02-05-2017, 09:49 PM
Lutto tra i dilettanti: Linas Rumsas trovato morto in casa
Un'altra tragedia ha colpito il mondo del ciclismo. Linas Rumsas, 21 anni figlio dell'ex professionista Raimondas e fratello minore di Raimondas della Palazzago, è stato trovato senza vita nella sua abitazione dove sembra sia stato colpito da un malore.
Una notizia che ha gettato nello sconforto tutti gli sportivi e gli appassionati di ciclismo della Toscana dove era da tutti conosciuto. L’ultima intervista che gli abbiamo fatto in televisione dopo il terzo posto nel Gran Premio Sportivi di Poggio alla Cavalla (Pistoia) il 17 aprile. L’ultimo saluto due giorni prima la sua improvvisa scomparsa.
Domenica mattina al ritrovo di partenza della 67^ Coppa Lanciotto Ballerini a Campi Bisenzio, ci ha salutato come sempre, due parole sulla Due Giorni Internazionale sulle strade bianche conclusa il giorno prima e nulla più. Un atleta educato, che spesso ci ricordava quell’unica vittoria in Italia quando era juniores, il 13 ottobre 2013 nella zona di Fucecchio.
Da allievo Linas aveva gareggiato nell’A.S. Monte Pisano, qualche piazzamento e l’unica vittoria da juniores con la maglia della New Project Pitti Shoes sotto la guida dell’ex professionista Primo Mori. Il debutto da under 23 nell’Altopack con la stagione 2014, rimase nel team lucchese anche l’anno successivo, poi decise di passare al Team Palazzago Fenice, società della Provincia di Bergamo nella quale corre attualmente il fratello maggiore Raimondas.
Alla fine del 2016 dopo aver vinto il titolo nazionale lituano su strada, chiese di poter tornare nell’Altopack Eppela Coppi Lunata di nuovo alla corte del direttore sportivo lucchese Elso Frediani ben felice di riaverlo tra le file della formazione. Il 5° posto nel Giro della Balze il primo aprile a Terranuova Bracciolini, il terzo nello sprint di Poggio alla Cavalla (Pt) il 17 aprile. Era contento di questo avvio di stagione ed invece è arrivata la tragica morte.
Ai familiari le espressioni del più profondo cordoglio da parte di tutto il movimento ciclistico nazionale.
Antonio Mannori
Un'altra tragedia ha colpito il mondo del ciclismo. Linas Rumsas, 21 anni figlio dell'ex professionista Raimondas e fratello minore di Raimondas della Palazzago, è stato trovato senza vita nella sua abitazione dove sembra sia stato colpito da un malore.
Una notizia che ha gettato nello sconforto tutti gli sportivi e gli appassionati di ciclismo della Toscana dove era da tutti conosciuto. L’ultima intervista che gli abbiamo fatto in televisione dopo il terzo posto nel Gran Premio Sportivi di Poggio alla Cavalla (Pistoia) il 17 aprile. L’ultimo saluto due giorni prima la sua improvvisa scomparsa.
Domenica mattina al ritrovo di partenza della 67^ Coppa Lanciotto Ballerini a Campi Bisenzio, ci ha salutato come sempre, due parole sulla Due Giorni Internazionale sulle strade bianche conclusa il giorno prima e nulla più. Un atleta educato, che spesso ci ricordava quell’unica vittoria in Italia quando era juniores, il 13 ottobre 2013 nella zona di Fucecchio.
Da allievo Linas aveva gareggiato nell’A.S. Monte Pisano, qualche piazzamento e l’unica vittoria da juniores con la maglia della New Project Pitti Shoes sotto la guida dell’ex professionista Primo Mori. Il debutto da under 23 nell’Altopack con la stagione 2014, rimase nel team lucchese anche l’anno successivo, poi decise di passare al Team Palazzago Fenice, società della Provincia di Bergamo nella quale corre attualmente il fratello maggiore Raimondas.
Alla fine del 2016 dopo aver vinto il titolo nazionale lituano su strada, chiese di poter tornare nell’Altopack Eppela Coppi Lunata di nuovo alla corte del direttore sportivo lucchese Elso Frediani ben felice di riaverlo tra le file della formazione. Il 5° posto nel Giro della Balze il primo aprile a Terranuova Bracciolini, il terzo nello sprint di Poggio alla Cavalla (Pt) il 17 aprile. Era contento di questo avvio di stagione ed invece è arrivata la tragica morte.
Ai familiari le espressioni del più profondo cordoglio da parte di tutto il movimento ciclistico nazionale.
Antonio Mannori