Ok, direi di partire con le prime due allora
Phoenix Suns 2009/10 - Chicago Bulls 1997/98
Phoenix Suns 2009/10
I Phoenix Suns del 2010 sono, ad oggi, l'ultima versione della franchigia dell'Arizona ad aver raggiunto i playoff, forti del loro record 54-28. Non erano più i Suns di D'Antoni del "7 seconds or less" ma l'impronta era quella. Primi nella lega come offensive rating ma solo 23esimi come defensive rating erano nuovamente guidati in campo da Steve Nash, miglior assistman della NBA, e da Amare Stoudemire (alla sua ultima stagione ai Suns). Dopo essersi tolti la soddisfazione di uno sweep agli odiati Spurs, si arresero solo in finale di Conference ai Lakers di Bryant che giocò forse la sua miglior serie di playoff di sempre.
Chicago Bulls 1997/98
Sui Chicago Bulls del 1998 si è detto tanto nei mesi scorsi, l'uscita di "The Last Dance" su Netflix ha dato modo anche ai non appassionati di avere un ritratto di quella squadra, principalmente del giocatore simbolo, ovviamente Michael Jordan, ma anche dei suoi compagni, tra i quali svettava Scottie Pippen. Nonostante un logorio fisico e mentale i Bulls chiusero la stagione 62-20 e si ritrovarono ad alzare il Larry O'Brien Trophy per la sesta ed ultima volta, sconfiggendo nuovamente gli Utah Jazz in finale. L'immagine del jumper con cui Jordan suggella la vittoria è una delle istantanee più famose dell'intera storia NBA.
Risultati della simulazione:
Phoenix Suns @ Chicago Bulls 89-114
Phoenix Suns @ Chicago Bulls 97-106
Phoenix Suns - Chicago Bulls 106-98
Phoenix Suns - Chicago Bulls 81-98
Phoenix Suns @ Chicago Bulls 92-95
I Chicago Bulls del 1998 vincono quindi
4-1 ma attenzione, manca ancora il voto di Alessandro Borghese che potrebbe confermare o ribaltare la situazione.
Portland Trail Blazers 1998/99 - Utah Jazz 2006/07
Portland Trail Blazers 1998/99
Sebbene il loro "picco" lo avrebbero raggiunto l'anno successivo i Blazers a cavallo tra secondo e terzo millennio sono una squadra di culto. Nessuna stella ma tante buone individualità (Rasheed Wallace, Isaiah Rider, Brian Grant, il vecchio Sabonis) e soprattutto tanti caratteri particolari (per usare un eufemismo), allenati dal coach dell'anno Mike Dunleavy. Chiusero la stagione (accorciata per via del lockout) 35-15, secondo miglior record della Western Conference dietro ai San Antonio Spurs e furono proprio gli Spurs a batterli con un perentorio 4-0 nella finale di conference.
Utah Jazz 2006/07
Archiviati ormai i tempi di Stockton e Malone, gli Utah Jazz del 2007 fecero, grazie soprattutto a Deron Williams e Boozer ma anche alla solidità di Okur e Kirilenko, una cavalcata ai playoff tutto sommato inaspettata, sbattendo fuori prima gli Houston Rockets di McGrady e Ming e poi i sorprendenti Warriors di Baron Davis (di cui rimane famosa proprio una schiacciata ai danni di Kirilenko), soccombendo solo ai soliti Spurs, avviati al loro quarto titolo.
Risultati della simulazione:
Utah Jazz @ Portland Trail Blazers 95-104
Utah Jazz @ Portland Trail Blazers 80-120
Utah Jazz - Portland Trail Blazers 92-103
Utah Jazz - Portland Trail Blazers 94-84
Utah Jazz @ Portland Trail Blazers 110-97
Utah Jazz - Portland Trail Blazers 96-100
Grazie ad un ottimo Stoudamire in gara 6 e agli errori nel finale di Utah (così dicono i resoconti "play by play") i Portland Trail Blazers avanzano al prossimo turno con un
4-2... forse.