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Qatar 2016, primo sopralluogo di Cassani e Salvoldi sul percorso iridato
#1
Qatar, Cassani in ricognizione sul percorso iridato del 2016
Trasferta azzurra subito dopo il Giro del Trentino

Davide Cassani è a tutta tra presente e futuro. Il commissario tecnico della nazionale italiana si prepara infatti a guidare una nuova formazione mista al Giro del Trentino che scatta martedì e subito dopo la conclusione della corsa volerà in Qatar per studiare il percorso del mondiale 2016.
Alla trasferta araba - partenza domenica 26 da Malpensa, rientro nel tardo pomeriggio di martedì 28 aprile - Cassani sarà accompagnato dal ct delle donne Edoardo Salvoldi e da quello degli Under 23 Marino Amadori.
Quello del Qatar sarà un mondiale destinato ai velocisti (tramontata infatti l'idea di costruire una salita artificiale) nel quale giocheranno un ruolo importante vento, tempeste di sabbia e caldo. E proprio per cercare di evitare il grande caldo, la settimana mondiale cambierà data, spostandosi al 9-16 ottobre, con conseguente lietamente di tutto il calendario del ciclismo mondiale.

tuttobiciweb.it
 
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#2
Mi gioco la casa che si porta Pozzato a fare la ricognizione
 
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#3
Qatar 2016, primo sopralluogo di Cassani e Salvoldi sul percorso iridato
L’emirato ospiterà le sfide mondiali su strada del prossimo anno - Vento e temperature alte i fattori determinanti

[Immagine: 95fd41d6-e582-4313-8b50-98d3569598d7_medium_p.jpg]

Qatar (27/4) – Per il Coordinatore delle Squadre Nazionali, Davide Cassani ed il CT settore femminile, Dino Salvoldi, si è appena conclusa oggi la prima ricognizione sul percorso in Qatar, teatro dal 9 al 16 ottobre 2016, dei Campionati del Mondo di ciclismo.

“La prima parte del percorso della prova in linea è di 80 km e attraversa il deserto. È un tratto caratterizzato dal forte vento, fattore determinante. La seconda parte della gara si snoda su di un circuito di 19 km circa, che per gli uomini sarà ripetuto otto volte, mentre per le donne due.

Nella seconda parte il circuito presenta curve, alcune rotonde, l’ultima a 5 km dall’arrivo. Un’altra caratteristica è la presenza di un tratto di 1.500 metri di pavè, regolare e di porfido. In generale tutte le categorie dovranno fare i conti con il vento sempre molto forte e le alte temperature. Il percorso è piatto e potrebbero esserci azioni in gruppo anche da lontano. Lo stress può nascere dal fattore meteo e, appunto, dalla presenza del vento e dalla difficoltà di tenere la posizione, soprattutto nella cronometro” – spiega il CT Davide Cassani.

Anche il CT della Nazionale Donne, Dino Salvoldi, dopo aver visionato il percorso sottolinea che: “La sostanziale differenza per le donne è che dopo la prima parte del percorso di 80 km che attraversano il deserto, una volta entrate nel circuito, mancheranno poco meno di 40 km all’arrivo. E questo sarà determinante ai fini della classifica. Oltre al vento, sempre molto forte, un altro fattore determinante sono le temperature che possono arrivare anche a picchi di 40°. Le juniores gareggeranno nel circuito finale, completamente pianeggiante, con non molte difficoltà e molto spettacolare. Per le gare a cronometro, la prima parte ricalca le corse in linea, ma con ritorni anticipati. I fattori vento e temperature alte gicheranno un ruolo decisivo”

Ufficio Stampa Fci
 
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