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Il decennio che è passato
#1
Siamo nel 2019, ultimo anno del decennio degli anni '10 del 21° secolo, quindi credo sia interessante vedere come si è evoluto il ciclismo e come si sono evolute le varie corse in questi 10 anni, pertanto apro questa rubrica dove parleremo del periodo 2010-2019 delle varie gare.
Visto che si è appena conclusa la campagna del pavè partiamo parlando del periodo di Marzo e Aprile. Parigi-Nizza, Tirreno-Adriatico, Sanremo, Gand, Fiandre, Roubaix e tante altre corse. Come si sono evolute in questi 10 anni ?

Dopo la Liegi prenderemo in esame le classiche delle Ardenne, poi dopo il Giro prendiamo in esame il Giro e così via fino ad arrivare al Lombardia dove potremmo parlare del ciclismo su strada a tutto tondo.
 
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#2
La Gand ha riacquistato prestigio e idem il Catalunya.

Il Fiandre ha cambiato percorso e la Tirreno ha cambiato conformazione.

Abbiamo perso La Panne e Criterium. Mentre Harelbeke e Dwars sono diventate più importanti.

La Strade Bianche è diventata una gara rilevante, nonostante sia brutta e sopravvalutata.
 
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#3
Flanders Classic ha venduto l'anima del Giro delle Fiandre per soldi e ha ridotto a un vegetale la 3 giorni di De Panne per fare spazio alla Dwars.

Per quanto riguarda la Sanremo, RCS è passata dall'idea di inserire la Pompeiana al togliere le Manie, in nome di un non ben precisato intento di conservare lo spirito della corsa.

In realtà lo spirito della corsa avrebbe preteso la Pompeiana, ma vaglielo a spiegare.
 
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#4
La Tirreno-Adriatico si è trasformata ed ha avuto dei picchi, ultimamente era stata un po' bruttina ma quest'anno proprio bella. Comunque ha avuto il suo aumento di prestigio.
La Sanremo non si evolve mai, anzi sempre peggio. Togliamo la partenza da Milano se vogliamo aggiungere qualcosa di nuovo al percorso senza sforare i 300 km. Non so quanto sia fattibile né quanto sia sacrilega l'idea.
L'Amstel ha avuto anni di lustro e ha sfruttato il momento giusto per cambiare, l'arrivo sul Cauberg aveva stufato (ma quanto era bello vedere Gilbert) e dopo una brutta idea come quella dell'arrivo appena dopo il Cauberg si sono ripresi alla grande.
La Liegi non riesce a convincermi, la Parigi-Nizza non mi ha mai attratto (colpa mia, l'ammetto)
 
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#5
A Fiandre e Roubaix il decennio si è aperto con la definitiva esplosione di Cancellara che nel 2010 e 2011 è stato l'ago della bilancia in entrambe le corse centrando la doppietta nell'anno del triplete. L'anno dopo, quello del cambio di percorso della Ronde, lo Svizzero non s'è presentato per colpa di un infortunio patito ad Harelbeke allora la strada è stata spianata per la seconda doppietta in carriera di Tom Boonen con annessa quarta storica vittoria alla Roubaix. Il nuovo percorso del Fiandre aveva suscitato subito grandi perplessità dato che nel 2012 e nel 2013 la corsa è durata un paio di minuti, tempo di fare Kwaremont e Paterberg. La doppietta di Cancellara nel 2013 ha probabilmente segnato la fine, o perlomeno l'inizio di essa, del duopolio Svizzero-Belga dato che sono esplosi corridori che poi nella seconda parte del decennio avrebbero raccolto l'eredità di fari della corsa come Sagan, Van Avermaet, Vanmarcke, Terpstra. Nel 2014 abbiamo assistito a un Fiandre piacevole, ma che continuava a non convincere, vinto ancora una volta da Cancellara, questa volta allo sprint e grazie a una lectio magistralis su come si corre al Nord alla quale hanno assistito Van Avermaet, Vanmarcke e Vandenbergh. Alla Roubaix invece Terpstra ha sfruttato la superiorità numerica della Quick-Step per andarsene da solo negli ultimi km e diventare l'ultimo tuttora ad aver vinto la Roubaix in solitaria. L'anno dopo sia Boonen che Cancellara furono costretti a saltare la campagna del Nord e allora via libera a Kristoff e Degenkolb che vinsero Fiandre e Roubaix attaccando e dimostramdo di essere più forti di tutti (se avesse voluto credo che Kristoff avrebbe potuto staccare Terpstra sul Paterberg). Continua
 
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#6
Il 2016 è stato l'ultimo anno di Cancellara ed è stato l'anno in cui Sagan ha vinto il Fiandre dimostrando grande maturità tattica, mentre la Roubaix è stata una corsa eccezionale, vinta da Hayman in volata su Boonen che ha visto spezzato il sogno della quinta storica vittoria al Velodromo. Col ritiro di Cancellara e il declino di Boonen queste corse hanno visto un appiattimento di valori tra i big, infatti nel 2017 il Fiandre, per la prima volta dopo tanto tempo, è stato vinto grazie a un azione da lontano partita sul rientrante Kapelmuur a 90 km dal traguardo (bestemmia ciclistica) e finalizzata a 50 km con l'involo solitario di Philippe Gilbert, il quale torna sul pavè col botto. La Roubaix invece è stata la consacrazione di Greg Van Avermaet. 2018 che ha premiato Terpstra al Fiandre e Sagan alla Roubaix, in entrambi i casi con azioni cominciate in tratti apparentemente nevralgici della corsa dimostrando per l'ennesima volta che il coraggio paga, soprattutto quando nessuno è più forte di nessun altro. Il decennio si chiude con la stoccata di Bettiol sul Kwaremont e Gilbert che si consacra alla Roubaix.

È stato un decennio dove Fiandre e Roubaix hanno visto Boonen e, soprattutto, Cancellara passare il testimone a un gruppo di atleti come Sagan, Terpstra, Van Avermaet, Stybar che sono più o meno sullo stesso livello. Il 2015 è stato un anno particolare, diciamo di transizione dove Kristoff e Degenkolb si sono dimostrati più forti. Purtroppo dopo l'incidente in Spagna il Tedesco non è più tornato a quei livelli. Il 2019 ha visto un embrione di quello che può diventare Mathieu Van Der Poel.
 
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#7
La Roubaix che ancora a inizio decennio era la corsa per specialisti per antonomasia (Van Summeren vi dice qualcosa...), invece negli ultimissimi anni si sta trasformando nella corsa dei campioni. Gli ultimi tre vincitori (GVA, Sagan, Gilbert) non solo sono ottimi vincitori, ma sono tre che prima del loro successo nel velodromo non sembravano così tanto adatti alla Regina delle Classiche.
 
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#8
La cosa più importante secondo me è la rivalutazione del Giro, cosa già in atto dalla seconda metà del 2000 ma che ha visto una forte internazionalizzazione negli ultimi anni. Il WT e una buona organizzazione hanno ridato lustro alla corsa rosa dopo anni opachi.
Contemporaneamente vi è un'involuzione del Tour, modesta ma percepibile, non solo dovuta ai percorsi che non si stanno adattando ai tempi ma anche al sentire dei corridori. Credo che l'appiattimento che il carrozzone WT ha portato abbia in parte favorito il Giro.
La Vuelta si riconferma come il terzo GT, quello di riparazione, e non ha diverse ambizioni, visto che non porta molte novità. Forse lo spostamento a settembre che inizialmente ha giovato sta mostrando i suoi limiti, anche se la corsa ha avuto edizioni splendide (2012, 2014, 2016), alternate ad altre decisamente sottotono se non improbabili.
Le corse in linea hanno in parte cambiato aspetto, vedi Fiandre, Amstel e la rivalutazione della Gand Wevelgem. Ora è il turno della Liegi, che aveva perso gran parte del suo contenuto, diventando monotona e prevedibile Manca all'appello la Freccia Vallone, spero venga presto il momento in cui verrà ridato lustro All corsa, ormai trasformata in kermesse per garagisti.
Poi c'è il discorso Sanremo, anch'essa obsoleta. Alcune edizioni discrete ne stanno ritardando le ormai indispensabili modifiche. Comunque questo decennio è stato migliore del precedente per la Classicissima.
Sui corridori, la generazione attuale ha in parte abbandonato l'iperspecializzazione a cui era stata condannata la generazione precedente. Aberrazioni alla Armstrong e Ullrich sono scomparse e Froome si é dimostrato negli anni campione migliore di quel che si prospettava. Troviamo corridori che si cimentano in prove durante tutto l'anno e fare due GT é diventata una consuetudine, spero che questo apra la strada alla doppietta Giro Tour considerata prima impossibile, ma ora solamente improbabile, ed è un passo avanti.
I giovani che stanno uscendo fuori e che saranno i campioni del prossimo decennio sono passati facendo più chiasso che quelli del decennio precedente, dove ricordo pochi casi ecclatanti di predestinati, credo solo Sagan e Quintana.
 
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#9
Anche Pinot.

Condivido tutto tranne la Vuelta 2012 ( Sick ).
 
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#10
Il decennio della Gand Wevelgem si apre con un inasprimento del percorso e una rilocazione dell'evento alla Domenica precedente alla Ronde. Tuttavia nei primi anni del decennio soffre una "rivalità" con Harelbeke, in quanto nella E3 nel 2011 e nel 2013 s'è assistito a un Cancellara Show, mentre alla Gand s'è arrivati molto spesso in volata. Per fortuna la storia ha avuto ragione e la Gand è tornata a splendere di luce propria grazie al buonsenso degli amanti del ciclismo e ad un edizione epica nel 2015 con raffiche di vento che arrivavano anche agli 80 all'ora, vinta da Luca Paolini. Nella seconda parte del decennio abbiamo assistito a corse frizzanti con l'inserimento del nuovo versante del Kemmelberg. Un decennio importante per la GW, che ha suggellato il ruolo di seconda grande classica Fiamminga per prestigio respingendo gli attacchi di Harelbeke.
Nel decennio corrente Boonen e Sagan sono arrivati a quota 3 vittorie raggiungendo altri 3 atleti nel Pantheon dei plurivincitori della corsa.
 
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#11
Si è appena concluso il decennio Ardennistico, un decennio che ha visto il mondo capovolgersi. Siamo partiti nel 2010 con un Amstel scialba, una Freccia con un percorso leggermente più duro ma col solito canovaccio 'inaugurato' nel 2004 e una Liegi ancora frizzante, anche se dall'introduzione della Roche aux Faucons nel 2008 la corsa veniva decisa sulla cote dei Falchi. L'Amstel nel 2013 (reduci da un 2010, 2011 e 2012 con corse bloccata fino ai piedi del Cauberg) in occasione dei mondiali a Valkenburg nel 2012 ha deciso di spostare il traguardo 2 km più in là, ma la novità non ha dato gli effetti sperati, con gli organizzatori che hanno comunque avuto le palle di rischiare di allontanare ancor di più il Cauberg rendendo la corsa bellissima. Tutto il contrario della Liegi che, inspiegabilmente, dal 2014 ha sempre visto gruppi numerosi giocarsi la corsa ai piedi della Cote d'Ans. C'è stato un ridicolo inserimento di uno strappo in pavè a 4 km dalla conclusione nel 2016, ma la corsa è rimasta sempre bloccata e solo Jungels nel 2018 ha evitato un ennesimo sprint. In questo 2019 il cambio del percorso ha ridato vita alla Roche aux Faucons, ma non ha cambiato il canovaccio di attesa di cui sembra ormai vivere questa classica, così come la Freccia Vallone.

Decennio dominato nella parte centrale da Alejandro Valverde che, dopo anni in cui ha corso veramente male, ha fatto poker alla Freccia e ha vinto 2 Liegi, portando il bottino personale a 5 Frecce e 4 Liegi. L'Amstel invece ha visto un Gilbert vincere 4 volte su ogni tipo di percorso.
 
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#12
Frecce*
 
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#13
guarda che l'italiano è importante
 
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[+] A 1 utente piace il post di melo21
  


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