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NFL Season 2021
#21
 

Avevano paura di rimanere senza giocatori.

Alcune firme comunque interessanti, soprattutto se il cap nei prossimi anni dovesse (come auspicabile) alzarsi nuovamente.
 
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#22
Abbiamo firmato Andy Dalton.

Boh...
 
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#23
E abbiamo anche rifirmato Ifedi...

Nel frattempo i 49ers sganciano i soldoni per tenere Trent Williams che diventa l'OL più pagato.

E noi abbiamo preso Dalton e tenuto Ifedi...

E anche quest'anno il QB che lancerà più di 4000 yards a Chicago lo vediamo l'anno prossimo.
 
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#24
E intanto Trubisky si accasa ai Bills a fare il backup di Josh Allen.

Come QB di riserva può andare.
 
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#25
Io pensavo che tifare il Genoa fosse già abbastanza probante per il mio fegato.

Poi mi sveglio alla mattina e leggo che i Bears hanno tagliato Kyle Fuller.

Ma vaffanculo.
 
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#26
Siccome già di cazzate sul football ne scrivo tante, quest'anno provo ad aggiungerne qualche altra riguardante il draft. Non mi lancerò in analisi super approfondite (non ho purtroppo il tempo di andare ad analizzare in profondità i tape) ma solo brevissimi cenni.

Quarterback

Una classe molto interessante guidata da un vero e proprio talento generazionale che è Trevor Lawrence (Clemson), unico QB del draft su cui si può scommettere con serenità fin dal day 1. Decision making, braccio potente e preciso su tutti i livelli del campo (corto, medio, profondo), ha anche l'atletismo per estendere le giocate grazie all'uso delle proprie gambe e ha sempre dimostrato doti naturali di leadership. Consiglio di recuperare lo show messo in piedi contro Alabama al Championship 2019.

Dietro di lui c'è un terzetto di QB con gerarchie che stanno cambiando spesso nelle board, personalmente dietro a Lawrence metto Justin Fields (Ohio State), dual-threat quarterback che va molto per la maggiore in questi anni, sarebbe probabilmente stato il primo QB nella board in tutti i draft degli ultimi anni. Sceso in molti rankings per via dell'insuccesso di tutti i QB usciti da Ohio State ma in questo caso il talento è molto superiore a Dwayne Haskins, Terrelle Pryor e altri. Il talento non manca a Trey Lance (North Dakota State) che è un po' il boom or bust di questo draft, o esce un franchise QB oppure non se ne tira fuori neanche un backup. Grazie al suo fisico è il più runner dei QB di questo draft, deve lavorare sulla precisione e sul decision making, spesso punta troppo sulle sue capacità atletiche e sulle corse piuttosto che sul suo incredibile braccio per quanto riguarda la potenza. Il braccione non manca neanche a Zach Wilson (BYU) ma rispetto agli altri ho paura che pecchi un po' di precisione e avrà bisogno di lavorare su questo per avere successo in NFL. La schedule di BYU può averlo aiutato a mettere su buoni numeri ma come ricevitori non era circondato dal talento come altri suoi colleghi, anche se la linea offensiva di BYU è di alto livello.

Molto più quarterback old style è Mac Jones (Alabama), poco mobile ma piuttosto preciso, più di tutti gli altri ha bisogno di un sistema intorno a lui (linea offensiva e ricevitori) di livello come ha avuto ad Alabama. Profilo da New England Patriots alla Jimmy Garoppolo, non lo sceglierei al primo giro ma in alcuni mock l'ho visto anche in alto. Prospetti su cui, con il giusto contesto e molta fortuna, si può lavorare bene sono Davis Mills (Stanford) e Kyle Trask (Florida), che è stato anche a lungo in lizza per l'Heisman Trophy. Entrambi non particolarmente mobili, il primo deve migliorare soprattutto nel decision making mentre il secondo sulla precisione nel corto raggio. In particolare Mills mi stuzzica particolarmente, dal terzo giro in giù può essere una steal se ci si lavora bene.

Tra i giocatori che potrebbero essere scelti nei giri più bassi ci sono Jamie Newman (Georgia), Kellen Mond (Texas A&M) e Shane Buechele (SMU), tutti prospetti su cui c'è sicuramente tanto lavoro da fare per renderli di livello NFL.
 
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#27
Cornerback

Come nelle altre posizioni che vedremo ci sono alcuni nomi che svettano su tutti gli altri. Uno di questi è sicuramente Caleb Farley (Virginia Tech) che non ha giocato l'ultima stagione a causa dell'opt-out ma aveva già dimostrato molto nelle due stagioni precedenti, un bel cornerback alto e veloce che si contende la palma di migliore di questa classe con Patrick Surtain II (Alabama), che è perfetto in press coverage e alla corte di Nick Saban ha mostrato tutto il suo valore. Personalmente li vedo davvero molto vicini come valore anche se Farley ha subito un intervento proprio in questi giorni un intervento che quindi potrebbe farne scendere le quotazioni.

Anche Jaycee Horn (South Carolina) è aggressivo e ottimo in press coverage ma deve migliorare nel portare i tackle. Interessante, per i giri più in basso, anche il suo compagno Israel Mukuamu che presumo che verrà sviluppato più come safety vista la stazza imponente. Molto fisico e dall'ottimo senso della poszione è Greg Newsome II (Northwestern). Di caratteristiche simili a Jaycee Horn si può segnalare Paulson Adebo (Stanford), anche lui per i giri dal terzo in poi. Ottimo nei movimenti Asante Samuel Jr. (Florida State) ma vista la stazza non imponente (è un 5'10) si presume che sarà impiegato principalmente come slot cornerback, stesso discorso si può fare per Elijah Molden (Washington). Altro giocatore da slot, ma più per avere un CB da rotazione che uno starter vero e proprio, Kary Vincent Jr. (LSU).

Un po' leggero ma molto veloce Eric Stokes (Georgia) mentre il suo compagno Tyson Campbell è maggiormente fisico ed entrambi non hanno ancora espresso il loro potenziale. Tanto potenziale anche in Ifeatu Melifonwu (Syracuse), atletismo fuori dal comune e va sgrezzato ma alcuni lampi sono molto buoni. Viene dall'opt-out Thomas Graham Jr. (Oregon) e pecca in velocità pura ma può essere una buona scelta per la sua capacità di stare piuttosto incollato al ricevitore.

Ci sono poi alcuni giocatori, oltre a Mukuamu, che hanno giocato cornerback al college ma che per dimensioni e caratteristiche si presume che possano essere impiegati più come safeties in NFL, ne parlerò nei giorni successivi.
 
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#28
Tight end

Ruolo sempre più importante nelle squadre NFL e quest'anno ce n'è uno che è diverse spanne sopra tutti gli altri. Sto parlando di Kyle Pitts (Florida), giocatore semplicemente pazzesco. Si muove con la velocità di un ricevitore (compreso un route tree già molto completo) ma con un'altezza di 6'6, il che lo rende un mismatch continuo. Mullen, l'allenatore dei Gators, lo ha schierato anche come slot receiver o esterno. Ha un controllo del corpo semplicemente sensazionale. Va rivisto come bloccatore (semplicemente perché ai Gators è stato poco sfruttato in quel frangente) ma ci si può sicuramente lavorare. In generale è uno dei migliori cinque prospetti indipendentemente dal ruolo.

Data la stazza è stato sfruttato maggiormente come blocker Pat Freiermuth (Penn State), che si può a grandi linee descrivere come un Gronkowski depotenziato. La velocità è il tratto distintivo di Brevin Jordan (Miami), che però non ha la stessa altezza e le stesse capacità naturali di Pitts ma può essere comunque un'arma pericolosa in un attacco NFL.
Non è particolarmente atletico ma ha stazza e forza sufficiente Hunter Long (Boston College), ottimo bloccatore e può essere anche un buon target soprattutto sul corto raggio e se messo in campo insieme ad un altro TE. In controtendenza con altri tight end Tommy Tremble (Notre Dame) che va rivisto più in fase di ricezione (che nel gioco di oggi è preponderante) piuttosto che in fase di blocking dove è forse il migliore dell'intera classe, può essere una steal se trova un coaching staff in grado di farlo progredire.

Non ho visto molti tape di altri ma i nomi che vanno per la maggiore e che potrebbero essere scelti tra il secondo e il terzo giorno sono Tre' McKitty (Georgia) e Kenny Yeboah (Ole Miss).
 
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#29

Tanta roba per i Dolphins che hanno due primi giri per tre anni consecutivi.

Invece sarà interessante vedere Trey Lance (perché presumo sceglieranno lui) da Shanahan.



E invece la tradano subito per la sesta, Grier scatenato. In pratica ha guadagnato un primo giro e un terzo scendendo di tre posizioni al draft, grandissima mossa.
 
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#30
Edge defender

Non una classe super come anche quella dell'anno scorso che però aveva la stella Chase Young che invece manca quest'anno. Ciò nonostante ci sono diversi prospetti interessanti. Dopo l'opt-out sono un po' scese le quotazioni di Gregory Rousseau (Miami), dotato di un altezza non comune per il ruolo e che ha tantissimo potenziale che ha bisogno però di essere sgrezzato. In maniera inversamente proporzionale è invece salito alla ribalta il suo compagno Jalean Phillips, di cui mi colpisce soprattutto la naturalezza con cui si muove per liberarsi del "suo" offensive lineman per andare a colpire il QB avversario. Il prospetto che sembra più pronto è Kwity Paye (Michigan) anche perché pesa già più di 270 libbre, ritengo che però abbia meno upside degli altri due. Phillips è il primo nella mia personale board ma le differenze con gli altri sono minime.

Uno degli edge che mi intriga maggiormente è Azeez Ojulari (Georgia), non particolarmente potente ma il suo primo passo è micidiale per riuscire a battere gli offensive linemen avversari senza bisogno di forza bruta, potrebbe andare anche al secondo giro. Altri prospetti da sgrezzare sono Joseph Ossai (Texas) e Jayson Oweh (Penn State), edge molto fisico che mi piace molto. 
La coppia di Pittsburgh, formata da Patrick Jones II e Rashad Weaver, è interessante. Jones è molto esplosivo, con la giusta combinazione di forza e velocità per andare a "caccia" del QB avversario. Weaver è potente e molto bravo a difendere le corse ma, a 24 anni, probabilmente non ha grande upside ed inoltre nel 2019 ha subito un grave infortunio (il classico torn ACL).

Si potrebbero fare tanti nomi (anche quando la qualità non è eccelsa la quantità non manca), per i giri dal terzo in giù segnalo qualcuno sparso: Janarius Robinson (Florida State), anche lui molto fisico e che ha mostrato ottimi lampi soprattutto come run defender; Quincy Roche (Miami), che non fa nulla in maniera eccelsa ma fa tante cose discretamente, anche in coverage; Dayo Odeyingbo (Vanderbilt), grandissimo atletismo e fisicità che può tornare utile in più ruoli anche se pure lui è molto grezzo; Ronnie Perkins (Oklahoma), pure lui dotato di primo passo e velocità anche se meno di Ojulari. Non si tratta, a meno di clamorosi sviluppi, di fuoriclasse ma quei giocatori che aggiungono "forza lavoro" che non può mai mancare.
 
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#31
Runningback

Ci sono tanti mantra che riguardano il football, da "L'attacco vende i biglietti, la difesa vince le partite" a "Se hai più di un quarterback allora non hai un quarterback", tra questi negli ultimi anni si è aggiunto "Non si scelgono i runningback al primo giro". Neanche al secondo, aggiungerei io, a meno che non si tratti di possibili campioni come, per quest'anno, Travis Etienne (Clemson) e Najee Harris (Alabama). Etienne è veloce e super elusivo ed è capace di essere una validissima opzione in ricezione in uscita dal backfield. Harris invece è un runningback molto più fisico, meno veloce ma può essere una macchina da yards after contact.

Javonte Williams (North Carolina) è un runningback molto fisico che ha formato un bel duo con il compagno Michael Carter che invece è più dotato di una certa agilità e soprattutto di cambiare direzione e velocità in un istante. Sicuramente non è un runningback da sovraccaricare di portate Kenneth Gainwell (Memphis), è leggerissimo ma la sua rapidità gli consente di guadagnare yards evitando i contatti e nell'unica stagione giocata al college è stato schierato anche come ricevitore ed è quindi un'ottima opzione anche in ricezione.

Per mio gusto personale mi piacciono i runningback come Khalil Herbert (Virginia Tech), che dopo aver ricevuto l'handoff legge i blocchi con pazienza e poi apre il gas, su di lui pesa il fatto che in ricezione sia stato quasi nullo negli anni al college. Ottimo bilanciamento del corpo per Trey Sermon (Ohio State), molto bravo ad assorbire i contatti. Jaret Patterson (Buffalo) è un altro che ha questo stile "paziente" ed è salito agli onori della cronaca questa stagione con una prestazione da 8 TD. Chuba Hubbard (Oklahoma State) ha prodotto tanto al college ma non sono sicuro che sia in grado di replicare la stessa produzione anche al livello superiore. Tanto fisico per Larry Rountree III (Missouri) che però non è proprio una macchina da yards after contact. Si tratta comunque di gente che non sceglierei mai prima del terzo giorno di draft, come anche Rhamondre Stevenson (Oklahoma) o Demetric Felton (UCLA).
 
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#32
(24-03-2021, 01:59 PM)Paruzzo Ha scritto: Siccome già di cazzate sul football ne scrivo tante, quest'anno provo ad aggiungerne qualche altra riguardante il draft. Non mi lancerò in analisi super approfondite (non ho purtroppo il tempo di andare ad analizzare in profondità i tape) ma solo brevissimi cenni.

Quarterback

Una classe molto interessante guidata da un vero e proprio talento generazionale che è Trevor Lawrence (Clemson), unico QB del draft su cui si può scommettere con serenità fin dal day 1. Decision making, braccio potente e preciso su tutti i livelli del campo (corto, medio, profondo), ha anche l'atletismo per estendere le giocate grazie all'uso delle proprie gambe e ha sempre dimostrato doti naturali di leadership. Consiglio di recuperare lo show messo in piedi contro Alabama al Championship 2019.

Dietro di lui c'è un terzetto di QB con gerarchie che stanno cambiando spesso nelle board, personalmente dietro a Lawrence metto Justin Fields (Ohio State), dual-threat quarterback che va molto per la maggiore in questi anni, sarebbe probabilmente stato il primo QB nella board in tutti i draft degli ultimi anni. Sceso in molti rankings per via dell'insuccesso di tutti i QB usciti da Ohio State ma in questo caso il talento è molto superiore a Dwayne Haskins, Terrelle Pryor e altri. Il talento non manca a Trey Lance (North Dakota State) che è un po' il boom or bust di questo draft, o esce un franchise QB oppure non se ne tira fuori neanche un backup. Grazie al suo fisico è il più runner dei QB di questo draft, deve lavorare sulla precisione e sul decision making, spesso punta troppo sulle sue capacità atletiche e sulle corse piuttosto che sul suo incredibile braccio per quanto riguarda la potenza. Il braccione non manca neanche a Zach Wilson (BYU) ma rispetto agli altri ho paura che pecchi un po' di precisione e avrà bisogno di lavorare su questo per avere successo in NFL. La schedule di BYU può averlo aiutato a mettere su buoni numeri ma come ricevitori non era circondato dal talento come altri suoi colleghi, anche se la linea offensiva di BYU è di alto livello.

Molto più quarterback old style è Mac Jones (Alabama), poco mobile ma piuttosto preciso, più di tutti gli altri ha bisogno di un sistema intorno a lui (linea offensiva e ricevitori) di livello come ha avuto ad Alabama. Profilo da New England Patriots alla Jimmy Garoppolo, non lo sceglierei al primo giro ma in alcuni mock l'ho visto anche in alto. Prospetti su cui, con il giusto contesto e molta fortuna, si può lavorare bene sono Davis Mills (Stanford) e Kyle Trask (Florida), che è stato anche a lungo in lizza per l'Heisman Trophy. Entrambi non particolarmente mobili, il primo deve migliorare soprattutto nel decision making mentre il secondo sulla precisione nel corto raggio. In particolare Mills mi stuzzica particolarmente, dal terzo giro in giù può essere una steal se ci si lavora bene.

Tra i giocatori che potrebbero essere scelti nei giri più bassi ci sono Jamie Newman (Georgia), Kellen Mond (Texas A&M) e Shane Buechele (SMU), tutti prospetti su cui c'è sicuramente tanto lavoro da fare per renderli di livello NFL.

Complimenti 
Non ho una gran passione per i qb atletici
Finirò nelle ultime parole famose..ma non prenderei mai fields
È buttare via una scelta
Mentre stravedo per trask
 
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#33
Trask ha dei limiti su cui bisogna lavorare, al college ha giocato dietro una buona linea e con Pitts, Toney e Grimes che erano tra i migliori gruppi di ricevitori del college football (Pitts verrà scelto tranquillamente in top 10, Toney forse al primo giro o comunque non sotto il secondo).

Nei primi giri rischia di essere una scelta buttata, dal terzo in giù chi ha un QB valido ma magari un po' avanti con gli anni potrebbe pensarci (se non avessero scelto Love l'anno scorso ad esempio i Packers potrebbero essere un'opzione oppure i Rams con Stafford). In quel tier lì comunque mi ispira maggiormente Mills, soprattutto come meccanica di lancio.
 
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#34
Safety

Non è una classe con nomi particolarmente di spicco ma ciò non toglie che non si possano trovare giocatori con un futuro da starter di livello. In generale i vari board mettono davanti a tutti Trevon Moehrig (TCU), safety che colpisce soprattutto per le sue capacità da ball hawk come testimoniato dai sei intercetti. A TCU ha formato la miglior coppia di safeties della nazione con Ar'Darius Washington, che è bravissimo nelle letture ma essendo solamente un 5'8 potrebbe avere problemi contro giocatori più fisici. Viste le sue dimensioni può benissimo essere impiegato anche come slot cornerback.

Caratteristiche simili a Moehrig sono quelle di Jevon Holland (Oregon), meno esplosivo ma con grande istinto per la palla e versatilità. Stesse cose si possono dire anche per Richie Grant (UCF), dotato di grande capacità di cambio di direzione e aggressività, anche lui molto versatile avendo giocato in diverse posizioni. Ha la giusta fluidità nei movimenti e le grandi doti fisiche e di altezza Hamsah Nasirildeen (Florida State), ibrido tra safety e linebacker che negli ultimi anni è salito alla ribalta.

Un infortunio nel 2020 è il grosso punto di domanda su Andre Cisco (Syracuse), anch'egli con grandissime capacità di seguire la palla come testimoniato dal numero di passaggi deviati o intercettati. Stessa cosa per James Wiggins (Cincinnati), che aveva mostrato grandi capacità ma un grave infortunio nel 2019 lo ha un po' limitato successivamente, ma ha degli istinti naturali e grande esplosività che, se il suo recupero dall'infortunio fosse completo, potrebbe produrre tanto anche in NFL anche in run defense o nei blitz. Tra gli altri nomi che potrebbero uscire ci sono Jamar Johnson (Indiana), Richard LeCounte III (Georgia), Tyree Gillespie (Missouri) e Talanoa Hufanga (USC). Come detto non essendo una classe con dei super talenti non è facile fare dei nomi sicuri, molto dipenderà dal contesto in cu finiranno questi ragazzi.
 
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#35

Oltre a questo, la NFL ha annunciato che nei prossimi 8 anni tutte e 32 le squadre giocheranno almeno una partita in Europa, non solo Londra ma si parla anche di Berlino o Monaco.
 
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#36
Sarebbe bello anche se facessero.una partita in Italia
 
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#37
Offensive lineman

I giocatori più importanti di cui non si parla mai (anche se i migliori di loro strappano contratti di livello), spesso più fanno bene il loro lavoro e meno vengono nominati in telecronaca ma al draft hanno forse il loro massimo momento di popolarità e anche quest'anno ci sono tanti nomi tra cui pescare. Il primo fra tutti è Penei Sewell (Oregon), penso il miglior prospetto OL da Quenton Nelson. Consiglio la visione di questo video per capire di cosa si sta parlando. La sua presenza fa passare in secondo piano tanti bei talenti, come Rashawn Slater (Northwestern) che ha fatto opt-out ma l'anno scorso è il giocatore che più di tutti ha limitato Chase Young oppure Christian Darrisaw (Virginia Tech) che possiede una forza pazzesca nella parte superiore del corpo, utile sia per proteggere il QB sia per aprire varchi per le corse.

Come detto c'è tantissima profondità quindi continuo con una carrellata di nomi, rimanendo tra i tackle: Teven Jenkins (Oklahoma State) ha un primo passo veloce che gli permette di allinearsi in posizione subito dopo lo snap per sfruttare tutta la sua tecnica, vista una lunghezza di braccia non eccelsa potrebbe essere spostato come guardia; Dillon Radunz (North Dakota State) è uno dei migliori come run blocker e possiede una buona agilità laterale; Jalen Mayfield (Michigan) è ottimo in pass protection e forse più di tutti gli altri può essere sviluppato indifferentemente sia come left tackle che come right tackle; Liam Eichenberg (Notre Dame) non è forse il più veloce o "forte" ma possiede la tecnica e il footwork giusto per il ruolo. Altri nomi interessanti su cui non mi soffermo sono Samuel Cosmi (Texas), Jackson Carman (Clemson), Brady Christensen (BYU) e Walker Little (Stanford).

Passando agli uomini interni il primo nelle board è Alijah Vera-Tucker (USC) che ha giocato anche tackle nell'ultima stagione ma è formalmente una guardia ed è un atleta molto fluido che in pass protection è quasi insuperabile. Qualche acciacco fisico di troppo ha fatto calare le quotazioni di Wyatt Davis (Ohio State) ma la forza e l'agilità non gli mancano, come sicuramente non mancano a Landon Dickerson (Alabama), non so se possa essere un centro o una guardia ma in ogni caso può fare la differenza se ha recuperato dall'infortunio delle ultime partite di stagione. La linea di Alabama porterà in NFL anche Alex Leatherwood, che ha giocato left tackle ma può essere spostato anche all'interno, e Deonte Brown, che ha impressionato per il fisico possente ma che ho paura che non abbia la tecnica per essere efficace in pass protection come lo può essere in run blocking. Gli preferirei Trey Smith (Tennessee), anche se pure lui non possiede tanta mobilità e principalmente è utile per bloccare per le corse. Come centro oltre a Dickerson il nome più interessante è quello di Creedy Humphrey (Oklahoma).
 
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#38
Darnold ai Panthers per un sesto giro di quest'anno è un secondo e un quarto del prossimo anno.

Se mai ci fossero stati dubbi i Jets sceglieranno sicuramente un QB.
 
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#39
Linebacker e defensive interior

Li inserisco in una categoria unica anche se ovviamente come ruoli sono diversi. Il fatto è che sono i ruoli della difesa meno "sexy", in particolare gli uomini di linea, e quindi voglio chiudere questa panoramica con un'ultima puntata col botto. Continuando con l'alternanza attacco-difesa avrei dovuto finire con un post riguardo i linebacker che come finale di serie (se così posso chiamare questi miei articoletti del cazzo) sarebbe stato più o meno del livello "Game of Thrones". Quindi se c'è qualcuno che legge queste mie "analisi" (ahahahah) vi beccate linebacker e defensive interior in un'unica soluzione.

Chiusa questa doverosa premessa partiamo con i linebacker e i nomi che si contendono la palma del migliore del lotto sono essenzialmente due: Micah Parsons (Penn State) e Jeremiah Owusu-Koramoah (Notre Dame), più facilmente noto come JOK. Parsons è un prospetto veramente incredibile, unisce atletismo e fisicità come nessun altro dei suoi pari ruolo in questo draft, ha un leggero upside in coverage ma per il resto sa fare veramente tutto. JOK ha molta meno fisicità ma ha una mobilità e un gran primo passo che gli permettono di arrivare al QB o al RB con facilità, deve leggermente migliorare come "disciplina" perché in alcuni casi questa sua velocità e voglia di fare lo porta a mancare delle letture. Punto di forza è sicuramente anche la sua versatilità.

Difficile che, tolti loro due, ci siano altri linebacker al primo giro ma tra i prospetti migliori si possono citare Zaven Collins (Tulsa), che ha una combinazione altezza-peso che lo rendono un freak atletico ma paradossalmente ha più margini di miglioramento come tackler che come linebacker in coverage, oppure Nick Bolton (Missouri) che invece è perfetto per inserirsi nei gap che si formano nella linea offensiva avversaria. Nei giri successivi ci sono altri nomi interessanti come Jamin Davis (Kentucky), Jabril Cox (LSU) e Baron Browning (Ohio State).

Se tra i linebacker c'è quanto meno competizione tra i primi due, per gli interior difensive linemen ogni discussione sul migliore comincia e finisce con Christian Barmore (Alabama), a meno di sorprese dovrebbe essere l'unico scelto al primo giro. Va un po' sgrezzato e contenuto il suo modo di giocare "frenetico" ma la potenza per inserirsi nei gap e portare pressione al QB ce l'ha e ne ha tanta. Oltre a lui i nomi più interessanti sono Levi Onwuzurike (Washington), atletico, veloce e difficile da bloccare grazie ad una buona tecnica di base, Jay Tufele (USC) che ha ancora limiti nel leggere i blocchi ma ha un gran controllo del corpo, Daviyon Nixon (Iowa), giocatore esplosivo e con il giusto mix di atletismo e potenza per fare bene anche in NFL. Tolto il primo comunque le varie board sono molto eterogenee, altri nomi sono Milton Williams (Louisiana Tech), Marlon Tuipulotu (USC) e Tommy Togiai (Ohio State).
 
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#40
Wide receiver

Non so chi sia arrivato a leggere tutte ste belle pappardelle (ma in realtà più che altro mi diverto io a scriverle, anche se le leggesse solo una persona sarei contento) ma come detto voglio chiudere questa serie con il botto e quindi mi sono lasciato per ultimo il meglio. Sulla falsariga dell'anno scorso, grazie anche ad un gioco sempre più orientato verso i passaggi, la classe di ricevitori di questo draft si presenta di qualità e profonda e anche stilare un ranking non è semplice e dipende anche dal gusto personale. Avrei potuto inserire anche Kyle Pitts in questa lista ma c'era già tanta carne al fuoco e ho preferito dedicare una puntata esclusivamente ai tight end.

Nonostante l'opt-out di questa stagione tra i nomi più caldi c'è sicuramente Ja'Marr Chase (LSU), ricevitore ottimo in tutto ma soprattutto, rispetto agli altri, con il fisico adatto per battere la press coverage dei cornerback avversari. Oltre a lui, nel tier top dei ricevitori di quest'anno si trovano l'Heisman Trophy Devonta Smith e Jaylen Waddle, entrambi di Alabama. Smith è un furetto, capace di creare separazione e guadagnare molte yards after catch ed è quasi innaturale come riesca a cambiare direzione senza perdere minimamente velocità; Waddle invece è un vero e proprio speedster, non so quanti cornerback ci siano che possano reggerlo in campo aperto, una sorta di Tyreek Hill. Personalmente i miei dubbi su Smith sono soprattutto sul fisico perché rischia di essere troppo leggero quando si trova contro dei cornerback più fisici in press coverage. Il fatto che il vincitore dell'Heisman Trophy (primo ricevitore a vincere il premio dal 1990, solo il quarto nella storia) non sia neanche sul podio in certi positional rankings è indicativo sul livello globale di questa draft class. Se non è Smith, il terzo ricevitore in un ipotetico ranking è Rashod Bateman (Minnesota), che non possiede l'accelerazione di Waddle o la velocità di Smith ma ha un ottimo footwork che gli permette di creare separazione e con la sua altezza unita al fisico è in grado di vincere la maggior parte delle catch contestate.

L'opt-out di Chase ha permesso a Terrace Marshall Jr. (LSU) di emergere, grazie non solo all'insolita combinazione tra altezza e velocità ma anche alle sue qualità tecniche, sta un po' più in basso di altri per una fastidiosa tendenza a droppare palloni oggettivamente prendibili. Basso ma fisicamente pronto è Rondale Moore (Purdue), con una capacità quasi inspiegabile di cambiare velocità in un battito di ciglia, unico dubbio gli infortuni. Amon-Ra St. Brown (USC) non ha solo un nome bellissimo ma ha anche un controllo del corpo pazzesco nonostante non sia particolarmente esplosivo. Ci sono dubbi sulla capacità di correre le tracce per Kadarius Toney (Florida) ma molti meno sulla capacità di accelerazione e di ricevere, con uno staff in grado di "disciplinarlo" può essere un crack così come può essere una scelta sprecata se non sviluppato. Per chi ha già un vero receiver 1 ma vuole aggiungere profondità una delle scelte più sicure può essere Dyami Brown (North Carolina), che può essere letale sul profondo (è stato utilizzato principalmente per quello) ma non è detto che non possa espandere il suo route tree perlomeno nel livello intermedio del campo. Ci sono poi due ricevitori che colpiscono soprattutto per l'altezza, anche se entrambi non hanno un super cambio di velocità, e sono Nico Collins (Michigan) e Tamorrion Terry (Florida State). Altre scelte che troveranno posto sono l'esplosivo Tylan Wallace (Oklahoma State) e il potente Josh Palmer (Tennessee), il primo potrebbe avere problemi per quanto riguarda il rilascio contro i cornerback in press coverage mentre il secondo deve sicuramente migliorare nei cambi di direzione.

Nel gioco odierno è sempre importante la figura dello slot receiver (a grandi linee il ricevitore che gioca più internamente) e ce ne sono diversi molto interessanti. Elijah Moore (Ole Miss) da questo punto di vista è il nome migliore, veloce e bravo nei movimenti del corpo per ingannare i difensori avversari con bei cambi di direzione ma non è il solo: Amari Rodgers (Clemson) colpisce per la prestanza fisica che lo porta a mantenere l'equilibrio anche dopo aver subito i tackle mentre Jaelon Darden (North Texas), ricevitore super elusivo che probabilmente verrà impiegato anche come returner. Chatarius 'Tutu' Atwell (Louisville), D'Wayne Eskridge (Western Michigan) e Shi Smith (South Carolina) sono però tutti nomi interessanti. Sarei curioso di vedere in questo ruolo anche Trevon Grimes (Florida) ma dubito che verrà sviluppato come slot receiver sovradimensionato.

A questo punto l'appuntamento è per le notti tra il 29 aprile e il 1 maggio per l'86esima edizione del draft NFL.
 
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