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Tour de France, la Sky fa lo sgambetto ai giornalisti
#1
Tour de France, la Sky fa lo sgambetto ai giornalisti
Domani conferenza stampa alle 10, spostata alle 11

Dovrebbero essere i re della comunicazione: perché il loro sponsor si occupa di quello e perché sin dall'inizio del progetto Sky la comunicazione è stata annunciata come un punto centrale.
Eppure per domani il Team Sky ha organizzato un vero e proprio sgambetto proprio alla stampa e a tutti i media: Chris Froome parlerà infatti in conferenza stampa a Pau alle 10 del mattino. Quando la maggior parte dei giornalisti che seguono il Tour saranno in viaggio per coprire gli oltre 700 chilometri che separano Plumelec da Pau.

Ricordiamo infatti che tutti i corridori voleranno nei Pirenei stasera con tre voli charter mentre tutto il resto della carovana dovrà spostarsi in auto.

Per confrontare la scelta Sky con quella delle altre squadre, Contador parlerà alle 14.30, Nibali alle 15, Rodriguez alle 19.

AGGIORNAMENTO. Alle 19 l'organizzazione del Tour de France ha comunicato che la conferenza stampa del Team Sky è stata spostata: dalle 10 alle 11.

tuttobiciweb.it
 
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#2
Quintana non parlerà per evitare di togliersi la maschera che ha addosso
 
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#3
TOUR DE FRANCE | È davvero un Chris Froome sereno, quello che ha incontrato la stampa questa mattina a Pau, davanti all'Hotel Beaumont dove è parcheggiato il camion-cucina del Team Sky.
«All’inizio del Tour - confessa la maglia gialla - i miei pensieri andavano ancora a quello dello scorso anno, quindi sapevo che la cosa più importante per me era non perdere troppo tempo nella prima settimana. Ora mi trovo nella miglioro posizoone possibile e devo ringraziare per questo la squadra che ha corso enissimo e mi è stata al fianco in ogni circostanza».

Cosa pensa dei suoi rivali?
« Quintana e Nibali hanno entrambi perso terreno. Le aspettative pre-gara - sulla base dello scorso anno - erano che Nibali avrebbe dovuto essere davanti a me, invece così non è anche perché lui e l’Astana hanno compito scelte a volte discutibili. Io so che non è impossibile ribaltare questa situazione e mi aspetto Nairo Quintana all’attacco da subito per cercare di guadagnare tempo, anche perché deve ridare morale alla squadra con le sue prestazioni. Temo più lui di Vincenzo sulle salite. Io comunque resto in una posizione privilegiata...».

E Van Garderen?
«Per me non è una sorpresa che stia andando così forte: al Delfinato ci hanno separato pochi secondi e in questo momento lo considero come il rivale più minaccioso».

Passiamo a Contador.
«È l’avversario che sa sfruttare meglio le debolezze altrui, aspetta il momento giusto e poi colpisce. Ha perso un po’ di terreno ma merita sempre il massimo rispetto».

Qual è la condizione di Froome?
«Mi sento molto più fresco rispetto al 2013, quando ero arrivato vincendo praticamente tutte le corse di avvicinamento nella prima parte della stagione. Mi sento anche più forte mentalmente rispetto ad allora. So che tuitte le squadre dei miei avversari cercheranno di mettere pressione addosso a me e ai miei compani, così come so che la tappa di domani è molto importante: è meno dura delle altre, ma è la prima di salita vera e può dire cose importanti».

Da parte sua il team manager della Sky Dave Brailsford aggiunge: «Per noi è stata una fantastica prima settimana. Ed ora siamo pronti per affrontare la seconda prte del Tour, dove la salita la farà da padrona. Sappiamo che una brutta giornata può capitare a tutti, ma siamo in vantaggio e dobbiamo cercare di sfruttare al meglio la posizione eccellente che occupiamo in questo momento».

tuttobiciweb.it
13 Luglio 2015 | 13:51
 
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#4
Questi della Sky sono da sempre un po' stronzi con la stampa, però il giornalista di Tuttobiciweb che li sfotte dicendo che "dovrebbero essere i re della comunicazione" non ci ha capito molto. Una squadra così nel 2015 la comunicazione se la fa da sola, hanno quasi 400.000 followers su Twitter e più di 600.000 Mi Piace su Facebook, hanno addetti stampa attivissimi che producono in più lingue, fotografi personali e gli stessi corridori sono piuttosto bravi. E funziona così per la maggior parte delle squadre più grandi in tutti gli sport. Il giornalista classico oggi non serve praticamente a niente, ha l'esclusiva solo su quella parte di informazioni che non vanno nei comunicati e nei social, per il ciclismo possono essere le notizie di ciclomercato, tutto ciò che riguarda il doping (ma questo non lo pubblicano comunque). Non servono più neanche le opinioni, perché ormai il pubblico è informatissimo e le opinioni se le fa da solo. Ad esempio Beppe Conti sembra un idiota trovato nel parcheggio dello studio Rai, ma solo perché il pubblico può informarsi da solo in mille modi e gli appassionati riescono anche ad arrivare più in là rispetto a lui, in altri tempi sarebbe stato un commentatore rispettabilissimo
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Gershwin
#5
Verissimo. Gli articoli di questo sito comunque raccolgono ovvietà e cose a cui non frega a nessuno pur di scrivere, che tristezza.
 
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#6
Secondo me Gersh ha centrato in pieno il punto.

Vado un pochino OT. Spesso si criticano i giornalisti RAI (ma anche Eurosport e Bike Channel), a volte a ragione, ma bisognerebbe anche analizzare tutto quello che sta intorno.
Oggi lo spettatore medio è diecimila volte più informato rispetto a quello di 30-40 anni fa e questo ha annullato le distanze tra lui e il giornalista. Ormai se vuoi conoscere il pensiero del corridore basta che lo segui su Facebook/Twitter, se apri i siti specializzati sei sommerso da qualsiasi notizia, se guardi sui database degli ordini d'arrivo puoi sapere tutti i risultati di un tal corridore, se vuoi sapere chi ha vinto il Tour del '69 basta che apri wikipedia e se sei fortunato ci stanno pure i video su Youtube...

La telecronaca non è per niente arricchente, potresti mettere muto il televisore e non cambierebbe niente, se non nella gradevolezza della fruizione dell'evento. Ma questo non è per colpa dei telecronisti, semplicemente dicono cose che già sai e anzi ti accorgi subito del più minuscolo degli errori. Anche perchè il ciclismo non è come, ad esempio, il calcio che ha ritmi più frenetici e la telecronaca è improntata al 90% sugli eventi, nel ciclismo ci sono molti tempi morti (che una volta erano inferiori perchè le dirette erano più corte, se c'erano) che vanno riempiti spesso con robe trite e ritrite.

Poi esistono i giornalisti bravi e i giornalisti meno bravi, lo stesso vale per i telecronisti, ma è così anche con gli idraulici, gli avvocati, ecc. Questo delirio è per quelli che criticano i giornalisti del ciclismo, spesso fanno bene a farlo, però allo stesso tempo bisogna essere consapevoli di com'è la situazione generale.
 
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