Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Le pagelle del Giro d'Italia 2014
#21
C'è un + a Samu, non molto Asd Comunque preferisco Samu a Morabito proprio perché lo svizzero è sparito nel corso del Giro, al contrario di Samu che nella sua mediocrità è stato costante.
Hansen 4,5 è frutto che uno come lui lo vuoi veder combattere ogni giorno o almeno in quelle tappe in cui tutti sanno che il gruppo lascerà andare la fuga
 
Rispondi
#22
QUINTANA 8: non sappiamo se sarebbe andato in difficoltà qualora gli avversari l'avessero attaccato a fondo nelle prime settimane dal momento che in salita comunque è sempre rimasto con i migliori, in ogni caso fa suo il Giro in Val Martello complice il fattaccio sulla discesa dello Stelvio e lo legittima sul Monte Grappa
URAN 8: senza il fattaccio di cui sopra avrebbe chiuso molto più vicino al connazionale, qualche piccolo passaggio a vuoto per lui tra Oropa, Montecampione e Val Martello ma domina a sorpresa la crono di Barolo e tiene alla grande sulle ultime montagne
ARU 8: sembrava che qualcosa nella preparazione per la corsa rosa non avesse funzionato e invece esplode a Montecampione e ancor più sul Monte Grappa, se cresce anche nelle tappe con più salita è destinato a dominare nei prossimi anni
ROLLAND 7,5: senza dubbio il corridore che ha avuto meno paura di attaccare anche se è stato agevolato in questo dal fatto che inizialmente era lontano in classifica generale, anche lui aiutato da quanto successo nella discesa dello Stelvio ma soprattutto sul Monte Grappa dimostra di meritarsi il quarto posto finale
POZZOVIVO 7: come in tutti i grandi Giri disputati in precedenza dimostra qualche limite e paga forse una condizione che era già al top alla Liegi però migliora il 6° posto della Vuelta di un anno fa
MAJKA 7: forse ci si attendeva una crescita ancora maggiore da parte sua ma il livello di questo Giro era più alto di quello del 2013 e ciò nonostante si migliore di una posizione, forse ce lo si attendeva anche più attaccante
KELDERMAN 7: strepitoso fino all'ultimo giorno di riposo e in particolare a Val Martello dove con Gavia e Stelvio affrontate in precedenza riesce a precedere tutti gli uomini di classifica ad eccezione di Quintana, Hesjedal e Rolland che erano davanti, cala piuttosto nettamente negli ultimi giorni
EVANS 6: in realtà un rendimento da parte sua non molto diverso rispetto a quello del 2013 ovvero con un lieve ma costante calo con il passare dei giorni con la differenza che in quell'occasione molte tappe furono mutilate, si chiude probabilmente qui per lui la carriera da atleta di alto livello nei grandi Giri
HESJEDAL 6,5: eroico in Val Martello dove tiene testa a Quintana fino alle ultime centinaia di metri e ritrovato dopo un 2013 sfortunato e un inizio di 2014 da dimenticare, lontano comunque dai livelli di due anni fa
KISERLOVSKI 6,5: eccezionale a Montecopiolo dove a parte Ulissi leva di ruota tutti gli altri uomini di classifica ma non si conferma a quegli stessi livelli successivamente, in ogni caso bissa il piazzamento del 2010 con la differenza che in quell'occasione fu beneficiato dalla fuga dell'Aquila
VUILLERMOZ 7: spesso da l'impressione di correre più per la sua classifica o per quella a squadre dell'Ag2r che per Pozzovivo però nonostante le buone cose già fatte intravedere al Tour 2013 e soprattutto alla Parigi-Nizza di quest'anno nessuno se lo sarebbe aspettato a ridosso della top ten
PELLIZOTTI 7: malgrado un anno in più sul groppone mantiene un rendimento analogo del 2013 anche se perde la sua occasione nel tappone della Val Martello dove emergono le sue lacune per quanto riguarda il fondo, in ogni caso gli va dato atto anche di andare spesso all'attacco
GENIEZ 6,5: lo si vede pochino salvo uno scatto verso Sestola e la tappa della Val Martello ma giorno dopo giorno cresce di condizione e ottiene di gran lunga il suo miglior piazzamento in un grande Giro
MONFORT 5: bissa il piazzamento dell'ultimo Tour de France ma oltre a correre come suo solito in maniera anonima tappa dello Zoncolan esclusa dimostra un rendimento piuttosto deficitario sia a cronometro che in salita e si ritrova al 14° posto solo grazie ai crolli altrui
BASSO 4,5: mezzo voto in meno per le dichiarazioni fatte nell'inverno di voler vincere il Giro, pessimo a cronometro e mai al livello dei primissimi in salita inoltre cala nella terza settimana che in realtà non è mai stato il suo punto di forza anche se certa vulgata fa credere questo, verso Panarotta per un attimo illude staccando i compagni di fuga ma subito dopo rientra nei ranghi
DUPONT 6,5: niente di eclatante ma dopo un Giro 2013 piuttosto deludente torna ai livelli consueti nella corsa rosa
RABOTTINI 6,5: si fa vedere spesso all'attacco e malgrado un netto calo avuto dopo l'ultimo giorno di riposo riesce a ottenere un piazzamento discreto nella generale
ROGERS 8: riesce difficile credere che non avesse preparato il Giro e che sia stato convocato all'ultimo momento, non solo da un apporto importante a Majka ma porta a casa due tappe e lo fa con grande esperienza ovvero risparmiando le energie nelle frazioni precedenti per dare il meglio di sè a Savona e poi sullo Zoncolan
CUNEGO 4,5: ma non è colpa sua, i 18 che gli sono arrivati davanti nella generale e anche molti di quelli che gli sono arrivati dietro hanno preparato il Giro come massimo obiettivo stagionale allenandosi sulle lunghe salite e almeno alcuni di loro facendo periodi di preparazione in altura, il veronese invece non ha fatto nulla di tutto questo visto che puntava alle Ardenne
CARDOSO 6,5: si conferma sui suoi consueti livelli in montagna e da un discreto apporto ad Hesjedal
POELS 7: viene meno proprio nel giorno in cui Uran aveva più bisogno di lui ovvero nella tappa della Val Martello ma per il resto sorprende nella crono di Barolo, rimane sempre con i primissimi in montagna e si esalta sulle pendenze estreme dello Zoncolan proprio come su quelle dell'Angliru nel 2011
HENAO SEB. 7: qualche alto e basso per lui ma il cugino Sergio probabilmente non era così forte a quell'età
HERRADA 6,5: non ai livelli dell'ultima Vuelta ma in tutte le tappe porta a casa la pagnotta dando il suo contributo alla vittoria di Quintana
SANCHEZ 5: l'età inizia evidentemente a farsi sentire e con essa probabilmente anche una preparazione non ideale per la corsa rosa dal momento che è stato ingaggiato dalla Bmc quando la stagione era iniziata da un pezzo
MORABITO 6: ottimo fino a Savona dove illude perfino di poter fare la sua classifica oltre che lavorare per Evans ma come suo solito si spegne con il passare dei giorni
CATALDO 6,5: ad onor del vero va detto che anche senza la caduta di Montecassino difficilmente avrebbe potuto fare meglio di un 10° posto, piace comunque per l'abnegazione e va a conquistarsi tra le altre cose il trofeo della Cima Coppi
PREIDLER 6: si fa vedere in montagna in alcune occasioni dando il meglio di sè a Savona dove riesce a tenere la ruota di uno scatenato Arredondo sul Naso di Gatto ma nel complesso non brilla complice una preparazione precaria per la corsa rosa
DUARTE 6: ottimo a Montecampione e Panarotta dove sfiora il successo ma manca di continuità ancor più che nel Giro 2013 e si scioglie sotto la neve di Gavia e Stelvio
BRAMBILLA 6,5: si esalta verso Viggiano e nella crono di Barolo ma nel seguito non riesce a dare un grande apporto a Uran complice una bronchite
ROCHE 6,5: pur essendo a non più dell'80% della condizione dal momento che ha nel Tour in supporto a Contador l'obiettivo primario va all'attacco in diverse occasioni a partire da Viggiano e sfiora più volte il successo
PANTANO 6,5: tutt'altro corridore rispetto a quello spento del Giro 2013, anche lui sfiora in più occasioni la vittoria anche se al pari di altri colombiani la continuità gli fa difetto
LANDA 6: forse ci si aspettava di più dopo la vittoria del Giro del Trentino ma ci sta un suo calo dal momento che era già al top già ai Paesi Baschi e comunque quando si mette in testa lui a tirare rimangono 10-15 corridori
ANTON 6,5: nullo fino ad Oropa ma quando arrivano le montagne vere è presente dimostrandosi in quel contesto il miglior gregario di Quintana
MALACARNE 6: a Sestola viene beffato da Weening ma di lì in avanti non combina granchè dando un apporto a Rolland decisamente inferiore rispetto a quello del Tour 2013
MORENO 4,5: già a Viggiano si vede che non è in condizione quando si pianta molto lontano dal traguardo costringendo Rodriguez a partire lungo e piantarsi a sua volta, in alcune tappe vedi Montecopiolo e Montecampione sembra competitivo salvo sparire del tutto in altre
TIRALONGO 5: decisamente modesto l'apporto dato in montagna ad Aru, quando rimangono davanti in 30 lui non c'è mai
NIEMIEC 4,5: inizia il Giro in maniera promettente ma dopo la caduta di Montecassino non è più lui e si fa vedere solo nella tappa dello Stelvio dove comunque si spegne strada facendo
BATTAGLIN 7,5: non solo lo splendido successo di Oropa davanti ad atleti sulla carta molto più quotati di lui in montagna ma anche il 3° posto di Savona e una brillante cronoscalata del Monte Grappa
ZARDINI 6,5: cresce di prepotenza dopo l'ultimo giorno di riposo anche se nel complesso dopo il successo in solitudine al Giro del Trentino ci si aspettava forse di più
CASTROVIEJO 6,5: si vede pochino complici gli ordini di scuderia ma dimostra a Panarotta e sullo Zoncolan doti in montagna che non gli avevamo mai visto in precedenza
BONGIORNO 6: riscatta sul Monte Grappa e soprattutto sullo Zoncolan dove comunque anche senza l'incidente non avrebbe battuto Rogers un Giro fin lì anonimo
ARREDONDO 6,5: peccato per la caduta di Montecassino che lo toglie di mezzo dai giochi per la generale, conquista la maglia azzurra e vince di prepotenza a Panarotta ma per quanto fatto vedere in quell'occasione ce lo attendevamo magari più spesso davanti in montagna
CATTANEO 6,5: ritrovato dopo i problemi fisici che lo avevano portato sull'orlo del ritiro nella passata stagione, fa vedere buone cose soprattutto a Oropa e nelle due cronometro ma deve migliorare nel fondo per fare classifica in un grande Giro
DE GENDT 6: nullo fino al terzo giorno di riposo poi inanella tre giornate consecutive da protagonista tra Val Martello, Vittorio Veneto e Panarotta anche se perde forse l'occasione di vincere la tappa andata a Pirazzi
CAPECCHI 5: decisamente il peggiore tra i gregari di Quintana al quale riesce a dare un apporto comunque modesto solo nell'ultima settimana
PIRAZZI 6,5: per una volta coglie l'attimo fuggente in quel di Vittorio Veneto anche se nel resto della corsa rosa non si vede granchè tappa di Montecopiolo esclusa, al suo attivo anche una buona prova sul Monte Grappa
FELLINE 5,5: qualche sprazzo di talento qua e là ma nel complesso non di vede granchè
GASPAROTTO 4,5: il nulla più totale però anche lui aveva fatto una preparazione per le Ardenne e non per il Giro
HOOGERLAND 4: vedi Gasparotto con la differenza che lui l'attenuante della preparazione per le Ardenne non ce l'ha
SWIFT 6: decisamente meglio in montagna che in pianura dove dopo un inizio promettente in Irlanda combina pochino
GATTO 5: sfortunato a Vittorio Veneto ma siamo lontani dal corridore capace di battere Contador a Tropea, anche lui però aveva puntato alle classiche del Nord più che al Giro
MOSER 4,5: eccellente a Savona dove malgrado i km di fuga nelle gambe riesce a rimanere con i migliori sul Naso di Gatto e a chiudere 6° al traguardo, prima e dopo non pervenuto
CANOLA 6,5: bravo e fortunato nel portarsi a casa una tappa che 99 volte su 100 si conclude in volata
MEZGEC 6,5: riscatta a Trieste un Giro fin lì decisamente deludente in cui non era riuscito a surrogare Kittel
BOUHANNI 8: devastante allo sprint e molto migliorato anche in montagna dove non rischia mai di finire fuori tempo massimo
NIZZOLO 7: continuo lungo tutto l'arco delle tre settimane deve purtroppo sempre fare i conti con qualcuno che gli nega il successo
FERRARI 5,5: piazzato in tutte o quasi le volate ma del corridore che battè Cavendish a Montecatini Terme non ne è rimasta che l'ombra
VIVIANI 4,5: il fatto che si metta alle spalle solo 11 corridori in classifica generale la dice lunga su quanto abbia sofferto in questo Giro complice una preparazione sbagliata che lo porta ad avere un rendimento deficitario anche nelle frazioni a lui congeniali
ULISSI 8: non sarà mai un corridore da corse a tappe perchè il fondo gli farà sempre difetto ma le sue azioni a Viggiano e a Montecopiolo sono eccezionali e ancor più lo è la sua prestazione nella crono di Barolo, dimostra comunque fino a Oropa di poter lottare con i migliori anche nelle tappe di montagna non troppo dure
SANTAROMITA 4,5: mezzo voto in meno per aver dichiarato di avere come obiettivo quello di entrare nei primi 10 della generale cosa palesemente fuori dalla sua portata
MATTHEWS 7: prima settimana esaltante con la perla di Montecassino in un arrivo che sembrava fuori portata per lui, un po' troppo precoce l'abbandono della corsa rosa
WEENING 6,5: aveva come obiettivo un successo di tappa e l'ha centrato al di là del fatto che non aveva avversari eccezionali nella fuga di Sestola e che nel prosiego del Giro non si sia più visto fino al ritiro
KITTEL 7: semplicemente devastante in Irlanda, due voti in meno per le modalità del suo ritiro in considerazione del fatto che altri corridori in condizioni uguali o più precarie delle sue hanno proseguito la corsa rosa
SIUTSOU 6,5: peccato per la caduta che lo toglie di mezzo, fino a quel momento era perfettamente in linea per un piazzamento finale nella top ten o lì vicino
 
Rispondi


[+] A 2 utenti piace il post di HOTDOG
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)