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Richmond 2015 | Prova a Cronometro Uomini Elite
#21
Speriamo......
 
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#22
kirienka
 
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#23
Aaaaazzzzzz

1° Vasil

Triste
 
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#24
Fanculo, bielorusso di merda, fanculo fanculo fanculo!
 
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#25
Grazie a bidone jack per il post con tutti gli intertempi
 
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[+] A 1 utente piace il post di jwill
#26
Kirienka, Malori, Coppel, che podio strano
 
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#27
Se un utente del forum 2 mesi fa mi avesse detto che il podio sarebbe stato questo gli avrei dato dell'ubriaco.
 
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#28
battere Tonino, Tom e Rohan e perdere il Mondiale da Kiryienka farà male in eterno, non è giusto
 
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#29
Mondiali 2015: Malori d'argento, ma l'oro è vicino
Solo Kiryienka precede un grande Adriano. Anche Coppel va a podio

Nove secondi, quasi niente. Ed è poco o nulla quanto separa l'oro dall'argento della crono iridata di Richmond. C'era Adriano Malori, parmense da sempre dedito alla specialità, e c'era Vasil Kiryienka, bielorusso della Sky: il migliore dei gregari per ogni capitano del mondo, Vasil. Quasi ogni anno, tra Giro, Tour o Vuelta, porta a casa una tappa di montagna - meglio se un tappone - andando in fuga da lontano. Tiene il passo più alto degli altri, per quello al traguardo arriva primo. Non fa classifica, a quello pensano i capitani, ma quando si mette a tirare il gruppo sembra abbia una moto nel fisico: potrebbe andare avanti per ore, per più colli in successione, senza rifiatare. Un mostro. È al terzo anno in Sky, dopo aver passato un quadriennio con Eusebio Unzué, prima alla Caisse d'Epargne, poi alla Movistar.

Con Unzué corre attualmente Adriano Malori, altro gregario eccezionale, nonché uomo che gioca con le lancette. Le sfida e spesso vince lui. È l'azzurro faro per queste prove, in attesa di giovani come Filippo Ganna, che si vedono all'orizzonte. Adriano e Vasil, l'argento e l'oro, quando tutti aspettavano Tony Martin, Rohan Dennis, magari un Tom Dumoulin uscito stanco dalla Vuelta e con un problema al soprassella negli ultimi giorni. Non è stata giornata per loro, la scena è stata tutta per il parmense ed il bielorusso. Una sfida sull'orlo dei secondi, un oro storico che pareva destinato all'Italia, finalmente. Kiryienka però ha rovinato i piani del CT Davide Cassani, spezzato i sogni di Adriano Malori e di tutti gli italiani. Sarebbe stato il primo oro italiano nella crono dei mondiali, invece è il secondo argento.

Andrea Chiurato nella prima edizione della prova, nel '94 a Catania, fece peggio di 48" del britannico Boardman. In seguito pochi lampi ma mai nessuno seriamente in grado di lottare per il metallo più prezioso: Daniele Nardello ed Andrea Peron furono quarto a quinto a Lugano, nel '96, Dario Frigo e Marco Pinotti sesto e decimo a Plouay nel 2000, ancora Frigo quinto nel 2003 ad Hamilton, Marzio Bruseghin sesto l'anno dopo a Verona, ancora Marco Pinotti quinto a Mendrisio 2009. S'è aspettato il 2012 per tornare tra i primi dieci, con Adriano Malori proprio decimo a Valkenburg, mentre Kiryienka agguantava il bronzo. Sempre Malori, ottavo a Firenze dietro a Pinotti e sesto l'anno scorso a Ponferrada.

La sensazione che il ragazzo si dovesse sbloccare al massimo livello, quello di un Mondiale, era nell'aria da molto. Lo si aspettava. Vasil Kiryienka, invece, è sempre considerato troppo poco (nel solo 2015, eppure, ha conquistato l'oro ai Giochi Europei di Baku, la crono del Giro, a Valdobbiadene ed il titolo nazionale). Vasil, oltre al già citato bronzo di Valkenburg, già nel 2008, a Manchester, si vinceva una maglia iridata nella Corsa a Punti. La pista una palestra perfetta per questo ragazzo che giovane più non è, la Sky la formazione ideale per chi possiede le sue caratteristiche. Il giorno perfetto l'ha trovato in questo mercoledì di settembre.

Bialoblocki in testa, Moser 2°. Martin e Dumoulin piano - Cronometro lunga, ben 53.5 km, con il primo a partire, alle 13 locali (le 19 in Italia), che è Michael Hepburn. È un australiano e quindi decisamente preparato nelle prove con le lancette, come buona parte dei suoi connazionali. Lo dimostra andando in testa subito (e certo, non ci voleva un fenomeno) con una prova terminata dopo un'ora, quattro minuti, ventotto secondi. Hepburn si tiene alle spalle molti corridori, il più vicino dei quali è il danese Rasmus Christian Quaade, che gli arriva a 19". Anche l'estone dell'Astana Rein Taaramäe rimane a 56", così come il russo Ilnur Zakarin, quarto in via provvisoria a 1'08".
Hepburn verrà scalzato dal britannico Stephen Cummings, che fa meglio di soli 31 centesimi, ma resta poco al comando: il polacco Marcin Bialoblocki, infatti, è giunto tardi al professionismo (s'è messo in luce al Tour of Poland, dove ha vinto appunto la crono finale), ma fa presto in queste prove: ritocca di 36" il tempo di Cummings. Il primo azzurro in gara, Moreno Moser, conduce una gara in crescita ed alla fine è secondo per soli 9"; ottima prova per il trentino, ma Bialoblocki continua a guidare. Il primo intermedio, dove Michael Hepburn era passato dopo 19'21", vede il ceco Jan Barta che stacca un 19' secco: a 5" c'è Jonathan Castroviejo, poi arriva Adriano Malori e paga 12". Non troppo.
Tutti i corridori sono partiti, Vasil Kiryienka, Tom Dumoulin e Tony Martin sono stati gli ultimi a prendere il via. C'è gente che vola, sul percorso di Richmond: per esempio Vasil Kiryienka, che dopo 16 km passa all'intermedio staccando un 18'45", 15" meglio di Barta. Non scherza neppure il francese Jérôme Coppel, che pedala a meraviglia ed al secondo intermedio (siamo al chilometro 26.5) fa segnare un 31'43: primissimo, con Jan Barta, partito a cannone, che paga 15". Al primo intermedio sono passati anche Tom Dumoulin e Tony Martin, già staccati da Kiryienka rispettivamente di 15" ed 11". È una bella lotta, nel complesso, con Malori, Coppel e Kiryienka con una marcia in più, anche se è presto per emettere verdetti.

A metà gara Kiryienka lotta con Malori. C'è pure Coppel - Qualche sentenza però giungerà al secondo intermedio. Ci arriva lo spagnolo Castroviejo, dietro a Coppel di 5", mentre Barta è terzo a 19" (la sua partenza lampo non premia). Ci pensa Adriano Malori, che via via sta carburando, a staccare un 31'42" che vale il miglior tempo nella seconda parte di gara. Rohan Dennis è dietro al parmense 3", ma ci pensa Vasil Kiryienka a riportare sulla terra l'azzurro: il bielorusso passa per primo anche dopo 26.5 km, con un buonissimo 31'18", 24" meglio di Malori. Tom Dumoulin transita invece con un ritardo di 44" dal bielorusso, confermando che i problemi al soprassella della vigilia non erano una sorta di pretattica. Male anche Tony Martin, indietro di ben 38", mentre Rohan Dennis fora e perde parecchio tempo nel cambio di bicicletta. Il podio sarà difficile da raggiungere per l'australiano, nemmeno Dumoulin e Martin se la passano troppo bene.
Terzo intertempo, piazzato dopo 42.6 km, ed è ancora Jérôme Coppel il migliore, con un parziale di 49'47" che all'arrivo vale la prima piazza momentanea: aggiusta di 55" il tempo di Bialoblocki ed è il primo a sfondare il muro dei 51 km/h (51.005 km/h per il transalpino). Passa Castroviejo al terzo intertempo ed è dietro a Coppel di 14", secondo. Adriano Malori però fa segnare un 49'41" proiettandosi in testa, meglio rispetto al francese di 6". Rohan Dennis, tra giornata no e foratura, paga 45", mentre Kiryienka è la solita macchina: ritocca il tempo di Malori di soli 10" (49'30" per il bielorusso), va a giocarsi l'oro con il parmense.

Alla fine oro al bielorusso, Malori a 9". Martin e Dumoulin giù dal podio - Mentre Malori si fionda sul traguardo, l'altro azzurro, Moreno Moser, resiste ad un discreto specialista come Taylor Phinney, quarto a 1'10" da Coppel e di 5" più lento del trentino. Moser respinge anche l'assalto di Jan Barta, che però scalza Phinney dal quarto posto; per 2" perde il podio. Clamorosi - per quanto ci si sarebbe atteso - i due intertempi di Dumoulin e Martin, che dopo 42.6 km si prendono due ceffoni da Kiryienka: a 57" l'olandese e ad un minuto netto Panzerwagen. Addio sogni di gloria per entrambi. Sogna ciò che è reale, invece, Malori, che taglia il traguardo davanti a Coppel ma non di moltissimo, 17". Rohan Dennis chiude la sua giornata con il quinto posto provvisorio a 59" da Malori.
Mancano solo Kiryienka, Dumoulin e Martin. Se gli ultimi due non preoccupano troppo l'azzurro, il bielorusso non conosce flessione. Infatti si issa a quel primo posto inseguito sin dal chilometro 16 e mantenuto a tutti gli altri intermedi; fa meglio di Malori di soli 9". Amarezza per l'occasione perduta o felicità per un argento che né Dumoulin né Martin paiono potergli togliere? Scelta ardua. Tom Dumoulin chiude momentaneamente quinto a 1'01" da Kiriyenka, mentre Martin fa peggio, settimo a 1'16" da quell'oro che pareva poter andare a lui per la quarta volta (avrebbe eguagliato il record di vittorie dell'assente Fabian Cancellara).

Un podio imprevedibile, ottima la prova dei due azzurri - Podio imprevedibile ed altamente difficile da pronosticare alla vigilia, con Vasil Kiryienka che veste la maglia iridata ed esulta tra Adriano Malori (a 9") e Jérôme Coppel (a 26"). Giù dal podio il bravissimo spagnolo Jonathan Castroviejo, a 29", tutti gli altri oltre il minuto di margine. A 1'01" Tom Dumoulin, a 1'07" Rohan Dennis, a 1'16" Tony Martin, un secondo peggio Maciej Bodnar, a 1'22" l'altro polacco, Marcin Bialoblocki ed a 1'31", decimo, il secondo azzurro, Moreno Moser. Attorno al trentino, alla vigilia, c'era molta perplessità, ma il nipote di Francesco ha zittito tutti con una prestazione davvero buona.
Ottimo, in stato di grazia invece Adriano Malori, che quell'oro pesante in un giorno non lontano se lo prenderà; già stravinse a Varese nel 2010, quando gareggiava tra gli Under 23, e le prossime fermate sono i Giochi Olimpici di Rio ed il Mondiale di Doha, l'anno venturo. Una certezza ed un lavoro su cui proseguire per il futuro, per Davide Cassani: questo rappresenta la crono di Richmond. Per Vasil Kiryienka, invece, il coronamento di una carriera al servizio dei migliori, non senza levarsi qui e là qualche bella soddisfazione. Questa, di sicuro, è la più bella.

Francesco Sulas per cicloweb.it
http://www.cicloweb.it/articolo/2015/09/...-un-grande-

ORDINE D'ARRIVO
1 Vasil Kiryienka (Belarus) 1:02:29
2 Adriano Malori (Italy) 0:00:09
3 Jerome Coppel (France) 0:00:26
4 Jonathan Castroviejo (Spain) 0:00:29
5 Tom Dumoulin (Netherlands) 0:01:02
6 Rohan Dennis (Australia) 0:01:08
7 Tony Martin (Germany) 0:01:17
8 Maciej Bodnar (Poland) 0:01:17
9 Marcin Bialoblocki (Poland) 0:01:22
10 Moreno Moser (Italy) 0:01:32
11 Jan Barta (Czech Republic) 0:01:34
12 Taylor Phinney (United States Of America) 0:01:37
13 Oliveira Santos (Portugal) 0:01:52
14 Stephen Cummings (Great Britain) 0:01:59
15 Michael Hepburn (Australia) 0:01:59
16 Matthias Brandle (Austria) 0:02:00
17 Alex Dowsett (Great Britain) 0:02:07
18 Jurgen Van Den Broeck (Belgium) 0:02:16
19 Stefan Kueng (Switzerland) 0:02:18
20 Luke Durbridge (Australia) 0:02:18
21 Rasmus Quaade (Denmark) 0:02:19
22 Lawson Craddock (United States Of America) 0:02:27
23 Wilco Kelderman (Netherlands) 0:02:31
24 Andriy Grivko (Ukraine) 0:02:32
25 Hugo Houle (Canada) 0:02:36
26 Luis Leon Sanchez Gil (Spain) 0:02:45
27 Kanstantsin Siutsou (Belarus) 0:02:48
28 Gatis Smukulis (Latvia) 0:02:56
29 Rein Taaramae (Estonia) 0:02:56
30 Silvan Dillier (Switzerland) 0:02:57
31 Yves Lampaert (Belgium) 0:03:00
32 Tanel Kangert (Estonia) 0:03:01
33 Ilnur Zakarin (Russian Federation) 0:03:07
34 Daniil Fominykh (Kazakhstan) 0:03:13
35 Jesse Sergent (New Zealand) 0:03:14
36 Alexey Lutsenko (Kazakhstan) 0:03:24
37 Vegard Stake Laengen (Norway) 0:03:26
38 Gustav Larsson (Sweden) 0:03:26
39 Aleksejs Saramotins (Latvia) 0:03:27
40 Ramunas Navardauskas (Lithuania) 0:03:30
41 Tobias Ludvigsson (Sweden) 0:03:31
42 Andreas Vangstad (Norway) 0:03:43
43 Sam Bewley (New Zealand) 0:03:44
44 Ryan Roth (Canada) 0:03:51
45 Christopher Juul Jensen (Denmark) 0:03:55
46 Romain Sicard (France) 0:03:57
47 Alexandr Pliuschin (Republic Of Moldova) 0:04:00
48 Lukas Postlberger (Austria) 0:04:18
49 Mekseb Debesay (Eritrea) 0:04:20
50 Gediminas Bagdonas (Lithuania) 0:04:20
51 Rigoberto Uran (Colombia) 0:04:41
52 Nikias Arndt (Germany) 0:04:47
53 Petr Vakoc (Czech Republic) 0:05:01
54 Serghei Tvetcov (Romania) 0:05:39
55 Polychronis Tzortzakis (Greece) 0:05:48
56 Manuel Rodas Ochoa (Guatemala) 0:05:54
57 Tuulkhangai Tuguldur (Mongolia) 0:06:46
58 Neofytos Sakellaridis Mangouras (Greece) 0:07:05
59 Muradjan Halmuratov (Uzbekistan) 0:07:07
60 Segundo Navarrete (Ecuador) 0:08:51
61 Ahmed Elbourdainy (Qatar) 0:09:46
62 David Albos Cavaliere (Andorra) 0:11:56
63 Gorgi Popstefanov (Fyr Of Macedonia) 0:13:06
64 Juan Martinez (Puerto Rico) 0:13:44
65 Carlos Eduardo Quishpe (Ecuador) 0:14:15
DNS Artem Ovechkin (Russian)
DNS Adrien Niyonshuti (Rwanda)
DNS Nikolay Mihaylov (Bulgaria)
DNS Norlandis Taveras (Dominican Republic)
DNS Rafael German (Dominican Republic)
 
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#30
Mi girano le palle a velocità relativistiche
 
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[+] A 1 utente piace il post di Gershwin
#31
Comunque tutti parlano di podio strano per la non vittoria di Martin e la presenza di Coppel, ma Kiryienka e Malori ci stanno benissimo
 
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#32
Comunque vedendo Vasil (e anche Coppel) oggi, la Villumsen ieri, mi sa che queste strade abbiano aiutato più cronoman "particolari" rispetto ai puri.

Clamoroso Martin arrivato dietro pure a Dennis Confuso
 
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#33
Avrei scommesso al massimo 1 € su un bronzo, difficilmente avrei scommesso una lira su un argento... dunque sono contento, però cazzarola: il sogno iridato era ad un passo Triste
 
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[+] A 1 utente piace il post di Giugurta
#34
Alla vigilia l'argento sarebbe stato bellissimo, però dietro Martin, non a 9'' da Kiryienka. Una delusione enorme, mitigata un po' dal fatto che è stata comunque una rimonta non riuscita, se fosse stato davanti e avesse perso alla fine sarebbe stato molto peggio. Evidentemente l'ha perso nella prima parte, ma è ovvio che non si può fare un discorso tipo "se partiva meglio vinceva". Vabè, comunque da qui può iniziare una nuova carriera per Malori, che è ancora molto giovane. Con Martin in calo, Wiggins-Cancellara fuori, Kiryienka che bene o male è un corridore inaffidabile, il trono di miglior cronoman del mondo è in palio (per il 2015 lo occupa Vasil senza dubbio). Con Dumoulin e Dennis, più forse Phinney, dovrebbero dominare le crono nei prossimi anni, però Malori è uno specialista puro a differenza degli altri due, quindi può preparare meglio gli appuntamenti importanti come il Mondiale. L'anno prossimo ci sono le Olimpiadi, l'oro è alla sua portata
 
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#35
Comunque molto bravo Moreno Moser, bella intuizione di Cassani la sua convocazione
 
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#36
Ok dopo il commento a caldo direi di passare ad un'analisi più approfondita: fanculo, bielorusso di merda, fanculo fanculo fanculo!
 
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#37
Malori ha fatto finalmente quel salto di qualità che si attendeva da qualche anno. Forse ci ha messo un po' troppo, ma il talento c'era ed era inevitabile arrivasse a questi livelli. Peccato per l'oro sfumato ma il tempo è ancora ampiamente dalla sua parte (e per un cronoman il tempo è un fattore importante :D )

A parte il fatto che ha preceduto Malori, penso che tutti siano contenti per la vittoria di Vasilone: un grande uomo, che sì ha un grande motore ma è arrivato a questi livelli con un grande lavoro e quando c'è da dare una mano ai suoi compagni di squadra non si risparmia mai.
Non capisco perchè si dice sia un Campione del Mondo strano: è campione europeo e da quattro anni non scende sotto il quarto posto ai Mondiali. Quello strano è Coppel, quello sì veramente una sorpresa senza spiegazioni.

Martin deludente e non capisce bene neanche il perchè. L'annata non è stata buona ma era difficile prevedere un Mondiale così disastroso. Dennis su certe distanze continua  a non convincermi...

Moser lo sostenevo da tempo che era una buona scelta. E' un ottimo corridore solo che, non si sa perchè, ha bisogno di sbloccarsi e fargli fare un'esperienza così, fargli cambiare prospettive, è stata una buona cosa.
 
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#38
Beh Kiryenka non mi sta affatto antipatico, anzi questo è un premio meritatissimo ad una carriera che ormai sta agli sgoccioli : sono infatti ben 34 le primavere del bielorusso.

Martin non è che per caso si stia trasformando in un corridore un po' più poliedrico? La stagione sarà anche stata un po' deludente dal punto di vista delle crono, ma la tappa del pavé al Tour l'ha vinta lui
 
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#39
da quello che leggo in giro,Tv Americana scandalosa...quasi quasi sono contento di non aver visto nulla della crono
 
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#40
Kiryenka è strano perché non rappresenta il cronoman per eccellenza: ai mondiali emerge sempre, qualche crono particolare l'ha dominata. E' soprattutto uomo di fondo: appena si sale oltre i 40, anche 45 km, diventa un uomo temibile. Mi farà stranissimo vederlo in maglia iridata...

Sulla regia americana lasciamo stare: un sacco di partenze saltate, un sacco di intermedi pure. Malori mai cagato per 50 su 53 chilometri: tenevano l'elicottero su Tony Martin che aveva un abisso da Kyrienka già al secondo intermedio. Assurdo...
 
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