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Top 10 Neoprofessionisti 2015
#1
La mia top 10 dei neoprofessionisti della stagione 2015. Li ho messi uno per uno su facebook, qui ovviamente li metto tutti insieme. In realtà sono 11 perché all'inizio avevo dimenticato Kung e l'ho inserito in corsa Rockeggio

#10: Kristoffer Skjerping
Passa con la Cannondale-Garmin, è un passista non particolarmente veloce ma in grado di piazzarsi in un volatone, specialmente quando la posta in palio è alta (secondo al Fiandre U23 e terzo al Mondiale, battuto dal compagno Bystrom e da Ewan). Magari non è il più promettente, ma potrebbe essere uno dei più pronti

#9: Pierre-Roger Latour
Scalatore da sempre molto promettente, ma nell'ultimo anno da dilettante non ha fatto nulla di eclatante, al Tour de l'Avenir si è sempre piazzato in salita ma ha beccato 2'25'' da Lopez. Può diventare una buona spalla per Bardet all'Ag2r ma non sembra in grado di seguire le orme proprio di Bardet e di Pinot.

#8: Manuel Senni
Neoprofessionisti che si possono definire scalatori puri se ne vedono pochi ormai, Manuel Senni è uno di questi. L'ultima stagione con la Colpack Dilettanti è stata un po segnata dai problemi dell'Avenir ma è comunque stata positiva col terzo posto al Valle d'Aosta.
Il primo anno probabilmente non sarà ricchissimo di soddisfazioni, come invece potrebbe essere per altri neoprò italiani (Filosi, Mareczko) ma verrà fuori negli anni e il fatto che sia stato scelto dalla BMC dimostra che anche altri ci vedono un gran potenziale.

#7: Clement Chevrier
Un altro scalatore francese che è rimasto Under 23 per tutto il tempo possibile ma che alla fine è stato un po' snobbato dalle squadre più forti, finendo all'IAM Cycling. Con la Bissell di Merckx ha fatto bene negli USA, come prima di lui Dombrowski, Craddock e altri. Meno bene invece nelle poche corse europee che ha fatto, alcune delle quali con la Trek.
Erede di Fignon per gli occhiali da vista che a quanto pare non si toglie mai, ma solo per quello. Però può diventare un buonissimo professionista.

#6: Campbell Flakemore
Cronoman puro e Campione del Mondo U23 a Ponferrada battendo di un soffio Mullen (che a proposito rimarrà all'An Post). Erede di Bobridge, Durbridge e Howson, ma esattamente come questi tre non sembra avere grandi margini di miglioramento nelle corse in linea, anzi forse anche meno. Nelle crono però può diventare una star e i corridori di quel genere fanno sempre comodo, in tante situazioni. Primi test importanti ai campionati nazionali e al Tour Down Under, accanto a Evans e Dennis.

#5: Sven Erik Bystrom
Altro Campione del Mondo, lui in linea e assolutamente a sorpresa, già bloccato dalla Katusha diversi mesi prima di Ponferrada. Come tutti i norvegesi è un passista ma non va forte a cronometro e non è particolarmente veloce, invece si difende bene in salita (ha resistito alla rimonta di Lopez e Powers a Ponferrada, non è da tutti).
Difficile pensare a lui come una specie di erede di Kristoff o Hushovd viste le caratteristiche, può diventare un ottimo gregario, finisseur e specialista delle fughe. Sul pavè è da scoprire

#4: Magnus Cort Nielsen
Ancora un talento del Nord, stavolta danese, soffiato dall'Orica-Greenedge a Bjarne Riis. Cort Nielsen è un velocista, nel 2014 ha messo insieme 10 vittorie e a 21 anni ha già 4 vittorie "vere", cioè in corse aperte a tutti i professionisti (3 al Giro di Danimarca e 1 a Tour des Fjords).
Sicuramente porterà sostanza, anche perché non è certo un velocista di quelli leggeri che si staccano alla prima salita, anzi potrebbe diventare uno specialista degli sprint ristretti. Qualche perplessità rimane guardando i risultati ottenuti nelle corse più importanti per gli Under 23: nella Coppa delle Nazioni non ha ottenuto grossi risultati, all'Avenir non è riuscito a battere Ewan e ha fatto un Mondiale anonimo. Ora Ewan lo ritrova da compagno di squadra ma dovrà darsi da fare per superarlo nelle gerarchie interne che già lo vedono in svantaggio.

#3: Dylan Teuns
Un piccolo Gilbert con la maglia della BMC. Molto bravo in salita e molto veloce, non è uno scalatore ma uno per le corse vallonate. Rispetto a Gilbert sembra più portato per le salite e meno per il pavé e nell'ultima stagione è riuscito anche a imporsi in due tappe piuttosto dure prima al Valle d'Aosta e poi all'Avenir, dimostrando anche una certa concretezza.
Dopo aver investito milioni per prendersi Evans, Hushovd, Gilbert, senza ottenere i risultati sperati, la BMC ha scelto di crescersi i campioni in casa e con Teuns la strada sembra in discesa. A metà stagione arriva anche il gemellino Vliegen, in realtà piuttosto diverso come corridore, ma altrettanto promettente.

#2,5: Stefan Kung
L'avevo dimenticato del tutto ma nella top 10 ci deve stare, anche se non credo l'avrei messo così in alto se l'avessi considerato all'inizio. Cronoman fortissimo e pistard di buon livello. Quest'anno ha puntato fortissimo sui Campionati Europei di casa e si è preso due ori di forza, dando due grossi dispiaceri alla nazionale italiana, poi però ha deluso un po' dappertutto. All'Avenir la pioggia l'ha bloccato nel prologo, ai Mondiali altri sono stati più bravi. In più non è stato brillantissimo nelle corse in linea, una vittoria e la generale del Tour de Normandie.
Viene automatico accostarlo a Cancellara, le vittorie a cronometro può anche ripeterle, quelle al Nord sembra molto più complicato.

#2: Tiesj Benoot
Uno dei pochi corridori fiamminghi non passati dalla Topsport prima di arrivare al World Tour e il motivo è che non è certo un corridore qualsiasi. In Belgio si aspettano molto da lui, perché è un corridore completo, imprevedibile e vincente. Nel 2014 si è piazzato nei 5 al Fiandre U23 alla Liegi U23 e ai Mondiali, non significa molto perché non ci sono specialisti in quella categoria, però è comunque la dimostrazione di una certa versatilità che gli può far comodo tra i professionisti.
Si difende a cronometro, in salita si stacca da pochi e sul pavé può diventare uno dei migliori. Se gli svizzeri sperano che Kung sia l'erede di Cancellara, i belgi vedono in Benoot un potenziale erede di Boonen. Fare paragoni così a questo punto della carriera è esagerato, però...

#1: Miguel Angel Lopez
Terzo colombiano a vincere il Tour de l'Avenir in 5 anni, prima di lui Quintana e Chaves, che hanno subito trovato un posto importante tra i professionisti (il secondo frenato un po' dalla sfortuna, ma ora è tornato alla grande). In Francia ha dominato, riuscendo anche a gestire la corsa in situazioni difficili, senza mai staccarsi da un rivale diretto.
Non è solo uno scalatore, perché sul passo si difende (ai Mondiali nella crono ha battuto il secondo italiano per dire) e ha anche un discreto cambio di ritmo. All'Astana forse non è proprio nell'ambiente ideale (forse era meglio qualcosa di più "familiare" all'inizio), ma può crescere tranquillamente alle spalle dei capitani e con uno staff portatissimo per le corse a tappe. Ormai i colombiani non sono più una novità, lui finora è stato meno celebrato di altri ma è probabile che riesca ad arrivare più in alto della maggior parte dei connazionali.
 
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#2
Se lo confezionavi un attimino te lo mettevo in home Asd

Marc Soler nulla...? Non lo conosco un granché, però è praticamente l'unico nome chiacchierato in Spagna e se l'ha preso la Movistar dovrebbe far ben sperare. Anche perché hanno un sacco bisogno di qualche giovane dal quale ripartire... Sese

Manca anche Ewan poi, ma immagino tu l'abbia considerato già "svezzato" dopo i 3 mesi di Orica anno scorso Sese
 
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#3
Per quello che ha fatto vedere, Soler non avrebbe neanche meritato un contratto da professionista (massimo massimo con la Caja Rural, non certo con la Movistar). In Spagna hanno bisogno di ricominciare tutto da capo. Ewan l'ho tenuto fuori perché è già professionista da agosto 2014. Coming Soon: top 10 di chi rimane (o diventa) Under 23 e top 10 italiani che possono fare il salto di qualità nel 2015
 
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#4
Già letto su Face, ovviamente interessanti come sempre. Sembra che su spaziociclismo ti abbiano copiato l'idea comunque Asd
 
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#5
Quei succhiaruote di Spaziociclismo. Vediamo se corrispondono più o meno
 
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#6
Gongolo ....... Sisi
 
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#7
L'anno prossimo sarò in cima alla lista Rockeggio
 
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#8
Quelli di Spaziociclismo hanno messo Teuns al nono posto aprendo la descrizione con "Soffre a cronometro". Già solo per questo non meritano considerazione
 
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#9
4 su 10 sono BMC tra quelli che hai elencato..
 
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#10
(06-01-2015, 06:45 PM)Gershwin Ha scritto: Ewan l'ho tenuto fuori perché è già professionista da agosto 2014.

Allora vado a sistemare la su scheda :D

Certo che poi c'è anche il discorso di chi ha già corso tra i prof in squadre continental, a stipendio ovviamente (seppur minimo). Però vabbè, son tutti formalismi alla fine: potevi fare uno strappo alla regola e mettere pure lui, al posto 0,5 Sese Asd (perché i colombiani rimangono sempre delle grosse incognite Sisi )
 
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#11
Chiaro, è solo una questione formale. Guardandoci meglio ho scoperto che Ewan è passato formalmente alla Greenedge dall'1 ottobre, cioè 5 giorni dopo il Mondiale, altrimenti non avrebbe potuto correrlo nella categoria Under 23
 
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#12
Già, è vero: non avevo fatto caso a 'sto particolare Sese
 
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#13
Hai messo solo Senni di italiano, ma altri che possono far bene? Marini? Mareczko? Moscon non è passato vero?
 
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#14
Quest'anno non abbiamo un granché come neoprofessionisti, l'anno prima erano passati Formolo e Villella, il prossimo passeranno Ciccone, Moscon, Ravasi, in mezzo sono rimasti quelli che hai detto tu più Filosi e Zurlo. Marini non credo abbia grandissimo talento sinceramente, meglio Mareczko, che però mi sembra un po' limitato fisicamente (credo sia alto un metro e un barattolo e lì o sei Cavendish o le prendi, anche perché in salita comunque non tiene). Filosi invece è un buon corridore, però la Nippo... Boh farà un calendario abbastanza terribile, con uno staff che non credo sia all'altezza e compagni di squadra morti di sonno. Non so come hanno fatto a convincerlo. Poi c'è Zurlo la testa calda, che con Canola fa una bella coppia alla UHC.
Alla fine, com'è successo altre volte, i migliori potrebbero essere quelli della Bardiani, che ha lasciato i nomi più importanti agli altri ma si è presa corridori ottimi come Sterbini piccolo, Andreetta che è il miglior scalatore dell'annata, un jolly come Chirico e due gregari solidi solidi come Simion e Tonelli
 
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#15
Direi che è tempo di vantarsi un po', a distanza di 8 mesi, direi che li ho ordinati piuttosto bene. Lopez sta facendo una bellissima seconda parte di stagione dopo qualche difficoltà all'inizio e ieri alla Vuelta Burgos ha vinto benissimo, dopo aver lavorato per gli altri, battendo Moreno su un arrivo fatto apposta per lui. Deve dimostrare ancora tutto, ma il corridore c'è.
Invece Benoot ha già dimostrato tantissimo, è competitivo praticamente ovunque e al Fiandre è stato eccezionale, prima di lui solo Boonen aveva fatto risultati simili da neoprofessionista in quelle corse. Kung mi aveva esaltato in primavera, poi gli hanno fatto fare il Giro per motivi che non comprendo e ora è un po' scomparso (al Giro è caduto ed è rimasto fermo diverse settimane, però ora dovrebbe essere pronto a tornare, magari per una difficile top 10 a Ponferrada). Anche Teuns ha fatto bene, ma è giustamente dietro questi tre, bello sopratutto alla Freccia e al Giro del Belgio, ora è un po' in affanno e non credo che troverà un altro picco di forma
 
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#16
Lopez io l'ho scoperto ben prima dell'Avenir quindi...
 
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#17
Latour qualche posizione dovrebbe scalarla.

Però il primo anno non è mai troppo indicativo.
 
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#18
Tra i neopro il mio preferito è sicuramente Benoot . E complessivamente lo giudico il più convincente di questa stagione insieme a Miguel Angel Lopez. Purtroppo non ha mai alzato le braccia al cielo nel segno del trionfo, ma penso che tra poco tempo potrà ottenere questa gioia. Se non si brucia, costui è capace di essere un futuro Leone delle Fiandre: quel suo quinto posto nella classica dei muri in ciottolato è indubbiamente paragonabile al terzo di Boonen alla Rouaix 2002 (l'ultima Roubaix con la pioggia, ndr ).

Comunque era del tempo che non si vedevano neoprofessionisti di livello come quest'anno Sweat
 
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#19
(08-08-2015, 01:38 PM)Auriga Ha scritto: Comunque era del tempo che non si vedevano neoprofessionisti di livello come quest'anno Sweat

L'anno scorso erano neopro i gemelli Yates, Formolo ed Alaphilippe(esempio che il primo anno conta fino ad un certo punto).

Ogni anno ce ne sono almeno 3/4 che sembrano essere di altissimo livello, io preferisco giudicare per anno di nascita e sembra che anche il 94 di Lopez e Benoot sia stato toccato dalla stessa fortuna delle altre annate pari dei 90's(90,92)
 
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#20
Senni purtroppo sta pagando lo scotto del neoprofessionismo, però mi piace come mentalità e testa. Lui e Latour li preferisco a Flakemore e Chevrier, che gli sono davanti in classifica ma mi sembra che abbiano già sparato quasi tutte le cartucce nelle categorie inferiori...
 
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