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Tour de France: anticipazioni per il 2014
#81
Ogni 4-5 anni una tappa col pavè simile a quella del 2010 (stupenda) ci sta, ovviamente tratti piuttosto facili ma che promettono spettacolo..
 
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#82
Io invece trovo l'idea di inserire un tratto di pavè al Tour ogni tanto molto buona, anche per aumentare la visibilità della Roubaix!!
 
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#83
La Roubaix ha già molta visibilità, non servono i tratti in pavè al Tour per aumentarla. Invece per il Tour stesso è una cosa che renderà sicuramente spettacolo,ovviamente però solo tratti facili
 
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#84
Ma oltre a ciò se una guarda il Tour e si appassiona poi guarda tutte le corse, non c'è bisogno del pavé per fidelizzare lo spettatore occasionale del Tour, il problema in questo caso è lo spettatore occasionale della Roubaix...

Poi oh, è tutto in discorso di ipotesi che non si avvereranno mai perché alla ASO sanno fare marketing e non si sognerebbero mai di far diventare il pavé un abitué della "Grande Boucle"...
 
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#85
I tratti di pavè semplici diverrebbero come la tappa di Orvieto al Giro : quasi superflua....

A Montalcino venne fuori quel casino per la pioggia e la caduta di Liquigas e Scarponi.
 
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#86
La frazione di Orvieto era disegnata male, poi è ovvio che in questo tipo di tappe deve accadere un qualche evento che scuota il gruppo altrimenti non succede nulla. Anche al Tour 2010 probabilmente senza la caduta di Fränk Schleck la tappa si sarebbe svolta in maniera del tutto diversa...
 
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#87
Montalcino invece secondo me è servita per dare maggiore importanza alle Strade Bianche e allo sterrato. Anche se le condizioni l'hanno resa veramente dura e spettacolare. La Roubaix si non ha bisogno di pubblicità, però c'è da dire che il paves è davvero godibile.
Per la Freccia si per me è una spanna sopra a qualsiasi muro di un qualsiasi GT Sisi
 
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#88
Si ha dating importanza allo sterrato ma è praticamente quasi finita li....
 
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#89
Infatti spero riporpongano anche quello prima o poi!
 
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#90
Una corsa su misura per Vincenzo Nibali?
Domani la presentazione, Tuttosport ci regala le anticipazioni

Domani al Palais des Congrès di Parigi sarà svelato il percorso del Tour de France 2014, che si disputerà dal 5 al 27 luglio con partenza da Leeds, nel Regno Unito, e conclusione tradizionale sui Campi Elisi di Parigi.
Diciamolo subito: dovrebbe adattarsi alla perfezione alle caratteristiche tecniche di Vincenzo Nibali, con cinque arrivi in salita (La Planche des Belles Filles, Chamrousse, Risoul, Pla d’Adet e Gauterets), una sola cronometro piuttosto lunga (Bergerac-Perigueux) e stando alle ultime notizie nessuna cronosquadre, visto che la prevista prova collettiva contro le lancette dovrebbe essere sostituita da una frazione in linea da Ypres a Wallers.

GRAN BRETAGNA. La prima parte sarà particolarmente insidiosa: le prime tre tappe si svolgeranno nel Regno Unito, dunque in un territorio da sempre caratterizzato da venti improvvisi che nel ciclismo significano ventagli (ne sa qualcosa Valverde durante il Tour di quest’anno). Nella seconda di queste frazioni si affronteranno sei strappi brevi verso Sheffield, ultimo dei quali a soli 4.000 metri dal traguardo, con pendenze al 30%. Il giorno successivo si ripercorreranno le strade dell’ultima Olimpiade, con arrivo davanti a Buckingham Palace. Poi, trasferimento da Londra con il treno sotto la Manica per riprendere la corsa da Le Touquet.

INSIDIE Da lì sino a Lille si dovrebbero affrontare i primi tratti di pavé, che ritorneranno il giorno dopo verso Wallers, dove si dice che sarebbe inclusa anche la mitica e difficilissima Foresta di Arenberg, spettro della Roubaix. Di certo in quei giorni verrà ricordata la tragedia della Grande Guerra, a 100 anni dallo scoppio in quegli stessi territori. Il Tour non dimentica che tre eroi in giallo (Octave Lapize, Francois Faber e Lucien Petit Breton) morirono come soldati proprio durante il conflitto.

MONTAGNE Le prime asperità vere si dovrebbero incontrare nella nona tappa, verso Mulhouse, con la possibile scalata del Ballon d’Alsace, anche se lontano dal traguardo.
Il giorno dopo, ecco il primo arrivo in salita sui Vosgi, a La Planche des Belles Filles, dove lo scorso anno trionfò Chris Froome.
Sarà il giorno della Presa della Bastiglia, spettacolo assicurato e francesi molto agguerriti.
Dopo il riposo del giorno successivo, si affronteranno due tappe per ruote veloci o finisseur, quindi di nuovo un doppio epilogo in salita con gli arrivi di Chamrousse (sopra Grenoble) e di Risoul, in quest’ultimo caso dopo aver scalato Lautaret, Izoard e Queyras. Le Alpi saranno tutte qui.

PIRENEI Due giorni nel Midi, il secondo dei quali con il riposo di Carcassonne, ed ecco la scorpacciata sui Pirenei, con una tre giorni che dovrebbe comprendere la scalata complessiva di montagne celeberrime come Tourmalet, Aspin, Peyresourd, Pla d’Adet, Marie Blanque, Aubisque, Soulor e Hautacam. Insomma, il Tour si deciderà proprio dal 22 al 24 luglio e se qualcosa dovesse essere ancora incerto ci penserà l’unica lunga cronometro individuale da Bergerac a Perigueux a mettere d’accordo tutti. Una cosa è certa: chi vestirà il giallo al termine della frazione che partirà dalla città di Cyrano sarà il trionfatore a Parigi, visto che il giorno successivo ci sarà la passerella conclusiva da Evry ai Campi Elisi della capitale francese.

FAVORITI. Con chi dovrà vedersela Nibali? Innanzitutto con il vincitore dell’ultima edizione, il britannico Chris Froome. Entrambi dovranno però fare molta attenzione al colombiano Nairo Quintana, che migliorerà di certo e che nella lunga cronometro di Perigueux sarà tutt’altro che fermo.
La grande incognita è rappresentata da Alberto Contador, mentre sia Rodriguez che Valverde verranno a correre il Giro d’Italia per fare classifica e dunque di fatto si sono esclusi dai giochi.

1a tappa 5/7 Leeds-Harrogate (190 km)
2a tappa 6/7 York-Sheffield (200 km)
3a tappa 7/7 Cambridge-Londra (170 km)
4a tappa 8/7 Le Touquet-Lille
5a tappa 9/7 Ypres-Wallers*
6a tappa 10/7 Lille-Reims
7a tappa 11/7 Epernay-Nancy
8a tappa 12/7 Tomblaine-Gérardmer
9a tappa 13/7 Gerardmer-Mulhouse
10a tappa 14/7 Mulhouse-La Planche des Belles Filles
15/7 primo riposo a Besancon
11a tappa 16/7 Besancon-Oyonnax
12a tappa 17/7 Bourg en Bresse-Saint Etienne
13a tappa 18/7 Saint Etienne-Chamrousse
14a tappa 19/7 Grenoble-Risoul
15a tappa 20/7 Tallard-Nimes
21/7 secondo riposo a Carcassonne
16a tappa 22/7 Carcassonne-Bagnères de Luchon
17a tappa 23/7 Saint Gaudens-Pla d’Adet
18a tappa 24/7 Pau-Cauterets
19a tappa 25/7 Maubourget-Bergerac
20a tappa 26/7 Bergerac-Périgueux crono ind.
21a tappa 27/7 Evry-Parigi Campi Elisi
* Alternativa Ypres-Ypres cronosquadre

di Paolo Viberti, da Tuttosport del 22 ottobre
 
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#91
mazza con la Foresta sarebbe davvero un Tour mitico altrochecazzi
 
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#92
Aspetto di vedere le altimetrie per giudicare ma sono contento che ci sia solo la cronometro finale dopo le tappe di montagna. Una cronometro nella prima parte del Tour, se è una cronometro piatta, sposta troppo gli equilibri a favore dei cronomen rispetto agli scalatori.
 
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#93
Se tolgono Arenberg per la cronosquadre sbotto....
 
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#94
Aspetto l'altimetria perchè così non so bene che salite verrano affrontate...

Mi sembra ci siano pochi arrivi veri in salita. Nella prima parte praticamente solo la Planche (che è comunque corta e isolata). Poi Risoul (sempre Alpi, ma dopo il primo riposo) e Pla D'Adet sono belle e dure quanto basta, ma non sono salite da far tremare i polsi. Più che altro bisogna vedere i tapponi con arrivo a fondo valle, a quanto sono distanti le montagne e quante salite ci saranno nella tappa. Quasi sicuramente ci sarà il giro della morte (al contrario come nel 2012?) più Hautacam in un'altra tappa.

Bisogna anche valutare la tappe intermedie, ad esempio quella di Sheffield scritta così sembra una gran tappa. Il pavè aggiunge quel tocco in più...
 
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#95
Sinceramente non credo che possa esserci l'idea di mettere la Foresta di Arenberg. Ok qualche tratto di pavè, ma non il più difficile in assoluto. Arenberg è a due passi da Wallers, quindi la Foresta sarebbe vicinissima al traguardo a meno che non facciano strani giri, quindi lo escluderei
 
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#96
Della foresta si sentite parechie voci negli ultimi tempi, quindi penso sia vero...

Mi era sfuggito Chamrousse come arrivo in salita, che onestamente non conosco... Vedendo l'altimetria, è lunga ma parecchio pedalabile nell'ultimo tratto.
 
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#97
Ci sono voci anche su macchine che vanno a acqua, non significa che sia vero. Mettere la Foresta di Arenberg alla fine di una tappa del Tour de France mi sembra veramente troppo audace per una corsa che non si è mai sbilanciata troppo
 
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#98
Giro della morte inutile o con finale in alto?
 
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#99
Il Giro della morte non ha mai avuto il finale in alto, eppure sono uscite sempre belle tappe...
 
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Sempre no...

Non siamo più al tempo di Coppi
 
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