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Terribile tragedia nel ciclismo femminile italiano: a soli 22 anni è morta Chiara Pierobon, vittima di un malore
#1
Terribile tragedia nel ciclismo femminile italiano: a soli 22 anni è morta Chiara Pierobon, vittima di un malore
È notizia di qualche ora la tragica notizia che ha colpito la Fam. Pierobon e la squadra GS Top Girls. Nella giornata odierna, mentre il team stava raggiungendo le strade della VII Prova di Coppa del Mondo, l'atleta Veneziana Chiara Pierobon si è spenta all'ospedale Ingolstadt in seguito a un malore che aveva avvertito durante il viaggio. Immediatamente soccorsa dal pronto intervento tedesco, la giovane atleta non ce l'ha fatta. Si sospetta a monte un'embolia polmonare. La squadra e tutto lo staff si stringono attorno alla famiglia ricordando Chiara.
Da parte di tutta la redazione di Cicloweb.it sentite condoglianze alla famiglia Pierbon, alla squadra e tutte le persone che erano vicine a Chiara.

cicloweb.it
 
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#2
Il team Top Girls ringrazia il soccorso tedesco
Posted on 4 agosto 2015 by Ufficio Stampa

Spresiano (TV), 04.08.2015

Il team GS Top Girls Fassa Bortolo, a nome del Presidente e di tutti i suoi componenti (atlete, staff tecnico e non) vuole ringraziare il pronto soccorso tedesco per la celerità con cui è entrato in azione e per la disponibilità nel saper affrontare la crisi del momento.

All’arrivo in ospedale del resto della squadra, le atlete e i direttori sportivi sono stati assistiti singolarmente dall’unità di crisi composta da volontari e psicologi che parlavano italiano e che hanno aiutato tutti a passare la lunga notte.

Sempre la Croce Rossa tedesca, ha prenotato l’hotel dove i componenti della squadra hanno cercato di riposare, fungendo loro stessi da ponte con l’ospedale. Nella giornata odierna è stata effettuata l’autopsia ma al momento non ci sono ancora giunti i risultati. Nella giornata di mercoledì 5, Chiara potrà tornare a casa.

comunicato stampa
 
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#3
Ciclista morta, indagine dei tedeschi
i genitori sotto torchio a Ingolstadt

S. MARIA DI SALA - «Il tempo non passa più. Ci manca, da morire». Così il padre di Chiara Pierobon, dall'albergo di Ingolstadt in Germania dove si trova in queste ore con la moglie Federica nell'estenuante attesa di riportare a casa la loro figlia. Chiara, la ciclista salese di 22 anni, aveva appena ottenuto le convocazioni per la Nazionale italiana femminile under 23 quando il pomeriggio del 1. agosto in seguito forse a un'embolia polmonare è morta.

Sarà l'autopsia comunque, prevista per oggi alle 13.40 che farà luce sulle cause del decesso. I genitori di Chiara, ieri mattina, sono stati sottoposti a una lunga serie di domande da parte della polizia tedesca per capire da quanto corresse Chiara, se avesse mai avuto problemi, se in famiglia ci siano malformazioni genetiche, quali allergie avesse, quali farmaci prendesse, se avesse mai accusato qualche malore. Ma i genitori brancolano nel buio e il padre dice: «tutto questo è inspiegabile».

Il padre e la madre sono riusciti anche a vedere il corpo della loro figlia due volte ma il dolore è troppo grande, «talmente grande - dice il padre Gianni - da non rendersi conto». Chiara probabilmente farà ritorno in Italia seguita dall'auto dove viaggiano i suoi nella serata di domani o giovedì e i funerali si terranno nella chiesa di San Giacomo di Caselle dé Ruffi. La data non è ancora resa ufficiale, si parla di sabato (8 agosto) alle 10.30 con la proclamazione del lutto cittadino.

Per la cerimonia il padre ha chiesto che venga allestita, prima della celebrazione, una sorta di camera ardente all'aperto con la bara chiusa di Chiara che sarà vestita con il completo della Nazionale. «Quello che le amiche - dice il papà Gianni - indosseranno quel giorno a Tartu, lei lo indosserà per l'ultimo viaggio. Voglio che il funerale non sia un funerale ma una festa». Una festa a cui parteciperanno anche tutte le colleghe di Chiara, quelle della Fassa Bortolo di Spresiano (Tv) con cui l'atleta correva. Durante la cerimonia inoltre sopra un tavolo ci saranno tutte le maglie che Chiara ha indossato durante la sua carriera ciclistica, una per squadra.

Inoltre il papà ha chiesto, d'accordo con il parroco don Lucio Monetti che vengano proiettate durante la messa tutte le immagini più belle dell'atleta, dalla prima corsa, alla prima vittoria, dal primo tombolone, al primo ginocchio sbucciato, al primo abbraccio dopo la gara. L'ultima, domenica scorsa a Crocetta del Montello. «Ora - conclude il padre - aveva ottenuto quello che voleva, la maglia azzurra. Un sogno realizzato ma non vissuto. Una maglia che metterò lì, sopra la sua bara per accompagnarla durante il suo ultimo viaggio».

di Serenella Bettin
http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/VENEZ...0185.shtml
 
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#4
Addio campionessa: l'ultimo saluto a Chiara, morta a soli 22 anni
Ultimo addio questa mattina a Chiara Pierobon, la ciclista 22enne di Santa Maria di Sala morta a causa di un malore durante le prove di Coppa del Mondo in Germania.
In tanti per dare un saluto a Chiara, atleta della Top Girls Fassa Bortolo di Spresiano (Tv), tutti commossi nella chiesa di Santa Maria di Sala, soprattutto le compagne di squadra. Per la cerimonia il padre aveva chiesto che venisse allestita, prima della celebrazione, una sorta di camera ardente all'aperto con la bara chiusa di Chiara vestita con il completo della Nazionale. «Quello che le amiche - aveva detto il papà Gianni - indosseranno quel giorno a Tartu, lei lo indosserà per l'ultimo viaggio. Voglio che il funerale non sia un funerale ma una festa».



http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/VENEZ...6669.shtml
 
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#5
Pierobon: la causa della morte non è stata una embolia polmonare
Le prime analisi dell'autopsia sul corpo di Chiara Pierobon, la giovane atleta morta in Germania, hanno rivelato che la ragazza non è morta per un embolia polmonare - come si pensava all'inizio - per cui saranno necessari ulteriori esami e accertamenti molecolari per capire la causa della morte della ciclista 22enne.

Chiara Pierobon è deceduta lo scorso 1 Agosto all'ospedale di Ingolstadt in Germania, dove con la sua squadra stava raggiungendo le strade per la settima prova della Coppa del Mondo, le sue compagne di squadra ricordano perfettamente come quel giorno Chiara sia stata presa da due singhiozzi e poi si è accasciata a terra. Ma nonostante i soccorsi tempestivi, Chiara è morta poche ore dopo in ospedale.

L'autopsia su Chiara Pierobon è stata effettuata a Monaco, ma ora si attendono ulteriori esami per capire le cause reali della morte che saranno effettuati dall'equipe del Centro di patologia cardiovascolare diretta dal professor Gaetano Thiene dell'Università di Padova, il quale si occupa anche delle morti bianche. Il professore, che si avvale anche della collaborazione della sua assistente, la dottoressa Cristina Basso, si recherà in questi giorni a Monaco per prelevare il materiale biologico di Chiara che sarà portato a Padova ed esaminato.

ciclismoweb.net
 
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#6
Il 1° agosto una messa in ricordo di Chiara Pierobon
Lunedì primo agosto nella Chiesa Parrocchiale di Caselle di Santa Maria di Sala, in provincia di Venezia, sarà celebrata una Santa Messa in occasione del primo anniversario della morte della campionessa e azzurra del ciclismo, Chiara Pierobon. La cerimonia è stata programmata alle ore 19.

Al termine della funzione religiosa sarà inaugurata una mostra fotografica dedicata all'atleta allestita presso il bar del Patronato. Come si ricorderà la morte di Chiara Pierobon avvenne il primo agosto 2015 in Germania durante il trasferimento con la squadra del club di appartenenza per partecipare alla settima tappa di Coppa del Mondo e ai successivi Campionati Europei Juniores su strada.

I genitori, il fratellino ed i nonni di Chiara l'hanno voluta ricordare con questa frase significativa: "Nella vita c'è chi cammina e chi corre, ora tu corri sulle strade del cielo cercando la vittoria eterna. Dal cielo ci guardi e ci aiuti a camminare nel tuo stile di vita, grazie di quello che ci hai lasciato come patrimonio personale".

ciclismoweb.net
 
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