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RusVelo
#1
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#2
RusVelo, l'UCI svela la maglia
Lo scorso anno è toccato alla Geox-TMC, quest'anno alla RusVelo. L'Unione Ciclistica Internazionale ha pubblicato l'immagine della nuova maglia della neonata formazione russa che avrebbe dovuto essere svelata durante la presentazione del 21 febbraio. Una maglia disegnata dalla svizzera Assos che rimanda chiaramente ai colori russi, con line un po' complesse sulle maniche, ma molto semplice per il resto.

[Immagine: magliarusvelo.jpg]

spaziociclismo.it
 
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#3
PROF / GIRLS – Varata Rus Velo, nuova potenza del ciclismo mondiale
Mercoledì 22 febbario 2012 - Dopo settimane di attesa Rus Velo ha alzato ufficialmente i propri sipari sulle due formazioni professionistiche che rappresentano a tutti gli effetti la realizzazione materiale di un grande progetto di valorizzazione del ciclismo russo nel mondo. La presenza di Rus Velo sia nel settore professionistico maschile che in quello elite femminile punta proprio in questa direzione. Come ha avuto modo di sottolineare sin dalle prime battute di una intensa giornata all’Hotel Cupido di El Arenal, sull’isola di Maiorca, il general manager della squadra Heiko Salzwedel.
“Ho accettato di sviluppare questo progetto perché di ampio respiro, ben strutturato e sostenuto. Rus Velo nasce con la precisa proposizione di portare in alto atlete ed atleti russi in un contesto moderno e ben organizzato di sport professionistico. Abbiamo al nostro fianco partner importanti capaci di infondere fiducia e valore all’operato di ciascuna delle componenti delle due squadre, che saranno al via delle corse di maggior importanza e valore. Se ciò sarà vero e concretizzabile da subito per il settore femminile, per i nostri professionisti occorrerà passare da un periodo di giusto ambientamento mirato a far conoscere bene la nostra squadra ed i nostri valori in campo”.
Salzwedel ha avuto modo di entrare nel merito del lavoro svolto sino a questo momento nei vari training camp che hanno preceduto il battesimo ufficiale della squadra: “Abbiamo lavorato molto bene insieme sin dalle prime battute del primo training camp. Questi saranno uno dei nostri punti di forza caratteristici di tutta la nostra stagione. Fisseremo delle località dove la squadra farà base per cercare di lavorare sempre insieme e finalizzando gli obiettivi individuali con quelli della squadra”.
Salzwedel non ha celato neppure gli obiettivi che Rus Velo si pone sin dai primi mesi di vita: “Vengo da esperienze importanti sempre al top dello sport professionistico e sono certo che in Rus Velo questa mia esperienza si arricchirà ulteriormente. Abbiamo davanti a noi una stagione importante, con gli appuntamenti olimpici su pista, su strada ed a cronometro. Saranno i nostri obiettivi prioritari, attorno ai quali abbiamo costruito una serie di obiettivi intermedi e di test agonistici ai quali faremo riferimento proprio per dare il massimo significato, non solo agonistico, al nostro lavoro”.
Salzwedel ha nel proprio palmares di coach provenienze molto significative. Ha formato quasi per intero l’attività della Nazionale dell’Australia agli albori dell’attività europea, dopo aver trascorso molti anni ad allenare gli atleti dell’allora Germania dell’Est. Consulente tecnico e preparatore per diversi anni alla T Mobile, per anni si è occupato della preparazione di atleti del calibro dell’attuale campione del mondo Mark Cavendish. Prima di dedicarsi al progetto dello sviluppo di British Cycling, accanto alla federazione inglese. Collaborando per alcuni anni anche con la Nazionale della Danimarca.
Sulla squadra femminile, Salzwedel non nasconde grandi aspettative: “In pista abbiamo già dimostrato di esserci, anche ad alti livelli come in Coppa del Mondo. Andremo avanti anche in prospettiva mondiale, con la consapevolezza di lasciare il segno. Su strada abbiamo delle eccellenze ma anche delle ragazze che ancora devono maturare, specie al top del livello mondiale. Per questo i nostri programmi vanno nella direzione di formare e non solo applicare”. Dal canto suo, Jochen Dornbusch, primo direttore sportivo della formazione femminile, non può che essere soddisfatto del progetto Rus Velo e dell’attività già partita: “Abbiamo ragazze di prim’ordine, a cui poter affidare compiti anche di grossa responsabilità sia nelle corse in linea, nelle classiche di Coppa del Mondo e nei grandi giri. La nostra sarà un’attività di vertice puntata a metterci in evidenza raccogliendo risultati di valore. Ma anche un’attività dove poter formare le più giovani, che troveranno sicuri punti di riferimenti nelle più esperte e mature. Sarà un anno importante, abbiamo la tranquillità di poter prendere parte a tutte le competizioni più importanti, abbiamo programmato un calendario fitto e ricco di corse”.

Significative in fase di presentazione le dichiarazioni di alcune protagoniste di Rus Velo Pro Women Team. A partire dalla tedesca Hanka Kupfernagel: “Sono dispiaciuta di aver chiuso anzitempo la mia stagione del ciclocross, mancando ad uno degli appuntamenti più importanti, come il Mondiale, che ho già vinto per ben quattro volte. Ora ricomincerò la preparazione in vista della cronometro olimpica di Londra, che sarà il mio grande obiettivo stagionale. Poi penseremo anche alla cronometro mondiale in Olanda, altro obiettivo che sento alla mia portata”.
Anche l’esperta Svetlana Boubnenkova ha espresso molto bene lo spirito di Rus Velo: “Una squadra internazionale a tutti gli effetti, di ottima gestione ed organizzazione. Un progetto di valorizzazione del ciclismo russo, che a livello femminile ha già raccolto molto. Da parte mia sono già tra le selezionate per la squadra nazionale in vista delle Olimpiadi e per me il 2012 sarà un’altra stagione in prima fila, dopo tantissime già passate da vincente. Con la piacevole novità del mio impegno in pista, dove sto raccogliendo soddisfazioni”.
Alle parole dell’ex iridata e vincitrice del Giro d’Italia Boubnenkova, fanno eco quelle dell’altra russa di vertice Olga Zabeliskaja: “Per me è molto bello ritornare a correre per una squadra russa. L’amore e l’attaccamento al mio paese sono fortissimi ed il progetto Rus Velo è uno dei migliori che il ciclismo russo abbia mai realizzato a favore dei propri atleti. Anche per me sarà un anno importante ed intenso. Non solo le Olimpiadi ma anche tante corse, a partire dalle prove di Coppa del Mondo, dove sento di poter fare bene”.
Optato per il forfait al Ladies Tour of Qatar, a favore di un programma più centrato a favorire le pistard per la Coppa del Mondo ed i prossimi Mondiali, Rus Velo Pro Women Team farà il proprio debutto nelle competizioni su strada alla classica Het Volk in Belgio di sabato 25 febbraio. Poi sarà un susseguirsi intenso e ravvicinato di appuntamenti, a partire dal debutto in Coppa del Mondo alla Ronde Van Drenthe del 10 marzo, per poi arrivare al Trofeo Binda in Italia. Che anticiperà di qualche giorno l’avvio dell’intenso periodo al Nord Europa per le Classiche. Per le corse a tappe il debutto è posticipato al nuovo Tour de Languedoc Roussillon in Francia durante il mese di maggio.
“Ci attende una stagione ricca di corse – ha sottolineato nuovamente Dornbusch in fase di presentazione – come è nel mio stile di direzione tecnica della squadra, prediligo l’intensità degli impegni, specie per le ragazze di vertice. Per le più giovani affronteremo percorsi più morbidi intervallando più di frequente i training camp con l’attività agonistica”.

Se Rus Velo Professional Continental Team è interamente composto da atleti russi, Rus Velo Pro Women Team ha nel proprio organico il terzetto tedesco con la fuoriclasse Hanka Kupfernagel, le più giovani e promettenti Romy Kasper e Laura Fouquet: “Hanka è una garanzia e ci conosciamo da tantissimi anni – ha spiegato Dornbusch – so quel’è il suo valore e so che per lei questa potrebbe essere una stagione cruciale. Le altre due sono atlete di tutto rispetto, più giovani ed in parte da scoprire. Crediamo di aver dato l’opportunità di entrare in una squadra solida che permetterà loro di fare attività di alto livello”.
Mentre sulle giovani russe, Dornbusch fa un’analisi più morbida: “La scuola russa sa formare grandi atlete e la storia del ciclismo femminile ce lo dimostra. Chiaramente si tratta in alcuni casi di ragazze estremamente giovani e dunque si affacciano per la prima volta sullo scenario internazionale. Sarà determinante fare esperienza e lavorare sodo per capire bene lo sport professionistico”. (cs)

ciclonews.it
 
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