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Sondaggio: Chi preferite?
Pinot
Aru
Bardet
Chaves
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Note: questo è un sondaggio pubblico, gli altri utenti possono vedere cosa hai votato.
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Nati nel 90
#1
Aru, Bardet, Pinot, Chaves.

Tutti e quattro nati nel 90, tutti e quattro tra i migliori interpreti al mondo delle corse a tappe, ma con carriere e caratteri diversissimi. Chi preferite? Chi vedete meglio in ottica futura?

Pinot era chiamato ad essere il faro del ciclismo francese, ma un carattere particolarmente fragile e un talento forse inferiore a ciò che si pensava lo hanno ridimensionato, i mezzi restano ottimi, ma l'anno prossimo è chiamato alla stagione delle verità perché 2015 e 2016 sono stati piuttosto deludenti.

Aru è stato l'ultimo a passare professionista, ma è il primo ad aver vinto un grande giro. Il Tour di quest'anno lo ha ridimensionato e non poco, non solo per la crisi che lo ha catapultato fuori dalla top-10, ma durante tutta la Grande Boucle non ha reso come ci si aspettava il che ha sollevato nuove questioni: è un problema di talento oppure hanno influito dei fattori esterni? Viene da chiedersi se può essere solo un corridore competitivo ad altissimi livelli a Giro e Vuelta e non al Tour.

Bardet dei quattro è quello che partiva dalla base peggiore che detto in parole povere era il meno talentuoso. Però è anche quello che è cresciuto di più ed è andato oltre le più rosee aspettative, credo che nessuno fino a pochi mesi fa si sarebbe immaginato di vederlo sul podio al Tour.

Infine abbiamo Chaves, forse il talento più cristallino, l'ultimo ad esplodere per via del bruttissimo infortunio patito al Laigueglia del 2013 che gli ha fatto perdere un anno di carriera, ma alla fine è riuscito ad emergere e i miglioramenti dal 2015 al 2016 sono evidenti. Sta facendo una grandissima stagione, quando è in giornata in montagna vola, peccato sia ancora un po' incostante e faccia fatica a reggere le tre settimane. Intanto però si è portato a casa la tappa più dura dell'anno e rischia seriamente di arrivare sul podio anche alla Vuelta dopo esserci riuscito al Giro. Inoltre dei quattro è pure il mio preferito Wub

Poi vabbè, ci sarebbe pure Quintana, ma là stiamo a un livello ancora superiore.
 
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#2
Preferire preferisco, con tutta ovvietà, Fabio Aru!!  Italia

Ma se devo votare, come ho fatto, quello che mi sembra con il futuro più intrigante, allora Chaves. 
Sarà che lo sto apprezzando un po' di più in questa Vuelta, con la sensazione che stia trovando anche il fondo per le tre settimane. 
Bardet vedremo, ha disputato una stagione al di sopra delle attese, ha margine per lottare davvero con i primissimi? Il talento è difficile da definire. Forse manca, come per Aru, un po' di "potenza". 
Pinot credo che abbia troppi limiti caratteriali, ma ovviamente non è detto. 
Il fatto è che di recente è dura trovare buone sfere di cristallo... La mia blatera ogni tanto Simon e Adam, Adam e Simon, smozzicando poi qualcosa come ... opez... opez...
 
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#3
Per gli Yates dovresti fare un altro topic, "Nati nel 92" Asd

Con loro Luisito e Alapippo.
 
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#4
Aru è ancora tutto da capire cosa diventerà, i due podi al Giro e la vittoria alla Vuelta forse lo hanno innalzato troppo presto a campione assoluto (soprattuto da parte dei media italiani), certo sono risultati per i quali il 99% dei corridori venderebbe l'anima al diavolo ma ancora non hanno dato una definizione delle sue qualità attuali e potenziali, così come un Tour fallimentare non necessariamente lo definisce un brocco anche Nibali nel 2011 ha vissuto una stagione interlocutoria ma la sua crescita c'è da dire che è avvenuta diversamente. Dobbiamo solo aspettare per vedere se ha spazio per migliorare e soprattutto essere competitivo al Tour, oppure se ha bruciato le tappe e quelli raggiunti in questi primi anni di professionismo sono i suoi limiti.

Chaves dà l'idea di essere il più acerbo tra i quattro, la competitività nella terza settimana è un fattore sul quale si può lavorare nel tempo quindi forse è al momento quello con i maggiori margini di miglioramento sulla carta, d'altra parte con caratteristiche da tipico grimpeur può avere qualche difficoltà di natura tecnica rispetto agli altri.

Su Pinot i limiti mentali mostrati finora assumono sempre più una connotazione di natura cronica e a sto punto sembrerebbe che superarli del tutto possa essere impossibile, ma in qualche occasione possono essere aggirati e allora delle soddisfazioni anche importanti può togliersele, non è un fenomeno come forse veniva prematuramente dipinto in tenera età ma resta potenzialmente un ottimo corridore con però tutti i ben noti difetti di fabbrica annessi.

Bardet probabilmente rispetto agli altri parte da una base di talento meno evidente però è quello che più di tutti ha la capacità di ottenere anche più di quello che i mezzi atletici gli parrebbero consentirgli. Grinta da vendere, inventiva, e quest'anno ha dimostrato una grande solidità: pur se con un'unica vittoria (e che vittoria) è stato protagonista da febbraio a luglio in quasi tutte le corse che ha disputato, ha potenzialità per far bene anche nelle classiche (con un altro tipo di preparazione naturalmente) e ha sfruttato l'occasione della vita al Tour con un secondo posto che un po' è arrivato per grazia ricevuta ma molto se lo è guadagnato lui con la vittoria a Saint Gervais e soprattutto disputando una fantastica cronometro. Difficile pensare che possa ripetersi, ma lui probabilmente un modo per farlo lo troverà ^^


Penso non ci sia bisogno di dire per chi ho votato ^^
 
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[+] A 1 utente piace il post di BidoneJack
#5
I migliori sono nati nel 90 Cool
 
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#6
Bel sondaggio!

Ho letto il titolo prima di andare a dormire, ciò pensato su, vengo per rispondere e trovo Bidone che mi ha letto nel pensiero scrivendo esattamente ciò che penso  :P
Condivido quindi le sue parole ma non il voto, secondo me Chavez è quello più talentuoso appunto per il fatto dei margini di miglioramento e per i miglioramenti già fatti, basta vedere dov'era al giro 2015 e dov'è ora. Poi sicuramente è il meno spremuto dei 4 essendo in pratica passato prof nel 2014.

Pinot rischia di essere il meno vincente dei 4.. troppo fragile, ha già steccato 2 Tour e ne ha già corsi 5, e pure 2 Vuelte..margini fisicamente non credo ne abbia.. poi è bloccato pure in discesa
 
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#7
Sinora Aru mi sembra il migliore, pur con tutti i suoi limiti. Anche nei podi al Giro ha vissuto dei momenti di crisi. Comunque se mantiene questi livelli almeno altri 2-3 successi li può ottenere, probabilmente a Giro e Vuelta, mentre per il Tour dovrebbe trovare congiunzioni favorevoli , tipo Sastre 2008. I due francesi probabilmente si ritireranno senza aver mai vinto un GT, anche perchè sono sfavoriti dall'essere francesi e quindi dal puntare quasi sempre sul Tour. Chaves invece a mio avviso è ancora tutto da scoprire, è presto per capire cosa diventerà
 
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#8
Ci sarebbe pure Tom Dumoulin che ha sprecato un anno intero per puntare all'oro olimpico a cronometro. Lui si migliorando ancora in salita e con dei percorso di Tour vecchia maniera potrebbe essere un serio contendente per le Grand Boucle che verranno.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Danilo M.
#9
Piccola chicca che non so se tutti hanno notato.

Chaves dopo lo scatto si alza davvero poco sui pedali(al contrario di Quintana), va su seduto col rapportone che fa molto scalatori anni 70/80, sarà per questo che ha conquistato OldGibi.
 
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#10
(06-09-2016, 12:43 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Piccola chicca che non so se tutti hanno notato.

Chaves dopo lo scatto si alza davvero poco sui pedali(al contrario di Quintana), va su seduto col rapportone che fa molto scalatori anni 70/80, sarà per questo che ha conquistato OldGibi.

Mettici pure i 60... Non era più il ciclismo alla radio (che pure ricordo vagamente), l'immagine dell'uomo solo che appariva dalle nebbie di un tornante, ma c'era comunque spazio per l'immaginario, a partire dalla Tv in bianco e nero, da Bitossi che si fermava per la tachicardia e poi rimontava in bici, a volte andando persino a vincere, discesista come pochi, e ancor più Zilioli... E penso alla combattività di Dancelli, alle immagini di Taccone immancabilmente da solo sulle Alpi nel Giro vinto da Balmamion... Ricordo Motta, fermo per un anno, al rientro con la speranza di mio padre che potesse battere Merckx: "Motta è forte anche in volata, al belga gliele può suonare!". Erano spezzoni di corse, si collegavano, vedevi qualche immagine sbiadita con De Zan che sintetizzava la corsa dicendo 280.000 parole in 18 secondi e mezzo, magari restituivano la linea prima dell'arrivo... Non ne capivo gran che (nemmeno oggi, eh  :D ) ma mi piaceva tantissimo. 
L'estate (negli anni 60, quando avevo una decina d'anni) compravo le palline di plastica con le foto dei corridori dentro (queste credo che nessuno le possa ricordare) e in spiaggia si creavano lunghissimi circuiti, gareggiando a suon di "schicchere" con le dita. 
Ricordo il Trofeo Baracchi, che per motivi inspiegabili mi piaceva tantissimo. 
Poi tifavo Battaglin e Baronchelli, prediligendo chi poteva fare la differenza sulle grandi montagne. Battaglin mi mise in ginocchio a urlare davanti al televisore quando staccò Hinault, guadagnando un paio di minuti, il giorno prima dell'impresa sullo Stelvio del francese. Per tornare in ginocchio urlante davanti al televisore ho aspettato lo scatto di Pantani sul Mortirolo, le uniche due volte (ora non ho più l'età e, soprattutto, le ginocchia per farlo!). 
In realtà preferisco gli scalatori "andanceus" (si scrive così?) come De Zan ci informava una decina di volte a telecronaca... Le progressioni da seduto mi ricordano il modo in cui Indurain massacrava tutti, e non mi piaceva... (ma rispetto per Miguelon). Poi, se riesce a farle Nibali mi piacciono di più! 
Chaves in questo finale di Vuelta sta andando più forte in salita di quanto mi aspettassi, bene così. E poi è simpatico!
 
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[+] A 4 utenti piace il post di OldGibi
#11
Un corridore nato nel '90 che anni fa pensavo potesse diventare uno molto competitivo nelle corse a tappe è Rohan Dennis..ottimo cronoman che aveva dimostrato una buona tenuta in salita..al Delfinato 2013, oltre alla buonissima crono, mi stupì come andò sulle montagne, infatti chiuse al nono posto in CG.. da li però non è più cresciuto, ha ottenuto qualche buon risultato nelle corse americane e al Down Under ma li conta relativamente (ha anche vestito la maglia gialla al Tour ma intendo risultati a livello di classifica).. anzi mi pare che sia pure peggiorata la sua tenuta in salita
 
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#12
In salita va forte solo negli USA per ora dove la concorrenza è di livello molto basso.

Mi ricorda Zabrinskie.

Best case direi Michael Rogers.

T-Dum che citava Duilio mi pare fatto di tutt'altra pasta.
 
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#13
Si infatti Domoulin molto più talentuoso.. diciamo che in Dennis ci credevo nelle sue prime apparizioni tra i professionisti
 
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