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[Story] In Salita Controvento
#41
La rivalità Simoni-Basso potrebbe essere oggetto di uno "struggente ricordo dei tempi andati" di Beppe Conti a Radiocorsa... Sese
 
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#42
è un fatto troppo d'attualità per Beppe... Sese Sese
 
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#43
Il mio Basso è ancora un pupettino indifeso e incensurato nel confronto di Gibo. Vedrete che vi affezionerete tutti a lui!
E poi Simoni non ha bisogno d'aiutini, è proprio all'alba della sua epopea, la nonnina aveva appena cambiato tipo di caramelle Eheh
 
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#44
04-03-2000 / Il gioco si fa duro

Il trofeo Pantalica è la prima corsa nella quale mi voglio mettere seriamente alla prova. Il percorso è mosso, con tanti sali e scendi, e poi c'è quella salita finale che porta al traguardo di Sortino abbastanza lunga da tagliare le gambe a quei corridori che non sono abituati a tenere a lungo la fatica: sono 4,5 al 7%, e il traguardo è posto dopo poco più di un chilometro di leggera discesa dopo questa, dunque è decisiva.
Sono stato fin'ora troppo a guardare e ad allenarmi ed è giusto che abbia ora le mie possibilità. Naturalmente anche Caucchioli è giusto che abbia il suo spazio, cercheremo di non intralciarci e aiutarci nel possibile sapendo che non corriamo da soli ma contro una folta concorrenza. La più agguerrita sembra quella che porta i colori della Fassa Bortolo: ci sono Frigo, Rumsas e Belli; c'è Mirko Celestino che lo scorso anno fu 4° e Davide Rebellin, favoritissimo che fu 2°. C'è Gilberto Simoni, scalatore trentino che sicuramente renderà la corsa dura e c'è l'enfant prodige Di Luca, ci sono poi Mauro Gianetti e Paolo Bettini.

E' andato tutto secondo copione e senza troppi problemi fino al km 130. La fuga era partita praticamente dal chilometro zero, io ero riuscito a rimanere ben coperto nel gruppo senza spendere energie inutili, avevamo avuto il tempo di visionare nei due passaggi la salita finale e avevo individuato un tratto centrale durissimo al 9% oltre il quale la strada ripianava leggermente: quello era il punto dove sicuramente si sarebbe decisa la corsa.

[Immagine: 8xvq7p.jpg]

Gli oltri 130 chilometri di corsa erano dunque stati ininfluenti e trainato da Fassa Bortolo e Polti il gruppo era riuscito agevolmente a riprendere fuggitivi rimanendo comunque pressochè compatto: questa era la situazione all'inizio dell'ultimo decisivo passaggio sulla salita di Sortino.

[Immagine: 2dw9q8z.jpg]

Deve ancora iniziare la salita vera e propria, i primi a scattare come preannunciato dal lungo lavoro delle loro squadre sono Dario Frigo e Mirko Celestino (che hanno nel mirino gli ultimi due coraggiosi del mattino). Io sono già lì, come un'ombra.

[Immagine: 16mcs9.jpg]

Attacco rintuzzato, striscione dei -5 inizia qui la salita: l'Amica Chips c'è ed è prima fila, Caucchioli in testa, io alla sua ruota!

[Immagine: 21d0k68.jpg]

Celestino però riprova la sparata, provo a riportarmi sulla sua ruota e... un Fassa Bortolo mi taglia la strada! Sbando, perdo il pedale, lo riprendo ma Celestino già non c'è più, vedo Caucchioli che prova da solo a riportarsi sul corridore della Polti.

[Immagine: 33pa69l.jpg]

Mi incollo alla ruota di Bettini per recuperare, ci saranno 5-6 corridori davanti a me, non riesco a capire se Caucchioli sia riuscito a raggiungere Celestino o meno, vedo molte teste, sembrano un Liquigas e un Fassa Bortolo quelli in testa... davanti a me c'è però la sagoma di Kokorine che aveva aiutato Pietro nella sua azione, magari può aiutare anche me a rientrare sulla testa.

[Immagine: 23sw6k8.jpg]

Morto.
Ancora 500 metri alla fine della salita vedo Bettini andarsene, non riesco a tenere il suo ritmo. Faccio un cenno a Vitali per chiedergli di aiutarmi, ma è anche lui senza più gambe, mi volto e vedo due uomini Mercatone Uno vicini come giganti con dietro tutto il gruppo, è il segnale della resa, per me non è ancora tempo di vittoria.

[Immagine: 2qu6o0w.jpg]

Per Caucchioli invece le possibilità ci sono ancora tutte! Aiutato da Rebellin e Rumsas riesce a raggiungere Celestino proprio in prossimità del GPM, il primo inseguitore Barbero segue ad una trentina di secondi, il vincitore sarà uno di loro quattro!

[Immagine: 2f07kuv.jpg]

Ma Pietro si fa fregare come un pollo. Celestino invece gioca la carta del bluff e vince! Si era fatto raggiungere e poi accodato, dando l'illusione di essere stanco, ed invece era una finta, e dall'ultima ruota supera tutti e vince. Caucchioli, 4° su quattro.

[Immagine: ajm00h.jpg]

Trofeo Pantalica
1 Mirko Celestino (Team Polti) 4h26'55''
2 Davide Rebellin (Liquigas - Pata) s.t.
3 Raimondas Rumsas (Fassa Bortolo) s.t.
4 Pietro Caucchioli (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
5 Sergio Barbero (Lampre - Daikin) + 11''
6 Paolo Bettini (Mapei - Quick Step) + 23''
7 Danilo Di Luca (Cantina Tollo - Regain) + 42''
8 Giuliano Figueras (Mapei - Quick Step) s.t.
9 Gilberto Simoni (Lampre - Daikin) s.t.
10 Daniele De Paoli (Mercatone Uno - Albacom) s.t.
13 Ivan Basso (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.

Mi spiace per Pietro, e mi spiace per me, pensavo sinceramente di poterci essere io al posto suo. Forse se quel corridore della Fassa (che poi si svelerà essere Frigo) non mi avesse chiuso lo avrei raggiunto ed insieme sarebbe stato più facile vincere. Mah...
 
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#45
05-03-2000 / Il giorno di Palombo?
 
La seconda tappa di questa breve due giorni siciliana è il Giro della Provincia di Siracusa. Il percorso non è complicato anche se, come tutta la terra siciliana, non presenta molti tratti di pianura, ricorda vagamente il Giro della Campania, con un circuito finale nella città di Siracusa. Io credo tenterò la fuga, soprattutto perchè, ancora una volta, le responsabilità più grandi saranno sulle spalle del nostro velocista Palombo. E stavolta non è una questione di opportunità: lui è siciliano, ed è nativo proprio di Siracusa, per lui questa corsa è tutto, è il suo mondiale; lo scorso anno il percorso era molto più difficile, e lui riuscì comunque ad arrivare terzo, dando l'anima. Qui ci sono i suoi parenti, i suoi amici, i suoi tifosi, una curva del circuito sarà piena zeppa di maglie Amica Chips pronte a fargli il tifo. Per noi non è solo una questione di occasione supportarlo, è un dovere!
 
[Immagine: 2f0ejbq.jpg]

Sono stato il primo ad attaccare, prima ancora d'uscire dalla città di Siracusa, perchè non volevo impicci o squadre che tirassero alle mie spalle.
 
[Immagine: 27xbtw.jpg]

E ho fatto bene perchè sono andato via subito senza problemi mentre dopo qualche minuto sono stato raggiunto da addirittura una decina di corridori, davvero tanti, tant'è che per un po' ho pensato che avremmo potuto pensare anche ad un risultato invece di scaldarci le gambe e basta.
 
[Immagine: s30lr7.jpg]

L'illusione di avere dei compagni di fuga veramente interessati alla vittoria è durata poco, perchè abbiamo si guadagnato tanto all'inizio, ma dopo un po' mi sono ritrovato nuovamente a tirare sempre più spesso da solo, e non volevo rivivere la stessa esperienza di Caserta. Così ho tirato un po' il collo ai fuggitivi sulla salita più dura della corsa, se tale si può definire, per capire chi davvero era interessato a collaborare 
 
[Immagine: 2la66nq.jpg]


Siamo stati ripresi quando mancavano appena 6 km. Pensavo di aver fatto un bel lavoro, perché so che Giuseppe non è un velocista puro, e avendo fatto faticare parecchio il gruppo per farci riprendere speravo di aver lasciato qualche tossina su chi invece mal digeriva i continui sali e scendi del circuito finale.

Invece succede che la pioggia fa saltare tutti i piani, Vitali Kokorine si incastra con un corridore della Panaria, Glomser, vanno a terra e il gruppo si spezza. Ho visto solo stasera le immagini della caduta e dico che Vitali è stato più che fortunato ad essere uscito senza un graffio!
 
[Immagine: 2ex1tug.jpg]

Del caos ne approfitta un corridore della Liquigas, Denis Zanette, che parte ai - 3 e guadagna subito un buon vantaggio!
 
[Immagine: 2njehvr.jpg]
 
La squadra fa un super lavoro, prima Simeoni, poi Pozzi si mettono a tirare il gruppo insieme alla Fassa Bortolo, poi Ferrari traina ottimamente Palombo nelle primissime posizioni, ma quando inizia la volata Zanette è ancora davanti.
 
[Immagine: 10xadcx.jpg]

Ci mette l'anima, forse anche qualcosa in più Giuseppe. Tra il rumore della pioggia, il sibilio delle biciclette, la voce dello speaker sente il tifo della gente che era lì per lui. Lotta come un leone, ma alla fine Zanette mantiene quel poco che basta, per vincere. Palombo finisce ancora una volta 3°, beffato anche da Totò Commesso.

[Immagine: 2vbpimf.jpg]

Giro della Provincia di Siracusa
1 Denis Zanette (Liquigas - Pata) 4h02'30''
2 Salvatore Commesso (Saeco - Valli & Valli) s.t.
3 Giuseppe Palombo (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
4 Volodymyr Duma (Panaria - Gaeme) s.t.
5 Stefano Zanini (Mapei - Quick Step) s.t.
6 Maximilian Sciandri (Linda McCArtney Cycling Team) s.t.
7 Alexandre Gontchenkov (Alessio) s.t.
8 Paolo Bettini (Mapei - Quick Step) s.t.
9 Elio Aggiano (Vitalicio Seguros - Grupo Generali) s.t.
10 Fabio Baldato (Fassa Bortolo) s.t.
43 Ivan Basso (Amica Chips - Tacconi Sport) s.t.
 
Per Giuseppe la lista dei piazzamenti comincia a farsi lunga: 4° a Donoratico, 3° a Caserta e 3° a Siracusa, si sta tenendo in fresco per il bersaglio grosso alla Tirreno?

P.s. Pensavo.. "Ah la Sicilia" dicono! Il sole, il mare, il caldo! Di sole ne ho visto ben poco, in quanto oggi ha piovuto praticamente dal primo chilometro. Sarò stato io a portare la pioggia da Varese?
 
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#46
08-03-2000 / L'attesa per la Tirreno-Adriatico
 
Anche se mi aspettavo risultati migliori, soprattutto al Pantalica, la preparazione è andata sin'ora come volevo. Una preparazione finalizzata all'unico obiettivo di questa prima parte di stagione, la Tirreno-Adriatico! E' la mia prima volta qui e sono emozionatissimo! La gente me ne ha parlato come un piccolo Giro d'Italia dove nulla è lasciato al caso: l'hospitality, la punzonatura, la stampa, la cura dei dettagli ti fanno sentire davvero parte di una grande corsa. Questa cosa mi emoziona molto. E mi emoziona moltissimo quello che più volevo, confrontarmi con i migliori! Qui ci sono sicuramente le migliori squadre del mondo che portano i loro migliori ciclisti del mondo, e sai che se ottieni un buon risultato quello indica il tuo valore assoluto perchè non lo hai ottenuto perchè tanto non c'era tizio o non c'era caio oppure sempronio c'era ma tanto non gli fregava nulla. A qui tutti frega di essere al meglio, esattamente come al Giro d'Italia. Non credo quindi sia semplicemente una corsa in preparazione della Milano - Sanremo perchè qui i velocisti sono già in forma, e agli uomini di corse a tappe non interessa nulla di risparmiarsi per la Classica di Primavera.
Non so quali sono le mie reali possibilità, di notte sogno di andare in fuga, non venire più ripreso da nessuno e vincere, ma si tratta appunto di sogni. Ho visto il tracciato e le tappe sono abbastanza equilibrate, ce ne sono molte per i velocisti, ci sono un paio di arrivi in salita, adatti per chi ama le salite brevi e ha esplosività nelle gambe, e c'è una cronometro, a me non dispiace.
Ho trovato su un sito web una bella presentazione della corsa, ve la lascio!
 
[Immagine: 35a9a41.jpg]
1999 Results  Past Winners  Starting List

34th Tirreno Adriatico - H.C.
Italy, March 8-14, 2000

 
"Abbiamo creato un percorso moderno, dinamico e veloce, per essere in grado di vedere battagliare il meglio che il ciclismo del 2000 può offrire" ha dichiarato Carmine Castellano, direttore della corsa che inizia a Sorrento, nel golfo di Napoli, e finisce a San Benedetto del Tronto, il che vuol dire che attraversa l'Italia in orizzontale, per un totale di 903 km per otto tappe.
Tanti saranno i top riders presenti e stavolta l'eterna lotta su chi abbia la starting-list migliore tra Tirreno-Adriatico e Parigi-Nizza è davvero combattuta. Dalla parte della corsa dei due mari ci saranno i migliori velocisti, come logica conseguenza dell'essere corsa preparatoria alla Milano - Sanremo. Sarà attesissima la sfida tra il due volte vincitore della Classicissima Erik Zabel, Mario Cipollini e Romans Vainsteins, vincitore di due tappe lo scorso anno, senza ignorare la presenza di Fabio Baldato e Tom Steels. C'è il vincitore dello scorso anno, Michele Bartoli per capire se il suo ginocchio gli darà ancora la possibilità di lottare ad alti livelli, altrimenti sarà pronto a prendere il suo posto Paolo Bettini. C'è il campione del mondo Oscar Freire e gli ex iridati Oscar Camenzind e John Museuuw. Ci sono soprattutto scalatori di alto livello come Tonkov, Virenque, Escartin, Botero, Beloki, Casagrande, e Zulle favorito numero 1 che ha dalla sua la cronometro di Ascoli. Ci sarà soprattutto Marco Pantani: lo scalatore romagnolo è l'uomo più atteso e ci si aspettano da lui nuovi segnali di rinascita dopo il 2° posto conquistato nella recente Vuelta a Murcia, perchè è un patrimonio del ciclismo italiano da preservare.
 
Protagonisti principali
 
Saeco - Valli & Valli
1 M.Cipollini
4 L.Dufaux
 
Deutsche Telekom
11 E.Zabel
 
Mapei - Quick Step
21 J.Museeuw
22 M.Bartoli
23 P.Bettini
25 O.Freire
26 T.Steels
27 P.Tonkov
 
Polti
31 R.Virenque
32 J.Blijlevens
34 M.Celestino
 
Rabobank
42 E.Dekker
45 R.Sorensen
48 B.Zberg
 
Vini Caldirola - Sidermec
51 R.Vainsteins
53 F.Casagrande
 
Fassa Bortolo
61 F.Baldato
62 W.Belli
63 D.Frigo
 
Mercatone Uno - Albacom
71 M.Pantani
 
Lampre - Daikin
81 O.Camenzind
 
Banesto
91 A.Zulle
93 J.Jimenez
 
Festina - Lotus
101 J.Beloki
108 C.Moreau
 
Kelme
111 F.Escartin
112 S.Botero
 
Cantina Tollo - Regain
161 D.Di Luca
 
Alexia Alluminio
191 N.Minali
 
Mobilvetta - Rossin
204 E.Berzin
 
 
Le Tappe
Stage 1 - March 8: Sorrento - Sorrento 128 Km
[Immagine: dzfhc.jpg]
Stage 2 - March 9: Sorrento - Aversa 189 Km
[Immagine: 216e6v.jpg]
Stage 3 - March 10: Aversa - Santuario dell'Addolorata 155 Km
[Immagine: smumc5.jpg]
Stage 4 - March 11: Isernia - Luco dei Marsi 200 Km
[Immagine: 10ga1ig.jpg]
Stage 5 - March 12: Ascoli Piceno - Ascoli Piceno 26.8 Km ITT
[Immagine: 112adjc.jpg]
Stage 6 - March 13: Teramo - Torricella Sicura 163 Km
[Immagine: 2nrkj1t.jpg]
Stage 7 - March 14: San Benedetto del Tronto - San Benedetto del Tronto 161 Km
[Immagine: 30ua4h1.jpg]

Albo d'oro recente
1990 Tony Rominger (Swi)
1991 Herminio Diaz-Zabala (Spa)
1992 Rolf Sörensen (Den)
1993 Maurizio Fondriest (Ita)
1994 Giorgio Furlan (Ita)
1995 Stefano Colage (Ita)
1996 Francesco Casagrande (Ita)
1997 Roberto Petito (Ita)
1998 Rolf Jaermann (Swi) 
1999 Michele Bartoli (Ita)
 
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#47
Approfitto per chiederti una cosa visto che te ne intendi: le corse create per PCM14 si possono usare in PCM13? Oppure c'è un modo per convertirle facilmente?
 
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#48
(22-10-2014, 12:28 PM)Gershwin Ha scritto: Approfitto per chiederti una cosa visto che te ne intendi: le corse create per PCM14 si possono usare in PCM13? Oppure c'è un modo per convertirle facilmente?

Purtroppo non c'è modo, non sono retrocompatibili. Ho pure cambiato e sostituito file x file dal 13 al 14 ma deve essere una questione di Eseguibile.

Fortunatamente c'è poco nulla di importante, a livello di tappe, per il 14 che non ci sia per il 13. Non foss'altro che io stesso le tappe per il 14 le faccio con l'editer del 13 e molti altri stage makers usano ancora il 13
 
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#49
Allora mi sai dire dove cercare?
 
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#50
08-03-2000 / Un giorno, il giorno

Io al Giro lo scorso anno c'ero stato, e ricordo bene la ressa, il caos, le urla non appena passava Marco Pantani, quanto in corsa quanto alle partenze e agli arrivi, faceva letteralmente la scia. Ma mai ricordo qualcosa di simile a quello che ho visto stamattina "Pantani, Pantani, Pantani!" era un coro continuo! Chiedevo in giro e nessuno aveva visto Pantani, ma bastava seguire fotografi, tifo e gente per capire immediatamente dove si trovava. Nemmeno in corsa riuscii a vedere Marco, circondato e scortato da tante maglie gialle. Tutto questo tifo era comprensibile: dall'ultimo giorno in cui aveva corso in Italia, ed era QUEL 5 giugno, erano passati 277 giorni. Volevo vederlo io, in corsa, affiancarmi a lui nel momento in cui sarebbe scattato.
 
La giornata si è messa immediatamente bene per l'Amica Chips, Arvesen era riuscito ad andare in fuga e a raccogliere anche vari punti GPM.
 
[Immagine: 5odq47.jpg]

Kurt era riucito a mantenere un certo vantaggio sino all'ultimo giro del circuito, ed era a quel punto che era pure iniziata la bagarre nel gruppo. E' stata una testa pelata a scattare per prima e a guadagnare una dozzina di secondi sul gruppo, ma non aveva i colori Mercatone Uno, era quella del pugliese Leonardo Piepoli. A seguirlo lo spagnolo Blanco e Danilo Di Luca che già più volte lungo la tappa si era distinto per vari scatti alla ricerca di punti GPM.

Il gruppo non sembra andare molto forte, "ora scatto" pensai.. "qualche metro e scatto". Avevo chiesto ad Oscar Pozzi di condurmi più in avanti possibile e lui aveva fatto un lavoro egregio. "Ora scatto", stavo per farlo, ed invece vedo Oscar cadere come una pera, riesco ad evitarlo d'istinto, Oscar va giù. Mi spavento come un matto. Oscar aveva fatto il pelo al guard-rail, o l'aveva preso?
 
[Immagine: 20k244g.jpg]

"Davide! Davide!" Chiamo immediatamente Boifava alla radiolina, anche Pietro, e Ruslan, e Filippo l'avevano visto a terra, non sapevamo se dovevamo fermarci, se qualcuno doveva fermarsi per aiutarlo, se stava bene, se era svenuto, se aveva picchiato o rotto qualcosa.

La risposta di Boifava si fece attendere appena qualche secondo, ma erano sembrati attimi interminabili. "Tutto a posto, Oscar riparte, è stato solo uno spavento, un grande spavento!".
 
[Immagine: 4t2dxy.jpg]

Avevo però perso l'attimo, la Vini Caldirola si era messa a menare davanti al gruppo per riprendere Piepoli, Di Luca e Blanco che nel frattempo avevano ripreso e superato Kurt e scattare era diventato impossibile. Cercai comunque di mantenermi in testa, insieme anche a Ruslan e Caucchioli; verso metà fatica sentivo già il fiato mancarmi, mi sentivo a tutta. E mentre mi ripetevo mentalmente "resistiresistiresisti" Virenque scatta, con una facilità disarmante.
 
[Immagine: drbggm.jpg]

Fortunatamente la salita non è così difficile, e non fa così tanta selezione.Io riesco a mantenermi nel gruppo, forte di una settantina di elementi, mentre in molti provano a seguire Richard, ma nessuno ce l'aveva fatta, solo Richard aveva ripreso e superato gli uomini in fuga. Ora noi avremmo potuto sperare solo in un ricongiungimento per lanciare Ruslan, uomo veloce, che era riuscito facilmente a mantenersi nelle prime posizioni.
 
[Immagine: avnf9y.jpg]

Il gruppo era riuscito a recuperare tutti, eccetto Virenque, che con una eccezionale discesa aveva guadagnato abbastanza per tagliare il traguardo primo, in solitaria.
 
[Immagine: 2nlfqd5.jpg]

Ruslan è arrivato ai piedi del podio in volata, ma abbiamo comunque festeggiato. C'è un uomo Amica Chips sul gradino più alto del podio per ora, quello dei gran premi della montagna di Kurt-Asler Arvesen.
 
[Immagine: 34slehh.jpg]
 
1° Tappa / Sorrento - Sorrento
1 Richard Virenque Team Polti 3h27'14
2 Paolo Bettini Mapei - Quick Step + 21
3 Erik Dekker Rabobank Cycling Team s.t.
4 Ruslan Ivanov Amica Chips - Tacconi Sport s.t.
5 Zbigniew Spruch Lampre - Daikin s.t.
6 Michele Bartoli Mapei - Quick Step s.t.
7 Oscar Camenzind Lampre - Daikin s.t.
8 Igor González de Galdeano Vitalicio Seguros - Grupo Generali s.t.
9 Mirko Celestino Team Polti s.t.
10 Wladimir Belli Fassa Bortolo s.t.
 
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#51
09-03-2000 / Sorrento - Aversa
 
Conquistare la maglia verde non era nei nostri piani precedenti all'inizio della Tirreno-Adriatico, ma il fatto che Kurt ieri abbia conquistato facilmente la testa di questa classifica ci obbliga de facto a rispettarla tentando di mantenerla. Oggi la tappa dovrebbe concludersi con una facile volata, sarebbe una giornata di riposo per molti, ma non per noi che cercheremo di inserire qualcuno in fuga alla conquista di punti GPM. L'ideale sarebbe lo stesso Kurt, che non è uno scalatore, ma è un combattente nato.
 
Ed Arvesen era riuscito ad inserirsi immediatamente nella fuga di giornata, anzi, era lui stesso che l'aveva lanciata, a conferma della sua splendida indole da lottatore.

[Immagine: 21n34av.jpg]

E aveva tagliato in testa il primo GPM di Croce di Cava.

[Immagine: 20z38ue.jpg]

E anche il secondo, di Santa Cristina! Eravamo tutti in collegamento con Boifava via radio e avevo sentito quasi un piccolo grido di esultanza di Davide nel momento in cui Kurt aveva tagliato il traguardo, eravamo riusciti nel compito che ci eravamo prefissi per la tappa. Mancavano ancora 109 km alla fine, ma noi avevamo teoricamente concluso. Avremmo aspettato tutti passivamente la volata, per aiutare Palombo ad ottenere un buon piazzamento, peraltro complicato da ottenere perchè nessuno dei velocisti più quotati in gruppo pareva aver patito un granchè nella prima parte.

[Immagine: 2mqqmar.jpg]

Era naturale che fosse il trenino rosso della Saeco di Cipollini a guidare la volata. 

[Immagine: 2rx9o9k.jpg]
 
Ma non era tardato molto dal momento in cui, dall'altra part si era affiancato il trenino fucsia di Mario Zabel. Un chiaro testa a testa tra i due velocisti più forti al mondo; Palombo, che era riuscito ad agguantare ottimamente la ruota del Cipo, Sciandri e Vainsteins pareva avessero appena il ruolo di eccellenti comparse. 

[Immagine: 2l97c7a.jpg]
 
Era stato Vainsteins invece ad uscire benissimo al centro e a fare la migliore volata, ma nulla aveva potuto contro il perfetto sincronismo Saeco, che aveva lasciato al fresco il proprio leader Mario Cipollini fino ai 500 metri, consentendogli la volata perfetta. Palombo si era comunque comportato benissimo, giungendo sesto. 

[Immagine: 2guz5vq.jpg]

 2° Tappa / Sorrento - Aversa
1 Mario Cipollini Saeco - Valli & Valli 4h20'55
2 Romans Vainšteins Vini Caldirola - Sidermec s.t.
3 Erik Zabel Team Deutsche Telekom s.t.
4 Fabio Baldato Fassa Bortolo s.t.
5 Tom Steels Mapei - Quick Step s.t.
6 Giuseppe Palombo Amica Chips - Tacconi Sport s.t.
7 Maximilian Sciandri Linda McCartney Racing Team s.t.
8 Zbigniew Spruch Lampre - Daikin s.t.
9 Biagio Conte Saeco - Valli & Valli s.t.
10 Oscar Freire Mapei - Quick Step s.t.
* Pantani è giunto 163°, nel secondo gruppo, ad oltre venti minuti dal primo.
Classifica Generale Provvisoria
1 Richard Virenque Team Polti 7h47'49
2 Romans Vainšteins Vini Caldirola - Sidermec + 29
3 Paolo Bettini Mapei - Quick Step s.t.
4 Erik Dekker Rabobank Cycling Team + 33
5 Zbigniew Spruch Lampre - Daikin + 41
6 Igor González de Galdeano Vitalicio Seguros - Grupo Generali s.t.
7 Oscar Camenzind Lampre - Daikin s.t.
8 Maarten Den Bakker Rabobank Cycling Team s.t.
9 Francesco Casagrande Vini Caldirola - Sidermec s.t.
10 Joseba Beloki Festina - Lotus s.t.
38 Ivan Basso Amica Chips - Tacconi Sport s.t.
Classifica GPM
1 Kurt-Asle Arvesen Amica Chips - Tacconi Sport 25
2 Mirko Puglioli Linda McCartney Racing Team 9
3 Carlo Finco Alessio 6
 
Sebbene sia sembrato tutto semplice non è stato completamente così. Nella discesa di Santa Cristina il gruppo si è spezzato in due e dietro erano rimasti Ferrari e Ivanov, due uomini che sarebbero stati utilissimi per portare Palombo nelle prime posizioni. Io ho fatto lavoro di gregario, sarò andato avanti indietro dall'ammiraglia portando borracce almeno una decina di volte, e con la loro presenza forse Palombo sarebbe riuscito ad ottenere persino una posizione migliore.
 
Rispondi
#52
10-03-2000 / Si Sale

Marco Pantani ieri è arrivato con il secondo gruppo, quello giunto a venti minuti; il tempo di distacco non è significativo in quanto una volta staccato nessuno aveva avuto interesse a ricucire e dunque il ritardo si è dilatato moltissimo. Io, come al solito, non l'ho neppure visto ma Ruslan e Diego, che erano in quel gruppo, si. E mi avevano detto di un Pantani appesantito, lento, stanco, lontano parente non solo di quello visto lo scorso anno, ma pure di quello giunto terzo a Maiorca meno di un mese fa: è chiaro che ha problemi di salute, forse una forma influenzale. Eppure anche oggi la gente non faceva che osannarlo, riempirlo di attese e pressioni, per esempio un titoletto letto oggi sul Corriere diceva: "Oggi il giorno di Pantani". Oggi era previsto un arrivo in salita, Santuario dell'Addolorata. Un arrivo in salita stupido però! Solo negli ultimi due km la strada si impenna e al termine di una tappa piuttosto breve. Io credo che neanche il miglior Pantani oggi sarebbe favorito, tutt'al più un Bartoli! Io non penso che oggi Marco Pantani sarà protagonista, e ciò mi spiace molto perchè mi aspetto già gli avvoltoi e i giornalisti assalirlo quando affaticato taglierà il traguardo, magari non prendendo neppure parte alla lotta.
Pensando un po' a me invece, oggi voglio provare ad andare in fuga, la tappa è breve, l'arrivo in salita mi fa gola. Ci sono altri punti GPM a disposizione, è vero, ma Kurt oggi è meglio riposi, ci riproverà domani. Oggi ci provo io.
Poi uno non si deve incazzare! Lo vedete questo? No, non sono io quello scattato per la fuga, è Ruslan Ivanov. Mi pareva di essere stato chiaro stamane: "ci provo io ad andare in fuga!" L'avevo detto a Boifava, e l'avevo detto ai compagni e nessuno aveva fiatato, sembravano tutti d'accordo. Poi dopo una manciata di chilometri dalla partenza, mentre mi stavo facendo spazio per provare l'allungo, mi vedo Ruslan scattare. Ma che diamine! Mi lamento subito alla radio, ma Boifava invece approva la scelta di Ruslan "perchè lui con di venti minuti di vantaggio in classifica ha più possibilità di arrivare al traguardo". Che pagliacciata! Ieri m'ero smazzolato tanto per prendere borracce, per la squadra. Oggi col cavolo che avrei trasportato mezzo litro d'acqua per qualcun altro.

[Immagine: xle3bp.jpg]

Poi, però. col passare dei km cominciavo a pensare che forse Davide non aveva detto una stupidata, che Ruslan aveva fatto bene. Al traguardo volante di Morcone Scalo il gruppetto di Ruslan aveva 8 minuti e mezzo di vantaggio sul gruppo, e mancavano 64 km all'arrivo.

[Immagine: 15mbkag.jpg]

I tre al comando stavano per iniziare la lunga ma facile salita del Frogolone; a 31 km dal tragurdo avevano aumentato il loro vantaggio a nove minuti. Col gruppo tirato in modo così blando dalla Polti appariva chiaro che avrebbero lasciato la vittoria di tappa a loro tre. Avevo perso l'occasione della vita? O forse se ci avessi provato io non avrebbero concesso alla fuga tutto quel vantaggio?
Oltre a Ruslan erano in fuga Fortunato Baliani (Nectar - Selle Italia), un po' più forte in salita ma meno avvezzo a questi livelli rispetto a Ruslan, e Denis Zanette, corridore invece molto simile al nostro, noto per aver anticipato Palombo e il gruppo a Siracusa in questa stagione. Ruslan aveva esattamente il 33% periodico di vittoria, ma mancava ancora tanto, troppo, all'arrivo per fare previsioni accurate.

[Immagine: t87vrr.jpg]

Il gruppo tira letteralmente i remi in barca, il vantaggio dei tre in fuga aumenta ancora, abbastanza per avere la certezza che Ruslan possa rimanere in corsa per la vittoria. All'inizio della nostra ascesa a Frogolone Camenzind scatta, il leader della classifica Virenque lo marca.

[Immagine: 23vdf78.jpg]

Io lo sgarbo mattutino in realtà non l'avevo ancora digerito del tutto, e allora che faccio? Con l'aiuto di Pozzi, scatto!

[Immagine: xkykih.jpg]

La salita non era difficile, ma tirai fuori forze che non pensavo di avere, credevo di poter raggiungere in poche pedalate Virenque Camenzind, di rimanere con loro e poi fulminarli in volata. Nel mondo dei sogni. Richard e Oscar in realtà mi parevano sempre alla stessa distanza, nonostante lo sforzo. Allora mi ero voltato e...c'era tutto il gruppo dietro di me, non avevo fatto la benchè minima differenza! Me lo ricorderò in eterno quel momento: credo di aver capito oggi di non essere uno scattista, che scattando forse nella mia carriera non riuscirò a staccare nessuno, che forse dovrei trovare un diverso modo di battere gli avversari.

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Mentre davanti a me vedevo inerme corridori continuare a scattare per riacciuffare Camenzind e Virenque che nonostante non avessero un super vantaggio continuavano a mantenerlo, davanti si era entrati negli ultimi 6 km ed erano cominciate le prime schermaglie. Baliani, che ad un ipotetico sprint sarebbe stato battuto continuava a scattare, Ruslan cercava ogni volta di chiudere sperando di non essere staccato.

[Immagine: 2d1x08l.jpg]

Ai -3 l'ennesimo scatto di Baliani aveva però messo in crisi Ivanov.

[Immagine: dm8hzo.jpg]

E solo al traguardo era riuscito a riprendere il corridore della Nectar. Ma non Zanette, che ancora una volta aveva mantenuto abbastanza vantaggio per andare a vincere.

[Immagine: 2z4h2wz.jpg]

Nel gruppo intanto, capito che non avrei combinato un granchè mi ero messo lealmente ai servizi di Pietro Caucchioli, per ricucire il distacco chi esi era creato con Zulle, Casagrande e Bettini scattati a loro volta per riprendere Virenque e Casagrande. E con l'aiuto delle altre squadre avevamo ripreso tutti all'inizio della salita del Santuario. E alla fine è stato praticamente sprint di gruppo in cui nessuno è riuscito a strappare secondi agli avversari. Tutto rimandato alla cronometro di Ascoli.

[Immagine: 2vvkeh3.jpg]

3° Tappa / Aversa - Santuario dell'Addolorata
1 Denis Zanette Liquigas - Pata 3h39'36
2 Fortunato Baliani Aguardiente Nectar - Selle Italia + 24
3 Ruslan Ivanov Amica Chips - Tacconi Sport s.t.
4 Igor González de Galdeano Vitalicio Seguros - Grupo Generali + 9'47
5 Maarten Den Bakker Rabobank Cycling Team s.t.
6 Alex Zülle Banesto s.t.
7 Mirko Celestino Team Polti s.t.
8 Niklas Axelsson Panaria - Gaeme s.t.
9 Dario Frigo Fassa Bortolo s.t.
10 Richard Virenque Team Polti s.t.
Classifica Generale Provvisoria
1 Richard Virenque Team Polti 11h37'12
2 Paolo Bettini Mapei - Quick Step + 29
3 Erik Dekker Rabobank Cycling Team + 33
4 Igor González de Galdeano Vitalicio Seguros - Grupo Generali + 41
5 Maarten Den Bakker Rabobank Cycling Team s.t.
6 Oscar Camenzind Lampre - Daikin s.t.
7 Alex Zülle Banesto s.t.
8 Joseba Beloki Festina - Lotus s.t.
9 Francesco Casagrande Vini Caldirola - Sidermec s.t.
10 José Luis Rubiera Vigil Kelme - Costa Blanca s.t.
27 Ivan Basso Amica Chips - Tacconi Sport s.t.
Classifica GPM
1 Kurt-Asle Arvesen Amica Chips - Tacconi Sport 25
2 Denis Zanette Liquigas - Pata 11
3 Mirko Puglioli Linda McCartney Racing Team 9
Classifica a Punti
1 Ruslan Ivanov Amica Chips - Tacconi Sport 35
2 Richard Virenque Team Polti 31
3 Denis Zanette Liquigas - Pata 28
Classifica a Squadre
1 Amica Chips - Tacconi Sport 34h44'16
2 Team Polti + 9'02
3 Kelme - Costa Blanca + 9'23

Non ce ne siamo accorti, ma quella di oggi è stata una giornata trionfale. Quasi tutte le classifiche vedono un uomo Amica Chips al comando, o la stessa squadra. E anche nelle classifiche a tempo non siamo messi male: sia io che Pietro siamo vicini alle prime posizioni, in quella giovani abbiamo persino lo stesso tempo del primo, che è Sevilla. Complicato mantenerle tutte ma ciò non può che renderci molto soddisfatti!
 
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#53
11-03-2000 / A caccia di salite

Trovarsi in testa a tre classifiche per una squadra come la nostra è certamente bello, ma anche una responsabilità da sostenere, e delle tre quella realisticamente conquistabile era appunto quella della maglia verde di miglior scalatore: quella a squadre dipendeva troppo dalla classifica generale e quella a punti non poteva durare con due tappe per velocisti ancora da affrontare. Avevo detto alla vigilia che, se c'era una tappa nella quale mi sarebbe piaciuto andare in fuga, era proprio quella di oggi: l'arrivo adatto ai velocisti a Luco dei Marsi è preceduto però da una prima parte di corsa molto dura e da una salitella posta ad una dozzina di chilometri dall'arrivo che sicuramente potrebbe tagliare le gambe ai velocisti più puri oltre che a scoraggiare tutte le squadre che vogliono un arrivo in volata ad andare forte. Tanti ingredienti che avrebbero dato possibilità ad una fuga. Però purtroppo o per fortuna c'è un compagno di squadra che sta andando molto forte ed indossa la maglia verde, e la definitiva conquista di essa dipende anche e soprattutto da questa tappa. Kurt-Asle Arvesen deve assolutamente andare in fuga, e conquistare il massimo del bottino dei punti GPM.
 
Prima la non facile salita di Rionero Sannitico, quindi il lungo Passo Gori e per finire Passo Sirente: sono queste le salite che mettono in palio punti preziosi ed è questo che spinge all'attacco un duo quasi inedito, quello formato dalla maglia rossa di leader della classifica a punti Ruslan Ivanov e il leader della classifica GPM Kurt-Asle Arvesen, entrambi compagni di squadra.
 
[Immagine: 2u4qbed.jpg]

Che si tratta di una tappa aperta a molte soluzioni lo si capisce quando ai nostri si unisce un pezzo da 90 come Fernando Escartin! Escartin è un pezzo grosso delle corse a tappe, è ancora lontano dal suo top di forma come dimostra il suo ritardo in classifica di quasi 4' minuti accumulati pressochè tutti nella prima tappa ma se uno come lui è interessato alla classifica della montagna, per i nostri ci sarà nulla da fare.
 
[Immagine: 2mdrqrk.jpg]

 Avere in fuga Escartin non conviene a nessuno, ed è per questo che il gruppo non da spazio e già sulle prime rampe per Rionero Sannitico tutti i fuggitivi vengono già raggiunti.
 
[Immagine: dzwk5l.jpg]

Ma c'è davvero bisogno di quei punti e così Kurt, senza pensare a risparmiarsi, scatta subito, stavolta seguito dal trentino Bertolini e da Ruslan Ivanov.

E Kurt riesce a conquistare altri 5 preziosi punti per la classifica GPM. Ragazzi che prima parte di corsa tirata!
 
[Immagine: 289dkl5.jpg]

Poi Arvesen taglia il traguardo più importante, quello di Passo Gori! Ad inizio tappa aveva 25 punti in classifica, Zanette invece che neppure ci aveva provato ad andare in fuga seguiva con 11. 5 punti del Rionero + 5 punti del Gori sono 35 punti: se anche Zanette conquistasse tutti prossimi traguardi GPM e l'arrivo di tappa di Torricella, Arvesen sarebbe irraggiungibile. Kurt-Asle Arvesen è matematicamente il vincitore della maglia verde della Tirreno - Adriatico!

[Immagine: 11avayt.jpg]
 
E' un lunghissimo sospiro di sollievo, Kurt che aveva fatto quei primi 50 km alla morte si mette a ruota di Bertolini, Ruslan che si era staccato sul Rionero ma seguiva a poco rallenta vistosamente in attesa del gruppo. Ora siamo tutti liberi, liberi di attaccare, difenderci, aspettare la volata e aiutare Palombo a superare indenne le successive salite.
 
[Immagine: 2qve6w8.jpg]

Senza collaborazione la fuga dura pochissimo, a 90 dall'arrivo e con ancora la salita di Sirente da fare il gruppo è compatto. Ho deciso: se qualcuno scatterà io lo seguirò a ruota.

continua...
 
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#54
Sul Passo Silente ci sono scatti ma un ritmo infernale scandito dalla Polti, il gruppo prima perde pezzi, poi si spezza: in cima siamo una cinquantina, forse qualcuno in più. Mancano ancora 50 km all'arrivo e c'è un attimo di smarrimento, nessuno si attendeva una così grande selezione, ci si guarda intorno, si fa la conta per vedere chi c'è, chi non c'è. Tra i compagni hanno mollato Ferrari e, giustamente, Arvesen, gli altri ci son tutti. Io non vedo Pantani, ma la notizia migliore ce la da Boifava all radio: Zabel è indietro, Cipollini lo è ancora di più! E' il segnale di andare a tutta, per non farli rientrare e per dare una chance a Palombo!

[Immagine: egppno.jpg]

L'inseguimento dura 40 lunghissimi chilometri. Il distacco oscilla sempre tra i due minuti, due minuti e dieci. Io mi do da fare per dare lunghe trenate, anche Simeoni, Caucchioli invece si preoccupa di rifornirci, solo ai -15 potevamo dire di avercela effettivamente fatta a staccarli. Dietro non c'erano solo Cipollini e Zabel, ma anche Baldato, Freire, Sciandri, Aggiano, Petacchi, Blijvens, tutti i più forti. Eccetto uno. Con cui ci eravamo dimenticati di fare i conti: Romans Vainsteins, velocista temibile in grado di resistere alle salite anche lunghe, e che era arrivato davanti a Zabel nella tappa di Aversa. Lui era là, davanti, bello fresco. Palombo invece era in affanno, verso la fine: solo in quel momento ci spostammo dalla testa e ci accorgemmo di aver fatto una grande stupidata: i gregari di Vainsteins.

[Immagine: 16ldb14.jpg]

Nessuno aveva però voluto prendere in mano la situazione, tutti sembravano piuttosto stanchi, io stesso, che avevo tirato il gruppo per gli ultimi 30 km non ne avevo poi molta. Capito che in volata l'Amica Chips sarebbe stata battuta, vedo una freccia giallo-rossa-blu tentare il colpo di mano a meno di quattro chilometri dalla fine: è Pietro Caucchioli!

[Immagine: 29gbkmu.jpg]
 
Di Caucchioli si può dire tutto tranne che sia un finisseur, ma aveva ancora un sacco di energie in corpo, e neppure De Groot della Rabobank, che aveva provato a seguirlo era riuscito a riprenderlo.

[Immagine: kdv59u.jpg]

L'azione di Pietro si infrange però all'ultimo chilometro, viene presto inghiottito dal gruppo e sverniciato dal polacco Spruch che come una freccia vince, quasi con distacco su una festa di maglie Mapei: 3 nei primi 4.  

[Immagine: ifquzb.jpg]
 
4° Tappa / Isernia - Luco dei Marsi
1 Zbigniew Spruch Lampre - Daikin 5h09'45
2 Paolo Bettini Mapei - Quick Step s.t.
3 Oscar Freire Mapei - Quick Step s.t.
4 Erik Dekker Rabobank Cycling Team s.t.
5 Michele Bartoli Mapei - Quick Step s.t.
6 Beat Zberg Rabobank Cycling Team s.t.
7 Joseba Beloki Festina - Lotus s.t.
8 Dario Frigo Fassa Bortolo s.t.
9 Igor González de Galdeano Vitalicio Seguros - Grupo Generali s.t.
10 Dariusz Baranowski Banesto s.t.
Classifica Generale Provvisoria
1 Richard Virenque Team Polti 16h46'57
2 Paolo Bettini Mapei - Quick Step + 17
3 Erik Dekker Rabobank Cycling Team + 33
4 Igor González de Galdeano Vitalicio Seguros - Grupo Generali + 41
5 Maarten Den Bakker Rabobank Cycling Team s.t.
6 Joseba Beloki Festina - Lotus s.t.
7 Alex Zülle Banesto s.t.
8 Oscar Camenzind Lampre - Daikin s.t.
9 Michele Bartoli Mapei - Quick Step s.t.
10 Dario Frigo Fassa Bortolo s.t.
28 Ivan Basso Amica Chips - Tacconi Sport s.t.
Classifica GPM
1 Kurt-Asle Arvesen Amica Chips - Tacconi Sport 35
2 Denis Zanette Liquigas - Pata 11
3 Mirko Puglioli Linda McCartney Racing Team 9
 
Il lavoro degli ultimi giorni aveva ottenuto il suo scopo quest'oggi, con la maglia verde conquistata da Arvesen, pensavamo di festeggiare stasera! Boifava invece ha placato gli animi, non era il caso di festeggiare a gara in corso, ha detto. Poi però ci ha concesso libera uscita sino alle 22. Secondo me si sente terribilmente in colpa per averci fatto fare i muli negli ultimi 40 km per una beata mazza!
 
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#55
Leggo Mario Zabel, errore voluto? :D
 
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#56
Ma Rebellin non correva?
 
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#57
Dopo 4 piene giornate di lavoro alla Games Week (davvero, quando ho accettato credevo di potermela godere almeno un po', macchè...scene che neanche a World War ZzZ)

(23-10-2014, 10:23 PM)AlexXx 94 Ha scritto: Leggo Mario Zabel, errore voluto? :D

Brrr...sarebbe una creatura mitologica, forse mostruosa, il suo sparring partner sarebbe Erik Cipollini Dodgy Ma ancor peggio si potrebbe pensare ad un universo di Gilberto Basso o Ivan Simoni, praticamente due cabarettisti mancati vincitori per distacco in simpatia Sbav

(24-10-2014, 08:33 AM)Danilo Ha scritto: Ma Rebellin non correva?

Nein, è da un'altra parte!
 
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#58
12-03-2000 / Il cronometro è un mio amico
 
Certe volte si può fare un'ipotesi della classifica d'arrivo osservando il numero di giornalisti appollaiati presso il pullman di questo o quel ciclista. Stamattina mi sono cimentato anche io in questa conta: se quello di Pantani continuando a mostare scarsa forma aveva sempre intorno a se lo sciame più numeroso di tifosi, l'attrazione più gustosa era per i giornalisti il pullman della Banesto capitanata da Alex Zulle. Lo svizzero, già campione mondiale di specialità nel 1996 e secondo al Tour dello scorso anno pareva il vincitore già scritto della prova, e di conseguenza, anche del'intera corsa. Le sconfitte di Tonkov, Galdeano, Casagrande, Beloki, Virenque, Dekker sembravano così già certe in partenza, mentre i tifosi italiani speravano in nome nuovo che si sta affacciando sulla scena internazionale: Dario Frigo.

Io ho pensato molto a questa cronometro, così piatta che favorisce nettamente gli specialisti, e ho fatto i miei calcoli. Ben che mi vada credo sia qualcosa di fantascientifico entrare nei primi 10 oggi, e di questo passo diventa assurdo pensare di diventarlo nella generale. Qualsiasi risultato diverso non mi cambia la vita e domani c'è la tappa più dura della corsa, nella quale mi piacerebbe provare a vincere. Ma ho visto come nella tappa di Santuario nessuno mi concedeva spazio per attaccare, perchè troppo vicino in classifica ancora al leader, e allora ho tratto le conclusioni: in questa prova non credo che mi impegnerò troppo.

Il primo significativo tempo era stato fatto segnare dallo sloveno dell'Alessio Martin Hvastija che aveva fatto fermare il cronometro a 36'50''
 
[Immagine: 2wqao81.jpg]

Solo dopo molti partenti era toccato al nostro Ruslan Ivanov, capace in passato di buoni prove a cronometro, che aveva migliorato il tempo in 36'40''
 
[Immagine: 2z7q23l.jpg]

Con un tempo simile pensava di reggere la leadership fino alla partenza dei migliori. La beffa invece era arrivata con Andrei Teterjuk, cronoman kazako che aveva fatto segnare un tempo migliore di soli 10 millesimi rispetto a Ruslan, un'inezia!

[Immagine: imrmky.jpg]

Era poi arrivato lo spagnolo Dominguez Dominguez a segnare un tempo che avrebbe spazzato via quelli di Ruslan e Andrei anticipandoli di 14 secondi.
 
[Immagine: 281hl53.jpg]

E mentre dallo speaker arrivavano notizie di tempi vicini al migliore da parte del polacco Baranowski e di Marco Velo, il campione italiano, era arrivato il mio turno. Nessuna pressione, nessun assillo di risultato, mi sentivo molto leggero.
 
[Immagine: 30lpatg.jpg]

Credetemi, sono andato veramente tranquillo. E non mi sono scomposto neppure quando con la coda dell'occhio notai lo spagnolo Galdeano, partito prima di me, mi aveva superato e doppiato, che di solito è l'umiliazione più grande per un ciclista. Ma a me è scivolata via questa cosa, perchè avevo un piano preciso nella mia testa, e non mi ero scomposto.
 
[Immagine: 5bwbb5.jpg]

Gli arrivai in scia, allo spagnolo, e il mio ritardo finale era stato conteggiato in 2'19'' 93° posizione rispetto alla leadership provvisoria, che era passata a John Odriozola Mugarza.
 
[Immagine: 35jh43r.jpg]

Ci misi poco pure a riprendere il respiro il regolare, c'era un gran baccano in quel momento alla zona d'arrivo, perchè era stessa della partenza e al cancelletto stavano partendo uno dopo l'altro tutti i migliori. Mi affiancai ai miei compagni che avevano già concluso la prova e mi misi a tifare Pietro: aveva sulle proprie spalle la maglietta di miglior giovane e aveva tutto l'interesse a fare una buona cronometro per mantenere una buona posizione di classifica.

[Immagine: 50s5yx.jpg]

Intanto, a battere il tempo di Odriozola ci aveva pensavo Pavel Tonkov, 36'02'' il suo tempo.

[Immagine: ixcokn.jpg]
 
Pietro aveva affrontato il rettilineo finale come una vera volata, motivato dal fatto che colui che succedeva nella classifica giovani, Oscar Sevilla, era proprio nel suo mirino.

[Immagine: 20arp69.jpg]

1'31'' di ritardo da uno specialista come Tonkov non era stato un brutto tempo, ma Oscar Sevilla aveva fatto meglio, di appena un secondo! Era chiaro che, dopo la maglia conquistata da Arvesen il nuovo obiettivo di squadra era conquistare quella maglia bianca con Pietro.

[Immagine: 2mxlqte.jpg]
 
Arrivato Pietro, l'ultimo dei nostri, Boifava ci chiamò tutti al pullman per un lavoro di defaticamento, ed essendo il nostro un po' fuori dal mondo mi ero perso tutti gli arrivi successivi. Arrivati avevamo acceso la tv per vedere se riuscivamo a vedere almeno la prova dei primissimi, ma era troppo tardi, la prova era già conclusa, com'era nella previsioni Alex Zulle è stato un gradino sopra gli altri, ma la classifica non è chiusa: Galdeano e Dekker, chiudendo a meno di venti ed avendo dalla loro la tappa di domani possono ancora superarlo!

[Immagine: 2whr2u8.jpg]
 
5° Tappa / Ascoli Piceno - Ascoli Piceno
1 Alex Zülle Banesto 35'36
2 Igor González de Galdeano Vitalicio Seguros - Grupo Generali + 13
3 Erik Dekker Rabobank Cycling Team + 16
4 Dario Frigo Fassa Bortolo + 24
5 Pavel Tonkov Mapei - Quick Step + 26
6 Joseba Beloki Festina - Lotus + 30
7 Christophe Moreau Festina - Lotus + 32
8 Maarten Den Bakker Rabobank Cycling Team + 39
9 John Odriozola Mugarza Banesto + 45
10 Unai Osa Eizaguirre Banesto + 46
Classifica Generale Provvisoria
1 Alex Zülle Banesto 17h23'14
2 Erik Dekker Rabobank Cycling Team + 8
3 Igor González de Galdeano Vitalicio Seguros - Grupo Generali + 13
4 Dario Frigo Fassa Bortolo + 24
5 Pavel Tonkov Mapei - Quick Step + 26
6 Joseba Beloki Festina - Lotus + 30
7 Christophe Moreau Festina - Lotus + 32
8 Maarten Den Bakker Rabobank Cycling Team + 39
9 Angel Luis Casero Festina - Lotus + 50
10 Santiago Botero Kelme - Costa Blanca + 54
22 Pietro Caucchioli Amica Chips - Tacconi Sport + 1'57
36 Ivan Basso Amica Chips - Tacconi Sport + 3'05''
Classifica Giovani
1 Oscar Sevilla Kelme - Costa Blanca 7h25'10
2 Pietro Caucchioli Amica Chips - Tacconi Sport + 1
3 Danilo Di Luca Cantina Tollo - Regain + 14
4 Unai Osa Eizaguirre Banesto + 44
5 Ivan Basso Amica Chips - Tacconi Sport + 1'09
 
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#59
13-03-2000 / X Day

La tappa più dura: 3500 metri di dislivello, poca pianura, la lunga salita del Ceppo (13 km) e poi la salita di Torricella Sicura da affrontare per ben 4 volte. La tappa più dura chiama i duri ed io voglio essere protagonista, voglio conquistare l'attimo per lasciare il gruppo e potermi finalmente giocare la vittoria, quest'anno non ce l'ho ancora fatta, non ho ancora trovato percorsi adatti a me, solo al Pantalica senza quella toccata forse avrei potuto essere insieme ai migliori ma è troppo poco per me. La classifica non mi interessa, la lascio a Pietro che spero possa migliorarla e soprattutto spero possa sopravanzare Sevilla per regalare un'altra grande soddisfazione alla nostra squadra.

Sono molto, molto arrabbiato, al limite dell'isterismo. Affranto, nervoso, mi viene da piangere. Una sola domanda, perché? Sono più forte di quel che penso? Più forte di quanto i miei risultati dicono? Non sono all'altezza del mio nome?

Giuro che ci ho provato in tutti i modi ad inserirmi nella fuga del mattino, aiutato anche dai compagni di squadra Simeoni, Ferrari, Arvesen, ma ogni qualvolta provavo ad allungare gli uomini Banesto chiudevano. Davvero pensavano che potessi recuperare Zulle in classifica? 

[Immagine: adf7ew.jpg]

Qualche chilometro di smarrimento e poi ho chiesto a Boifava il permesso, permesso accordato: due / tre uomini davanti per mantenere la fuga a distanza e poi provare a scattare più tardi, sarebbe stata una corsa durissima!
 
[Immagine: 2ykm2jn.jpg]

Ruslan, Arvesen, Simeoni: stavano tutti tirando per me, per mantenere la fuga una manciata di minuti e riprenderli prima della salita del Ceppo ed io ero appena dietro loro, davo anche io certe tirate...ero davvero arrabbiato!

E ho fatto l'errore più stupido della mia vita: non erano passati molti chilometri dalla partenza, una cinquantina, una cinquantina di chilometri con quasi niente pianura però, e anche per volere mio ad un ritmo infernale, avremmo fatto i 45 di media.. Dicevo che ho fatto l'errore più stupido della mia vita: non ho mangiato nulla, bevuto poco, forse mai. Sembrerà strano, dopo appena 50 km, nel gruppo un centinaio di atleti ma... crollai. Mi sono sentito improvvisamente stanco, molto stanco, la testa pesantissima. Crollai.
 
[Immagine: 30bh35d.jpg]

La squadra si era spostata ovviamente dalla testa della corsa, Filippo, e lo ringrazierò in eterno per questo, mi si è messo vicino in quel momento, sono riuscito a scollinare nella coda, ma in gruppo.
 
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Mi ero nutrito, avevo bevuto, avevo tirato il fiato in discesa ma non appena era iniziato il Ceppo, di nuovo fatica, fatica bestia, fatica terribile. Avessi voluto vedere il lato positivo ero a ruota di...Marco Pantani ed era la prima volta in cinque giorni di corsa che lo vedevo. Ma non poteva essere una consolazione, perchè oltre c'erano almeno 90 ciclisti, e li vedevo tutti in modo appannato.

[Immagine: 2uqybt4.jpg]

Non riuscivo più a tenere le ruote del gruppo, anche la testa di Pantani si faceva sempre più lontana. Filippo invece non faticava per nulla così gli dico di lasciarmi stare e mi sfilo dalle ruote del gruppo.

Mancava poco più di un km alla cima del Cippo e 84 km di calvario all'arrivo. 
 
[Immagine: 28letyx.jpg]

La corsa davanti intanto era andata secondo le attese: la Banesto aveva continuato a controllare la corsa e tenere un ritmo abbastanza sostenuto finchè era riuscita, poi al penultimo passaggio sulla salita di Torricella Casagrande, Beloki e Celestino avevano attaccato e messo in difficoltà Zulle.

E, ironia della sorte, aveva vinto Marco Serpellini, un uomo reduce dalla fuga del mattino, quella stessa fuga nella quale io avrei dovuto esserci, e magari avrei fatto meno fatica, mi sarei ricordato di mangiare, avrei riposato di più e la corsa sarebbe andata in modo diverso.
 
[Immagine: 2ivxoud.jpg]

Dietro poi Dekker aveva staccato Beloki e Casagrande ed insieme a Celestino si accingeva a tagliare il traguardo per quella seconda posizione che gli avrebbe garantito la vittoria finale.
 
[Immagine: k32nv6.jpg]

Scoppiata la bagarre il gruppo aveva rallentato, ed io con quel poco di forze che avevo, salendo del mio ritmo riusci a raggiungerlo proprio in vista del traguardo tagliato in 89° posizione a 8 minuti e mezzo di ritardo dal vincitore. Una giornata terrificante.
 
[Immagine: 289inoz.jpg]

6° Tappa / Teramo - Torricella 
1 Marco Serpellini Lampre - Daikin 4h24'20
2 Erik Dekker Rabobank Cycling Team + 41
3 Mirko Celestino Team Polti s.t.
4 Francesco Casagrande Vini Caldirola - Sidermec + 55
5 Fabiano Fontanelli Mercatone Uno - Albacom + 1'28
6 Niklas Axelsson Panaria - Gaeme + 1'52
7 Oscar Camenzind Lampre - Daikin s.t.
8 Igor González de Galdeano Vitalicio Seguros - Grupo Generali s.t.
9 Alex Zülle Banesto + 2'12
10 Fernando Escartin Kelme - Costa Blanca + 2'34
Classifica Generale Provvisoria
1 Erik Dekker Rabobank Cycling Team 21h48'17
2 Francesco Casagrande Vini Caldirola - Sidermec + 1'09
3 Igor González de Galdeano Vitalicio Seguros - Grupo Generali + 1'22
4 Alex Zülle Banesto + 1'29
5 Niklas Axelsson Panaria - Gaeme + 2'06
6 Joseba Beloki Festina - Lotus + 2'21
7 Mirko Celestino Team Polti + 2'29
8 Pavel Tonkov Mapei - Quick Step + 2'32
9 Oscar Camenzind Lampre - Daikin + 2'34
10 Dario Frigo Fassa Bortolo + 2'52
16 Pietro Caucchioli Amica Chips - Tacconi Sport + 4'03
39 Ivan Basso Amica Chips - Tacconi Sport + 10'51
 
Poca voglia di parlare ragazzi, non so se sono più stanco o più affranto, ho voglia solo di sdraiarmi sul mio letto e pensare ad altro, se riesco. Certe giornate mi fanno venire persino dubbi sulla mia voglia di allenarmi ed andare avanti.

Una nota positiva è arrivata almeno da Pietro Caucchioli: tagliando il traguardo in 12° posizione ha staccato di una ventina di secondi Oscar Sevilla, conquistando, salvo cadute nella passerella finale, la maglia di miglior giovane.
 
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#60
14-03-2000 / L'ultimo giorno
 
Smaltita con il risveglio la delusione di ieri non mi andava di lasciare la Tirreno - Adriatico senza almeno un piccolo segno della mia presenza, mi ero preparato per questo appuntamento e non volevo che nella mia testa rimanesse l'immagine di una prova incolore, così almeno nell'ultima tappa mi hanno lasciato andare in fuga.

[Immagine: 30kvof4.jpg]

C'era con me in fuga uno come Fernando Escartin, uno degli scalatori più forti degli ultimi 5 anni, e nella parte centrale di questa tappa erano presenti alcune salite; ragazzi che ritmo! Vi dico solo che ogni volta in cui andava in testa a tirare le mie pulsazioni salivano di dieci battiti. Voglio diventare forte come lui, voglio che i miei avversari abbiano le stesse sensazioni quando io mi metterò in testa a tirare, una grande esperienza!
 
[Immagine: 8xvd7b.jpg]

Abbiamo mantenuto un buon vantaggio finchè il terreno ce lo consentiva. Poi una volta entrati nel circuito finale di San Bendetto del Tronto fatto praticamente di lunghi rettilinei, è stato inevitabile essere ripresi dal gruppo che aveva chiaramente indicato questa tappa come prova generale in vista della Milano - Sanremo.
 
[Immagine: 161xhxh.jpg]

Ne è uscita una volta veramente strana, tiratissima, velocissima, con corridori stremati, proprio come una Milano - Sanremo. I treni delle squadre erano rimasti molto rimaneggiati nel momento di lanciare la volata: la più pronta si era dimostrata la Mapei con Zaini e Freire pronti a lanciare Tom Steels.
 
[Immagine: zwjcjd.jpg]

Cipollini aveva invece ritrovato una Saeco disorganizzata, sfiancata da sei giorni di corsa e dal ritmo imposto nella tappa, il solo Biagio Conti sembrava essere in grado di pilotarlo al momento dello sprint. Per tutti gli altri sprinter la vittoria sembrava preclusa.

[Immagine: ny71xc.jpg]

Ma ancora una volta, forse ancor più delle altre volte, Cipollini aveva dimostrato una forza stratosferica, pur con l'apporto di un solo compagno aveva sfoderato una prestazione senza paragoni per gli avversari: da Zabel a Baldato da Freire a Steels che ancora una volta non si era dimostrato all'altezza del gran lavoro dei compagni, nessuno era riuscito minimamente ad avvicinarsi alla scia di SuperMario!

[Immagine: 2pyugpz.jpg]

7° Tappa / San Benedetto del Tronto - San Benedetto del Tronto
1 Mario Cipollini Saeco - Valli & Valli 3h40'50
2 Romans Vainšteins Vini Caldirola - Sidermec s.t.
3 Erik Dekker Rabobank Cycling Team s.t.
4 Oscar Freire Mapei - Quick Step s.t.
5 Marc Lotz Rabobank Cycling Team s.t.
6 Igor González de Galdeano Vitalicio Seguros - Grupo Generali s.t.
7 Ruslan Ivanov Amica Chips - Tacconi Sport s.t.
8 Aart Vierhouten Rabobank Cycling Team s.t.
9 Tom Steels Mapei - Quick Step s.t.
10 Stefano Zanini Mapei - Quick Step s.t.
Classifica Generale Finale
1 Erik Dekker Rabobank Cycling Team 25h29'03
2 Francesco Casagrande Vini Caldirola - Sidermec + 1'13
3 Igor González de Galdeano Vitalicio Seguros - Grupo Generali + 1'26
4 Alex Zülle Banesto + 1'33
5 Niklas Axelsson Panaria - Gaeme + 2'10
6 Joseba Beloki Festina - Lotus + 2'25
7 Mirko Celestino Team Polti + 2'33
8 Pavel Tonkov Mapei - Quick Step + 2'36
9 Oscar Camenzind Lampre - Daikin + 2'38
10 Dario Frigo Fassa Bortolo + 2'56
Classifica a Punti
1 Erik Dekker Rabobank Cycling Team 61
2 Igor González de Galdeano Vitalicio Seguros - Grupo Generali 47
3 Zbigniew Spruch Lampre - Daikin 45
4 Paolo Bettini Mapei - Quick Step 41
5 Mario Cipollini Saeco - Valli & Valli 39
6 Ruslan Ivanov Amica Chips - Tacconi Sport 39
7 Romans Vainšteins Vini Caldirola - Sidermec 37
8 Richard Virenque Team Polti 35
9 Oscar Freire Mapei - Quick Step 29
10 Denis Zanette Liquigas - Pata 28
Classifica GPM
1 Kurt-Asle Arvesen Amica Chips - Tacconi Sport 35
2 Denis Zanette Liquigas - Pata 11
3 Oscar Cavagnis Alexia Alluminio 10
4 Ruslan Ivanov Amica Chips - Tacconi Sport 9
5 Mirko Puglioli Linda McCartney Racing Team 9
6 Marco Serpellini Lampre - Daikin 8
7 Pascal Hervé Team Polti 7
8 Alessandro Bertolini Alessio 6
9 Carlo Finco Alessio 6
10 Danilo Di Luca Cantina Tollo - Regain 5
Classifica dei Giovani
1 Pietro Caucchioli Amica Chips - Tacconi Sport 25h33'10
2 Oscar Sevilla Kelme - Costa Blanca + 21
3 Unai Osa Eizaguirre Banesto + 1'05
4 Danilo Di Luca Cantina Tollo - Regain + 5'11
5 Ivan Basso Amica Chips - Tacconi Sport + 6'48
Resoconto vincitori di tappe
1° 08-03 Sorrento - Sorrento / Richard Virenque 3h27'14''
2° 09-03 Sorrento - Aversa / Mario Cipollini 4h20'55''
3° 10-03 Aversa - Santuario dell'Addolorata / Denis Zanette 3h39'36''
4° 11-03 Isernia - Luco dei Marsi / Zbigniew Spruch 5h09'45''
5° 12-03 Ascoli Piceno - Ascoli Piceno / Alex Zulle 35'36''
6° 13-03 Teramo - Torricella Sicura / Marco Serpellini 4h24'20''
7° 14-03 S.Benedetto del Tronto - S.Benedetto del Tronto / Mario Cipollini 3h40'50''

[Immagine: dekk-podio.jpg]
(Erik Dekker vince la 35° edizione della Tirreno-Adriatico. Reuters)



Si chiude così una corsa che ha regalato buone soddisfazioni parziali all'Amica Chips, ovvero quella di leader della classifica della montagna e della classifica dei giovani, anche se c'è molto lavoro da fare per colmare la differenza con gli avversari, specie per quanto riguarda i confronti diretti come la vittoria di una tappa. 

Personalmente, la prima Tirreno - Adriatico della mia vita si è rivelata molto più difficile di quanto immaginassi; zero vittorie, zero podi, zero piazzamenti nei dieci, un 29° posto come miglior piazzamento, solo una fuga e all'ultima tappa sapendo che non avrei avuto alcuna possibilità di vincere.
Consideriamola come esperienza, chilometri nelle gambe, fieno in cascina per il futuro e tanti insegnamenti per gli anni che verranno: 

- Innanzitutto ho avuto la possibilità di vedere come corrono i grandi corridori, e soprattutto come corrono le loro squadre;
- Ho capito che a questi livelli non serve a niente scattare per uscire dal gruppo, perchè ci sono tanti ciclisti in grado di restare a ruota soltanto alzando la loro frequenza di pedalata;
- Ho capito che non serve neppure provare ad attaccare sino alla morte per entrare nella fuga del mattino perchè se non ti vogliono lasciare non ti lasciano andare anche se il perchè rimane misterioso;
- Ho anche imparato che bere e mangiare deve essere un'attività più puntuale di quello che già faccio, che non devo mai e poi mai scordarmi di alimentarmi in corsa.

Tutti questi insegnamenti sono convinto che mi serviranno a fare di me un corridore migliore.

E ora buttiamoci con la mente ad una grandissima corsa che correrò, una vera università per grandi corridori: la Milano - Sanremo. Chiaramente non potrò ambire a nessun risultato ma è per me un fantastico successo esserci, vedremo poi dalle decisioni di Boifava se avrò parte attiva nell'economia della corsa.
 
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