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Politica "Freak Show" 2022
Se non capiamo che ognuno di noi, nel suo piccolo, puo' dare il suo contributo non si va da nessuna parte.

 
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Che in quello che dice Greta ci sia un fondo di verità e che sia almeno a priori una causa giusta non c'è dubbio: il pianeta è troppo inquinato e bisogna fare qualcosa per ridurre le emissioni.
Questo però non cancella tutto il resto. La Terra esce dagli anni '60 (quindi recentissimo) da una glaciazione, quindi è ovvio che le temperature gradualmente vadano ad alzarsi. Poi che ci sia anche la mano dell'uomo in tutto ciò ok, ma questo non significa che sia un processo reversibile.

E poi torniamo sempre al punto centrale, nessuno che propone concretamente cosa fare? Eliminare le emissioni tutte d'un colpo è impossibile a meno di non tornare nel medioevo. Bisogna seguire una politica mirata, ma gli effetti sugli ambienti saranno minimi e presumo nemmeno risolutivi. Ci vorranno decenni, forse secoli, prima di invertire la rotta.
Ormai il Mondo è un treno in corsa, per fermarlo non possono bastare 10 metri ma molti di più.
Secondo me è sbagliato e utopistico dire che ognuno deve fare la sua parte. Senza una politica condivisa a livello globale, tutti noi siamo una ininfluente goccia nel mare. Ognuno si comporti secondo coscienza, ma sapendo che è del tutto inutile come vi comportate.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Hiko
E' possibile che il treno in corsa non possa essere rallentato in tempo. Non a caso della necessità di una grande attenzione verso gli ecosistemi, dei rischi di riscaldamento globale, della necessità di ridurre l'uso di combustibili fossili, si parla da molti decenni, con scienziati illustri a porre seriamente tali temi. 
Questo non toglie, nel caso, che si possa e debba cercare di ridurre la velocità, magari il botto sarà inferiore e ci saranno meno vittime. E forse potremmo non superare la soglia di un processo irreversibile nel breve periodo, magari con il tempo di inventare nuove soluzioni tecnologiche (se ne comincia a parlare e a ipotizzare soluzioni). 

A livello individuale è intanto una presa di coscienza, che se si amplifica ed estende può diventare una attenzione di rilievo verso consumi inferiori e minori sprechi, oltre ad essere una presa di coscienza collettiva importante a livello politico e quindi decisionale. Se si insiste di più sulle fonti rinnovabili l'efficienza migliorerà e i costi si ridurranno. Nel TG di stasera c'era un servizio su cellule solari molto piccole, se ho capito bene con caratteristiche biologiche, da usare addirittura in casa. 
Meno emissioni e più alberi. Bisogna considerare con grande attenzione il tema della deforestazione, all'estero come in Italia. Ogni estate ci godiamo un po' di incendi dolosi e di aree verdi in meno. Condanne feroci e piani per rimboschire, magari anche con qualche frana in meno. 
Anche se è impossibile azzerare le emissioni di anidride carbonica in breve tempo è sicuramente possibile iniziare a ridurle, e azzerarle o quasi nell'arco di pochi decenni. Nel frattempo possiamo investire più risorse nella ricerca, sia per comprendere meglio le variazioni climatiche sia per trovare sistemi per ridurre la CO2 e riportarla ai livelli precedenti. 

Scusami ma non usciamo da un periodo glaciale negli anni 60. C'ero e ti assicuro che la situazione era del tutto analoga ad oggi. Ci sono decenni più o meno freschi, con variazioni quasi irrilevanti per il nostro quotidiano. C'è stato un periodo un po' più freddo dal 1300 al 1850 circa, ma siamo molto lontani da una glaciazione, parliamo di un piccolo stadio moderatamente fresco all'interno dell'attuale interglaciale. 

[Immagine: 1280px-2000_Year_Temperature_Comparison.png]


[Immagine: riscaldamento-globale.png]

Su scala più ampia anche la "Little ice age" del medioevo è ben poca cosa. 
Il cambiamento degli ultimi anni è clamoroso (forse anche invertendo una tendenza verso un raffreddamento delle temperature), impossibile non collegarlo al nostro impatto sul clima. E impossibile non trovarlo preoccupante, anche perché è un fenomeno in notevole crescita su una scala di pochi anni su un argomento che di solito si misura a millenni. 

A parte competenze eventuali che non conosco, nessuno di noi sa in realtà molto dell'argomento. La mia curiosità verso i cambiamenti climatici del passato deriva dalla mia passione per l'evoluzione umana. Ho letto un bel po' e non ne so egualmente nulla. 
Mi sembra di capire che i maggiori esperti ritengano che siamo ancora in tempo a frenare efficacemente. 
I nostri comportamenti individuali possono fare quasi nulla, sommati a milioni fanno qualcosina, la comune coscienza e volontà di cambiare può fare molto. 
Gli scienziati dubbiosi vogliono che se ne parli meglio. Bene, si faccia pure a breve una grande conferenza scientifica, ma stiamo molto attenti a distinguere tra le informazioni, tra i diversi interessi. Una quota di scienziati è spesso moderatamente ottusa ma possiamo sperare nella maggioranza (e nella buona fede delle valutazioni). 
L'argomento è estremamente complesso e non consente grandi predizioni. Tuttavia, credo, l'aumento di CO2 è troppo elevato per non presentare un conto. Tragicamente salato. 
Se un asteroide di 20 km. di diametro avesse una rotta di impatto sulla Terra non penso che avremmo favorevoli o contrari al tentativo di deviarlo. 
Possiamo dire con ragionevole certezza che un asteroide così non esiste, almeno nel breve periodo dei prossimi mille anni. Possiamo anche dire che il riscaldamento globale derivante dalle emissioni è un problema estremamente grave e ben più immanente. 
Dobbiamo fare il possibile, e subito.
 
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[+] A 1 utente piace il post di OldGibi
Adesso ci troviamo in un fase interglaciale, l'ultima glaciazione si è conclusa circa 12-15 mila anni fa. Ed è evidente come la curva del grafico di Old, corrisponda al periodo della rivoluzione industriale in poi.
 
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Il concetto di "ognuno faccia la sua parte" mi lascia sempre perplesso.

Sono d'accordo con And sul discorso degli aerei.

Come quando bisognava stringere tutti la cinghia per uscire dalla crisi……..andata bene, direi.

Stringesse la cinghia chi inquina per davvero, non gli avannotti che pigliano l'aereo una volta all'anno per andare in vacanza o vanno al lavoro in macchina.
 
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http://bressanini-lescienze.blogautore.e...tral-park/
 
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[+] A 3 utenti piace il post di Paruzzo
Beh che siamo in troppi è un'altra evidenza, se si pensa che prima della rivoluzione industriale non si arrivava nemmeno al miliardo di esseri umani, ora viaggiamo verso la doppia cifra se si continua così
 
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(27-09-2019, 01:18 AM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Il concetto di "ognuno faccia la sua parte" mi lascia sempre perplesso.

Sono d'accordo con And sul discorso degli aerei.

Come quando bisognava stringere tutti la cinghia per uscire dalla crisi……..andata bene, direi.

Stringesse la cinghia chi inquina per davvero, non gli avannotti che pigliano l'aereo una volta all'anno per andare in vacanza o vanno al lavoro in macchina.

Dipende dai punti di vista. Nell'articolo postato da Paro, dove l'azione del singolo viene ritenuta secondaria se confrontata con il collettivo e le conseguenti decisioni, viene citato un'articolo scientifico che elogia come una serie di scelte singole possano avere un impatto globale ben piu' grande di quanto si pensi https://iopscience.iop.org/article/10.10...le&src=syn. E non e' un articolo fuffa, ma ha quasi 150 citazioni in 2 anni ed e' stato pubblicato in un giornale molto buono.

Sono sincero, non mi piace l'approccio catastrofico di Greta Thunberg, ma il contenuto dei suoi discorsi e' per l'80% sensato. Pero' in questo modo la maggior parte della popolazione non capisce il nocciolo del problema e le implicazioni per il futuro dell'umanita'. Se condiamo il tutto con l'immobilismo della maggior parte dei governi, non vedo come soluzioni al problema possano venire attuate nel breve periodo. Per questo penso che una delle poche semplici cose che possano essere fatte e' educare la gente partendo dal basso. E' difficile e complesso, ma per questo non inutile.

Ovviamente alla fine si andra' sempre a sbattere contro la barriera economica, per smuovere quella bisogna agire dall'alto. Ma cio' non giustifica stare con le mani in mano aspettando l'intervento del proprio governo sulla questione.

Io non voglio costringere nessuno a smettere di volare, o mangiare carne, o usare la macchina ogni giorno. Ma non vedo come possa non essere considerato un'aspetto positivo se stasera invece di una bistecca di vacca mi mangio dei fagioli (o anche una semplice bistecca di pollo, per dire). O se domani vado a lavoro in treno invece che in macchina. E con cio' non sto affermando che e' il giusto approccio a lungo termine.

Edit: con educare non intendo frasi del tipo "se non agisci ora sara' troppo tardi", ma un'educazione costruttiva che responsabilizzi le persone, cosa che effettivamente dovrebbe essere data dall'alto.
 
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Tu, io e chiunque scriva qua sopra abbiamo un tot di libertà individuali.

Tra cui mangiare una bistecca, prendere l'aereo una volta all'anno per andare in vacanza, andare in macchina al Palaverde a lavorare perché se ci vado in bici, poi, magari, quando devo tornare a casa di notte mi stendono e al futuro posso dire addio subito.

Vivere di stenti e rinunciare alle sopraccitate libertà perché, forse, se lo facciamo in due miliardi possiamo permetterci che lo stato X continui a sbattersene di tutti i tratti internazionali….perdonami, ma è una roba da coglioni.
 
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Saro' coglione allora. Ma non sto dicendo ne a te ne a nessun'altro qua dentro di esserlo altrettanto.
A me non pesa di mangiare meno carne, ma per questo non giudico te o chi altro, che magari ne abusa o non vuole rinunciare alla sua bistecca. Lo stesso vale per prendere un'aereo ed andare in vacanza. Io stesso volo almeno sei volte all'anno. Sono consapevole non sia ottimale, ma lo faccio.

Rinunciare o limitare alcune cose, che potrebbe essere molto piu' importanti a livello collettivo che per te singolo individuo, non mi sembra possa essere considerato vivere di stenti.

Poi lo ripeto, a livello personale cio' che si puo' fare ha un limite tangibile. E sono d'accordo che solo le azioni andrebbero intraprese a livello governativo. Ci sono un sacco di cose che mi fanno incazzare, a partire dal menefreghismo e negazionismo degli Stati Uniti, passando per come Cina, India, ed altre nazioni ignorino il problema e si adattino al pensiero altrui. E capisco anche come i problemi alla fine siano solo e sempre a livello economico.
 
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Stai rinunciando a libertà tue, che in qualche modo ti sei guadagnato o qualcuno ha fatto in modo che tu avessi, per?

Tu rinunci a mangiare la bistecca, ma vai in aereo sei volte all'anno. Io non rinuncio alla bistecca, ma l'aereo non lo prendo da Agosto 2018. Alla fine chi è che inquina di più?

La differenza fondamentale è che io non rinuncio alle mie libertà in nome di un'azione collettiva che non ci sarà mai (e anche se ci fosse non è ciò di cui abbiamo realmente bisogno). Poi, oh, libero di farlo, ma non ne vedo il senso.
 
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Anche l'agricoltura, non solo l'allevamento (che poi sarebbe più che altro quello intensivo), inquina un casino. Quindi non dovresti mangiare nemmeno i fagioli oltre che la carne, a meno che non te le coltivi tu con la zappa.

Ormai siamo in un mondo in cui per fare un passo inquiniamo. Anch'io per scrivere questo post totalmente inutile sto inquinando. Triste o no, reversibile o no, è questo il mondo in cui viviamo.

Le opzioni sono due: o continuiamo così e ce ne freghiamo sperando vada tutto bene oppure stravolgiamo le nostre vite. Ma stravolgere le nostre vite non vuol dire non mangiare la bistecca stasera o andare in vacanza a Riccione invece che alle Maldive. Vuol dire cancellare la nostra vita e viverne una completamente diversa.
E questo è una cosa che un individuo singolo non può fare, nè io nè te nè Greta coi cartelli. Ci vuole una politica a livello globale che imponga dei nuovi standard di vita, annientando probabilmente l'economia mondiale.
Senza considerare il non trascurabile fatto che probabilmente non ci sono risorse per far sopravvivere 10 miliardi di persone, se non appunto a discapito della salute della Terra.

Non me ne frega se sono troppo crudo, ma a volte mi sembra che si fa tutto troppo semplice e che si viva nel mondo delle fiabe: sembra che basti scendere in piazza coi cartelli e si è degli eroi che risolvono i problemi. Non è così.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Hiko
Qua state fraintendendo totalmente la portata di quanto sto dicendo. Se vogliamo metterla cosi' anche la respirazione e la traspirazione inquinano, ma non e' che stia pensando al suicidio perche' magari la mia assenza puo' giovare leggermente al pianeta.

E' ovvio che l'unica soluzione e' cambiare completamente lo stile di vita di tutti, ma visto che questo non sta accadendo, mi limito a cercare di contribuire il meno possibile all'introduzione di gas serra, senza rinunciare completamente a cio' che mi piace fare. E non vado in giro con cartelli a professare cio' come se fosse una religione, ne giudico altre persone che non vogliono rinunciare a cio' che hanno.
 
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Onestamente mi fa ribrezzo questa nuova misura della "lotteria degli scontrini". Magari nell'immediato darà pure qualche risultato, ma già come idea mi sembra da paese poco civile. Dar la possibilità ai privati di detrarre l'IVA di alcune spese era così stupido?

Affidare al fato e alla casualità il benessere dei cittadini e la lotta all'evasione del Paese mi sembra da stato poco democratico e arretrato. Tra l'alto inserendo e abituando il cittadino al mondo del gioco d'azzardo. Perchè oggi magari non ho un lavoro e spero di vincere con gli scontrini, domani mi attacco alle macchinette in cerca di soldi facili...
 
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[+] A 1 utente piace il post di Hiko
[Immagine: grande_piccoli_kurdistan_717-e1501240541208.jpg]Un interessante cartina che mostra la situazione fluida che attualmente abbiamo al confine tra Siria, Iraq e Turchia , in parte dovuta al fatto che i primi due stati sono un aggregato di popolazioni create a tavolino nel primo dopoguerra.

I curdi, unici oppositori dell'Isis nel nord della Siria (la Turchia, membro Nato, poco ha fatto nella lotta allo stato islamico), ora vengono lasciati in balia delle ambizioni di Erdogan dall'ex alleato Trump.
Fino a quando hanno fatto comodo, per aiutare a risolvere il ginepraio in Siria nel quale si era cacciato il "premio nobel della pace" Obama, andavano bene. Ora che si arrangino.

Il tutto senza che l'Europa e l'Onu si scompongano più di tanto (a parte le dichiarazioni di facciata).
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Hobbes
D'altronde che fai? Dichiari guerra alla Turchia?

La Turchia tiene abbastanza per le palle l'Europa.

Discorso diverso per gli USA, ma anche qua, cosa fanno? Un'altra guerra? Gli manca giusto la Turchia.

Dovrebbero fare un colpo di stato per rimpiazzare Erdogan, ma l'ultima volta non è andata benissimo.

Situazione brutta brutta e molto complicata.
 
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Trump può avere sbagliato, ma fa gli interessi del suo Paese. Chi mi preoccupa sono ONU e NATO, due organizzazioni che esistono per preservare la pace globale.
 
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No, certo la guerra alla Turchia non la puoi fare, sarebbe l'ennesimo intervento disastroso in quell'area.

Io non sono un geopolitico, ma credo con un pò di buonsenso che la soluzione migliore sarebbe stata cercare di mediare tra le parti, trovare un intesa, nel contempo mantenere un presidio militare nella zona calda del confine come era stato fatto fino a questo momento (questo il motivo per cui la Turchia non aveva mosso un dito finora contro i curdi).

L'Iran (che non è di certo una democrazia, ma nel medio oriente non è che sia pieno di stati illuminati e moderni) s'è beccato un quintale di sanzioni per molto meno....
 
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Purtroppo, anch'io capisco molto poco di geopolitica mondiale. Con forti limiti provo qualche annotazione, soprattutto perché è una situazione che indigna, indigna una guerra di fatto, impari e che mieterà vittime civili, vittime di un popolo senza patria, tradito varie volte, oggi dagli USA e da quanti lo hanno usato per combattere l'ISIS. 
Indignano le minacce di Erdogan, che ai semplici borbottii di circostanza delle cancellerie europee risponde con arroganza, quasi a dire "zitti voi imbecilli che non contate nulla". Vero, l'Europa non esiste, chissà che questo non provochi qualche riflessione (ma c'è poco da sperarci, gli interessi di parte del momento rendono tutta Europa miope rispetto al futuro). Una Europa con un minimo di scatole e dignità dovrebbe togliere immediatamente i 5 miliardi di euro l'anno che dà alla Turchia per fermare la rotta balcanica (e chissene di ciò che accade lontano dai nostri occhi), poi mettere a punto delle sanzioni, poi dovrebbe ragionare sul come unificare la politica estera e come supportarla con forze armate almeno parzialmente comuni, magari ottimizzando le spese (ce n'è ampio spazio). 
Indigna e dovrebbe indignare un mondo che continua a funzionare solo con la legge del più forte. 
Da tempo la Turchia, membro NATO (ma ancora per quanto?), danza in equilibrio tra USA / NATO e Russia, minacciando di fatto di estromettere del tutto gli Stati Uniti dall'area. Non ha del tutto l'intenzione di farlo (il contraccolpo economico sarebbe per loro devastante) ma ci gioca sopra, cercando di ottenere il più possibile, grazie anche a risposte spesso deboli. 
Un personaggio farsesco come Trump (citofonare però ai cittadini americani che lo hanno votato) non va a vedere la puntata di Erdogan, corretto solo in parte dagli apparati USA. Tra il tradire i Curdi e lasciare che la Turchia si avvicini ulteriormente alla Russia l'amministrazione USA resta interdetta, come la debole Europa. 
Forse, però, il gioco è ancora più sottile: non è detto che l'esercito turco abbia vita facile, i curdi vivono da anni nella guerra e sono bene armati. Erdogan potrebbe incontrare difficoltà e indebolirsi. Forse un nuovo sistema per cercare di mandarlo a casa. Una Turchia più debole potrebbe far piacere a molti, forse Russia compresa. Gli Stati Uniti hanno lanciato messaggi contradditori ma non hanno di fatto smobilitato. Vedremo. 

Mentre si gioca a questi scacchi che non conosco le persone muoiono. D'altra parte, muoiono molte più persone e da tempo in tanti altri luoghi del mondo. E' tanto forte la sensazione che tutto questo sia immensamente sbagliato e che si rivolterà alla fine contro tutti noi, abbiamo una idea vecchia del pianeta e dell'umanità ma non abbiamo idee nuove, e se le avessimo non avremmo la forza di promuoverle. 
Se milioni di giovani scendono in piazza ecco in arrivo, oltre a documenti di scienziati prezzolati, un nuovo vocabolo, il gretinismo. Un po' di gretinismo per la pace, con decine di milioni di persone in piazza a sostenerlo, potrebbe essere qualcosa. Ma, ho paura, siamo troppo cretini (con la c...  Triste ).
 
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[+] A 1 utente piace il post di OldGibi
Di manifestazioni per la pace se ne sono fatte tante, ma là chi se le fila?

Il problema di fondo è che non tutte le zone del mondo attraversano la stessa fase storica.

In occidente un Erdogan nemmeno esisterebbe, li abbiamo già avuti 90 anni fa quelli come lui. Ma là è una divinità. Fintanto che il suo popolo è tutto con lui puoi fare tutte le manifestazioni che ti pare, non cambierà niente. Le manifestazioni le devono fare loro e lo devono buttare giù loro.

La Turchia ricopre un ruolo troppo importante nello scacchiere internazionale per andare là e mostrare i muscoli con sanzioni varie. Il prepotente lo puoi fare con l'Iran, con questi devi abbassare la testa. Difatti Erdogan minaccia e i nostri muti.

La cosa che fa storcere il naso è che dove si può e dove ci sono interessi un modo per mettersi in mezzo l'occidente lo trova sempre (vedi caso recente del Venezuela). Qua chiaramente ha tutto da perdere e, allora, se ne sbatte.

A margine: non so se ridere o piangere quando parlano i vari ministri degli esteri e noi sfoderiamo Di Maio.
 
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