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World Cup 12/13 Tábor
#21
Simunek ha sette vite come i gatti, sta per rientrare ancora...
Attacca Albert!
 
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#22
Simunek si riavvicina quando gli altri rallentano, appena Albert o Pauwels ci danno dentro un po' più seriamente rimbalza indietro, Van Der Haar tiene ancora molto bene intanto
 
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#23
Vantornout è da un po' che sta in ultima posizione nel gruppetto di testa, sembra essere al gancio ormai...
Come non detto, ora ha superato VDH...
 
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#24
Che percorso di cacca però

Nys intanto è ottavo dietro all'americano Powers e allo svizzero Wildhaber

settimo ora!

Piccolo buco in favore di Pauwels intanto, sembra l'attacco buono!
 
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#25
Ora Pauwels porta il suo attacco!

Nys in sesta posizione sta per riprendere Simunek...
 
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#26
(21-10-2012, 03:46 PM)Pagliarini Ha scritto: Vantornout è da un po' che sta in ultima posizione nel gruppetto di testa, sembra essere al gancio ormai...
Come non detto, ora ha superato VDH...

A differenza dell'olandese però Vantornout qualche volta è passato anche in testa a tirare, Van Der Haar è rimasto costantemente a ruota, e su un percorso del genere non è che non conti.
Nys! ha quasi raggiunto Simunek che ormai è a 25" dal primo
 
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#27
Nys supera Simunek...
Davanti Pauwels aveva tre secondi sugli altri tre...
 
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#28
Eccolo lì il sorpasso, Nys è quinto, Simunek pagherà in questi ultimi due giri lo sforzo della gara condotta fin qui e potrebbe anche perdere altre posizioni.

Albert finisce in quarta posizione :oo: avrà commesso qualche errore
 
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#29
Albert dovrebbe aver avuto qualche piccolo problema dato che ha perso qualche metro da Vantornout e VDH...
 
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#30
Nys indiavolato :D

Se ne va Kevin! A bissare il successo del 2011, questi sono i suoi percorsi
Ultimo giro! Sono quindici i secondi di vantaggio sul terzetto per Kevin Pauwels, ad altri 15" Nys da solo.
 
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#31
Vantornout perde qualcosa e rimarrà probabilmente fuori dal podio, qualcuno gli urla qualcosa suppongo per incitarlo ma ormai è andato, sanguetta Van Der Haar si giocherà il secondo posto con Albert

PAUWELS!
 
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#32
E vince Pauwels...
Poi secondo VDH, terzo Albert, quarto Vantornout e quinto Nys...
 
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#33
Lo sprint per il secondo va a rimorchio Van Der Haar su Albert a 14", Vantornout è quarto a 26", quinto Nys a 34" autore di una gran rimonta, per il sesto posto è Bart Aernouts su Powers, Meeusen , Van Den Brand e Zahner, finisce 11° Simunek protagonista di una gara coraggiosa.
Franzoi 23° a 2'14"
 
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#34
Peccato per l'incidente di Nys che alla fine è andato davvero come un treno ma su questi tracciati veloci Pauwels ha sempre qualcosa in più e probabilmente avrebbe vinto ugualmente, Albert per contro ha faticato abbastanza per rimontare dopo la solita partenza problematica e nel finale gli è mancato qualcosa, poi credo abbia avuto un contatto con Vantornout nel finale quando Pauwels aveva già allungato e non è riuscito a completare l'azione di rimonta (dubito che ci sarebbe riuscito comunque). Van Der Haar ha fatto corsa d'attesa raccogliendo un secondo posto importante, bene Vantornout anche in appoggio al compagno di squadra e premio combattività a Radomir Simunek coi primi fino a che ha potuto.
 
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#35
Italiani tremendi in tutte le categorie...la gara elite non l'ho vista, ma questo incidente di Nys è stato senz'altro un bell'aiuto per Pauwels. Nys è quasi rientrato, andava davvero forte da quello che ho letto. Vero che quando insegui sei psicologicamente avvantaggiato (a meno che non ti abbatti, ma Nys non è uno che si abbatte, decisamente) visto che vedi chi hai davanti, ma bene o male devi fare un sacco di fatica in più, anche solo per superare i paracarri tipo Jeremy Powers (che ha la maglia più bella che sia mai stata creata per il ciclismo)
 
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#36
Ciclocross CdM WE Tabor 2012: Van Paassen vola, Compton va ko - Helen Wyman 3a, bene le azzurre

Ricominciamo da dove si era finito. Ad inizio 2011... Come se la scorsa stagione di Ciclocross per le ragazze fosse andata in letargo, totalmente rimossa, ritroviamo in testa alla Coppa del Mondo colei che nel 2010/2011 la vinse, questa challenge: Sanne Van Paassen. Olandese della Rabobank (di questi tempi una vittoria fa sempre bene), non è a dire il vero il corridore più vincente di questo mondo. Basti pensare che quando si aggiudicò la Coppa del Mondo fece sua una sola gara, quella di Plzen, piazzandosi sempre bene in tutte le altre. Alla fine le quattro vittorie di Katie Compton valsero a poco, se è vero che l'olandese precedette la statunitense di soli 10 punti.

Alla capacità piuttosto limitata di imporsi, questa classe '88 di Wageningen (è concittadina di Annemiek Van Vleuten) risponde con una perseveranza rara: va in MTB sin da piccola, è vero, ma gareggia a livello agonistico da soli 6 anni. Nel 2010 ha lavorato per Daphny Van den Brand, aiutandola a conquistare la Coppa del Mondo. È così che la Van Paassen ha imparato molto, tant'è che l'anno seguente l'ha vinta lei, la Coppa. L'anno scorso era partita fortissimo per poi spegnersi lentamente e chiudere con una stagione crossistica da dimenticare.

Quest'anno nella vita sportiva di Sanne sono cambiate molte cose: dalla Brainwash è passata alla Rabobank di Marianne Vos (in realtà si è aperta una partnership tra le due entità, con conseguente fusione delle società sportive), correndo alcune gare su strada tra cui il Giro Donne; inoltre la capitana di due anni fa, Daphny Van den Brand, si è ritirata dall'agonismo, lasciando più spazio alle altre.

Sanne Van Paassen non s'è lasciata sfuggire l'occasione e già il 19 settembre vinceva il Cross notturno di Las Vegas (fino a stamane era l'unica del 2012/2013); in Coppa del Mondo invece si è ritrovata di fronte ad una Katie Compton in grande spolvero (abbiamo ragione di credere che con i Mondiali che si terranno a Louisville, USA, troveremo spesso la Compton ai piani alti delle classifiche), pronta a prendersi la rivincita per quella Coppa del Mondo strappatale da Sanne per 10 punti. I presupposti c'erano tutti, per rifarsi.

A Tabor, dopo un giro corso in 13, numero che oltre a non portar benissimo rendeva il gruppo compatto, la seconda tornata vedeva la Van Paassen passare in testa, sorpassando la britannica Helen Wyman. Le due si portavano momentaneamente al comando mentre la Compton inseguiva; Havlikova, Harris, Cant e Ferrier-Bruneau facevano parte del primo gruppo inseguitore. Con la Compton che colmava il gap che la separava dalle due battistrada cambiava tutto quanto.

In testa Compton, Van Paassen e Wyman mentre Harris, De Boer, Cant, Ferrier-Bruneau, Havlikova, Antonneau, Day ed Achermann perdevano a poco a poco 10" dopo 10". A due giri e mezzo dal termine Van Paassen e Compton si portavano in testa, staccando di 15" la Wyman. I restanti due giri vedevano la coppia battistrada incrementare il vantaggio in vista della sola volata finale.

Premessa: se la Compton fa della potenza la sua arma in più, caratteristica che le permette di andar meglio di altre su terreni pesanti, fangosi o sabbiosi, la Van Paassen è dotata di costanza, come detto, e di uno sprint eccezionale. È così che la volata a due tra Sanne e Katie non era scontata ma aveva qualcosa di prestabilito. Come volevasi dimostrare, Sanne Van Paassen lanciava il suo sprint e la Compton nemmeno cercava di resisterle, conquistando un secondo posto che porta 70 punti, 10 in meno della Van Paassen.

Helen Wyman è a quota 65 mentre ai piedi del podio un'altra Sanne, la talentuosissima Cant: classe '90, è costei l'unica imprtante crossista belga tra le ragazze, fatto inspiegabile se si pensa quale sia il monopolio del Belgio, quantitativo e qualitativo, tra gli uomini. Harris, Ferrier-Bruneau, Achermann, Havlikova, Antonneau e Day chiudono la top ten.

Non male, tutt'altro, le nostre ragazze, con Vania Rossi che conquista sì un 13° posto ma le verre soddisfazioni giungono dal futuro: la classe '94 Alice Maria Arzuffi, già presente agli ultimi Mondiali di Koksijde, terminava in 18a piazza a 2'31" dalla Van Paassen. Anche Francesca Cauz, classe '92 alla prima convocazione in Nazionale (ma ha già corso da titolare il Mondiale di Valkenburg), chiudeva con un 23° posto che fa ben sperare.

Domenica rivincita a Plzen, con una Van Paassen che è diventata, oltre che costante (lo vedremo prossimamente), vincente, ed una Compton che non ci sta proprio a fare l'eterna seconda. Prima che giunga metà novembre e che riattacchi il numero sulla schiena Marianne Vos, le due donzelle hanno tutto il diritto, se non l'obbligo, di suonarsele di santa ragione.

Francesco Sulas, cicloweb.it

ORDINE D'ARRIVO donne
1 Sanne van Paassen (Ned) Rabobank Women Team 0:40:57
2 Katie Compton (USA) Trek Cyclocross Collective
3 Helen Wyman (GBr) Kona Factory Team 0:00:36
4 Sanne Cant (Bel) Veldritacademie Enertherm-BKCP 0:00:49
5 Nikki Harris (GBr) Young Telenet-Fidea Cycling Team 0:00:50
6 Christel Ferrier-Bruneau (Fra) Hitec Products - Mistral Home Cycling Team
7 Jasmin Achermann (Swi) Rapha-Focus 0:00:52
8 Pavla Havlikova (Cze) Young Telenet-Fidea Cycling Team 0:01:00
9 Kaitlin Antonneau (USA) Cannondale p/b Cyclocrossworld 0:01:09
10 Gabriella Day (GBr) Rapha-Focus 0:01:25
13 Vania Rossi (Ita) 0:01:39
18 Alice Arzuffi (Ita) Selle Italia-Guerciotti-Elite 0:02:41
23 Francesca Cauz (Ita) Fassa Bortolo - Servetto 0:03:47

CLASSIFICA CDM
1 Sanne van Paassen (Ned) Rabobank Women Team 60 pts
2 Katie Compton (USA) Trek Cyclocross Collective 50
3 Helen Wyman (GBr) Kona Factory Team 45
4 Sanne Cant (Bel) Veldritacademie Enertherm-BKCP 40
5 Nikki Harris (GBr) Young Telenet-Fidea Cycling Team 35
6 Christel Ferrier-Bruneau (Fra) Hitec Products - Mistral Home Cycling Team 30
7 Jasmin Achermann (Swi) Rapha-Focus 28
8 Pavla Havlikova (Cze) Young Telenet-Fidea Cycling Team 26
9 Kaitlin Antonneau (USA) Cannondale p/b Cyclocrossworld 24
10 Gabriella Day (GBr) Rapha-Focus 22
13 Vania Rossi (Ita) 18
18 Alice Arzuffi (Ita) Selle Italia-Guerciotti-Elite 13
23 Francesca Cauz (Ita) Fassa Bortolo - Servetto 8



Coppa del Mondo Tabor 2012: Nessuno resiste a Kevin Pauwels - Van der Haar 2°, poi Albert. Nys sfortunato

Non per invocare sempre la sfortuna, la malasorte, l'accanimento del destino, ma dopo la prima gara di Coppa del Mondo a Tabor viene spontaneo chiedersi dove sarebbe potuto arrivare Sven Nys senza quella rottura di catena che è anche una rottura di scatole, che equivale a rallentamento e ad obbligo di inseguire, a tutta.

Nell'inseguimento di oggi Sven Nys ha ricordato un po' Michael Schumacher: ad uno ad uno sorpassava gli avversari più lenti per poi trovarsi lì, a ridosso della testa della corsa, quando i giochi erano già decisi. Fortunati i primi quando hanno visto la bandiera a scacchi, altrimenti Nys, con quel passo, avrebbe potuto anche recuperare quei 34" che lo separavano dal primo vincitore di Coppa, Kevin Pauwels. Kevin, legato alle tradizioni, si ripete a Tabor, dove aveva vinto lo scorso anno.

La partenza vede un Sunweb-Revor iniziare a razzo la sua ora di gara: non è Pauwels ma, come spesso accade, il compagno di squadra Klaas Vantornout. Lo segue il giovane Lars Van der Haar, classe '91 ed una voglia così grande di misurarsi con i pro' che ha saltato l'ultimo anno da Under 23, dove ha vinto praticamente tutto. Il gruppo è però ancora bello compatto e sul fango ceco si vede subito in testa la maglia di Campione del Belgio di Sven Nys.

Al secondo giro è proprio il Cannibale di Baal a tastare il polso agli avversari, saltando i tre ostacoli senza scendere di sella e staccando di fatto Van der Haar, Vantornout, Pauwels e compagnia inseguente. L'attacco di Nys ha però vita breve ed alla fine della seconda tornata rientrano sui primi Radomir Simunek, che corre in casa, insieme a Tom Meeusen. Niels Albert insegue a 4".

Nel terzo giro si decide parte della corsa: appena passato il traguardo Pauwels prova ad allungare su Van der Haar, Vantornout e Nys. Simunek aiuta il capitano Albert a rientrare sulla testa ma all'altezza degli ostacoli la catena di Nys cede ed il Campione belga deve portarsi fino ai box ad una velocità abbastanza bassa. Sembra tagliato fuori, rientrerà di prepotenza.

Davanti però si forma un gruppetto composto da Pauwels, Vantornout, Van der Haar, Simunek ed Albert. Tom Meeusen non tiene il passo dei battistrada e paga una cinquina di secondi quando inizia il quarto giro. In questa tornata, sotto il forcing di Pauwels, cede il gregario di Albert, Radomir Simunek: giocherà a lungo a fare l'elastico per poi cedere nella tornata successiva. Nel quinto giro anche Van der Haar dà segni di stanchezza ma al contrario di Simunek rientra agilmente sulla testa della corsa (formata ora da Pauwels, Vantornout, Van der Haar ed Albert).

Mentre nelle retrovie Nys rimonta che è un piacere, davanti Pauwels fa le prove generali ed all'inizio del sesto giro allunga; Albert si fa carico dell'inseguimento e così il 28enne di Ekeren rientra nei ranghi. Grazie a quest'accelerazione Klaas Vantornout, stanco, perde 1", mentre Simunek sembra poter rientrare clamorosamente, portandosi a 7" dai quattro di testa. A tre giri dalla fine Pauwels però si mette a fare sul serio: una stilettata, ancora poco dopo l'arrivo, che mette in ginocchio Van der Haar e Vantornout.

Niels Albert, mai domo, si fa nuovamente carico dell'inseguimento ma Pauwels conserva quel margine minimo che però sarà decisivo per la vittoria finale. Sono infatti solo 3" a separarlo da Albert, Vantornout e Van der Haar. Il giovane della Rabobank-Giant, che pareva aver utilizzato tutte le forze nella prima parte di gara, scatta da solo a due tornate dal termine: Pauwels è là, lo vede, ma acciuffarlo è un altro paio di maniche.

Intanto la sagoma di Sven Nys, fasciata del tricolore belga, supera Radomir Simunek, in netto calando, e si issa in quinta posizione, a 34" da Pauwels. Una rimonta, quella di Nys, che ha dell'incredibile (per chi non lo conoscesse). Al suono della campanella indicante l'inizio dell'ultimo giro Pauwels ha accumulato 17" di vantaggio su Van der Haar, Vantornout ed Albert. Nys, come detto, è a 34" mentre il gruppo Simunek viaggia con 43" di ritardo.

Nell'ultimo giro Pauwels non perde colpi e continua a viaggiare ma Albert e Van der Haar (per il magrolino di Amersfoort, appena 1 metro e 69 per 57 kg, un'ottimo esordio in Coppa del Mondo) non si rassegnano e tentano l'ultimo, disperato inseguimento. Vantornout cede definitivamente, non altrettanto fa Pauwels che vince arrivando tutto solo, come dodici mesi fa. A 14" Van der Haar strappa il primo podio in Coppa del Mondo tra i professionisti, bruciando in volata Albert. Ai piedi del podio l'ottimo Klaas Vantornout, che paga 27" al suo capitano, mentre il quinto è uno Sven Nys affamato e che in rimonta arriva a 35" da Pauwels. Bart Aernouts, Jeremy Powers, Tom Meeusen e Twan Van Den Brand arrivano a più di 40" mentre lo svizzero Simon Zahner, a 54", chiude la top ten.

Nella norma gli italiani, con Enrico Franzoi 23°, Marco Ponta 37° subito seguito da Elia Silvestri. Cristian Cominelli e Mirko Tabacchi chiudono 41° e 42°, Marco Bianco (per lui un problema meccanico nei primissimi giri) 49", Andrea Masciarelli 52°, ultimo. C'è da lavorare, sicuramente.

La graduatoria di Coppa del Mondo, in attesa del prossimo appuntamento, previsto domenica prossima a Plzen, sempre Repubblica Ceca, vede Kevin Pauwels in testa con 80 punti, mentre a 70 troviamo Van der Haar ed a 65 Albert. Vantornout è a 60, 5 punti davanti a quello Sven Nys a cui da oggi sarà meglio non ricordare che la fortuna è cieca; potrebbe reagire non troppo bene o semplicemente rispondere che anche la sfiga lo è, ceca.

Francesco Sulas, cicloweb.it

ORDINE D'ARRIVO uomini elite
1 Kevin Pauwels (Bel) Sunweb-Revor 1:04:58
2 Lars van der Haar (Ned) Rabobank-Giant Off-Road Team 0:00:14
3 Niels Albert (Bel) BKCP - Powerplus 0:00:16
4 Klaas Vantornout (Bel) Sunweb-Revor 0:00:27
5 Sven Nys (Bel) Landbouwkrediet-KDL 0:00:35
6 Bart Aernouts (Bel) AA Drink Cyclocross Team 0:00:43
7 Jeremy Powers (USA) Rapha-Focus 0:00:45
8 Tom Meeusen (Bel) Telenet - Fidea 0:00:46
9 Twan van den Brand (Ned) Orange Babies Cycling Team
10 Simon Zahner (Swi) EKZ Racing Team 0:00:54
11 Radomir Simunek (Cze) BKCP - Powerplus
23 Enrico Franzoi (Ita) Selle Italia-Guerciotti-Elite 0:02:15
38 Marco Ponta (Ita) Centro Sportivo 0:03:39
39 Elia Silvestri (Ita) Selle Italia-Guerciotti-Elite 0:03:47
41 Cristian Cominelli (Ita) Team Idea 0:03:52
42 Mirko Tabacchi (Ita) 0:04:33
49 Marco Bianco (Ita) -1lap
52 Andrea Masciarelli (Ita) -3laps

CLASSIFICA CDM
1 Kevin Pauwels (Bel) Sunweb-Revor 80 pts
2 Lars van der Haar (Ned) Rabobank-Giant Off-Road Team 70
3 Niels Albert (Bel) BKCP - Powerplus 65
4 Klaas Vantornout (Bel) Sunweb-Revor 60
5 Sven Nys (Bel) Landbouwkrediet-KDL 55
6 Bart Aernouts (Bel) AA Drink Cyclocross Team 50
7 Jeremy Powers (USA) Rapha-Focus 48
8 Tom Meeusen (Bel) Telenet - Fidea 46
9 Twan van den Brand (Ned) Orange Babies Cycling Team 44
10 Simon Zahner (Swi) EKZ Racing Team 42
23 Enrico Franzoi (Ita) Selle Italia-Guerciotti-Elite 28
38 Marco Ponta (Ita) Centro Sportivo 13
39 Elia Silvestri (Ita) Selle Italia-Guerciotti-Elite 12
41 Cristian Cominelli (Ita) Team Idea 10
42 Mirko Tabacchi (Ita) 9
49 Marco Bianco (Ita) 2

Kevin Pauwels: "Questa volta mi ci è voluto di più [rispetto alla vittoria dell'anno scorso], in un primo momento non sono stato in grado di staccare Niels. Devo ringraziare Klaas [Vantornout] che ha fatto gioco di squadra, concedendomi un buco di un paio di metri. È stato sufficiente, non è stato facile ma ha funzionato bene"

Lars Van Der Haar: "Non ci posso credere, non mi aspettavo di andare così forte. La scorsa notte ho sognato un posto tra i primi cinque, adesso so che posso arrivare da qualche parte in questo sport. Questo percorso mi si adatta alla perfezione, sto andando molto bene e sono bravo tecnicamente pertanto nelle curve non sono riusciti a staccarmi"

Sven Nys "All'inizio pensavo di poter riaccodarmi al nutrito gruppo inseguitore alle spalle dei leader e quindi puntare a un ultimo giro a tutta. Una volta ricucito il distacco nei loro confronti invece sono stato in grado di continuare, ero in ottima giornata"

Sanne Van Paassen "Tutto questo è incredibile per me. Speravo di vincere, ma pensavo che un podio sarebbe stato un risultato soddisfacente. È stata una prova durissima oggi, Katie è davvero forte e il percorso era impegnativo, soprattutto l'ultimo mezzo giro è stato davvero difficile.
"Mi dicevo costantemente: 'non mollare quella ruota, non mollare quella ruota', era la sola cosa a cui pensavo, riprendere quella ruota [ogni volta che Katie Compton provava a staccarmi] e quindi passare oltre. Ci sono riuscita"

da cyclingnews.com
 
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#37




(22-10-2012, 09:08 PM)Gershwin Ha scritto: Italiani tremendi in tutte le categorie...la gara elite non l'ho vista, ma questo incidente di Nys è stato senz'altro un bell'aiuto per Pauwels. Nys è quasi rientrato, andava davvero forte da quello che ho letto. Vero che quando insegui sei psicologicamente avvantaggiato (a meno che non ti abbatti, ma Nys non è uno che si abbatte, decisamente) visto che vedi chi hai davanti, ma bene o male devi fare un sacco di fatica in più, anche solo per superare i paracarri tipo Jeremy Powers (che ha la maglia più bella che sia mai stata creata per il ciclismo)
Sicuramente sarebbe stata un'altra gara senza Nys fuori dai giochi, però le uniche difficoltà del tracciato erano due barriere e una rampa di scale e come ho già detto su un percorso così in agilità Pauwels non lo si stacca, se anche perde due metri rientra subito poi in volata è anche leggermente più veloce, avrebbe vinto comunque.
 
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