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Vuelta a España, è bufera sul web contro l'organizzazione e RTVE
#1
Vuelta a España, è bufera sul web contro l'organizzazione e RTVE

Leopoldo González-Echenique presidente di RTVE e Javier Guillén direttore generale di Unipublic

Storicamente la Vuelta a España è considerata il grande giro meno importante, diversi sono i motivi: principalmente perché è nata quasi trent'anni dopo rispetto al Tour de France ed al Giro d'Italia e poi per via di un albo d'oro molto più povero rispetto a quello delle altre due corse. Per anni la grande corsa a tappe spagnola si è svolta ad aprile, ricoprendo di fatto il ruolo di gara di preparazione per il Tour de France. Gli organizzatori hanno cercato di cambiare le sorti della Vuelta spostandola a settembre, riuscendo così di fatto ad attirare alcuni grandi nomi intenzionati a preparare il Mondiale o i delusi del Tour vogliosi di rifarsi.

Ma nonostante i nomi importanti, i fan spagnoli sono ben consci che il gap che separa la Vuelta dagli altri due grandi giri è ancora molto ampio, e dopo aver visto la tappa di Peyragudes, che a quanto pare ha riscosso un buon successo, sul sito di Marca(uno dei quotidiani sportivi spagnoli più importanti, l'equivalente della nostra Gazzetta in pratica) si è scatenata una bufera.

C'è chi accusa gli organizzatori di non offrire un percorso all'altezza di quelli di Giro e Tour, puntando troppo sulle tappe "unipuerto"(tradotto monosalita) con pendenze inumane, le quali invece che favorire lo spettacolo danno vita ad un certo attendismo con i corridori che preferiscono studiarsi fino all'ultimo km invece che attaccare. I fan infatti preferirebbero vedere dei tapponi pirenaici come quelli del Tour, rispetto ad i soliti arrivi sugli Alti(montagne dell'entroterra spagnolo).

Un'altra critica molto comune è quella che i riguarda i pochi km a cronometro che - è ormai dimostrato - non favoriscono lo spettacolo, bensì l'immobilismo. Gli appassionati spagnoli preferirebbero una crono piatta che facesse grossi distacchi e spronasse gli scalatori ad attaccare, ad una mossa che invece non fa la differenza e dà vita ad una corsa ad eliminazione dove i corridori - giustamente - preferiscono gestirsi piuttosto che lanciarsi in attacchi spericolati e giocarsi il tutto per tutto.

Tra l'altro c'è anche chi si lamenta che Unipublic - società organizzatrice della Vuelta - disegni i percorsi per favorire i corridori spagnoli come Valverde o Rodriguez e non lo spettacolo, chiedendo a gran voce tappe più varie rispetto alle solite piatte con muro nel finale.

Infine, più o meno tutti, puntano il dito contro RTVE, l'emittente televisivo che trasmette la Vuelta, reo di non offrire un servizio all'altezza di quello della Rai e di France TV. Emblematico è il fatto che la diretta della frazione di oggi è iniziata alle 16.00 quando - al Giro o al Tour - tappe del genere vengono trasmesse integralmente.
Inoltre RTVE pare avere lacune anche dal lato del marketing, infatti non promuovono il prodotto come dovrebbero, e non creano attenzione attorno alla Vuelta. Da notare come la gente sulle strade sia sempre poca, il paragone tra le persone presenti sul Peyragudes l'anno scorso al Tour e quelle che c'erano oggi è impietoso.

Luca Saugo "Pagliarini"
 
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#2
Più che gli spettatori spagnoli sono altri a volere crono piatte e tapponi.

Ma questa è la Vuelta, una start list che per forza di cosa a fine stagione arriva perlopiù scarica e con un occhio al mondiale, Roche a parte ieri corsa noiosa a dir poco trai big, li chiamate scatti quelli? Mezza sparata con subito tutti gli altri a ruota e Nibali che si limita giustamente al controllo, Horner che pure nelle dichiarazioni ormai si protegge il secondo posto, e il duo spagnolo con Valverde che dopo uno scatto timoroso rischiava di rimanere la piantato e quindi ha preferito mettersi a ruota e Purito che non va la metà dei giorni migliori.

Sulla pubblicità assolutamente d'accordo a dir poco stucchevole, e sempre uguale...
 
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#3
Ma la Vuelta, a confronto del Giro e sopprattutto del Tour impallidisce.

Già pensiamo alle maglie di leader, che in Italia e Francia sono un simbolo ormai riconosciuto. In Spagna c'è questa Roja che ha preso il posto dell'imitazione Amarilla, che sarà anche bella da vedere, ma non sa di niente.

Sulle critiche ai percorsi è inutile aggiungere una riga in più da quanto scritto in quest'ultimo anno nel forum, anche se un certo favoritismo, chi disegna i GT, lo ha sempre fatto verso il campione del momento (basta pensare ai Giri di Saronni e Moser e ai Tour di Indurain e l'anno scorso di Wiggins). Che gli Spagnoli si siano stancati di queste mezze volate, però, è una buona cosa, dato che chi disegna la Vuelta, pensa che questi arrivi favoriscano i dati auditel. Magari cominciano a fare un percorso da GT, invece che da Giro dei Paesi Baschi.

Stendiamo un velo pietoso sulla copertura televisiva. Si critica tanto la RAI, ma se guardiamo oltre il Tirreno le cose non vanno meglio, anzi.

Ma volevano battere il Giappone nell'ospitare l'Olimpiade questi qua ? Mmm
 
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#4
Sta annoiando e non poco anche me questa Vuelta, il percorso non è gran che, e tutte queste mezze salite servono a poco.

Servirebbe equilibrio, così vanno a togliere forza a chi già ne ha poca visto che due picchi bene o male già li hanno raggiunti tutti, più stanchezza, più livellamento, meno spettacolo, e questi tapponi che dovrebbero farlo escono piatti perché in molti non ne hanno.

Meno arrivi in salita, togliendo quelli inutili, lasciando tipo Hazallanas, e poi si si muoveranno in tappe come queste.
 
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#5
Se volete vedere voi stessi: http://www.marca.com/2013/09/08/ciclismo...omentarios

Penso che anche chi non sa lo spagnolo possa capire...
 
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#6
Io infatti è dalle prime montagne che dico che la Vuelta è noiosa, la startlist è più o meno simile ma sono tutti più scarichi,
L'unico che poteva dare spettacolo, solo perchè era un'incognita era Basso, col suo ritiro ormai le altre montagne non avranno che il solito copione, forcing di Horner e Nibali che ontrolla,
o oggi viene fuori Fuente Dè oppure la vuelta sarà noiosissima
 
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#7
(09-09-2013, 08:39 AM)ManuelDevolder Ha scritto: Ma volevano battere il Giappone nell'ospitare l'Olimpiade questi qua ? Mmm

Altra cosa molto sensata, abbiamo rinunciato noi alle Olimpiadi del 2020 per via della crisi, e volevano ospitarle loro che sono presi pure peggio.
 
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#8
Ma è telefonata come tappa, non succederà mai, può essere la Fuente Dè dei poveri con gente che cerca la top15.

Certo che se come dici tu lo spettacolo c'è lo si aspettava da Basso siamo scesi davvero in basso.

Il percorso è pessimo ma mancano pure le gambe e i protagonisti. Pure diversi reduci dal Giro non paiono brillantissimi.
 
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#9
Mi ricollego solo al fatto della copertura televisiva. In effetti questa cosa di produrre la corsa solo dalle 16 è altamente limitante, cioè trasmettono solo l'ultima ora di gara fregandosene della tappa, ma mirando, presumo, solo al risparmio economico. Ma questo non è il modo giusto di farlo, si potrà risparmiare da altre parti, ma non nella promozione della Vuelta, altrimenti i loro diritti rischiano di diventare carta straccia tra qualche anno.
Basti pensare che non esistono immagini dell'attacco di Contador a Fuente De, manco fossimo ai tempi di Coppi e Bartali.
 
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#10
Il senso non era quello, io parlavo dell'organizzazione, che come da stereotipo, in Giappone è ben più avanzata sia umanamente che tecnologicamente rispetto al resto del Mondo, salvo poche eccezioni.

L'Olimpiade non gestita bene provoca debito e vedendo come la Spagna tratta l'evento Sportivo più importante, dare l'Olimpiade a Madrid sarebbe stato il colpo di grazia per l'economia Spagnola.
 
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#11
Tra l'altro l'anno prossimo hanno i Mondiali di Basket che sarà interessante vedere come verranno organizzati...

Ricollegandomi al discorso RTVE per dire non ci sono immagini nemmeno di Basso in ipotermia o di Heras nella tappa di Pajares nel 2005 in cui stravolse la Vuelta. Probabilmente è anche l'emittente televisivo a spingere per le frazioni "unipuerto" non volendo trasmettere la corsa integralmente...
 
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#12
Io ho sempre pensato che si RTVE a spingere per le tappe unipuerto, se al Tour 2013 non ci fosse stata copertura totale, il bello della tappa di Bagnares de Luchon non lo avremmo visto.
 
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#13
Il fatto di favorire certi corridori, come ha detto Manuel, c'è sempre stato: in Italia per gli italiani, in Spagna per gli spagnoli, in Francia per gli americani o gli inglesi (chissà perchè poi).
Sulla copertura televisiva direi che i fatti parlano da soli, sia al Giro che al Tour certe tappe vengono trasmesse integralmente, non solo gli ultimi 30 chilometri.
 
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#14
(09-09-2013, 09:46 AM)ManuelDevolder Ha scritto: Il senso non era quello, io parlavo dell'organizzazione, che come da stereotipo, in Giappone è ben più avanzata sia umanamente che tecnologicamente rispetto al resto del Mondo, salvo poche eccezioni.

L'Olimpiade non gestita bene provoca debito e vedendo come la Spagna tratta l'evento Sportivo più importante, dare l'Olimpiade a Madrid sarebbe stato il colpo di grazia per l'economia Spagnola.

Bè il grande problema della Spagna è la disoccupazione e l'Olimpiade in questo avrebbe aiutato tantissimo, garantendo migliaia di posti di lavoro......Per quello la volevano ospitare, poi la cosa ha i suoi pro e contro...
 
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#15
È stata una due giorni fredda, non solo per le condizioni metereologiche.

La fuga è andata via, e vuoi LLS assiderato, vuoi Cardoso impedito in discesa, i vincitori si sono fatti l'ultima ascesa da soli senza un minimo di pathos.

L'altro giorno tra un Valverde in rimonta e i due che hanno forzato qualcosa si è mosso, ieri tranne scatti sterili davvero poca roba.
 
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#16
Eppure a quanto pare agli spagnoli è piaciuta molto la tappa di ieri...

Quando ti propongono le stesse cose per anni dopo un po' ti stanchi, Unipublic vuole far sì che la Vuelta si distingua dagli altri due GT, però di certo non puoi pensare di competere con chi disegna tapponi di 250 km con 5/6 salite con le tua frazioni di 150 km piatti con il muro nel finale...

E poi diciamocelo chiaro e tondo, gli Alti sono salite poverissime, la sola atmosfera sulle Dolomiti o sulle Alpi è fantastica, i paesaggi sono stupendi, nelle salite dell'entroterra spagnolo ai lati delle strada c'è solo erba secca...
 
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#17
Ti ripeto, ognuno ha gusti diversi e a me i colori della Vuelta piacciono, allo stesso modo delle distese del Tour o dei bei paesaggi in Italia.

E ribadisco, al posto che questi arrivi in salita che poi salita non è, fare due tre salite con belle pendenze (stile Hazallanas/Jaca o Montasio/Jafferau del Giro), ma non salite come viste nelle prime tappe stile Vajont al Giro, dove non stacchi quasi nessuno. E poi due tapponi ci stanno benissimo, ma non uno dietro l'altro, appiattisci ancora di più.

Se poi sono contenti del non spettacolo e dei grandissimi nomi che hanno messo la forma su queste due tappe problemi loro.
 
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#18
Non hai capito il discorso di base...

A loro è piaciuta questa tappa perché qualcosa di diverso rispetto a ciò a cui sono abbituati...

Che poi il discorso dei nomi è relativo, per dire Roche qua nessuno se lo caga, ma ha fatto una gran bella azione, se si fosse chiamato Contador sarebbero tutti qua ad esaltarlo....

Allo stesso modo Geniez è stato fantastico, non ci sarà stato "pathos" per la vittoria di tappa, ma sti grandissimi cazzi, uno normalmente guarda il ciclismo per vedere il coraggio e la fatica degli atleti, se voglio il pathos mi guardo il basket. Poi oh, se viene su una corsa combattuta con millemila scatti appena la strada sale tanto meglio, ma genericamente chi guarda il ciclismo vuole vedere le imprese, non le volate sui muri...
 
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#19
io dico solo, almeno 3 moto con camera ci dovrebbero essere.
 
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#20
comunque anche a me le salite o le strade in mezzo al "deserto" spagnolo o di qualsiasi altra parte non dispiacciono
 
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