Roubaix non indimenticabile come quella dello scorso anno, ma comunque una manna dal cielo rispetto alle edizioni 2014 e 15.
Van Avermaet superbo nel gestire il pre Arenberg e che con molta calma ha sfruttato il solito guardarsi del post foresta. Poi ne aveva e s'è visto. Monumentale Oss, alla miglior gara della carriera.
Stybar invece non ho capito perché ha voluto portarsi Van Avermaet in volata, va bene che una volta l'ha battuto al velodromo, ma non è mica sempre Domenica e stavolta Greg s'è dimostrato più forte e l'ha battuto agevolmente negli ultimi 75 metri (aveva pure fatto bene ad anticiparlo prima dell'ultima curva).
Langeveld sorprendente, anche se da giovane andava forte sulle pietre, poi s'è perso.
Un po' deluso dalla tattica Trek che forse puntava sul farsi trainare da Boonen. Un po' sprecato forse Stuyven così lontano dal traguardo.
Solo bravo a Moscon che arriva al velodromo e tenta il tutto per tutto per vincere. Purtroppo non ne aveva più, peccato, ma continua così.
Per il resto corsa che non è più quella di qualche anno fa dove c'era più selezione. Non voglio puntare nessun dito contro, ma permettetemi di dire che tutto questo sviluppo tecnico sta pian piano trasformando questa corsa in una corsa a 20 quando qualche anno fa (con poche eccezioni) era una corsa a 5 con qualche inserimento di qualche specialista. Cioè, mi sarei pure rotto le palle di vedere le volate a 5/6 al velodromo, la Roubaix è bello vederla vincere in solitaria e non credo sia tutta colpa dei corridori se non si riesce più a fare selezione in un contesto dove fino a un lustro fa i distacchi si contavano a suon di 30 secondi/1 minuto.
PS: Grazie Tom