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Tirreno - Adriatico 2013
#41
Una cronosquadre, una individuale e poi Prati di Tivo
Presentata oggi l'edizione 2013

[Immagine: TA2013_generale_plan.jpg]

E’ stata presentata quest’oggi, presso il Teatro Verdi di San Vincenzo, la 48a edizione della Corsa Dei Due Mari alla presenza di tre assi del pedale quali Ivan Basso, Damiano Cunego e Moreno Moser. Presenti inoltre il padrone di casa, il Sindaco di San Vincenzo Michele Biagi e quello di Castagneto Carducci Fabio Tinti, il Direttore Operativo ciclismo di Rcs Sport, Mauro Vegni insieme a Stefano Allocchio, Responsabile della gestione tecnico-sportiva e il Caporedattore della Rubrica Ciclismo de La Gazzetta dello Sport, Luca Gialanella. In sala altri grandi corridori quali Damiano Caruso, Steve Cummings e la leggenda Alfredo Martini.

Il percorso di gara ricorda molto quello che vide vincere Vincenzo Nibali nel 2012. Quest’ultimo ambisce ad aggiudicarsi, per il secondo anno consecutivo, il Sea Master Trophy, ossia il Tridente del Dio Nettuno, il trofeo che spetta al vincitore della “Corsa dei Due Mari” oltre, naturalmente, alla Maglia Azzurra Banca Mediolanum simbolo del primato.

Si parte mercoledì 6 marzo da San Vincenzo con una cronometro a squadre di 16,9 km con arrivo a Donoratico.
La seconda tappa muoverà il giorno successivo, ancora da San Vincenzo, in direzione Indicatore (Arezzo): 232 km e terreno fertile per le ruote veloci del gruppo.
Venerdì 8 marzo la terza frazione, da Indicatore a Narni-Scalo (190 km), appare sulla carta dal profilo piuttosto movimentato ma dovrebbe comunque agevolare ancora i velocisti.
Sabato 9 marzo ecco la quarta tappa: Narni – Prati di Tivo (173 km), con dapprima l’ascesa al Passo delle Capannelle e nel finale l’arrivo in salita ai 1450 metri di Prati di Tivo. Una salita vera di 14.550 metri, con pendenza media del 7,1% e massima del 12%, che lascia spazio agli scalatori. Proprio qui, lo scorso anno, Vincenzo Nibali piazzò una stoccata vincente che fece da preambolo al successo finale.
Il giorno successivo, frazione lunga e impegnativa da Ortona a Chieti: 230 km, con Forchetta di Palena e il Passo Lanciano da scalare, prima di affrontare il terribile strappo finale – con punte di pendenza al 19%, che porta al traguardo di Chieti.
Lunedi 11 marzo sarà il giorno della sesta tappa che prevede un percorso di 209 km con partenza e arrivo a Porto Sant’Elpidio. Un tracciato molto movimentato, mangia e bevi tipico dell’entroterra marchigiano, con continui cambi di pendenza.
Infine, martedì 12, conclusione sul lungomare di San Benedetto del Tronto con la cronometro individuale di 9.2 km.

Le dichiarazioni: Ivan Basso “Il percorso è l’ideale per preparare i Grandi Giri, soprattutto per gli equilibri all’interno del team. A volte le squadre fanno i programmi d’inverno quando i percorsi non sono stati ancora ufficializzati. Ora che conosciamo il nuovo percorso noi del Team Cannondale decideremo quale squadra portare alla Tirreno-Adriatico.”
Damiano Cunego “Parteciperò a questa bellissima corsa. E’ una gara completa: ci sono le cronometro, ci sono le salite, c’è davvero tutto. Cercherò di arrivare preparato al meglio, aiutato nella preparazione da Michele Bartoli”
Moreno Moser ”Quest’anno ci si aspetta molto da me, l’anno scorso andavo alle corse senza pesi sulle spalle. Alla Tirreno-Adriatico arriverò con poche corse nelle gambe ma cercherò comunque di dare tutto. La Tirreno è una delle corse più importanti in Italia insieme al Giro d’Italia, alla Sanremo e al Lombardia. Proverò a dare il meglio nelle tappe più ondulate.”
Il Sindaco Michele Biagi “L’anno scorso pensavamo che la Tirreno-Adriatico fosse un grande investimento, abbiamo però fortemente voluto di nuovo questo evento perchè ha avuto un impatto molto positivo sul nostro territorio. Cercheremo di riportarla qui anche nel 2014.”
Mauro Vegni “Amo particolarmente la Tirreno-Adriatico perchè è la corsa che mi ha lanciato nel mondo del ciclismo. 7 tappe che attraversano 5 regioni, trasmessa in 120 paesi del Mondo per promuovere le bellezze d’Italia. Crediamo che il ciclismo professionistico sia sempre più lo strumento per promuovere il territorio e la mobilità sostenibile.”
Stefano Allocchio “La Tirreno-Adriatico è forse la corsa con il miglior campo di partenti a livello mondiale. Con due tappe a cronometro, due per velocisti, una per scalatori e due per scattisti, i 1.060 km della 48a Tirreno – Adriatico si annunciano molto ricchi di contenuti tecnici, dando la possibilità a tutti gli atleti al via di esprimere al meglio le proprie caratteristiche e rendendo la corsa estremamente combattuta e spettacolare.”

Tutte le informazioni sulla corsa (altimetrie e planimetrie) sono consultabili sul sito www.tirrenoadriatico.it

tuttobiciweb.it
 
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#42
Che fantasia, 5 tappe su 7 uguali a quelle dello scorso anno...
Almeno hanno invertito Prati di Tivo con Chieti, così Sagan non fa più la cazzata dello scorso anno...
 
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#43
A me va benissimo così :D
 
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#44
La tappa di Porto Sant'Elpidio può essere bella e molto imprevedibile visto che i velocisti si staccheranno e l'arrivo è comunque in pianura, quindi molti ci proveranno prima degli ultimi 5 km. Comunque saranno decisive Prati di Tivo e le due crono, a Chieti guadagni massimo 4-5'' sui più forti
 
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#45
Molto meglio l'arrivo a Offida...

Comunque cambiare non farebbe male...

Non ci sarà Wiggins,io dico : tanto meglio...
 
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#46
Due crono in sette gg di corsa?? Uno scandalo!!!

Non imparano mai, basta con tutte ste caxxo di cronometro!!!
 
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#47
C'è da dire che non incidono molto. Una cronosquadre di 16 km non fa una grossissima differenza e anche con l'ultima crono di S. Benedetto non penso si possa perdere più di tanto, sono solo 9 km. Comunque anch'io ne avrei messa solo una in 7 giorni di corsa...
 
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#48
Le crono incidono poco, quella a squadre dicono che la chiedano le squadre stesse per provare in vista del Giro, quella di San Benedetto fa massimo massimo 30'' tra uno specialista e uno scalatore in classifica
 
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#49
Ah, allora se non incidono perché non fare 3 crono su 7 tappe...ma per favore!!!
 
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#50
Beh da seguire sul percorso sono comunque spettacolari, poi visto che nei grandi giri ci sono, e visto che la Tirreno è un po' un antipasto di Giro, le mettono, fanno anche parte della storia del ciclismo...in fondo neanche le tappe per velocisti incidono, ma ce ne sono tante in ogni corsa
 
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#51
Ma cosa vi hanno fatto le cronometro?

Volete dirmi che vi divertite di più a vedere lunghissime processioni fino agli ultimi 300 metri( e non mi riferisco agli arrivi in volata eh)?
No, perchè il ciclismo senza le cronometro sarebbe così, tutti ad aspettare l'ultimo km per scattare...
L'anno scorso per dire la cronosquadre iniziale fece danni e Nibali si ritrovò subito lontano dai primi in classifica, e visto poi come ha corso nelle tappe decisive, a ripensarci ora penso sia stata una fortuna la presenza di quella crono...

Tra l'altro, bellissima l'anno scorso la Volta a Catalunya senza crono...
 
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[+] A 1 utente piace il post di Luciano Pagliarini
#52
Il Catalunya è stato dilaniato dal maltempo...

Non commento il Romandia con tantissim crono,già diversa quella dell'anno scorso dei Paesi Baschi con quella rampa micidiale...
Qui alla Tirreno ci stanno,quella a squadre non la condivido neanch'io però...
 
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#53
Il Catalunya faceva schifo punto e basta( 6 tappe su 7 che non sapevano da un cazzo, nè da velocisti, nè da scalatori, finite tutte con volate ristrette tranne la prima vinta da Albasini), altro che maltempo, come del resto fanno schifo la gran parte delle corse che fanno in Spagna da anni a questa parte...

Le crono sono essenziali nel ciclismo, i problemi sono altri, in primis le biciclette superleggere che si usano al giorno d'oggi e che tendono ad appiattire sempre di più i valori in salita...
 
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#54
Be', in una corsa a tappe di 7 giorni credo che 1 cronometro sia sufficiente...stop!!
 
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#55
Infatti non mi pare ci siano due crono di 50 km, ce ne è solo una e pure breve, l'altra è una cronosquadre, tutt'altra cosa...

E poi l'alternativa sarebbe?
 
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#56
Faranno comunque poco distacco le cronometro, il vincitore sarà deciso per il 75 % nelle tappe in linea...
 
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#57
(30-01-2013, 07:35 PM)Pagliarini Ha scritto: Infatti non mi pare ci siano due crono di 50 km, ce ne è solo una e pure breve, l'altra è una cronosquadre, tutt'altra cosa...

E poi l'alternativa sarebbe?

Invece di fare due inutili cronometro potevano benissimo fare una cronosquadre di 30/35 km o una individuale di 25/30 km, no???
 
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#58
Ma inutili perchè? L'anno scorso furono entrambe di vitale importanza e la Tirreno - Adriatico fu bellissima, veramente non le concepisco ste critiche e non capisco nemmeno in base a che cosa vengano fatte, sarebbero accettabili se la Tirreno l'anno scorso avesse fatto schifo, ma è stata la corsa a tappe più bella dell'anno...
 
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#59
Luca per esperienza personale,puoi avere pure un catenaccio ma vai lo stesso,non è che ti cambia molto,e non credo ci siano tante differenze tra le bici dei big

Corsa più bella dell'anno non direi,bella ma non la più bella,poi se mi dite che vi è piaciuta particolarmente visto chi ha vinto ci sta,se Jro non avesse tenuto nel tratto in discesa al Lombardia anch'io avrei cambiato visione dicendo che il percorso non era granché
 
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#60
Secondo te quel è stata la corsa a tappe più bella dell'anno?

Io non ricordo nulla di meglio della Tirreno...

Questione bici, più una bici è pesante, più un corridore leggero può fare la differenza con le bici di oggi ormai c'è bisogno di pendenze superiori all'8% per staccare gli avversari, una volta bastava il 6%. Non per nulla in salite in cui una volta arrivavano ad uno ad uno oggi arrivano in 5/6 minimo...
 
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