Login Registrati Connettiti via Facebook



Non sei registrato o connesso al forum.
Effettua la registrazione gratuita o il login per poter sfruttare tutte le funzionalità del forum e rimuovere ogni forma di pubblicità invasiva.

Condividi:
Richmond 2015 | Prova a Cronometro Uomini Elite
#41
ma la cosa più terribile è l'immagine che puntualmente salta sullo strappo finale, va bene per le crono ma ora che iniziano i mondiali veri Paura
 
Rispondi
#42
Coppel fu 3º nella crono U23 sia a Salisburgo che a Stoccarda.
 
Rispondi
#43
(23-09-2015, 11:27 PM)BidoneJack Ha scritto: ma la cosa più terribile è l'immagine che puntualmente salta sullo strappo finale, va bene per le crono ma ora che iniziano i mondiali veri  Paura

A proposito di strappo finale... Qualcuno ha avuto la vaga impressione che sia selettivo? A me pare molto difficile non veder arrivare un gruppo di 40 persone


Comunque ieri prova straordinaria di Kiryenka (1°), Coppel (3°) e Castroviejo (4°). Avevano partecipato tutti e 3 alla Vuelta a differenza delle due grandissime delusioni Martin e Dennis
 
Rispondi
#44
Ovviamente come tutti da un lato contento per l'argento di Malori, dall'altro dispiaciuto per l'occasione mancata. Tuttavia ha l'età dalla sua e margini di miglioramento per diventare il numero 1. Forse quest'argento vale più di un oro in ottica futura. Siamo sinceri: Malori non è il talento puro come Martin. Somiglia più a Nibali che a Contador, e questa cosa non mi dispiace affatto perché apprezzo più i corridori che escono alla lunga dopo tanta tanta gavetta, delusioni e fatica.

Quanto al vincitore lo vedo come un oro alla carriera. Ci voleva un'occasione come questa in cui i migliori hanno toppato, oppure erano fuori forma, per premiare un corridore a tutto tondo come Kiryienka, che non nascondo essermi stato sempre simpatico. Già pistard, uomo da fughe importanti, faticatore per la squadra ed ottimo cronomen. Il classico corridore forte ma mai campione. Stavolta lo è diventato, bon!
 
Rispondi


[+] A 2 utenti piace il post di cruijff91
#45
si ma a me sa tanto di ieri o mai più... ok vederla magari in futuro diventa oro ma io non la vedo così rosea la sua situazione

certo non penso che si perderà da un giorno all'altro semplicemente un occasione così credo non gli capiterà mai più
 
Rispondi
#46
Sì, anch'io la prenderei un po' con le molle: è stata una cronometro molto particolare. Già quando aveva vinto la Villumsen m'era suonato un attimino un campanello d'allarme, tanto che la mia tris ideale sicuro-outsider-scommessa era Martin-Kyrienka (@67 Sweat)-Phinney. Aspettiamo altri appuntamenti per avere la conferma: di sicuro era arrivata l'ora di mettere qualcosa d'importante in cascina, perché - stringi stringi - non è che il suo palmares fosse così ricco, anzi...

(24-09-2015, 08:33 AM)Danilo Ha scritto: Coppel fu 3º nella crono U23 sia a Salisburgo che a Stoccarda.

Sì, lui nasceva con ottime doti da cronoman, poi si è un po' riciclato come uomo di classifica con scarsi risultati (solo un Delfinato super, alla fin fine Triste). Adesso è finito in una squadra che pare curare molto la disciplina, e qualche risultato s'è visto devo dire... Sese
 
Rispondi
#47
Più che la crescita di Malori, il dato certo di questa stagione è il calo di Martin, che insieme ai quasi-ritiri di Cancellara e Wiggins ha aperto un sacco di porte. Bravi Kiryienka e Malori a inserirsi, poi è mancato l'appuntamento della grande crono al Tour de France, che è un mezzo Mondiale in genere (anzi probabilmente con un livello anche più alto) quindi è un bel casino farsi un palmares con le crono e basta. Un titolo Mondiale e 3-4 crono nei grandi giri penso possa essere l'obiettivo della carriera di Malori
 
Rispondi
#48
e la medaglia olimpica
 
Rispondi
#49
Sì giusto, solo che non so se è raggiungibile a Rio, perché mi sembra che il percorso non sia semplice e non è proprio un bene. Io avrei voluto vederlo in un bel quartetto con Oss, Coledan e Viviani, con un paio d'anni di preparazione andavano a Rio per vincere una medaglia, comunque non succederà. Il problema di Malori è che fuori dalle cronometro è fragilissimo, quest'anno ha vinto due crono in Francia ma in entrambi i casi si è fatto battere nella generale, ha provato le classiche del nord ed è stato un disastro, in salita non è cresciuto minimamente rispetto ai primi anni
 
Rispondi
#50
(24-09-2015, 08:23 PM)Gershwin Ha scritto: Più che la crescita di Malori, il dato certo di questa stagione è il calo di Martin, che insieme ai quasi-ritiri di Cancellara e Wiggins ha aperto un sacco di porte. Bravi Kiryienka e Malori a inserirsi, poi è mancato l'appuntamento della grande crono al Tour de France, che è un mezzo Mondiale in genere (anzi probabilmente con un livello anche più alto) quindi è un bel casino farsi un palmares con le crono e basta. Un titolo Mondiale e 3-4 crono nei grandi giri penso possa essere l'obiettivo della carriera di Malori

Sì, però il suo era veramente povero: mica doveva vincere chissà cosa, ma almeno piazzarsi sì. Mi sta bene finisse spesso dietro a Cancellara, Martin e Wiggo, però poi a turno c'erano diversi altri cronomen - tutti sulla carta inferiori a Malori, a volte pure più giovani - che gli stavano davanti. Prima di quest'anno non era mai entrato tra i primi 5 al Mondiale, e questo dice tutto...

Sui limiti son d'accordo: adesso vien da sorridere pensare che, da under, qualcuno ipotizzava per lui un futuro da uomo di classifica alla Ivan Basso. Asd
 
Rispondi
#51
Richmond, Un giorno da incorniciare
Adesso Malori rilancia: “la crono del prossimo anno si adatta alle mie caratteristiche” - Moser: “Sinceramente questo decimo posto non me l'aspettavo” - Cassani: “due atleti tra i primi dieci, una medaglia d’argento… c’è veramente da essere soddisfatti!”.

Richmond (USA) (23/9) - “Ho pedalato regolare, cercando di mantenere un ritmo costante. Sapevo di rendere meglio nelle cronometro non all’interno di un grande giro, ma sinceramente questo 10° posto proprio non me lo attendevo, anche perché ero uscito dalla crono alla Vuelta un po’ demoralizzato.” Ha detto Moreno Moser al termine della sua prova, subito dopo aver abbandonato la zona riservata ai primi tre della classifica parziale. A togliergli il posto, neanche a farlo apposta, Adriano Malori, che tagliava in quel momento il traguardo cogliendo il primo posto momentaneo. C’era ancora da attendere l’arrivo di Vassili Kiryienka e di Tony Martin, ma che questa giornata fosse finalmente ricca di soddisfazioni per i nostri colori si era compreso già dai primi intertempi. A cominciare proprio dalla prestazione di Moreno Moser, partito un’ora prima dei favoriti e secondo sul traguardo dopo una prova regolare e di grande carattere: 12° al primo rilevamento, 6° al secondo, 2° al terzo e poi secondo all’arrivo.
Sono contento per Moreno, perché è stato veramente bravo e sono convinto che questo risultato gli darà quella spinta necessaria per migliorare e crescere ancora…” ha detto alla termine Davide Cassani .
Ma quella di oggi, per i nostri colori, è stata la giornata di Adriano Malori, vice campione del mondo nella cronometro individuale per soli 9”. Adriano ha condotto una gara di grande regolarità, pedalando ad un ritmo di 97 pedalate al minuto che gli ha permesso di sviluppare la velocità necessaria per tenere nel mirino, per tutta la durata della gara, gli avversari diretti per il podio.
La medaglia d’argento di Malori è la seconda medaglia per il ciclismo italiano in questa disciplina nella categoria regina. Prima di lui ci era riuscito, 21 anni fa, all’esordio del mondiale crono, Andrea Chiurato. Eravamo a Palermo e l’anno precedente si era celebrata l’ultima prova iridata cronosquadre per Nazionali, che tante gioie ci aveva regalato. L’argento di Chiurato apparve come un auspicio, che invece alla fine si è rivelato in incantesimo stregato. Un incantesimo rotto oggi da Adriano Malori, sicuramente il talento italiano più cristallino, in questo esercizio, degli ultimi anni. “Un bel progresso, non c’è che dire – ha dichiarato subito dopo aver avuto la certezza di una medaglia - passo dal sesto posto di Ponferrada al secondo di oggi!”. Ma Adriano non si ferma qui, consapevole del suo valore e di una carriera che ormai sta assumendo contorni importanti: “Il prossimo anno la crono si adatta ancora alle mie caratteristiche… non ci sarà sempre un Vassili a soffiarmi l’oro.”
La gara non ha lasciato rammarichi, almeno per il corridore azzurro: “Non importa che non ci fossero Wiggins e Cancellara, oggi sono saliti sul podio i migliori.”
Il vento ha influito sulla gara?: “Assolutamente no, ha permesso a tutti di realizzare una media più elevata, ma alla fine è stato un elemento costante e non ha modificato i valori in campo.” Dove pensi di aver vinto la medaglia? “Sono partito regolare, girando a 96_97 pedalate al minuto. Sono riuscito a tenere questo ritmo fino alla fine, credo che questo sia stato il segreto del podio...”
Dove hai perso l’oro? “Non saprei. All’inizio dello strappo in salita Davide mi ha comunicato che avevo 3 secondi di svantaggio; ho spinto al massimo… ma evidentemente non è bastato. Perdere di 9” secondi dopo 53 chilometri un po’ brucia, ma meglio 9” di tre.”
Questa medaglia corona una stagione per il corridore della Movistar finalizzata soprattutto all’appuntamento iridato condita comunque da 5 successi; cominciando, all’inizio dell’anno, con il Tour de San Luis, l’epilogo oggi, con un argento storico per il ciclismo italiano, che premia un anno di sacrifici.
Adriano è stato veramente bravo – ha detto Davide Cassani visibilmente soddisfatto per la sua prima medaglia da tecnico –. Ha corso con grande intelligenza. La medaglia premia un atleta che ha preparato questo appuntamento con determinazione, rinunciando alla Vuelta per arrivare nella condizione migliore alla prova iridata. Per il nostro movimento, inoltre, quella di oggi è una giornata da ricordare: due atleti tra i primi dieci, una medaglia d’argento in un mondiale cronometro elite… c’è veramente da essere soddisfatti!”.
Due parole le merita sicuramente il nuovo campione del mondo, Vassili Kiryenka, 34 anni, per quattro volte campione bielorusso a cronometro, campione del mondo nella corsa a punti nel 2008 e vincitore di tre tappe al Giro. A chi gli ha fatto notare di aver vinto una cronometro orfana di Wiggins e Cancellara ha risposto: “C’erano però Toni Martin e Tom Dumoulin, c’era un Malori che mi ha dato veramente filo da torcere e soprattutto c’ero io. Non sono tanto contento di aver battuto i migliori di questa disciplina, quanto di aver superato i miei limiti…”


comunicato stampa FCI
 
Rispondi
#52
Tony Martin, la sconfitta nella crono mondiale brucia... più del normale: colpa della sella di carta vetrata!

Un incredibile retroscena (nel vero senso della parola!) emerge dalle pieghe del Mondiale a Cronometro di Richmond: tutti si sono stupiti della clamorosa controprestazione di Tony Martin, già tre volte iridato di specialità e solo settimo nella prova di ieri. Ebbene, la spiegazione di una gara così negativa per il Panzerwagen tedesco è nella sella: per garantire al corridore un miglior grip e quindi una posizione più stabile in bici, gli è stata predisposta appunto una sella particolare, rivestita da uno strato di carta vetrata.

Il problema per Tony è che dopo un po' di chilometri il sellino ha consunto il fondello dei suoi pantaloncini, arrivando a grattugiare letteralmente la pelle del fondoschiena. Martin ha concluso la crono con evidenti disagi e grandi bruciori. Le foto, pubblicate da Cyclingweekly.co.uk e qui riprodotte, spiegano più di mille parole...

cicloweb.it

 
Rispondi
#53
Vlad di Valacchia approva  Asd
 
Rispondi
  


Vai al forum:


Utente(i) che stanno guardando questa discussione: 1 Ospite(i)