delle cosiddette lunghe leve e della disponibilità (costi quel che costi alla faccia del…..) ad alimentarsi col “no doping”, ma forse anche più pericoloso “pranzo” a boccette di chetoni. Quei trasformatori che non guardano più in là di quelle teorie che, seppur vere almeno in linea di tendenza, tralasciano un altro aspetto ben più fondamentale: ovvero l’attenzione che si deve riservare alla vita e a quelle soglie o quei parametri fisici che ci sono e che non vengono evidenziati o narrati nel cosiddetto passaporto biologico. Esiste un peso ideale, esiste una soglia di massa magra, esiste un equilibrio fra la sofferenza e la pressione sul cervello, affinché produca certe sostanze. E se il più grande computer esistente, che è e sarà sempre il cervello umano, si arrabbia e smette di fare quello che deve fare, la vita di chi sta sotto quel cranio, risulterà compromessa, fino a morte anticipata. Quindi, i risultati del business sportivo, con certi sistemi di oggi, molto peggiori per la salute del famoso periodo dell’epo a gogò, andranno purtroppo a cozzare col resto del segmento d’esistenza di chi, in questo caso, ha pedalato ai massimi livelli. Tra l’altro, mi si perdoni, il periodo dell’epo a gogò, era anche assai più onesto negli stessi risultati sportivi. Oggi, invece, ci sono talune esclusive (per intenderci quelle che un tempo aveva solo Armstrong) e chi non le possiede fa di tutto per diminuire le distanze, accecandosi sul possibile e il copribile, comprese quelle microdosi, ovvero il sistema più diffuso per evadere sulla ragnatela del passaporto biologico. Comunque il sottoscritto non fa discorsi sul doping (che esiste dalle olimpiadi dell’antica Grecia) e la morale ad esso legata, ma sulle esclusive, perché sono un reato gigante nel reato comune e non c’è niente di più vergognoso di trattare i consessi a mo’ di figli e figliastri. Soprattutto però dico queste cose perché le considero come la sovrastruttura di una deriva: ovvero una serie di trattamenti, certo anche legali spesso, che però han reso taluni ciclisti un ammasso di anoressici più tali che apparenti. Con tutto quello che ci sarà nel dopo, dove non è detto ci stia solo il semplice effetto bulimico da psicosi ecc. ecc….
 
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#7
(15-07-2019, 12:28 PM)Albi Ha scritto: https://www.telegraaf.nl/sport/443827672...um=organic

Sebbene sia una pratica comune alla maggior parte delle squadre, ma non a tutte, la Jumbo-Visma è la prima a dichiarare senza mezzi termini di fare uso dei chetoni.

Danno un miglioramento delle prestazioni pari al 15% e, personalmente, mi sorprende la noncuranza con cui Plugge ne parli.
No, non sono come le vitamine.

No sky l ha detto almeno 5 anni fa
15 per cento..mi sa di balla pubblicitaria
 
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#8
Nel 2015: Froome was also asked about a reported phone conversation with Belgian coach Paul van den Bosch, who works with Tim Wellens, Jurgen van den Broecke and Sven Nys. Sporza revealed that Van Den Bosch suggested that Froome used an expensive but controversial ketone supplement, which can provide an additional source of energy and preserve glycogen stores.

Team Sky team manager Dave Brailsford has already denied to Cyclingnews that Team Sky had ever used ketones, and Froome did the same, even calling Van Den Bosch this morning before the stage.

“I just touched base with him, talked about Team Sky and myself, about using ketones drink,” Froome explained. “That’s crazy. I had to Google it find out what it is. But I can say 100% that the team does not use ketones.”

http://www.cyclingnews.com/news/tour-de-...-innuendo/
 
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#9
E comunque se vuoi leggerti lo studio dell'università di Leuven così mi sai dire meglio se è una balla pubblicitaria: https://physoc.onlinelibrary.wiley.com/d...3/JP277831

E anche quello che lo ha preceduto: https://www.frontiersin.org/articles/10....00310/full
 
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#10
Ma di che chetoni stiamo parlando in particolare? Ci sono dei nomi delle sostanze da qualche parte? L'articolo linkato da Albi non lo capisco per problemi di lingua
 
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#11
(15-07-2019, 07:09 PM)Albi Ha scritto: Nel 2015: Froome was also asked about a reported phone conversation with Belgian coach Paul van den Bosch, who works with Tim Wellens, Jurgen van den Broecke and Sven Nys. Sporza revealed that Van Den Bosch suggested that Froome used an expensive but controversial ketone supplement, which can provide an additional source of energy and preserve glycogen stores.

Team Sky team manager Dave Brailsford has already denied to Cyclingnews that Team Sky had ever used ketones, and Froome did the same, even calling Van Den Bosch this morning before the stage.

“I just touched base with him, talked about Team Sky and myself, about using ketones drink,” Froome explained. “That’s crazy. I had to Google it find out what it is. But I can say 100% that the team does not use ketones.”

http://www.cyclingnews.com/news/tour-de-...-innuendo/

E hai ragione tu
Non han confermato nulla


(15-07-2019, 07:43 PM)Albi Ha scritto: E comunque se vuoi leggerti lo studio dell'università di Leuven così mi sai dire meglio se è una balla pubblicitaria: https://physoc.onlinelibrary.wiley.com/d...3/JP277831

E anche quello che lo ha preceduto: https://www.frontiersin.org/articles/10....00310/full

per me resta una balla
c è sempre un esperto o uno studio che dice una cosa
e un altro che lo smentisce.. 15 per cento.. su una tappa di sei ore..vuol dire quasi un'ora..
se funziona così bene..perché prendono l aicar???
 
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#12
Beh magari sono complementari.

Poi bisogna anche capire chi può permettersi cosa.

Van Aert l'anno scorso perdeva in volata da Visconti. In Primavera mai incisivo. Teunissen fino a due mesi fa non vinceva da anni, poi una serie di vittorie in fila da far paura.

Dobbiamo, invece, credere a puttanate tipo i picchi di forma o Van Aert che era mentalmente sconvolto per via della rottura con la sua ex squadra?
 
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#13
Fabio ma non è così semplice la cosa.

Lo studio in sostanza dice questo: dopo tre settimane gli atleti di endurance sotto chetoni possono sopportare carichi di lavoro superiori del 15 % e durante l'ultima mezz'ora di una sessione standard di allenamento di due ore possono esprimere una potenza anch'essa superiore del 15 %, più una serie di altri benefici.

L'assunzione di chetoni migliora la qualità degli allenamenti e riduce grandemente il rischio di overtraining. Di riflesso incide sulle gare, ma riguarda in via principale l'allenamento.

Poi per fare il titolo dicono: migliora del 15 % le prestazioni, il che è anche vero in senso lato, ma è un'affermazione che va contestualizzata.

Per ora comunque è uno studio che non è stato confutato.

Grazie Pinnacolo per la spiega Wub
 
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#14
Sì i risultati jumbo sorprendono anche me
come bora .. e altre squadre
vedremo
 
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#15
'Sta cosa che i chetoni sono come vitamine ricorda sinistramente il paragone epo -> succo d'arancia di Ferrari.

Quanto dice Albi spiega molto del fenomeno Froome e del perché riesca a spararsi certi allenamenti (stesso discorso per Van Vleuten obv), con buona pace del genio Castelli che va dicendo che il ciclismo è allenamento e capacità di assorbire i carichi ( Asd ). Poi, certo, Froome, qualcosa di suo, per essere stato il migliore dei chetonati ce lo deve aver messo. Magari il suo corpo reagisce ai chetoni come quello di pochi altri Mmm

Insomma, Froome, a parità di chetonamento, è più forte di Roglic, eppure lo sloveno parte da una base nettamente migliore. Va detto, però, che Roglic non lo abbiamo mai visto tirato come Froome, per cui è possibilissimo che faccia un uso più controllato. Un po' come Bugno che si fermava al 55% di ematocrito mentre altri andavano ben oltre il 60%.
 
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#16
Ti faccio una domanda.. su cosa t basi per dire che roglic parte da una base nettamente migliore?
a parte la simpatia
 
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#17
I risultati di Roglic negli anni in Adria Mobil decisamente superiori a quelli di Froome pre Vuelta 2011.

Peraltro risultati ottenuti al secondo/terzo anno di bici.
 
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#18
A me nn paiono granché. .
Tra l altro nel 2015 aveva già 26 anni
per dire se lo confronti a parità d età froome è secondo alla vuelta

2012 poco o nulla
2013 poco
2014 discreto
 
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#19
Roglic 2015 non è nemmeno pro. Terzo anno di bici, l'età in sé non vuol dire nulla.

Vittoria in solitaria in Azerbaigian dando distacchi ampissimi: https://firstcycling.com/race.php?r=282&...tages&e=02

Ovviamente vince anche la generale.

Tappa regina del Giro di Croazia stacca tutti (Paterski era in fuga): https://firstcycling.com/race.php?r=773&...tages&e=03

Giro di Slovenia fa tappa e maglia nella tappa regina contro signori corridori: https://firstcycling.com/race.php?r=211&...tages&e=03

Froome non era capace di arrivare nei 10 nemmeno al Brixia Tour prima di quella Vuelta.
 
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#20
Però lui ha iniziato nel 2012
2015 è il 4 anno
 
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