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'Sto ciclismo non dà argomenti di cui parlare
#61
Non ti facevo una cima, ma più intelligente di così sì.

Due spruzzate di ventolin: https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Th...ese?page=2

Poi vai su Twitter a parlarmi del putrido mondo del pallone.

Dove, almeno, se ti beccano con le mani nella marmellata non la passi liscia.
 
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#62
M'hai inevitabilmente sopravvalutato. Anche perché pensa che non ho minimamente compreso quale sia il motivo per cui tu mi abbia linkato quella discussione. Vabbè, punti di vista.

Se vuoi vivere col feticcio del ciclismo sporco fatto di dopati dominatori a te la scelta.

Su Twitter passo il tempo a postare foto e video di Pietro Pacciani, furbescamente non prenderei manco una virgola di quel che posto lì, ma pure qui.
 
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#63
Basta leggerlo a fondo, quel topic, per capire.

(28-03-2021, 12:24 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Il vero punto di questa vicenda non è il doping in sé, perché che nandrolone, testosterone, chetoni, salbutamolo e compagnia siano i veri marginal gains non sorprende nessuno.

Il punto è il sistema di coperture ed esclusive che ha permesso a British Cycling, in tutte le sue forme, di fare il bello e il cattivo tempo.

In pratica questi avevano l'UCI in mano uomini loro, la UKAD collusa e si facevano i test in laboratori non riconosciuti così da non inviarli nemmeno alla WADA.

Chissà se arriverà mai il giorno in cui, in questi casi, guarderemo la luna e non il dito.

I fessi parlano di "due spruzzate di ventolin", mentre dietro c'è un sistema che ha falsificato risultati per anni.

Ma sia mai che gli levino una Vuelta a Froome, provocando profonde lacerazioni al tuo fragile cuoricino.

Peraltro, Sky ha in mano Froome per due anni. Ha in mano i valori di Froome per due anni. E non lo rinnova fino alla Vuelta 2011, rischiando seriamente che Argos o Saxo glielo portino via.

Erano dei completi cretini loro, evidentemente. Come sono io che ho il feticcio di non credere a 'sta gente.

Sia mai che, invece, lo stolto è chi, dopo aver visto Armstrong, e aver visto cosa c'era dietro, crede agli emuli di Armstrong.

Caso strano 'sti late bloomer vengono fuori nelle squadre più ricche e potenti al mondo. Sia mai che ne salti fuori uno in Cofidis o in FDJ.
 
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#64
Tu sei fermo sulle tue e io sulle mie. Non troviamo convergenza e ciò è evidente pure ad un fesso come me.
 
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#65
Del resto, non te lo ha prescritto il medico di venirmi a dire come devo guardare il ciclismo.

Io l'ho scritto nel post a cui hai risposto che guardiamo le cose in modo differente e io non voglio guardarle come fate te e altri che vi bevete tutto quanto.

Se per te buttare tutta la polvere sotto il tappeto e lasciare che chi ha più soldi domini come gli pare e con chi gli pare è la strada giusta, va bene. Ognuno ha la sua idea.

Certo, ci vedo un problemino di coerenza alla base, ma, in fin dei conti, chissene.
 
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#66
Topic più attuale che mai.

Pure la Gand risolta con attacco ai -60 di....Mads Pedersen.

Manco Pogacar o MvdP.

Hanno risolto il ciclismo, c'è poco da fare.
 
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#67
Non ho seguito la corsa, come sono arrivati in 45 insieme dietro a uno che ha fatto un attacco solitario?

Comunque sì, la tendenza ormai è evidente ed è difficile da spiegare, anche considerando che le velocità medie si stanno alzando e questo dovrebbe ancor più scoraggiare questo tipo di azione
 
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#68
Perché nel ciclismo di oggi non c'è grigio, o è bianco o è nero.

La gran parte dei corridori, per tutta una serie di motivi, sono degli scarsi veri.

Il restante 10%, tra chi arriva da altri sport, chi da altre discipline, chi da contesti anomali, sono degli atleti della Madonna.

Pedersen non ha il talento di MvdP o di Remco, ma guarda che fisico da animale che ha e paragonalo ai GVA o ai Naesen che erano i suoi equivalenti 7/8 anni fa. Se a uno così lasci quasi due minuti, poi con gli """strumenti""" di oggi li gestisce senza problemi.

L'Italia del ciclismo sta al cesso sparata per tutti quei motivi di cui qua abbiamo parlato innumerevoli volte. Però due campioni settoriali li ha prodotti. Caso strano due carri armati che vengono da un settore diverso dalla strada, mentre gli stradisti costruiti sui dettami della scuola inglese diventano rapidamente carne di porco.

Questo perché i dogmi della scuola inglese vanno bene (peraltro solo sul breve, vedi gli effetti catastrofici che hanno avuto su Aru, Wiggo, Dum e via dicendo sul lungo) quando devi accontentarti di Gh e del bibitozzo di chetoni. Ma in epoca ematocrito 65% dominava Indurain e altri animali assortiti. E oggi stiamo vivendo i nuovi anni '90.
 
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#69
Giro bellino, alleluia.

Il migliore dal 2019.

Incide che è corsa livellata verso il sottosuolo. Tutti hanno grossi limiti e questo favorisce lo spettacolo. Poi pure squadre e DS sono scarsi, cosa che non guasta.

Carapaz e Yates due corridori al Fernet che sanno fare bene una cosa. Il secondo forse manco più quella, dal momento che, per ora, ha passato due settimane e mezzo a rigirare la minestra cercando di salvare energie per questi ultimi due giorni.

Del Toro per me campione vero, ma è pur sempre un 22enne con tutto ciò che ne consegue. Due giorni fa si è salvato per il livello mesto dei rivali. I bistrattati protagonisti dei Giri dei primi anni '00 lo avrebbero fatto al sugo già sul Santa Barbara.

Del resto Carapaz mette a tirare Cepeda che dura due minuti se va bene. Gibo Simoni ci metteva Piepoli e a quest'ora Del Toro era ancora sul Santa Barbara.

Sul resto cosa dobbiamo dire? C'è Damiano Caruso 37 anni e mezzo saldamente in top-5. Con 10 anni in meno faceva 8° nel Giro di Amador 4°....

I fenomeni coprono le magagne, ma prima o poi la coperta sarà troppo corta.

L'Italia negli ultimi 20 anni ha perso circa 2000/2500 dilettanti. Non so i numeri della Spagna, ma l'ordine di grandezza è più o meno lo stesso.

Tutta la scuola dell'est, che dopo la caduta del muro riversò nel ciclismo dei pro una quantità di talento enorme, è praticamente morta. La Polonia non ha più nessuno dopo Majka e Kwiatkowski. La Germania Est di Ludwig, Raab, Ampler e poi Zabel e Ullrich? Non esiste più. Ex Cecoslovacchia? Il nulla, manco più un Kreuziger, un Konig, uno Stybar. Ex URSS lasciamo proprio perdere.

La Colombia non manda più nessuno di valido in Europa. Una 15ina d'anni fa, quando i movimenti tradizionali già iniziavano la loro crisi, hanno prodotto una generazione invidiabile (anche se molti, poi, sono durati poco o nulla). Oggi cos'hanno? Pira? Camargone? Garzon?

E' morto il ciclismo tradizionale e pure quello globalizzato. Il bacino da cui attingere è sempre più ridotto e ci sono attori in gioco sempre più ricchi che fanno man bassa del poco talento a disposizione. Pogacar, Evenepoel, Ayuso e Almeida sono i corridori, nati dal '98 in poi, che vantano, a oggi, almeno un podio nei GT. A questi potrebbe aggiungersi Del Toro. 4 su 5 corrono nella stessa squadra.

Auguri.
 
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#70
(29-05-2025, 11:15 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Tutta la scuola dell'est, che dopo la caduta del muro riversò nel ciclismo dei pro una quantità di talento enorme, è praticamente morta. La Polonia non ha più nessuno dopo Majka e Kwiatkowski. La Germania Est di Ludwig, Raab, Ampler e poi Zabel e Ullrich? Non esiste più. Ex Cecoslovacchia? Il nulla, manco più un Kreuziger, un Konig, uno Stybar. Ex URSS lasciamo proprio perdere.

La Colombia non manda più nessuno di valido in Europa. Una 15ina d'anni fa, quando i movimenti tradizionali già iniziavano la loro crisi, hanno prodotto una generazione invidiabile (anche se molti, poi, sono durati poco o nulla). Oggi cos'hanno? Pira? Camargone? Garzon?

Posso dire che qua è secondo me anche un problema di tutte ste Devo? da Polonia, Cecoslovacchia, colombia per dire, è più difficile uscire. Corrono da junior contro gente molto più pronta e molto più "pro". E faticano ad emergere, tranni rari casi. E non a caso i colombiani che combinano qualcosa, sono gente che correva in europa già da tempo.

Cioè per passare pro praticamente devi essere in un numero ristretto di squadre già da prima.
 
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#71
A livello giovanile il livello si è alzato in maniera spaventosa negli ultimi 5 anni, mi vien da ridere se penso a come ci allenavamo da junior 12/13 anni fa. Adesso i migliori Junior possono già competere in gare di prima fascia a livello Pro', secondo me è un fattore che si aggiunge già al basso numero di tesserati alla base. Tanti a 17 anni non hanno la testa/il tempo per fare i pro', e se non ottieni risultati e non passi in una Devo sei quasi tagliato fuori.
 
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#72
Non credo che le Devo, in realtà, siano tutto questo problema.

Vedi Morgado e Del Toro.

È che mancano proprio i corridori.
 
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#73
Carapaz = Galdos

Del Toro = Bertoglio
 
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#74
(30-05-2025, 05:19 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: Carapaz = Galdos

Del Toro = Bertoglio


Ahah

Del Toro potenzialmente molto meglio di Bertoglio, comunque scalatore sottovalutato. 
 
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#75
Bertoglio, mi raccontava Bruno Vicino, faceva fatica ad alimentarsi in gara, motivo per cui è durato molto poco.
 
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#76
La Repubblica, nell'ambito del suo cinquantenario, dà spazio ad un articolo di Gianni Minà del 1992 sul passaggio dei diritti del Giro dalla RAI a Fininvest. Riverbera quell'epoca, con molti spunti interessanti. 
 
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