Come ho accennato, strada facendo ho cominciato a prendere più dimestichezza con le difficoltà di disegnare il percorso di una corsa a Tappe. La maggiore è la mia scarsissima conoscenza dei luoghi, compensabile in parte solo con un lavoro di approfondimento molto lungo sulle varie opportunità dei possibili percorsi in quella determinata zona.
Mi sono messo qualche vincolo di troppo, cercando di costeggiare tutti i principali laghi alpini, e soprattutto mettendo solo nei due week end le tappe di montagna più impegnative. Di fatto, due tappe dure consecutive come quelle proposte non credo si siano mai viste e sarebbe stato meglio intercalarne una molto meno esigente.
Altro vincolo quello di restare in Italia, dato che in Piemonte i percorsi di montagna possibili sono molto meno rispetto all’area Lombardia – Trentino – Veneto – Friuli. Sconfinando in Francia si possono integrare altre possibilità, a partire dal classico passaggio Agnello – Izoard.
Una difficoltà è legata alle distanze per il passaggio dalle montagne piemontesi alla zona Lombardia – Trentino, anche qui con l’importanza di conoscere bene le opportunità del territorio per disegnare tappe comunque interessanti.
Ho cercato di immaginare una corsa realistica, alternando i tipi di tappa e tenendo conto del territorio, dell’ipotetico coinvolgere enti locali e sponsor.
Pur condividendo le critiche finora segnalate (almeno un terzo arrivo in salita era un must!), devo dire che sono abbastanza soddisfatto di questo esperimento. Un po’ elevato il chilometraggio complessivo, 1606 chilometri. E’ comunque una corsa che mi piacerebbe vedere! Mancano il Mortirolo, il Gavia, l’arrivo allo Stelvio, lo Zoncolan… Non si può andare dappertutto.
Questa l’altimetria complessiva.
Si è già detto come 10 giorni e 9 tappe siano tanti. La collocazione immaginata in calendario sarebbe in concorrenza in particolare con l’ex Giro dei Paesi Bassi – Eneco Tour ma il target sarebbe completamente diverso, tappe piatte contro tappe di montagna. In tale collocazione potrebbe vedere partecipazioni da chi è uscito dal Tour e non fa la Vuelta, da corridori che preparino la Vuelta, da corridori di squadre professional che non partecipano a Tour e Vuelta.
L’altro spazio in calendario (cercando di non incontrare la neve sugli over 2000) potrebbe essere a metà settembre, subito dopo il Trittico Lombardo e prima del mondiale. Non ci sono corse World Tour in quel periodo, con il Lombardia un po’ isolato.
Che ve ne sembra?