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Treni persi
#41
Ma come il doping conta relativamente...

Kohl ha addirittura appeso la bici!!!!
 
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#42
(19-10-2013, 05:48 PM)Pagliarini Ha scritto: Da notare invece come questi corridori non ancora arrivati al top come lui o Dekker una volta tornati alle corse non riescano proprio più a mettersi in mostra, il doping conta relativamente, la squalifica ti fa perdere due anni di crescita, i ciclisti fatti e finiti come Basso o Valverde non hanno avuto di questi problemi...

Probabilmente vedere i risultati post-squalifica è un modo per scoprire dove il talento e i sacrifici c'erano comunque oltre al doping e dove invece c'era soltanto il doping
 
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#43
E Valverde, Vinokourov, Basso? Che mi dici?

Kohl, Sella non c'entrano molto con Dekker o Kasche, i primi erano corridori in giro già parecchio che hanno fatto un exploit e sono stati beccati, i secondi giovani in rampa di lancio, non è che tutti i dopati sono uguali eh...

Tra l'altro il kazako appenata tornato dalla squalifica aveva fatto 18º alla Vuelta che per uno che non correva da tre anni non è un brutto piazzamento...

Vi ricordate di qualche corridore squalificato da giovane che poi è tornato ai livelli per squalifica?
 
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#44
Riccò conta? Asd
 
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#45
Riporto in auge questa vecchia discussione 

Goss: dopo una stagione negativa all'Orica passa alla MTN  che crede in lui ed ha la prima possibilità di rilanciarsi..ma fatica a finire le gare ed ottiene solo una top ten in california. Nonostante ciò l'anno dopo trova una squadra professional che crede in lui e che gli permette di fare un calendario inferiore ma comunque discreto. Ha la possibilità di rilanciarsi perchè ha solo 29 anni e vincendo diverse corse minori può rientrare nel world tour (un po' come ha fatto Blythe).. ma in pratica non finisce le gare e butta via l'ennesima possibilità
Lo considero un treno perso perchè non ha avuto ne incidenti ne problemi fisici, ha avuto per due volte la possibilità di rilanciarsi ma probabilmente non ne ha avuto  voglia

Anton: dopo diversi anni di  gregariato nella Movistar, ma dove qualche risultato l'ha raccolto, passa alla Dimension Data dove in pratica ha carta bianca e non deve fare il gregario a nesuno..  finora non ha raccolto nulla però
 
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#46
Goss mi fa sempre sorgere molte domande. Un'involuzione pazzesca priva di motivi logici che culminerà col precoce ritiro. Incredibile per uno che a 25 anni ha sfiorato la doppietta Sanremo-Mondiale.
 
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#47
penso che gli mancasse la voglia di correre..altrimenti non si spiega Boh
Mi ricorda un po' la parabola discendente di Schleck
 
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#48
Andy però ebbe un serio incidente, o sbaglio?

Chissà se Goss diventerà obeso come Allan Davis
 
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#49
Sì, due ne ha avuti.

Però già dopo il primo sembrava aver perso la già poca voglia che aveva di correre, il secondo è stata la mazzata finale.

Andy è durato poco, ma Goss è stato proprio una totale meteora.
 
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#50
Comunque io non so se per Anton e Goss parlare di treni persi, più che altro mi sa che la loro carriera è finita e non poteva andare diversamente.
 
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#51
Anton all'Ezaro era andato meglio di Contador comunque.

Poi si è fatto male ed è stato costretto a ritirarsi.
 
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#52
Un nome che mi viene in mente è Gert Steegmans.
Passato alla Quick step nel 2007 come ultimo uomo di Boonen, riesce persino a battere in volata il proprio capitano alla Gran Boucle.
L'anno successivo al Tour "eredita" il ruolo di Boonen, si aggiudica lo sprint nei campi elisi, ma nelle altre volate non va oltre qualche piazzamento.
Poi approda alla Katusha, con grandi ambizioni ma tutto si conclude con un nulla di fatto a causa di un contenzioso legale con la squadra russa nato in seguito al rifiuto del belga di sottoscrivere il regolamento antidoping interno.
Anche il successivo passaggio alla Radioshack non porta risultati di rilievo, tanto che Steegmans ritorna a fare il gregario alla Quick step.
 
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#53
Steegmans uno dei gregari più forti del terzo millennio, ma che cacchio dici Arrabbiato

il treno non l'ha perso perché il treno era lui Sisi
 
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#54
Non discuto sulla sua forza come ultimo uomo del treno, avevo ipotizzato che magari poteva ricoprire un ruolo da capitano in altre formazioni, cogliendo altri successi.

Non ho detto che era scarso, tutt'altro.
 
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#55
sì avevo capito cosa intendevi non ti preoccupare, semplicemente per preferenza personale un gregario di quello stampo (aggiungerei fortissimo sempre e non soltanto nella preparazione alle volate) lo considero alla pari di qualsiasi campione, è quello che qualcuno in passato canzonandomi si divertiva a definire "il ciclismo secondo Bidone"
 
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#56
Radoslav Rogina ha perso un treno chiamato Tenax.

Aveva 25 anni e arrivava come campione croato in linea e a crono e secondo classificato del Tour dell'Avenir.  In italia passò due anni pressoché anonimi, con gli unici piazzamenti buoni nelle corse balcaniche(il paradosso è che il suo miglior piazzamento al Giro 2004 fu proprio nella 14esima tappa con arrivo a Pula, in Croazia http://www.cqranking.com/men/asp/gen/rac...raceid=425 * ) anche se gli va comunque dato atto di aver concluso il Giro alla sua prima partecipazione.

Dopo i due anni in Tenax Rogina torna a correre tra i balcani facendosi un decennio da re delle corse minori: http://www.cqranking.com/men/asp/gen/rid...&current=0

Oggi a 38 anni continua a correre nell'Adria Mobil in cui ha passato l'ultimo lustro della sua carriera e viene da chiedersi se veramente nessuno non abbia voluto dargli una seconda opportunità o se sia stato lui a non voler tornare nel ciclismo che conta.

*Notare il settimo classificato di quella tappa.
 
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