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La crisi infinita del ciclismo italiano - il topic definitivo
#1
Dato che ormai non si parla d'altro in giro, facciamo un topic in cui analizziamo in modo sincero il momento del ciclismo nostrano, senza perderci in luoghi comuni tutti da ridere del tipo "I corridori italiani maturano un po' più tardi" (Eh, poverini, la genetica non è dalla loro).

In Italia ci sono sempre meno giovani che fanno ciclismo, questo vuol dire che hai bacino molto meno ampio da cui attingere e che, dunque, giocoforza produci sempre meno corridori di qualità.

E' pieno di addetti ai lavori e giornalisti (ben poco preparati) che fanno i tuttapposter. Il CT della nazionale, per motivi che io assolutamente non comprendo, ha dichiarato che forse c'è un nuovo Nibali nelle categorie giovanili: https://it.blastingnews.com/sport/2022/0...62262.html

Sì, ma molto forse, dato che era decisamente più facile trovare un Nibali tra 2000 ragazzi che non tra 400.

Oggi ci sono si e no un quarto dei dilettanti italiani che c'erano vent'anni fa.

Da un lato bisogna far fronte a un calo delle nascite che, giocoforza, incide sullo sport in generale. D'altro canto, però, il calo enorme di praticanti è dovuto anche al fatto che il ciclismo è uno sport sempre più costoso e sempre più pericoloso.

Ma per quale motivo un genitore deve far fare ciclismo al proprio figlio se questo significa aprirsi un mutuo per uno sport ove, peraltro, si rischia molto di più che non nel calcio, nel basket o nell'atletica?

Il ciclismo, che storicamente era lo sport delle classi meno ricche, è diventato roba per alta borghesia.

E poi mancano le gare, le squadre, per fare il salto di categoria devi fare risultato e per fare risultato devi accelerare il processo di crescita e se acceleri il processo di crescita va a finire che ti bruci a vent'anni.

Mi fa ridere particolarmente il luogo comune della prima riga perché se uno guarda un Giro della Lunigiana vede un gruppo di professionisti, praticamente.

Più si sale di categoria e più si trovano magagne. La struttura della categoria elite-U23 è tafazziana. Si dice continuamente che bisogna andarci piano coi giovani ecc... ma se uno ha ventidue anni e non è ancora pronto, lo buttiamo nell'immondizia. Se ne ha più di 27 e non ha un contratto da pro o semipro, la sua carriera è finita. In Francia e Spagna gli U23 possono correre con ex pro di 35/40 anni, da cui, tra le altre cose, possono imparare molto. In Italia questo è impossibile e già a 23/24 anni vieni spinto verso la granfondo della porchetta.

Da dove si può ripartire? Un po' dalla multidisciplina sicuramente, in particolare pista e ciclocross, che taglierebbero i costi delle trasferte e il fattore pericolo.

Un tracciato da ciclocross lo puoi fare in ogni parco praticamente. I velodromi quelli sono, salvo minuzie, che a livello giovanile chissene, sono tutti uguali. Al chiuso ne abbiamo uno in tutta Italia, ma ci sono i velodromi all'aperto che si possono tranquillamente usare. Per i ragazzi almeno fino ai quattordici anni mi sembrano le due discipline più indicate.

Ma purtroppo mentre il femminile deve il suo momento di splendore proprio alla multidisciplina (le giovani vengono tutte o dalla pista o dal cross), al maschile, in molte zone d'Italia, è tabù quasi totale.
 
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[+] A 6 utenti piace il post di Luciano Pagliarini
#2
Concordo praticamente su tutto.
Unico discorso a livello di costi, almeno io (è passato qualche anno però) non ho mai messo un euro, casco, bici, vestiario, scarpe etc. tutto fornito dal team. Va anche detto che lo sponsor che c'era dietro se volesse potrebbe tranquillamente fare una WT, quindi magari il mio era un caso particolare.

Verissimo il punto sull'inadeguatezza del sistema Under, ora passi e hai 3 anni per metterti in mostra, ma ognuno ha il suo sviluppo, e basta un'infortunio serio e rischi di perdere il treno. Per dire, un ottimo pro' come Bouchard, che vanta 2 maglie GPM nei grandi giri, in Italia non sarebbe mai saltato fuori.

Vero anche il discorso squadre, se non nasci in Toscana o Veneto è dura trovare un team vicino casa. Non è un caso che 1/3 dei pro' viene da li. Se nasci in Sicilia sei obbligato a farti 4/5 mesi al nord, e a 16/17 anni non è una scelta facile da fare.

Altra cosa che in parte influisce è il livello delle squadre pro', ci fosse ora una Liquigas o Lampre per ovvi motivi qualche posto in più per corridori italiani ci sarebbe.

Vero anche il discorso multi disciplina, qui da me c'è Pontoni che organizza una sorta di campus estivo dove indirizza i ragazzi verso la sua disciplina, ma temo sia un caso isolato.
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Jussi Veikkanen
#3
23-24? Qua al sud a 18 anni sei già amatore praticamente

Veramente lampante il fatto che quasi tutte le ragazze che stanno facendo risultati straordinari vengono tutte dalla pista/cross mentre nel maschile dove fatichiamo non si fanno neanche la domanda se sia il caso di investire li per ricreare una base decente

Cioè secondo voi da ora a 10 anni in Italia uscirà qualche campione? Io la vedo dura si forse uno così per puro caso potrebbe pure uscire ma secondo me navigheremo nello stato in cui siamo ora ancora per molto tempo
 
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#4
Con il Giro appena terminato mi sembra sempre più evidente che si stia aprendo un buco per quanto riguarda gli italiani da classifica generale. Ciccone e Formolo, dai quali comunque non mi aspettavo dei vincitori di giri, non mi sembrano avere i numeri o la testa per fare classifica. Senza puntare ad avere un nuovo Nibali, non vedo nemmeno corridori in rampa di lancio per poter quanto meno lottare per una top 5.
Battistella, Covi, Aleotti e Bagioli mi sembrano molto più corridori da classiche. Tra le nuove leve mi aspettavo qualche piccolo segnale da Zana, ma in questo Giro è stato parecchio anonimo (e chi passa con Bardiani ultimamente mi sembra finire in un buco nero, non ne lanciano più mezzo, anzi, molti esplodono appena cambiano aria come Albanese e Rota). 
Aspettando di vedere Colleoni alla Vuelta, l'unico tra quelli già passati dal quale mi aspetto qualcosa è Tiberi, che mi sembra abbastanza completo, ma credo che ci vorranno minimo 2 annetti per vedere qualcosa. 
E' davvero così nera la situazione o dimentico qualcuno?
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Jussi Veikkanen
#5
Ci sarebbe Andrea Piccolo che forse tra gli italiani giovani sembrava il più promettente anche se tra problemi di salute e il caso Gazprom ne abbiamo perso le tracce. Altri nomi potrei aggiungere Verre e Zambanini. Fancellu non ha dato grandi segnali. Pure Benedetti mi sembra più da classiche.
 
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#6
La top 10 di Ciccone senza la giornata storta era assicurata Asd
 
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#7
Più che un buco sembra una voragine. In qualsiasi periodo abbiamo sempre avuto almeno 3 o 4 corridori in grado di giocarsi una top 5 al Giro, il deserto attuale è qualcosa di mai visto. 
Lo sviluppo di un ciclista non è molto prevedibile, ad esempio Caruso è arrivato nella maturità ad un livello che non mi aspettavo (magari sbagliavo io). Forse uno o due corridori a cui "aggrapparci" salteranno fuori ma, come esposto bene da Luca nel primo post, ci sono ragioni profonde per questa crisi. 
Abbiamo una struttura sportiva interamente legata al risultato d'élite, ben poco alla diffusione dello sport. 
Servirebbero metodo e programmazione, non esattamente specialità italiche. Certo, se poi si nega che il problema esiste... 
Cassani vorrebbe creare una nuova squadra, in prospettiva con ambizioni da WT, speriamo ci riesca. La Eolo potrebbe avere il potenziale per arrivare al WT. 
Speriamo bene. 
 
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#8
Mi sembra di aver già detto che a breve non vedo come possa migliorare la situazione visto che il problema è alla base e non lo puoi addrizzare in 1-2 anni... Nel frattempo navigheremo a vista.. Forse esce un Tiberi ma non sarei stupito anche se non esce
 
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#9
Al momento ci manca soprattutto un corridore da GT,perche' per le corse di un giorno e tappe ne avremmo pure di corridori,come abbiamo pure i cronoman.
Ciccone o Fortunato non possono essere il futuro,ok che anche Caruso da giovane non arrivava davanti,ma era un vero uomo squadra,si vedeva che di base come corridore c'era,in piu' lui non e' che fosse cosi interessato a chidure in top ten i GT,anzi fino allo scorso anno,se non era perche' si era ritirato Landa,lui avrebbe continuato ancora a fare il gregario e lasciar perdere la classifica.
Per me uno da GT e' Masnada,ma non sara' facile una crescita tale da portarlo sul podio,visto anche che comunque anni passano,sui molto giovani invece si fa' fatica a trovarlo,attualmente non abbiamo il fenomeno,ma a 21 o 22 anni non e' cosi semplice venir fuori,seppur cosi sembra con ultimi casi mondiali( Pogacar-Evenepoel-Ayuso)
 
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#10
(30-05-2022, 09:12 AM)Onizuka999 Ha scritto: Ci sarebbe Andrea Piccolo che forse tra gli italiani giovani sembrava il più promettente anche se tra problemi di salute e il caso Gazprom ne abbiamo perso le tracce. Altri nomi potrei aggiungere Verre e Zambanini. Fancellu non ha dato grandi segnali. Pure Benedetti mi sembra più da classiche.

Tra tutti i nomi che hai fatto almeno uno buono per la classifica uscirà, almeno spero. 
La situazione di Piccolo proprio non la capisco, ok i problemi fisici, ma mi ha puzzato la mancata permanenza in Astana, e mi sembra ancor più strano il mancato (per ora) coinvolgimento con la nazionale, tra i fuoriusciti Gazprom è il più promettente ma non è ancora stato convocato da Cassani. 25 giorni di corsa in 3 anni è troppo poco  Boh

Da Masnada mi aspetto potenzialmente una parabola alla Caruso, a me piace molto.
 
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#11
In effetti la situazione di Piccolo è alquanto anomala. Alla lista aggiungerei pure Garofoli che anno scorso andò molto forte specie al Val d’Aosta.
 
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#12
Prendo un dato da Firstcycling.

Gare UCI che si sono svolte/si svolgeranno in italia nel 2022: 47.

Andiamo a vedere com'era la situazione 15 anni fa.

Gare UCI che si sono svolte in Italia nel 2007: 73

Mannaggia a questi cattivoni che si inventano la presunta crisi del ciclismo italiano.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#13
Da metà giugno a metà settembre nessuna corsa in territorio italiano
 
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#14
Ci sono le .2U, tipo VDA e Giro U23, che mascherano un po' la cosa.

Quanto manca il Brixia Tour Triste
 
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#15
Comunque la Ionica poteva benissimo mettersi a luglio che forse avrebbe avuto maggior partecipazione, anche se va detto che era la data della Settimana Ciclistica Italiana (poi saltata)
 
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#16
I tuttapposter, un paio di mesi fa, mi dicevano, pensando che fosse un vanto, che l'Italia era quarta nel ranking UCI.

Ecco.....mo siamo ottavi.
 
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#17
Non saprei chi sia attualmente il miglior ciclista italiano, ma sono sicuro che sia il più scarso miglior ciclista italiano che abbiamo mai avuto
 
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[+] A 2 utenti piace il post di jwill
#18
Il primo nel ranking non so se è il peggiore mai avjto, il problema è che è un ex ciclista: Colbrelli


Colbrelli 26esimo poi Trentin 47, poi Ulissi 53. Non credo ci sia molto da dire
 
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#19
(03-08-2022, 06:04 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: I tuttapposter, un paio di mesi fa, mi dicevano, pensando che fosse un vanto, che l'Italia era quarta nel ranking UCI.

Ecco.....mo siamo ottavi.


Al mondiale di ciclismo vengono portati 8 atleti dalle prime 10 nazioni del Ranking?
 
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#20
Questo sta bene qua: https://www.corriere.it/sport/ciclismo/2...refresh_ce

Ciclismo giovanile ormai inesistente, mentre il mondo di questi fenomeni da baraccone va a gonfie vele.
 
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