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Migliori 5 allenatori degli ultimi 30 anni (tutti gli sport)
#21
Ditka ho considerato in effetti 35 anni...per motivi affettivi e perche' mi mancava un terzo hc che ha fatto veramente grandi cose...
 
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#22
Comunque, secondo me, quando si parla di grandi allenatori oltre al palmares, le innovazioni, il bel gioco ecc... va considerata anche la gestione delle star.

Per gli allenatori di qualche anno fa ancora di più, dato che oggi di giocatori problematici ne sono rimasti pochi (tipo Lebron).

Tempo fa parlavamo del Mondiale di Sacchi. E per me Sacchi in quel Mondiale ha, in particolare, un merito oltremodo importante.

E' chiaro che Arrigo non sopporta Baggio, magari anche come persona, sicuramente come giocatore. Come ogni altro grande allenatore dell'epoca, peraltro.

Baggio è un umorale, che gioca fuori dagli schemi. Nel 4-4-2 non sai dove metterlo. Ma manco nei moduli di oggi mi sa. Ma Baggio è la winning condition dell'Italia a quel mondiale, perché tolta la difesa c'è troppo poco per vincere senza di lui (Massaro e Casiraghi due gregarioni, Signori splendido realizzatore, ma in una squadra che costruisce poco o nulla un giocatore così fa fatica. Zola, invece, è un Baggio meno forte).

E Sacchi, nonostante tutto, decide di dare fiducia illimitata a Baggio. Lo aspettata, subisce le partite da 4,5 in pagella di Roberto e, nonostante tutto, continua a schierarlo finché il divin codino si sveglia e porta l'Italia in finale.

Da questo punto di vista, Phil Jackson è un altro che ha pochi eguali. Anzi, forse il saper gestire i grandi eghi è stato uno dei suoi pregi più grandi.
 
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#23
Visto che finalmente ho tempo parto con un lungo pippone su quelli che possono essere i migliori allenatori degli ultimi 30 anni in NFL. Prendo quindi in considerazione solo allenatori il cui periodo di maggiore successo è effettivamente compreso tra il 1989 e i nostri giorni quindi niente Mike Ditka (sempre sia lodato).

Proverò prima a stilare una lista di possibili nomi con dati e motivazioni e poi, forse, la lista finale di cinque nomi.

Bill Belichick
1991-1995 Cleveland Browns (Regular Season 36-44, Playoff 1-1)
2000-2018 New England Patriots (Regular Season 225-79, Playoff 30-10)

Unica scelta veramente scontata: in uno sport in cui, forse più di ogni altro, è difficile rimanere competitivi ad altissimi livelli per diversi anni consecutivi lui è riuscito a creare una delle più grandi dinastie della storia dello sport. Tralascio l'esperienza ai Browns, non negativa (considerando soprattutto la nomea dei Browns) ma dimenticabile e passo direttamente all'epopea (non ancora conclusa) in quel del New England. Logicamente la scelta di Tom Brady all 199esima assoluta del draft 2000, steal del draft più incredibile di sempre, ha aiutato a renderlo uno dei coach più vincenti di sempre ma la quantità di giocatori scartati da altre squadre e che poi hanno avuto un ruolo rilevante sotto la sua guida è immensa.
Nasce come defensive coordinator, varie versioni dei suoi Patriots hanno effettivamente mostrato una solidità difensiva invidiabile ma spesso questo aspetto viene trascurato in favore di una ancor più clamorosa produttività offensiva (con il record di 36.8 punti per partita nel 2007, la stagione quasi perfetta conclusasi con il clamoroso upset del Super Bowl da parte dei Giants). Sei Super Bowl vinti su nove giocati, sedici titoli divisionali, una sola stagione con record negativo (la prima, 5-11) e una striscia ancora aperta di sedici stagioni con almeno 10 vittorie.

Tom Coughlin
1995-2002 Jacksonville Jaguars (Regular Season 68-60, Playoff 4-4)
2005-2015 New York Giants (Regular Season 102-90, Playoff 8-3)

Filosofia semplice e senza fronzoli, estrema attenzione ai dettagli e volere sempre il massimo dai propri giocatori, sia che fossero l'ultimo degli uomini di linea che il quarterback; queste erano le linee guida di Tom Coughlin. Primo head coach della storia dei Jacksonville Jaguars, subito resi una contender (persero il Championship 1996 contro i Patriots) ma verrà ricordato probabilmente per essere il coach dei Giants dei due Super Bowl vinti proprio contro New England. Le sue caratteristiche sono effettivamente comparabili con quelle di Belichick e forse proprio per questo è stato capace di batterlo per ben due volte (con due giocate, la "helmet catch" di Tyree e la ricezione sulla sideline di Manningham, iconiche). Da notare che in entrambi i casi i Giants partirono dalla Wild Card.

Bill Cowher
1992-2006 Pittsburgh Steelers (Regular Season 149-90-1, Playoff 12-9)
Avrei potuto nominare allo stesso modo Mike Tomlin, il coach che ne ha preso il posto ma opto per lui che riportò gli Steelers a livelli non lontani da quelli degli anni 70 sostituendo il leggendario Chuck Noll. Un Super Bowl vinto, tante stagioni ai playoff, proprio come con Mike Tomlin. Da considerare il fatto che in generale gli Steelers sono una delle squadre dal livello medio più alto, le stagioni davvero negative sono davvero poche. Di positivo c'è il fatto che ha avuto buoni risultati anche prima del draft di Roethlisberger, che sicuramente ha aumentato il talento della squadra.

Tony Dungy
1996-2001 Tampa Bay Buccaneers (Regular Season 54-42, Playoff 2-4)
2002-2008 Indianapolis Colts (Regular Season 85-27, Playoff 7-6)

Una grande mente difensiva, impara i dettami del mestiere ai Pittsburgh Steelers come assistente di Chuck Noll (guru dei grandi Steelers degli anni 70) e poi replica quanto imparato a Tampa Bay, in una versione moderna della "Steel Curtain". Tampa Bay lo licenzia e vince il Super Bowl l'anno dopo ma Gruden deve quasi tutto al lavoro di Dungy. Gli anni ai Colts sono numericamente i più esaltanti. Se gli si vuole muovere una critica è che la percentuale poco sopra al 50% ai playoff, avendo a disposizione Peyton Manning, è forse troppo bassa per una squadra che annoverava uno dei migliori QB di tutti i tempi. Vince comunque un meritato Super Bowl e con una squadra sicuramente diversa dai Bucs ma alla quale è riuscito a definire un'identità.

Jimmy Johnson
1989-1993 Dallas Cowboys (Regular Season 44-36, Playoff 7-1)
1996-1999 Miami Dolphins (Regular Season 36-28, Playoff 2-3)

Esordì con una stagione da 1-15, tradando a metà stagione uno dei migliori giocatori della squadra in cambio di varie scelte ma proprio grazie a quella trade portò i Cowboys a due successi al Super Bowl, andando a costruire il supporting cast intorno al QB Troy Aikman, prima scelta del 1989. Il team da lui costruito andò poi a vincere un terzo Super Bowl sotto la guida di Barry Switzer. Guidò anche i Miami Dolphins delle ultime stagioni di Dan Marino, costruendo una squadra difensivamente solida ma non arrivò mai al Championship. Carriera relativamente breve ma i numeri sono dalla sua parte.

Marv Levy
1978-1982 Kansas City Chiefs (Regular Season 31-42)
1986-1997 Buffalo Bills (Regular Season 112-70, Playoff 11-8)

Prima di diventare la barzelletta che sono attualmente (in questo millennio non hanno ancora vissuto una stagione da almeno dieci vittorie) i Buffalo Bills degli anni 90 sono stati una squadra temibile e la partecipazione a quattro Super Bowl consecutivi è lì a testimoniarlo. Marv Levy era un coach che predicava il bilanciamento tra i reparti ("the offense sells tickets, the defense wins games and the kicking game wins championships") ma i suoi Bills sono ricordati principalmente per l'uso massiccio della no-huddle offense guidata dal QB Jim Kelly, in modo da non lasciare agli avversari il tempo per aggiustamenti difensivi. Purtroppo per Levy non arrivò mai il successo ma di sicuro la sua squadra ha contribuito allo sviluppo di una lega maggiormente incentrata sui passaggi.

Bill Parcells
1983-1990 New York Giants (Regular Season 77-49-1, Playoff 8-3)
1993-1996 New England Patriots (Regular Season 32-32, Playoff 2-2)
1997-1999 New York Jets (Regular Season 29-19, Playoff 1-1)
2003-2006 Dallas Cowboys (Regular Season 34-30, Playoff 0-2)

Primo coach di sempre a portare ai playoff quattro franchigie diverse e ogni squadra che ha preso in mano (sempre reduce da record negativi) ha raggiunto i playoff entro la seconda stagione. Due Super Bowl vinti con i Giants (uno nella stagione 1986 che tecnicamente non conta all'interno di questo giochino ma impreziosice quanto fatto negli anni successivi), uno disputato con i New England Patriots pre Belichick e uno sfiorato con i New York Jets (e, se mi permettete, questa è una vera impresa). Il suo coaching tree (in parole povere, gli assistenti di cui si è circondato) contiene nomi come Bill Belichick, Sean Payton, Mike Zimmer e Tom Coughlin, sintomo di una capacità notevole di scegliere collaboratori di alto livello.

Andy Reid
1999-2012 Philadelphia Eagles (Regular Season 130-93-1, Playoff 10-9)
2013-2018 Kansas City Chiefs (Regular Season 65-31, Playoff 2-5)

Un magnifico perdente, una sola apparizione al Super Bowl (nel 2004, perso dagli Eagles contro i soliti Patriots) e ben cinque sconfitte ai Championship. Eppure, se Belichick è l'allenatore più forte di questo secolo (se non di sempre) forse Reid è colui che ha influenzato maggiormente il gioco. Fautore della West Coast Offense, non a caso molti suoi assistenti sono poi diventati coach di buono, a volte ottimo, livello: John Harbaugh dei Ravens e Doug Pederson degli Eagles sono i due casi più eloquenti grazie a due vittorie al Super Bowl ma Ron Rivera, Todd Bowles e l'ultimo Coach of the Year Matt Nagy meritano ugualmente una menzione. Ha trasformato Alex Smith in un Pro Bowler e sinceramente dubito che Patrick Mahomes (sicuramente dotato di qualità fuori dal comune) avrebbe avuto lo stesso impatto sotto un altro coach.

Marty Schottenheimer
1984-1988 Cleveland Browns (Regular Season 44-27, Playoff 2-4)
1989-1998 Kansas City Chiefs (Regular Season 101-58-1, Playoff 3-7)
2001 Washington Redskins (Regular Season 8-8)
2002-2006 San Diego Chargers (Regular Season 47-33, Playoff 0-2)

I suoi successi in postseason si contano letteralmente sulle dita di una mano, la sua scelta è quindi piuttosto hipster ma è impossibile ignorare che attualmente è settimo come numero di vittorie (200) in stagione nell'intera storia della NFL (anche se Andy Reid, per certi versi simile, è pronto al sorpasso con 195). Ha vinto partite con 18 starting quarterbacks diversi, per quello che è a tutti gli effetti un record e se è vero che ha vinto con l'ultimo Joe Montana e con il primo Drew Brees ha anche vinto 28 partite con Steve DeBerg e 10 con Elvis Grbac. Vero che in postseason alcune sue scelte sono state criticabili (ad esempio ripresentare proprio il rientrante Grbac al posto di Rich Gannon) ma spesso si è semplicemente trovato ad affrontare una squadra più forte e ha portato i suoi teams anche oltre le loro potenzialità, solo in alcune stagioni con Kansas City il talento della squadra era effettivamente abbastanza alto da competere. 

Mike Shanahan
1988-1989 Los Angeles Raiders (Regular Season 8-12)
1995-2008 Denver Broncos (Regular Season 138-86, Playoff 8-5)
2010-2013 Washington Redskins (Regular Season 24-40, Playoff 0-1)

Dopo la parentesi poco fortunata con i Raiders (7-9 e poi il licenziamento dopo una partenza 1-3) il buon lavoro svolto come offensive coordinator ai 49ers ha permesso a Shanahan di avere una seconda chance e dubito che i Broncos si siano pentiti della scelta. Quando ormai le speranze di titolo con John Elway in cabina di regia sembravano svanite l'arrivo di Shanahan (insieme al RB Terrell Davis e al WR Rod Smith) riportò i Broncos ai playoff dopo alcune stagioni deludenti e, grazie soprattutto ad una linea difensiva efficacissima, alla vittoria di due Super Bowl consecutivi. Sotto la sua guida Denver ha racimolato stagioni positive anche dopo il ritiro di Elway ma sono poi mancate le vittorie ai playoff (una sola su sei partite giocate dal 2000 in poi). Ha il merito di aver risollevato una franchigia che sembrava avviata ad una lenta ricostruzione ma si è poi "trascinato" in stagioni mediocri e l'ultima esperienza ai Redskins rovina un po', nel complesso, la carriera.

Se fossi obbligato a scegliere cinque nomi sarebbero Belichick, Parcells, Coughlin, Johnson e Reid ma le variabili in gioco sono talmente tante che è impossibile avere una verità oggettiva e la preferenza personale (nel mio caso sicuramente verso Reid) gioca un ruolo decisivo.
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Paruzzo
#24
Salito, in un amen, nella mia attuale top-3 per lo UOTY.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#25
Basta poco Asd
 
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#26
vado un po cosi a memoria...uno che potevi inserire nella lista è Mike Holmgren...

ed inserendo Marv Levy ci stava pure il grande Ditka ...
 
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#27
Mike Holmgren gravissima dimenticanza, hai ragione.

Su Ditka ribadisco che il suo periodo migliore è precedente agli ultimi 30 anni, cosa che non si può dire di Levy e di Parcells. Logico che in valore assoluto è meglio di Levy e di altri nomi nella lista.
 
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#28
beh diciamo che sui primi due siamo d'accordo...

sul terzo in effetti è una gamma abbastanza ampia...considerando anche il fatto personale che seguo la NFL dal 1985 ma con diversi periodi di "digiuno"...
 
Rispondi
#29
Beh io seguo da molto meno però ho voluto recuperare tante partite (mi piace questo fatto che la stessa NFL su YouTube ne proponga tante, la maggior parte delle partite di playoff e diverse di Regular Season si trovano molto facilmente) e ho cercato di "mettermi in pari".
 
Rispondi
#30
Difatti questo è il motivo per cui nelle discussioni che ho aperto non mi piace andare oltre i 30-35 anni....

non seguendo "real time" l'avvenimento secondo me si puo' avere una percezione non completamente esatta...

pensa che la prima partita NFL da me vista è stata il Super Bowl Bears-Patriots (non ricordo se su Canale 5 o Italia 1) il lunedì sera successivo alla reale partita....è naturalmente ho scelto la squadra "giusta"....
 
Rispondi
#31
300esima vittoria da head coach per Belichick, il terzo coach a raggiungere questo risultato nella storia del football americano.

Prima di lui solo i leggendari Don Shula, storico coach dei Dolphins della "perfect season", e "Papa Bear" George Halas (sempre sia lodato, nei secoli dei secoli).
 
Rispondi
#32
(16-05-2019, 02:29 PM)OBNAYUZ Ha scritto: Difatti questo è il motivo per cui nelle discussioni che ho aperto non mi piace andare oltre i 30-35 anni....

non seguendo "real time" l'avvenimento secondo me si puo' avere una percezione non completamente esatta...

pensa che la prima partita NFL da me vista è stata il Super Bowl Bears-Patriots (non ricordo se su Canale 5 o Italia 1) il lunedì sera successivo alla reale partita....è naturalmente ho scelto la squadra "giusta"....

Mio fratello scelse i patriots.


(15-05-2019, 09:22 PM)Paruzzo Ha scritto: Visto che finalmente ho tempo parto con un lungo pippone su quelli che possono essere i migliori allenatori degli ultimi 30 anni in NFL. Prendo quindi in considerazione solo allenatori il cui periodo di maggiore successo è effettivamente compreso tra il 1989 e i nostri giorni quindi niente Mike Ditka (sempre sia lodato).

Proverò prima a stilare una lista di possibili nomi con dati e motivazioni e poi, forse, la lista finale di cinque nomi.

Bill Belichick
1991-1995 Cleveland Browns (Regular Season 36-44, Playoff 1-1)
2000-2018 New England Patriots (Regular Season 225-79, Playoff 30-10)

Unica scelta veramente scontata: in uno sport in cui, forse più di ogni altro, è difficile rimanere competitivi ad altissimi livelli per diversi anni consecutivi lui è riuscito a creare una delle più grandi dinastie della storia dello sport. Tralascio l'esperienza ai Browns, non negativa (considerando soprattutto la nomea dei Browns) ma dimenticabile e passo direttamente all'epopea (non ancora conclusa) in quel del New England. Logicamente la scelta di Tom Brady all 199esima assoluta del draft 2000, steal del draft più incredibile di sempre, ha aiutato a renderlo uno dei coach più vincenti di sempre ma la quantità di giocatori scartati da altre squadre e che poi hanno avuto un ruolo rilevante sotto la sua guida è immensa.
Nasce come defensive coordinator, varie versioni dei suoi Patriots hanno effettivamente mostrato una solidità difensiva invidiabile ma spesso questo aspetto viene trascurato in favore di una ancor più clamorosa produttività offensiva (con il record di 36.8 punti per partita nel 2007, la stagione quasi perfetta conclusasi con il clamoroso upset del Super Bowl da parte dei Giants). Sei Super Bowl vinti su nove giocati, sedici titoli divisionali, una sola stagione con record negativo (la prima, 5-11) e una striscia ancora aperta di sedici stagioni con almeno 10 vittorie.

Tom Coughlin
1995-2002 Jacksonville Jaguars (Regular Season 68-60, Playoff 4-4)
2005-2015 New York Giants (Regular Season 102-90, Playoff 8-3)

Filosofia semplice e senza fronzoli, estrema attenzione ai dettagli e volere sempre il massimo dai propri giocatori, sia che fossero l'ultimo degli uomini di linea che il quarterback; queste erano le linee guida di Tom Coughlin. Primo head coach della storia dei Jacksonville Jaguars, subito resi una contender (persero il Championship 1996 contro i Patriots) ma verrà ricordato probabilmente per essere il coach dei Giants dei due Super Bowl vinti proprio contro New England. Le sue caratteristiche sono effettivamente comparabili con quelle di Belichick e forse proprio per questo è stato capace di batterlo per ben due volte (con due giocate, la "helmet catch" di Tyree e la ricezione sulla sideline di Manningham, iconiche). Da notare che in entrambi i casi i Giants partirono dalla Wild Card.

Bill Cowher
1992-2006 Pittsburgh Steelers (Regular Season 149-90-1, Playoff 12-9)
Avrei potuto nominare allo stesso modo Mike Tomlin, il coach che ne ha preso il posto ma opto per lui che riportò gli Steelers a livelli non lontani da quelli degli anni 70 sostituendo il leggendario Chuck Noll. Un Super Bowl vinto, tante stagioni ai playoff, proprio come con Mike Tomlin. Da considerare il fatto che in generale gli Steelers sono una delle squadre dal livello medio più alto, le stagioni davvero negative sono davvero poche. Di positivo c'è il fatto che ha avuto buoni risultati anche prima del draft di Roethlisberger, che sicuramente ha aumentato il talento della squadra.

Tony Dungy
1996-2001 Tampa Bay Buccaneers (Regular Season 54-42, Playoff 2-4)
2002-2008 Indianapolis Colts (Regular Season 85-27, Playoff 7-6)

Una grande mente difensiva, impara i dettami del mestiere ai Pittsburgh Steelers come assistente di Chuck Noll (guru dei grandi Steelers degli anni 70) e poi replica quanto imparato a Tampa Bay, in una versione moderna della "Steel Curtain". Tampa Bay lo licenzia e vince il Super Bowl l'anno dopo ma Gruden deve quasi tutto al lavoro di Dungy. Gli anni ai Colts sono numericamente i più esaltanti. Se gli si vuole muovere una critica è che la percentuale poco sopra al 50% ai playoff, avendo a disposizione Peyton Manning, è forse troppo bassa per una squadra che annoverava uno dei migliori QB di tutti i tempi. Vince comunque un meritato Super Bowl e con una squadra sicuramente diversa dai Bucs ma alla quale è riuscito a definire un'identità.

Jimmy Johnson
1989-1993 Dallas Cowboys (Regular Season 44-36, Playoff 7-1)
1996-1999 Miami Dolphins (Regular Season 36-28, Playoff 2-3)

Esordì con una stagione da 1-15, tradando a metà stagione uno dei migliori giocatori della squadra in cambio di varie scelte ma proprio grazie a quella trade portò i Cowboys a due successi al Super Bowl, andando a costruire il supporting cast intorno al QB Troy Aikman, prima scelta del 1989. Il team da lui costruito andò poi a vincere un terzo Super Bowl sotto la guida di Barry Switzer. Guidò anche i Miami Dolphins delle ultime stagioni di Dan Marino, costruendo una squadra difensivamente solida ma non arrivò mai al Championship. Carriera relativamente breve ma i numeri sono dalla sua parte.

Marv Levy
1978-1982 Kansas City Chiefs (Regular Season 31-42)
1986-1997 Buffalo Bills (Regular Season 112-70, Playoff 11-8)

Prima di diventare la barzelletta che sono attualmente (in questo millennio non hanno ancora vissuto una stagione da almeno dieci vittorie) i Buffalo Bills degli anni 90 sono stati una squadra temibile e la partecipazione a quattro Super Bowl consecutivi è lì a testimoniarlo. Marv Levy era un coach che predicava il bilanciamento tra i reparti ("the offense sells tickets, the defense wins games and the kicking game wins championships") ma i suoi Bills sono ricordati principalmente per l'uso massiccio della no-huddle offense guidata dal QB Jim Kelly, in modo da non lasciare agli avversari il tempo per aggiustamenti difensivi. Purtroppo per Levy non arrivò mai il successo ma di sicuro la sua squadra ha contribuito allo sviluppo di una lega maggiormente incentrata sui passaggi.

Bill Parcells
1983-1990 New York Giants (Regular Season 77-49-1, Playoff 8-3)
1993-1996 New England Patriots (Regular Season 32-32, Playoff 2-2)
1997-1999 New York Jets (Regular Season 29-19, Playoff 1-1)
2003-2006 Dallas Cowboys (Regular Season 34-30, Playoff 0-2)

Primo coach di sempre a portare ai playoff quattro franchigie diverse e ogni squadra che ha preso in mano (sempre reduce da record negativi) ha raggiunto i playoff entro la seconda stagione. Due Super Bowl vinti con i Giants (uno nella stagione 1986 che tecnicamente non conta all'interno di questo giochino ma impreziosice quanto fatto negli anni successivi), uno disputato con i New England Patriots pre Belichick e uno sfiorato con i New York Jets (e, se mi permettete, questa è una vera impresa). Il suo coaching tree (in parole povere, gli assistenti di cui si è circondato) contiene nomi come Bill Belichick, Sean Payton, Mike Zimmer e Tom Coughlin, sintomo di una capacità notevole di scegliere collaboratori di alto livello.

Andy Reid
1999-2012 Philadelphia Eagles (Regular Season 130-93-1, Playoff 10-9)
2013-2018 Kansas City Chiefs (Regular Season 65-31, Playoff 2-5)

Un magnifico perdente, una sola apparizione al Super Bowl (nel 2004, perso dagli Eagles contro i soliti Patriots) e ben cinque sconfitte ai Championship. Eppure, se Belichick è l'allenatore più forte di questo secolo (se non di sempre) forse Reid è colui che ha influenzato maggiormente il gioco. Fautore della West Coast Offense, non a caso molti suoi assistenti sono poi diventati coach di buono, a volte ottimo, livello: John Harbaugh dei Ravens e Doug Pederson degli Eagles sono i due casi più eloquenti grazie a due vittorie al Super Bowl ma Ron Rivera, Todd Bowles e l'ultimo Coach of the Year Matt Nagy meritano ugualmente una menzione. Ha trasformato Alex Smith in un Pro Bowler e sinceramente dubito che Patrick Mahomes (sicuramente dotato di qualità fuori dal comune) avrebbe avuto lo stesso impatto sotto un altro coach.

Marty Schottenheimer
1984-1988 Cleveland Browns (Regular Season 44-27, Playoff 2-4)
1989-1998 Kansas City Chiefs (Regular Season 101-58-1, Playoff 3-7)
2001 Washington Redskins (Regular Season 8-8)
2002-2006 San Diego Chargers (Regular Season 47-33, Playoff 0-2)

I suoi successi in postseason si contano letteralmente sulle dita di una mano, la sua scelta è quindi piuttosto hipster ma è impossibile ignorare che attualmente è settimo come numero di vittorie (200) in stagione nell'intera storia della NFL (anche se Andy Reid, per certi versi simile, è pronto al sorpasso con 195). Ha vinto partite con 18 starting quarterbacks diversi, per quello che è a tutti gli effetti un record e se è vero che ha vinto con l'ultimo Joe Montana e con il primo Drew Brees ha anche vinto 28 partite con Steve DeBerg e 10 con Elvis Grbac. Vero che in postseason alcune sue scelte sono state criticabili (ad esempio ripresentare proprio il rientrante Grbac al posto di Rich Gannon) ma spesso si è semplicemente trovato ad affrontare una squadra più forte e ha portato i suoi teams anche oltre le loro potenzialità, solo in alcune stagioni con Kansas City il talento della squadra era effettivamente abbastanza alto da competere. 

Mike Shanahan
1988-1989 Los Angeles Raiders (Regular Season 8-12)
1995-2008 Denver Broncos (Regular Season 138-86, Playoff 8-5)
2010-2013 Washington Redskins (Regular Season 24-40, Playoff 0-1)

Dopo la parentesi poco fortunata con i Raiders (7-9 e poi il licenziamento dopo una partenza 1-3) il buon lavoro svolto come offensive coordinator ai 49ers ha permesso a Shanahan di avere una seconda chance e dubito che i Broncos si siano pentiti della scelta. Quando ormai le speranze di titolo con John Elway in cabina di regia sembravano svanite l'arrivo di Shanahan (insieme al RB Terrell Davis e al WR Rod Smith) riportò i Broncos ai playoff dopo alcune stagioni deludenti e, grazie soprattutto ad una linea difensiva efficacissima, alla vittoria di due Super Bowl consecutivi. Sotto la sua guida Denver ha racimolato stagioni positive anche dopo il ritiro di Elway ma sono poi mancate le vittorie ai playoff (una sola su sei partite giocate dal 2000 in poi). Ha il merito di aver risollevato una franchigia che sembrava avviata ad una lenta ricostruzione ma si è poi "trascinato" in stagioni mediocri e l'ultima esperienza ai Redskins rovina un po', nel complesso, la carriera.

Se fossi obbligato a scegliere cinque nomi sarebbero Belichick, Parcells, Coughlin, Johnson e Reid ma le variabili in gioco sono talmente tante che è impossibile avere una verità oggettiva e la preferenza personale (nel mio caso sicuramente verso Reid) gioca un ruolo decisivo.
Credo manchi Bill Walsh 
con la West coast offense ha rivoluzionato nfl..
 
Rispondi
#33
Walsh non messo perché non rientra negli ultimi 30 anni.

Se poi qualcuno volesse posso anche fare un lungo pippone sui migliori allenatori dell'intera storia NFL ma dubito lo richieda qualcuno Asd
 
Rispondi
#34
Vero
io ho iniziato a seguire da metà anni 80

Sportivamente

1 belichik (new england la odio..però non si può negare quello che ha realizzato )
2 Mourinho, tatticamente non il migliore , anzi , come trascinatore davanti anni luce a tutti
3 Salzwedel.. pochi sanno chi è. .ma dalla ddr..ha creato prima il ciclismo su pista (inseguimento) australiano..poi inglese e infine danese
 
Rispondi
#35
Mourinho dal 2002 al 2012 è stato il top (sempre tra i top 3 intendo)....ormai sono 8 anni che fa moooolta fatica...
nonostante abbia vinto con Porto ed Inter secondo me non rientra nemmeno nei prime tre del calcio...
 
Rispondi
#36
Lo stesso Mourinho che ha ridicolizzato il Tiki Taka ?
In quella semifinale c'erano due allenatori, uno in piedi, fiero, con l'occhio della Tigre e un altro che sembrava un cuccioletto indifeso.
MOU ! Wub
 
Rispondi
#37
Diamo comunque il merito a Hiddink di essere stato il primo a imbrigliare il Barça di Guardiola, per quanto non fosse lo stesso tiki taka dell'anno successivo, e a Simeone (piaccia o no) a demolirlo del tutto.

Comunque direi che nessun allenatore di calcio possa rientrare in una top 5 sportiva, probabilmente perché le varie innovazioni tattiche trovano una contromossa o un' evoluzione in breve tempo. Questo rende anche più difficile creare delle vere dinastie, tipiche di altri sport
 
Rispondi
#38
Mourinho non ha ridicolizzato nessuno...3 esoneri in carriera...giocava in CHL con Pepe come mediano...
al Real 0 finali in 3 anni e appena andato via lui 4 titoli in 5 anni...
Purtroppo, ed io l'ho ammirato molto, nella top 3 non si può proprio vedere...
 
Rispondi
#39
L'hai vista la semifinale 2010 tra i "marziani" e la vittima sacrificale ?
Dalle tue parole non mi sembra.
 
Rispondi
#40
(29-10-2019, 06:03 PM)melo21 Ha scritto: Diamo comunque il merito a Hiddink di essere stato il primo a imbrigliare il Barça di Guardiola, per quanto non fosse lo stesso tiki taka dell'anno successivo, e a Simeone (piaccia o no) a demolirlo del tutto.

Comunque direi che nessun allenatore di calcio possa rientrare in una top 5 sportiva, probabilmente perché le varie innovazioni tattiche trovano una contromossa o un' evoluzione in breve tempo. Questo rende anche più difficile creare delle vere dinastie, tipiche di altri sport

Ma come tattico non lo vedo nei 5 nemmeno io
sto parlando di carisma , trascinatori come lui , non ne ricordo
chiedi a chi l ha avuto. Certo , società,  giocatori e tifosi lo devono seguire ciecamente
 
Rispondi
  


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