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Parigi-Nizza, grandi nomi al via ad illuminare la Corsa del Sole
#1
Parigi - Nizza, grandi nomi al via ad illuminare la Corsa del Sole

[Immagine: 616px-Paris%E2%80%93Nice_logo.svg.png]

IL PERCORSO

Il World Tour approda in Europa con la 73esima edizione della Parigi - Nizza. Si parte l'8 marzo da Maurepas, con un prologo cittadino di 6,7 km, per arrivare il 15 marzo in Costa Azzurra, dove verrà scalato il classico Col d'Èze con una cronometro individuale di 9,6 km con partenza da Nizza, che contribuirà a rendere incerta la classifica finale della corsa fino all'ultimo. In mezzo altre sei tappe. Le prime tre tappe, da Saint-Rémy-lès-Chevreuse a Contres (192 km), da ZooParc de Beauval - Saint-Aignan a Saint-Amand-Montrond (172 km) e da Saint-Amand-Montrond a Saint-Pourçain-sur-Sioule (179 km), saranno quasi sicuramente decise in volata, dove l'unico pericolo per i big potrebbero essere i ventagli. Molto verosimilmente anche la quinta tappa, la Saint-Etienne - Rasteau di 192 km, si deciderà allo stesso modo. Lo spazio per le ruote veloci quindi non manca sicuramente. La tappa regina è invece senza dubbio la quarta, con partenza da Varennes-sur-Allier per arrivare, dopo 204 km, alla Croix de Chaubouret, ascesa di 10 km al 6,5% di pendenza media. In mezzo 5 GPM di terza categoria e 2 GPM di seconda categoria, a delineare una tappa molto lunga e dispendiosa in termini di energia. A completare il trittico di tappe decisive per la classifica generale sono i 181,5 km della sesta tappa, la Vence - Nizza, dove il terreno per attaccare sicuramente non manca, con 3 GPM di prima categoria, il Col de Vence con i suoi 9,7 km al 6,6% medio dopo 41 km, il Col Saint-Roch di 9,6 km al 4,5 % medio dopo 126,5 km e la Côte de Peille con 6,6 km al 6,8% medio a 27 km dall'arrivo, e 3 GPM di seconda categoria.

[Immagine: Stage-1424859161.jpg][Immagine: Stage-1424859175.jpg]
Il profilo della tappa regina di questa edizione della Parigi-Nizza (a sinistra), con arrivo alla Croix de Chabouret (particolare a destra)

[Immagine: Stage-1424859214.jpg][Immagine: Final%20GC-1424859249.jpg]
A sinistra la penultima tappa, altimetricamente molto impegnativa, con arrivo a Vence. A destra il gran finale con la cronoscalta al Col d'Èze

I PROTAGONISTI

Probabilmente uno dei principali favoriti (se non il principale) è Richie Porte. L'australiano del Team Sky ha iniziato bene la stagione al Tour Down Under, sfiorando la vittoria per soli 2" e dimostrandosi il più forte in salita. La conferma sul suo stato di forma si è avuta con la vittoria sul difficile traguardo di Malhão alla Volta ao Algarve. Il percorso sembra essergli molto favorevole, soprattutto per la presenza delle due cronometro individuali (una delle quali in salita). Porte sarà supportato come al solito da una solida squadra, dove spiccano i nomi di Bradley Wiggins, Nicholas Roche e Geraint Thomas. Quest'ultimo, vincitore della generale in Portogallo, può rappresentare una carta altrettanto importante per la squadra inglese. Altri due corridori usciti molto bene dalla Volta ao Algarve sono Michal Kwiatkowski e Tiago Machado. Il polacco guiderà la Etixx-Quick Step in Francia. Il terreno per ottenere la prima vittoria stagionale c'è, però il duro arrivo alla Croix de Chabouret potrebbe essergli indigesto. Il portoghese invece, insieme a Simon Špilak, capitanerà la Katusha. Fra i corridori francesci sicuramente il nome più papabile per un'eventuale vittoria finale è quello di Romain Bardet, che ben si è comportato alla Vuelta a Andalucia, giungendo al quinto posto della generale. Con Bardet ci sarà Jean-Christophe Peraud. Il secondo dell'ultimo Tour de France però non sembra in uno stato di forma che possa consentirgli di essere competitivo al momento. Da tenere d'occhio anche Nicolas Edet (Cofidis), positivo in Andalucia, Arnold Jeanneson (FDJ) ed il duo Europcar composto da Romain Sicard e Thomas Voeckler; le probabilità di vedere uno di questi quattro nomi sul gradino più alto del podio a Nizza sono comunque molto basse. In uscita dalla Vuelta a Andalucia anche Bob Jungels per la Trek, che però non sembra ancora pronto a poter fare classifica in corse di una settimana, e Wilco Kelderman per la LottoNL-Jumbo. Il neerlandese, penalizzato da una caduta nella prima semitappa in Spagna, è sembrato molto pimpante ed il percorso, come nel caso di Porte, potrebbe essergli favorevole. Da citare anche Tim Wellens, il quale però non è andato benissimo in Andalucia; probabilmente lo vedremo protagonista più avanti nelle classiche collinari. I corridori che possono ambire alla vittoria non finiscono però qui. Il campione del mondo di Firenze, Alberto Rui Costa, è indubbiamente uno dei favoriti, anche se al Tour dell'Oman non denotava lo smalto dei giorni migliori. Con lui la Lampre schiera anche il vincitore dello stesso Oman, Rafa Valls. Nella corsa araba sono andati molto bene invece Rafał Majka (Tinkoff-Saxo) e Tejay van Garderen (BMC). Entrambi sono sicuramente in Francia per vincere, con van Garderen che ha sicuramente dalla sua le due cronometro. Per la Giant-Alpecin saranno invece presenti Warren Barguil, che difficilmente finirà fra i primi, e Tom Dumoulin, il quale dopo la buonissima prova al Tour Down Under vorrebbe provare a fare classifica anche alla Parigi-Nizza, anche se negli ultimi giorni ha avuto problemi di salute che ne hanno compromesso lo stato di forma. Interessante invece Simon Yates per la Orica-Greenedge. Il giovane inglese ha corso solo Sud Ardèche e La Drome, comunque il feeling quando la strada sale c'è. Se per la IAM Cycling il capitano sarà quasi sicuramente Mathias Frank, più incerta è la situazione per la Movistar, che con Ion Izagirre, Ruben Fernandez e, soprattutto, Beñat Intxausti ha la possibilità di giocare più frecce al suo arco, anche se nessuna di queste molto probabilmente finirà per centrare l'obiettivo. Concludiamo questa lunga lista con due nomi che ancora non hanno corso nel 2015, ma che quasi sicuramente saranno protagonisti da questo punto della stagione in poi: Fabio Aru e Andrew Talansky. L'italiano sta preparando minuziosamente il Giro d'Italia in altura, con un programma di allenamento che prevede solamente venti giorni di gara prima della corsa rosa. Otto di questi sono alla Parigi-Nizza, dove il portacolori dell'Astana è chiamato a testarsi, comunque ben supportato da Luis Léon Sanchez e da Rein Taaramäe, partito molto forte in questo 2015 e possibile jolly per i kazaki. Talansky può invece contare su un percorso a lui molto congeniale, e sul supporto di una buona Cannondale-Garmin, dove Tom-Jelte Slagter rappresenta la seconda punta.
Dalla panoramica sui protagonisti si desume che la Parigi-Nizza sarà sicuramente molto aperta, dovendo indicare uno fra i tanti elencati direi che per stato di forma e percorso Richie Porte potrebbe essere un passo avanti a tutti, anche se questi cinque gli sono sicuramente molto vicino: Romain Bardet, Tejay Van Garderen, Rafal Majka, Fabio Aru e Alberto Rui Costa. Ne vedremo sicuramente delle belle.

[Immagine: B8wDo-KCMAAFo3M.jpg:large]
Richie Porte attacca Rohan Dennis nella tappa di Willunga all'ultimo Tour Down Under © Twitter

Le tappe pianeggianti hanno attirato anche un gran numero di ruote veloci. Due fra i principali protagonisti saranno sicuramente Arnaud Démare (FDJ) e Nacer Bouhanni (Cofidis), chiamati a sovvertire questo difficile inizio di stagione cercando di cogliere la prima vittoria stagionale. Fra gli altri i tre nomi di spicco sono sicuramente quelli di John Degenkolb, tedesco della Giant-Alpecin, che sembra però aver concetrato la sua preparazione invernale più sugli strappi che sulle semplici volate, Alexander Kristoff, norvegese della Katusha, che ha fatto delle corse arabe terra di conquista, e il tedesco della Lotto-Soudal André Greipel, che ha recentemente ottenuto il primo successo stagionale alla Volta ao Algarve sul traguardo di Vilamoura. Dietro a questi cinque molti altri corridori che possono dire la loro negli arrivi veloci: Samuel Dumoulin (Ag2r), vincitore domenica de La Drome, Morendo Hofland della LottoNL-Jumbo, Bryan Coquard (Europcar), reduce dall'oro nell'americana ai mondiali su pista, Michael Matthews (Orica), al rientro stagionale, Heinrich Haussler (IAM Cycling), che si è spento dopo la vittoria dei campionati nazionali australiani, Ben Swift (Team Sky) e Julian Alaphilippe (Etixx-Quick Step). A quest'ultimo sarà affiancato Matteo Trentin, che può dire la sua nelle volate ristrette, e che rappresenta i velocisti italiani insieme a Giacomo Nizzolo (Trek), il quale non ha avuto un avvio di stagione molto brillante e a Niccolò Bonifazio (Lampre), che invece si sta comportando bene  con la recente vittoria al Gp di Lugano.

[Immagine: Kristoff-659x440.jpg]
Kristoff vince la seconda tappa del Tour of Qatar precedendo Guardini © TDWSport
I VOLTI NUOVI

Di Niccolò Bonifazio abbiamo già parlato nella presentazione del Tour Down Under, e sta confermando quanto di buono ci si aspettava da lui. Scavando nella startlist ci sono alcuni giovani sicuramente degni di attenzione. Uno di questi è Rubén Fernàndez. Lo spagnolo classe '91 è passato nell'ultimo ciclomercato dalla Caja Rural alla Movistar, facendo il salto di qualità in una formazione World Tour sicuramente ben attrezzata. Il vincitore dell'Avenir 2013 è la promessa spagnola per il futuro delle corse a tappe e, dopo un 2014 non brillantissimo, si è fatto notare sia in Australia al Tour Down Under, sia in Portogallo alla Volta ao Algarve. Alla Parigi-Nizza quasi sicuramente correrà in supporto di Izagirre e Intxausti, ma se dovesse avere la gamba buona potrebbe diventare un protagonista in corsa. Il secondo nome è quello di Michael Valgren. Anche il passista danese (nato nel 1992) non lo conosciamo certo oggi, come Fernàndez infatti si è messo in mostra all'Avenir 2013, con la vittoria nella tappa di Albertville. Nel 2014 il trasferimento alla Tinkoff-Saxo, dove ha disputato un'ottima stagione, collimata con il successo al Giro di Danimarca. Terzo e ultimo nome è Florian Senechal. Nel portacolori della Cofidis sono riposte le speranze dei francesi per il futuro nelle corse sul pavè. Senechal, classe '93, ha vinto nel 2011 la Parigi-Roubaix Juniores, mentre fra i pro il miglior piazzamento (per ora) è un quattordicesimo posto alla E3 Harelbeke del 2014.  

[Immagine: Michael_Valgren_sejr.jpg]
Michael Valgren esulta per la vittoria del titolo di campione nazionale danese su strada nel 2014 ©Cyclingquotes


ALBO D'ORO DEGLI ULTIMI 10 ANNI

Anno
Vincitore
Secondo
Terzo
2005 Bobby Julich Alejandro Valverde Costantino Zaballa
2006 Floyd Landis Francisco Vila Antonio Colom
2007 Alberto Contador Davide Rebellin Luis León Sánchez
2008 Davide Rebellin Rinaldo Nocentini Jaroslav Popovyč
2009 Luis León Sánchez Fränk Schleck Sylvain Chavanel
2010 Alberto Contador Luis León Sánchez Roman Kreuziger
2011 Tony Martin Andreas Klöden Bradley Wiggins
2012 Bradley Wiggins Lieuwe Westra Alejandro Valverde
2013 Richie Porte Andrew Talansky Jean-Christophe Péraud
2014 Carlos Alberto Betancur Rui Costa Arthur Vichot

CONTENUTI EXTRA

Qui informazioni aggiuntive e complete su percorso e startlist. Invece nel seguente video targato CyclingNews i dieci corridori da tenere d'occhio alla prossima Parigi-Nizza, già ampiamente descritti nei paragrafi precedenti:

I dieci principali partecipanti alla Corsa del Sole ©CyclingNews

Igor Dal Bo
 
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[+] A 5 utenti piace il post di lordkelvin
#2
Ma Barguil ha qualcosa? Non perché se sta bene non vedo perché non potrebbe essere protagonista, anzi il percorso gli strizza l'occhio e non poco.

Comunque per la generale ci sono tanti buonissimi corridori che sono tutti più o meno sullo stesso livello(escluso Aru che ha qualcosa in più si sa, ma non penso farà classifica), Porte è quello più avanti di condizione e sul Col d'Eze ha già vinto, però io mi prendo Kelderman che quest'anno è chimato al salto di qualità dopo le ottime cose fatte nel 2014.
 
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#3
Barguil diciamo che ha corso solo in Oman, e non è andato benissimo. Però si anche a lui il percorso sorride. Più che altro comparato agli altri nomi che ci sono, e che hanno dimostrato di andare più forte fin ora, non so quante speranze di vittoria abbia.

Kelderman piace molto anche a me, indipendentemente dal percorso o dallo stato di forma. In Andalucia mi sembrava bello carico, non so però quanto abbia influito quella caduta della prima semitappa (forse poco visto il secondo posto nella crono al pomeriggio). In salita bene comunque, anche se lontano da Froome e Contador ovviamente. Ma anche qui ad esempio Bardet andava più forte quando la strada saliva.

Aru si è il più forte in assoluto fra i partecipanti, però c'è l'incognita stato di forma/ritorno alle gare. Io penso sia già abbastanza tirato ora, ma stiamo a vedere.

Mi sono trovato pure io in difficolta nello scrivere l'articolo appunto perchè i nomi che possono vincere sono veramente tanti (almeno uno per squadra). Alcuni li ho tralasciati, vedadi Sepulveda ad esempio (che comunque non conosco benissimo).
 
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#4
Bon alla fine all'Oman c'è una salita nemmeno adatta a Barguil eh.

Parlando di Oman sono curioso di vedere se Valls(uno dei preferiti di Paolone) è stato solo un fuoco di paglia o no.
 
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#5
E se domenica iniziasse l'anno della consacrazione di Talansky?
 
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#6
Talansky, come ha scritto anche Igor, è all'esordio nel 2015, proprio come Aru, quindi sono due che non vedo proprio come grandi protagonisti...
 
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