15-12-2017, 03:27 PM
(Questo messaggio è stato modificato l'ultima volta il: 16-11-2018, 04:46 PM da Luciano Pagliarini.)
Via apriamo anche questo.
Vediamo un po' di nomi attesi per questo 2018...sicuramente Karel Vacek, scalatore ceco che corre qua in Italia, il quale l'anno scorso stravinse sull'arrivo in salita della Corsa della Pace e alla Montichiari - Roncone è stato battuto solo da Innocenti. Tra i 2000 mi pare, al momento, lo scalatore col potenziale maggiore.
Di Soren Waerenskjold ne avevamo già ampiamente parlato durante i Mondiali, corridore completo: veloce e forte sul passo, dovrebbe essere il suo anno il prossimo, tra gli juniores ha tutto per spadroneggiare in lungo e in largo, come fatto peraltro nella seconda parte del 2017.
Così come si era chiacchierato molto anche di Remco Evenepoel, ex calciatore ora super prospetto per le corse di un giorno, il più interessante tra i belgi insieme Thibaut Ponsaerts, corridore che l'anno scorso ha fatto bene in corse molto diverse tra loro, dal Fiandre alla Corsa della Pace, passando per il Pays de Vaud dove ha vinto due tappe in volata diciamo non di gruppo, ma neanche ristretta(nella prima regolò 25 atleti, nella seconda addirittura 50). Altro all-arounder belga da non sottovalutare è Ilan Van Wilder.
Andando a vedere tra le nazioni che recentemente hanno brillato tra gli junior troviamo, di interessanti, gli statunitensi Riley Sheenan, dominatore dell'Abitibi, e Sean Quinn, che ben si è comportato anche qua in Europa. La Danimarca invece ha come punta di diamante il passista-scalatore Jacob Hindsgaul Madsen, a mio avviso uno di quelli da seguire con maggiore attenzione, ma va tenuto d'occhio anche Mattias Skjelmose Jensen, altro corridore per ora bravo un po' dappertutto.
Lo svizzero Alexandre Balmer è un'altro di cui potremmo sentir parlare in ottica corse a tappe, a crono va molto forte, e in salita sembrerebbe cavarsela bene, l'anno scorso è arrivato terzo alla Classica delle Alpi juniores.
Tra i britannici è molto atteso Ben Healy che ha dominato insieme ai suoi connazionali il Giro della Basilicata, mentre Yevgeniy Fedorov, uno dei migliori 2000 nella passata stagione, mi pare il classico all-arounder Kazako.
Tra i nostri il più interessante sembrerebbe essere Samuele Rubino, che l'anno scorso si è comportato egregiamente nelle corse nostrane.
Vediamo un po' di nomi attesi per questo 2018...sicuramente Karel Vacek, scalatore ceco che corre qua in Italia, il quale l'anno scorso stravinse sull'arrivo in salita della Corsa della Pace e alla Montichiari - Roncone è stato battuto solo da Innocenti. Tra i 2000 mi pare, al momento, lo scalatore col potenziale maggiore.
Di Soren Waerenskjold ne avevamo già ampiamente parlato durante i Mondiali, corridore completo: veloce e forte sul passo, dovrebbe essere il suo anno il prossimo, tra gli juniores ha tutto per spadroneggiare in lungo e in largo, come fatto peraltro nella seconda parte del 2017.
Così come si era chiacchierato molto anche di Remco Evenepoel, ex calciatore ora super prospetto per le corse di un giorno, il più interessante tra i belgi insieme Thibaut Ponsaerts, corridore che l'anno scorso ha fatto bene in corse molto diverse tra loro, dal Fiandre alla Corsa della Pace, passando per il Pays de Vaud dove ha vinto due tappe in volata diciamo non di gruppo, ma neanche ristretta(nella prima regolò 25 atleti, nella seconda addirittura 50). Altro all-arounder belga da non sottovalutare è Ilan Van Wilder.
Andando a vedere tra le nazioni che recentemente hanno brillato tra gli junior troviamo, di interessanti, gli statunitensi Riley Sheenan, dominatore dell'Abitibi, e Sean Quinn, che ben si è comportato anche qua in Europa. La Danimarca invece ha come punta di diamante il passista-scalatore Jacob Hindsgaul Madsen, a mio avviso uno di quelli da seguire con maggiore attenzione, ma va tenuto d'occhio anche Mattias Skjelmose Jensen, altro corridore per ora bravo un po' dappertutto.
Lo svizzero Alexandre Balmer è un'altro di cui potremmo sentir parlare in ottica corse a tappe, a crono va molto forte, e in salita sembrerebbe cavarsela bene, l'anno scorso è arrivato terzo alla Classica delle Alpi juniores.
Tra i britannici è molto atteso Ben Healy che ha dominato insieme ai suoi connazionali il Giro della Basilicata, mentre Yevgeniy Fedorov, uno dei migliori 2000 nella passata stagione, mi pare il classico all-arounder Kazako.
Tra i nostri il più interessante sembrerebbe essere Samuele Rubino, che l'anno scorso si è comportato egregiamente nelle corse nostrane.