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Quella corsa che...
#1
Quella corsa che ci ha regalato emozioni indescrivibili...

L'ispirazione per questo topic mi è venuta guardando la firma di Manuel...

Era il due luglio 2011, quel giorno iniziava la "Grande Boucle", i favoriti erano due: Contador alla ricerca della doppietta Giro - Tour ed Andy Schleck che doveva assolutamente togliersi di dosso l'etichetta di eterno secondo. Ma c'era un terzo corridore che voleva intromettersi nelle lotta per la gialla, un australiano, tale Cadel Evans che quell'anno aveva già vinto Tirreno - Adriatico, Giro di Romandia ed era arrivato secondo al Delfinato. Su di lui puntava forte l'utente del forum Il Nuovo Ciclismo Luciano Pagliarini che lo difendeva a spada tratta dai detrattori che lo vedevano al massimo da top - 10 come Blackflower.
Il Tour cominciò in discesa per l'australiano, secondo nella prima tappa dove Contador invece perse diverso tempo a causa di una caduta che spezzò il gruppo e vincitore della quarta al fotofinish davanti proprio allo spagnolo ed a Gilbert che quell'anno stava dominando in lungo ed in largo. Mentre molti suoi rivali come: Bradley Wiggins, Aleksandr Vinokurov, Jurgen Van Den Broeck e Robert Gesink venivano fatti fuori dagli infortuni lui continuava imperterrito per la sua strada, difendendosi alla grande sui Pirenei e staccando tutti nella tappa di Gap dove Schleck perse oltre un minuto dall'australiano.
Con Contador e Schleck ormai lontani in classifica il Tour sembrava in discesa per Evans che aveva come rivali principali a quel punto solo Frank Schleck e Thomas Voeckler più deboli di lui sia in salita che a cronometro. Ma nella 18esima tappa Andy Schleck attaccò sull'Izoard a ben 65 km dal traguardo e vista la scarsezza delle squadre degli altri big ed il suo incredibile talento il lussemburghese si presentò ai piedi del Galibier, l'ultima salita di giornata, con oltre quattro minuti di vantaggio sul gruppo di Cadel. L'australiano ormai rimasto solo chiese aiuto a Voeckler che aveva con se il fidato Pierre Rolland, emergente scalatore francese, ma quella merda umana in divisa verde ramarro si rifiutò. Così Evans, conscio del fatto che se si fosse fermato avrebbe perso il Tour, tirò il gruppetto dei suoi rivali lungo tutta l'ascesa del Galibier, limitando i danni a 2'15", causando la crisi di Contador e salvando per 15" la maglia gialla di quell'infame di Voeckler.
Il giorno dopo nella tappa dell'Alpe d'Huez Contador scattò sul Telegraphe a 90 km dal traguardo per far saltare il banco, gli unici che riuscirono a seguirlo furono Evans, Andy Schleck e Voeckler. Ma sul più bello la proverbiale sfiga dell'Aussie che in passato già gli aveva impedito di vincere un Tour si ripresentò infatti Cadel ruppe la bici e si dovette fermare in mezzo alla salita perdendo le ruote dei rivali. Ma incredibilmente la sfortuna si trasformò in fortuna, ripreso dal gruppo infatti organizzò con successo l'inseguimento e riprese i rivali ai piedi dell'Alpe d'Huez mentre davanti Voeckler scoppiava e diceva addio ai sogni di gloria, per la mia gioia. Schleck ed Evans arrivarono al traguardo insieme ed alla vigilia della crono di Grenoble il distacco tra i due era di 55" a favore del lussemburghese. Nel forum c'era un clima di tensione, Dani e Blackflower gufavano l'australiano, mentre ManuelDevolder, supporter di Cadel, era ormai diventato una ManuelaDevolder a causa di tutte le toccate che si era dato.
Il giorno della verità era ormai giunto, la sfida tra i titolari degli ultimi quattro secondi posti al Tour, chi vinceva si toglieva di dosso l'infausta etichetta di eterno secondo, chi perdeva sprofondava nell'oblio; nelle menti di tutti era ancora impressa quell'orribile crono del Tour 2008 dove Evans non riuscì a dare più di 30" a Sastre e perse il Tour. Io quel dì dovevo andare a fare ripetizioni di matematica, ero stato rimandato col 5,5, mannaggia, vidi solo l'inizio della crono, ma Cadel già si accingeva a superare Schleck. Mentre stavo per finire la lezione entrò nella stanza il padre del tipo che mi dava ripetizioni di matematica, tifoso di Schleck, era sconsolato e con le braccia aperte affermò "ga vinto el vecio, se giusto cusì", io sorridevo, volevo festeggiare, ma dovevo aspettare ancora un po'. Giusto il tempo di finire la lezione, e mi precipitai a casa in bicicletta, entrai nel forum e fu festa grande, diventammo tutti gay per Cadel perfino BidoneJack, e Max fu costretto a mettere una foto di Evans dentro al confessionale del GF come avatar(causa una scommessa con Micheliano).
Il giorno dopo, sui Campi Elisi, Evans non fu più "quello che ha perso un Tour contro Sastre", ma "il primo australiano a vincere la Grand Boucle", tutti i suoi sforzi vennero ripagati, fu il trionfo di tutti, perchè non vinse un corridore talentuoso che pensava solo al Tour, ma un professionista vero, uno che dove non ci arrivava con le gambe ci arrivava col cuore...



Ora tocca a voi, raccontate delle corse che vi hanno emozionato...
 
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#2
Tour 2011, la migliore corsa ciclistica della storia

Se corre Andy ed è in forma c'è spettacolo (e che spettacolo Triste ), potete criticarlo quanto volete ma quella è una costante.
 
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#3
Diciamo che rende meglio quando Contador non c'è o sta male(vedi Tour 2008 e 2011)

Non ho approfondito troppo la tappa del Galibier perchè lascio fare a te Occhiolino
 
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#4
(29-04-2013, 12:36 AM)Andy Schleck Ha scritto: Tour 2011, la migliore corsa ciclistica della storia

Se corre Andy ed è in forma c'è spettacolo (e che spettacolo Triste ), potete criticarlo quanto volete ma quella è una costante.

La storia del tuo tempo magari, quella vista da te, il ciclismo ci propone ben altre corse ed imprese, per quanto quello sia potuto essere un gran bel Tour.

Sto spettacolo costante che dici io non lo riscontro, come tu non riscontri lo spettacolo che vedo io magari quando vince Rodriguez, è soggettivo.
 
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#5
Dai suvvia raccontatele queste corse che vi hanno emozionato...
 
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#6
Ti darei un milione di baci Luca Wub

Tour STUPENDO, Cadel è stato straordinario, un giusto premio alla carriera....
Pensate che io ero al mare, impazzivo perchè la TV non prendeva la Rai, la Radio andava di merda, il computer lasciamo perdere....Insomma l tappe 18/19 le ho viste a scatti, ma ne è valsa la pena...

Tra le altre corse in cui mi sono davvero emozionato ricordo Mendrisio 2009 e i Lombardia/Amstel di Damiano..
 
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#7
Non li voglio Asd

Voglio i racconti Rockeggio
 
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#8
Correva l'anno 2010...

Era stata un'estate bruttissima: debiti in matematica e latino da rimediare a settembre, voglia di studiare poca, voglia di scopare molta (senza risultati). Attività fisica pari a 0... neanche un giro in bicicletta quell'estate, ero stressato e arrivai a pesare ben 85 kg (l'inverno prima ero 75 c.a.)
Di conseguenza seguii poco il ciclismo alla tv. Del Giro praticamente vidi solo lo Zoncolan e l'Aprica, visto che dovevo studiare e rischiavo la bocciatura. Anche del Tour seguii 2 tappe in croce.
Dopo un estate terribile ed una bocciatura evitata per il rotto della cuffia, a settembre mi arrivò una delle notizie più sconcertanti... mia nonna, a cui ero molto affezionato, era malata e non sarebbe sopravvissuta più di due mesi.
Ovviamente non mi passava nemmeno per la testa che in quel periodo si correva la vuelta... ma proprio in un pomeriggio uggioso che stavo passando a casa da solo ,invece di piangere sulle mie tragedie, decisi di accendere la TV ... capitai su eurosport... Nibali e Mosquera si giocavano la Vuelta alla Bola del mundo... improvvisamente tutta la mia passione sportiva scoppiò e cominciai a urlare davanti allo schermo, Mosquera aveva preso un buon vantaggio, la maglia di Nibali era appesa a un filo, ma lo squalo dello stretto saliva del suo passo ed Ezequiel non aveva la brillantezza iniziale... alla fine il Vincenzone lo ando a prendere, ma gli lasciò la tappa... la maglia però era sua! E tornava finalmente agli italiani la vittoria in un GT non italiano (scusate il gioco di parole).


Scusate se ho raccontato esperienze della mia vita privata, ma la corsa che ricordo con più affetto è indissolubilmente legata al contesto in cui l'ho vissuta.
 
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#9
(29-04-2013, 07:19 AM)~Danilo Ha scritto:
(29-04-2013, 12:36 AM)Andy Schleck Ha scritto: Tour 2011, la migliore corsa ciclistica della storia

Se corre Andy ed è in forma c'è spettacolo (e che spettacolo Triste ), potete criticarlo quanto volete ma quella è una costante.

La storia del tuo tempo magari, quella vista da te, il ciclismo ci propone ben altre corse ed imprese, per quanto quello sia potuto essere un gran bel Tour.

Sto spettacolo costante che dici io non lo riscontro, come tu non riscontri lo spettacolo che vedo io magari quando vince Rodriguez, è soggettivo.

Punto 1: mai detto il contrario, mi sembra ovvio che fosse la mia opinione

Punto 2: Quando vince Rodriguez io di spettacolo ne vedo, comunque una persona media non può negare che Andy Schleck quando c'è da molto spettacolo Nono

(29-04-2013, 05:27 PM)Auriga Ha scritto: alla fine il Vincenzone lo ando a prendere, ma gli lasciò la tappa... l


MmmMmmMmm

Comunque poco conta dato ch'era dopato Asd
 
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#10
Non ho tempo e capacità per fare lunghi racconti. Scrivo solo la corsa e piazzo lì qualche indicazione.

10a tappa Giro d'Italia 2003: Montecatini Terme- Faenza Vittoria di tappa per Arvesen (ma questo non frega a nessuno :P). Simoni scatta a una trentina di km dal traguardo e riesce a staccare Garzelli. Perde lo sprint dal norvegese, maveste per pochissimi secondi la maglia rosa, che terrà fino a Milano.

16a tappa Giro d'Italia 2004: S. Vendemiano- Falzes. Il Miglior gioco di squadra che abbia mai visto, nonostante non sia tifoso di Damianino. Cunego che scatta sul passo Furcia, a 60km dal traguardo, Simoni fa da stopper sull'inerme Popovich, Tonti e Mazzoleni lo aspettano. Cunego completa l'opera andando a riprendere tutti i fuggitivi a uno a uno e va a vincere la tappa.

17a tappa Giro d'Italia 2007: Lienz-Monte Zoncolan. Erano più di tre anni che aspettavo un successo di tappa del Gibo e la vittoria arriva sulla salita più dura d'Europa, affrontata per la prima volta sul versante di Ovaro. Simoni, accompagnato dal fido scudiero Piepoli, vince davanti ai grandi protagonisti di quel Giro: Di Luca e Schleck. Tutte i successivi Zoncolan sono state sbiadite repliche...

19a tappa Tour de France 2011: Modane- Alpe d'Huez La storia è inutile che ve la racconti, la sapete meglio di me. Raramente una corsa mi ha tenuto così appiccicato allo schermo dal primo all'ultimo metro.
 
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#11
Citazione:Attività fisica pari a 0... neanche un giro in bicicletta quell'estate, ero stressato e arrivai a pesare ben 85 kg

Io arrivai a 91 quell'estate, un relitto sopra la poltrona che cominciava a vedere le tappe alle 11:30 con tanto di patatine, poi pranzo davanti la tappa, e conseguente pomeriggio.

Per me il ciclismo è stato croce e delizia. Il Giro 2009 è coinciso con un bel periodo della mia vita, amicizie, ragazze.
Poi le superiori, mi sono isolato e dato al ciclismo. Tifavo Vinokourov, il trionfo al Trentino e poi alla Liegi. Poi il Giro!!! Vino partì a spron battuto, io ci credevo, subito la Rosa, poi l'epica frazione di Montalcino, che tappa... , e poi ancora la cronosquadre con io che inveivo contro Stangelj dal divano e Vino dalla bici! E poi il Tour su cui tornerò più avanti.

Arriviamo poi all'anno dopo, ebbene si, non andai più a scuola a maggio per seguire il Giro! Bocciato, ma in quell'estate cominciai ad andare in Mtb e a perdere peso.

Poi la bici da corsa, gli allenamenti, le corse, e mi ero un po' allontanato non avendo molto tempo per seguire le corse, seguii la tappa di Offida e quella di Chieti, tifano Sagan e Purito, nulla di meglio!

Il giorno della Freccia allenamento duro a Fiuggi, partenze da fermo col rapportone su uno strappo : mi giunge la notizia, Purito ha vinto, asfaltai lo strappo!!

Poi tanta attesa per un fine settimana che prevedeva crono il sabato, tappa in linea e crono la domenica, e il lunedì il Giro a Frosinone.

Non ci sono arrivato a quel week-end, la mia vita era cambiata, mi sentivo super, fortissimo in bici e avevo recuperato autostima dopo la triste estate del 2010.

Poi mi sono svegliato e ora ricordo solo Pian dei Resinelli come prima tappa vista, che tensione, ero agitatissimo, dovevano tenermi fermo nel letto, ma io tifavo Purito, vai che lo riprendi, vai vai cavolo, e l'urlo strizzato in gola quando arrivò davanti 'Rambottini', compaesano dell'infermiera Dodgy

Dicevo croce e delizia, aveva assunto un significato grande per me, e ancora lo è, ma sono precipitato di nuovo, come diceva Bartali, l'è tutto da rifare...
 
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#12
Vaccabò quanti chili hai perso?

Comunque aggiungo la tappa di Montalcino, davvero fantastica...
 
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#13
40, uno dei pochi aspetti positivi della vicenda Asd
 
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#14
Ma sono l'unico qua che non ha mai passato un'estate triste?

Per me è un periodo fantastico, in cui ci si lascia alle spalle tutti i problemi, in cui tutti quelli che ogni giorno ti rompono i coglioni spariscono dalla tua vita, una stagione in cui dedicarsi solo al ciclismo, agli amici ed alla figa, anche perchè d'estate sarà che sono poco vestite, sarà che hanno meno problemi per la testa, ma tante diventano assai più simpatiche(e chissenefrega) e soprattutto "pisellabili"...
 
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#15
Luca... Asd Facepalm
 
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#16
Che ho fatto di male, ho solo espresso i motivi per cui amo l'estate, in maniera direi anche piuttosto fine Asd
 
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#17
Finissime direi Asd
 
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#18
Anche per me il Tour 2011 è stata la corsa che mi ha dato più emozioni, perlomeno perchè avevo un età più matura e capivo meglio il Ciclismo rispetto al Giro d'Italia 2004 vinto da Damiano Cunego con 2'02" su Serhiy Honchar e con Gilberto Simoni terzo e arrabbiato a 2'05". Il quarto posto se lo aggiudico Dario David Cioni, Italo-Inglese che l'anno prima scortò Petacchi fuori tempo massimo nella tappa di Chianale. Il quinto posto andò alla promessa (che poi si rivelò eterna) Yaroslav Popovych a 5'05". L'Ucraino tra l'altro indossò la maglia rosa dopo la cronometro di Trieste fino alla tappa di Falzes, dove il piccoletto Veronese staccò tutti a 50 km dalla fine sul Furcia e arrivò in solitario sul traguardo di Falzes con 1'16" su Nocentini e 1'38" su Moos. Il plurivincitore di tappa in quel Giro fu Petacchi, che con 9 tappe vinte stabilì un record per il dopoguerra. Cunego vinse 4 tappe.

Ehm, dicevo il Tour 2011. Un Tour nel quale un sacco di corridori che tifavo han fatto bella figura. In primis il vincitore Evans, poi anche Cunego fece un buon Tour, così come Hushovd, Cavendish, Rolland. Con ordine.
Cavendish : è stato il Tour dove il Manniota s'è finalmente aggiudicato la maglia verde a punti, nonostante un regolamento nuovo e che nei primi giorni ha favorito un tizio Spagnolo che passava di lì per caso, tale Josè Joaquin Rojas, che fino all'ultima tappa è stata una minaccia per il regno di Cavendish, sopprattutto grazie ai traguardi volanti e nonostante non abbia mai vinto una tappa ne mai essendosi piazzato tra i primi in una volata tradizionale. Il traguardo di Parigi ha poi sancito giustamente la vittoria di Cavendish.
Hushovd : corridore che è stato inguistamente criticato alla precedente Roubaix per essere un succhiaruote senza palle, reo di aver agevolato la vittoria del compagno di squadra Vansummeren, non aiutando Cancellara in un tentativo di ricucimento sui fuggitivi. Ebbene, il signor Hushovd, oltre che decisivo per l'emozionante vittoria di Tyler Farrar a Redon, s'è sciroppato 150 km di fuga tra i Pirenei, vincendo la tappa dell'Aubisque dopo un inseguimento solitario, anzi, aveva Moncoutiè a ruota, di 50 km al grande Jeremy Roy. Non contento 3 giorni dopo ha fatto il bis battendo in una volata a 3 il pupillo Boasson Hagen, che il giorno dopo vinse in solitario in quel di Pinerolo. Il 3° dei 3 era tale Ryder Hesjedal, un corridore che nessuno cagava.
Rolland : il giovanotto Francese è sempre stato additato come una buona promessa per i Francesi, ma fino all'estate 2011 non ha fatto vedere granchè. Con Voeckler in maglia gialla, Rolland si mette in testa al gruppo a Luz Ardiden con tutti i big che tentano di staccare T-Blanc. Il lavoro di Rolland fu decisivo sia lì che nei successivi arrivi in salita, fino al giorno dell'Alpe d'Huez, dove Voeckler vuole troppo, cercando di seguire un coraggiosissimo Contador, partito al km 5, e il succhiaruote Andy Schleck. Evans simulò un problema meccanico per tornare in gruppo e non strafare, mentre Voeckler andò in crisi per il grandissimo ritmo di Contador e sul Galibier crollò. Nella vallata prima dell'Alpe d'Huez 2 corridori si avvantaggiarono. Tale Ryder Hesjedal e Rolland, che cominciò la salita con 20 secondi sul gruppo. Contador, ripreso ma non morto, staccò tutti ancora. Rolland si mise a ruota di Samuel Sanchez, che lo riportò sotto al 7 volte campione in un GT, per poi staccarlo all'ultimo km. Rolland si prese così un tornante dell'Alpe d'Huez, in una delle più belle tappe di sempre.
Dulcis in fundo Evans : corridore che ha perso il Tour de France 2008 da Sastre e che l'anno dopo vinse il Mondiale tra la sorpresa generale. Nel 2010 sembrava finalmente il suo Tour, ma una microfrattura al gomito lo costrinse alla resa. Il 2011 vedeva il duello Contador-Schleck, con Evans che sembrava per l'ennesima volta relegato ai margini del podio. Invece il buon Cadel iniziò bene, guadagnando 3 secondi su tutti (1'40" su Contador per una caduta) alla prima tappa, per poi vincere la 4° tappa al photofinish su Contador. La sua grande regolarità lo porto a poco più di un minuto dal redivivo Voeckler nella tappa del Galibier. Lì il Lussemburghese Andy Schleck fece l'impresa della vita, guadagnando 2'20" sull'Australiano, che nella tappa dell'Alpe d'Huez rimasero invariati.
Si decide tutto a Grenoble. Cronometro. Evans per la 3° volta si gioca il Tour a cronometro, e per la 3° volta parte dietro di più di 1 minuto. Parte Evans e dopo 4 minuti anche Andy Schleck. Il GPS è subito ottimista per Cadel, se continua come dopo il 5° km il Tour è suo. Ma Cadel è sempre stato molto sfortunato in carriera. A metà gara è lui la maglia gialla virtuale, ma la tensione è sempre alta. 1 km alla fine !!! 1'30" di vantaggio virtuale per Cadel in generale. C'è solo una curva a destra. CADEL LA SUPERA ! HA VINTO IL TOUR ! HA VINTO IL TOUR !

(23-07-2011, 05:15 PM)ManuelDevolder Ha scritto: C'MON CADEL EVANS !!!! YOU HAVE WON THE TOUR DE FRANCE !!!!
Si ! [Immagine: @@.gif]

Post irripetibile per il sottoscritto... Sisi
 
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#19
Le lacrime le ho versate 3 volte : alla positività di Di Luca annunciata durante il Tour, avevano detto che qualcuno era stato beccato, fremevo, ricordo che andai a svegliare mio nonno : "Menchov drogato, Menchov positivo", poi invece la cruda realtà

Poi la vittoria-liberazione di Cav al Tour 2010, quando pianse sul podio, ricordo le due tappe in cui toppó clamorosamente, grande nervosismo, poi finalmente la vittoria, lo tifavo in quel periodo, lui pianse sul podio, piansi anch'io

Ed infine per la morte di Weylandt, ho pianto molto e non solo davanti alla TV, mi chiusi in bagno e non riuscivo a trattenere le lacrime, specie il giorno dopo quando Leopard e Farrar passarono il traguardo... E poi ancora quando la Rai mandó delle immagini di Wouter con in sottofondo 'The long and winding road', fu struggente...

Rimasi molto male anche quando lessi sul solito sito spagnolo 'Fallece Xavi Tondo' : che vuol dire Fallece dissi, e andai a cercare su google, amara scoperta
 
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#20
sto allo spirito del post e mi riferisco alle sole corse viste e/o vissute in diretta.

LA tappa che ricordo con più gioia è stata forse quella del mortirolo al giro del 94 dove pantani stacco' tutti di diversi minuti, secondo credo arrivà chiappucci (lo tifavo). fu bellissimo. Avevo 10 anni.

Altra tappa straganza è stata la tappa al Tour 98 in cui Pantani rifilò 9 minuti a Ullrich a Les Deux Alpes. Storica!

Poi ricordo un'altra tappa assurda nel Tour del 96 con Riis e Virenque che attaccano insieme ad altri (Ullrich, Dufaux ecc), Indurain e Rominger rimangono indietro. Arrivano a 8-9 minuti mi sembra. Una giornata che doveva essere di nulla ma che arrivava a Pamplona apposta per Re Miguel.

Ricordo con piacere il mondiale di Armstrong e quello di Duitama e Agrigento, molto belli. Peccato non averne vinti, specialmente gli ultimi 2 ci siamo andati davvero vicini!

Ricordo brutto, bruttissimo la tappa in cui morì Casartelli. La vidi in diretta, un gran dispiacere. Anche per Weylandt fu molto brutto.

Arrivando ai tempi nostri mi è piaciuta molto la tappa del tour 2009 con arrivo a Le Gran Bornard vinta da Frank Schleck. Ah bella anche la Roubaix di quell'anno!

Poi mi è piaciuto il giro 2010. la tappa dell'aprica regala sempre grandissime emozioni.

poi boh se mi viene in mente altro lo aggiungo!

poi va beh :) Fuente De!
 
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