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Versione completa: Mondiali "Toscana 2013" - Elite Uomini, Prova in Linea
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Domenica 29 Settembre 2013

Mondiali di Ciclismo "Toscana 2013"
Élite Uomini, Prova in Linea



Presentazione

Dallo scorso anno le gare su strada dei Campionati del Mondo di ciclismo si sviluppano con un programma diverso dal tradizionale circuito iridato che, fin dalla partenza, caratterizzava la corsa e ne delineava subito lo sviluppo complessivo. Ora le corse prendono il via da una località diversa, si sviluppano su un percorso in linea e poi si concludono in un circuito finale, da ripetere più volte secondo categoria, che consegna alla passione popolare il nuovo campione.
Ai mondiali di ciclismo in Toscana queste prerogative assumono un valore assolutamente straordinario viste le caratteristiche dei percorsi, delle città toscane e dell’amore che in questi luoghi lega gli sportivi al ciclismo. Gli elite uomini prenderanno il via da Lucca, città che festeggia i 500 anni delle Mura cittadine, gli under 23, donne elite e uomini junior da Montecatini, città termale per eccellenza, le donne junior da Firenze. Ad eccezione di quest’ultima categoria tutte le altre competizioni prevedono l’attraversamento del centro storico di Firenze fino alla Mandela Forum da dove inizia il circuito finale che da Firenze raggiunge Fiesole per tornare poi alla zona traguardo.
Nei tre giorni di gare in linea, dal 27 al 29 settembre, il circuito di gara sarà percorso ben trentuno volte: dieci volte dagli uomini elite, sette volte dagli uomini U23, cinque volte dagli uomini junior e dalle donne elite, quattro volte dalle donne junior. Il circuito di Firenze-Fiesole invita al sogno più suggestivo: dal Mandela Forum di Firenze si percorre infatti via Calatafimi e via San Domenico da dove inizia l’ascesa. Si pedala per 4370 metri con pendenza che va dal 5,2 al 9 per cento con lo spettacolare tornante di bivio Maiano che segna il momento di maggiore sforzo e tensione sportiva. Dalla splendida piazza Mino a Fiesole, da cui si gode una bellissima veduta su Firenze, inizia la discesa che in poco meno di cinque chilometri conduce in via Salviati; sono seicento metri, dal km 10,950 del circuito al km 11.550, che mettono paura o suscitano il sorriso, secondo caratteristiche tecniche, a tutti i corridori protagonisti delle gare su strada e da migliaia di cicloamatori che da mesi l’hanno inserita nel loro programma di allenamento più selettivo. La pendenza, infatti, è di quelle molto importanti, dal 10,2 fino al 16 % di dislivello! Superata la difficoltà di via Salviati, i successivi cinque chilometri offriranno l’occasione per il recupero oppure per lo spunto finale dei migliori in gruppo.

(toscana2013.it)



Planimetria



Altimetria



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Altimetria nel dettaglio: San Baronto, Montecarlo, Circuito (Fiesole / Via Salviati) - Cronotabella


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Un’anteprima vera e propria dei campioni di oggi e di ieri che mercoledì prossimo pedaleranno sulle strade del circuito iridato di Firenze e della Granfondo Giglio D’Oro-Alfredo Martini 2013. Una pedalata per provare l’anello iridato, promossa dall’Asd Giglio D’Oro di Saverio Carmagnini e da Ciclismo Sicuro.it con Marco Cavorso che si batte incessantemente per la sicurezza nel ciclismo in ricordo di suo figlio Tommaso. In pratica si tratta di ritrovarsi di buon mattino tutti quanti per trasferirsi al Piazzale Michelangelo da dove alle 10,30 ci sarà la partenza del gruppo con alcuni ex campioni come Maurizio Fondriest, i professionisti del Team Astana, Tiralongo, Guardini, Guarnieri, Aru, Ponzi, Gasparotto, Benfatto con i loro Ds Strangely e Zanini, i meccanici Borselli e Tosello, il Team Doctor Pallini. Per il Team Nippo accompagnati dai due direttori sportivi Tonti e Fabbri ci saranno Baliani e Campagnaro, per la BMC Daniel Oss e forse anche Alessandro Ballan, quindi la Nazionale professionisti della Slovenia e la squadra juniores dell’Aquila Ganzaroli di Ponte a Ema. Il gruppo raggiungerà Viale Paoli per immettersi sul circuito iridato raggiungendo Fiesole, quindi Pian del Mugnone e la micidiale salita di via Salviati per tornare verso Piazza della Libertà. Uscito dal circuito iridato il gruppo raggiungerà attraverso Sesto, Pontenuovo di Calenzano per il passaggio da Carmagnini del ‘500 quindi la salita delle Croci, La Cavallina e tornare nuovamente a Pontenuovo di Calenzano. Qui il pranzo e quindi una conferenza stampa presso l’Hotel Meridiana Country con inizio alle ore 15,30, nel corso della quale saranno presentate e illustrate tutte le iniziative in programma per il 2013, dai convegni alle manifestazioni (ci sarà anche il campionato italiano giornalisti) e che fanno capo all’Asd Giglio D’Oro.

tuttobiciweb.it
I big a Firenze: "Percorso bello e suggestivo"
Un ex campione del mondo, Maurizio Fondriest, il fiorentino Roberto Poggiali, altro ex che continua a pedalare, un paio di atleti dell’Astana, Andrea Guardini e Jacopo Guarnieri (quest’ultimo in veste di spettatore), Fortunato Baliani della Nippo, gli sloveni Kristjan Koren e Robert Vrecer, la lituana Katazina Sosna e la squadra juniores dell’Aquila Ganzaroli di Ponte a Ema, hanno testato il circuito finale dei campionati del mondo 2013, su iniziativa dell’ASD Giglio D’Oro con Saverio Carmagnini e di Ciclismosicuro.it con l’appassionata ed incessante opera di Marco Cavorso. Il ritrovo in una splendida e luminosa mattinata di sole al Piazzale Michelangiolo, suggestiva terrazza sulla città di Firenze, quindi il gruppo è sceso fino a Campo di Marte (zona Mandela Forum) per l’ingresso sul circuito iridato che i professionisti dovranno percorrere una decina di volte.

“Mi avevano parlato di un percorso durissimo – dice l’ex iridato Fondriest – ma non mi pare tale. È bello, suggestivo, spettacolare, duro a sufficienza ed occorre ricordarsi della lunghezza della prova mondiale, 267 Km. Per fare selezione occorre attaccare sulla salita di Fiesole che assomiglia a quella di Benidorm in Spagna, dove giusto vent’anni fa, Gianni Bugno vinse il suo secondo mondiale. Il muro di via Salviati, è troppo breve per acquisire un vantaggio decisivo. Mi soffermerei invece sulla discesa che da Fiesole porta ai piedi dello strappo che è davvero insidiosa soprattutto all’inizio. E’ possibile un arrivo solitario oppure di tre o quattro corridori. Più probabile per me la conclusione con un ristretto gruppo. Tra i favoriti principali Gilbert e Rodriguez, ma attenzione a Sagan. Tra gli italiani vedo bene Moser, Nibali ed anche il toscano Ulissi “.

L’impressione dell’ex campione trentino di Cles, iridato a Renaix in Belgio nel 1988, è condivisa anche dagli altri componenti il gruppo che ha percorso il circuito nonostante il gran traffico nella zona. Il gruppo forte di una ventina di corridori dopo aver lasciato il circuito di Firenze ed essere transitato da Sesto Fiorentino, la cittadina dove abita Alfredo Martini, ha raggiunto Pontenuovo di Calenzano, sede del Meridiana Country Hotel e del Ristorante Carmagnini del ‘500. Qui il presidente dell’ASD Giglio D’Oro Saverio Carmagnini e Marco Cavorso, hanno ringraziato gli atleti, i loro accompagnatori e direttori sportivi (c’erano Andrea Tonti, Fabrizio Fabbri ed il c.t. sloveno Hyastia per la disponibilità mostrata per questo test. Lo stesso Carmagnini ha illustrato anche le tante iniziative (in pratica un convegno al mese su vari temi nel 2013) e le altre manifestazioni predisposte per il prossimo anno fino ai mondiali di settembre quando ci saranno quindici giorni di fuoco. Il giorno 8 la Minigranfondina a Calenzano per i giovanissimi, il 12 un convegno internazionale, il 13 Bike&Cantine sulle strade di Calenzano in collaborazione con Tuttinbici, il 14 mostra Ciclo Enogastronomica, il 15 la Gran Fondo Giglio D’Oro-Alfredo Martini con partenza ed arrivo a Calenzano dopo aver toccato le strade del Mugello. Infine sabato 21 il campionato italiano giornalisti, il 26 settembre (giornata di riposo dei mondiali) ancora Bici&Cantine con M.T.Bike da Calenzano al Chianti per poi chiudere a novembre con la cerimonia del 40° Giglio D’Oro per il miglior professionista italiano della stagione. Un programma ricchissimo e variegato, per il quale ci sarà tanto da pedalare, l’importante come dicono Saverio Carmagnini e Marco Cavorso “farlo in sicurezza con il Giglio D’Oro”

Antonio Mannori - ciclismoweb.net
Avete letto che Sagan ha deciso di non partecipare?
Mondiali, la Nazionale belga prova i percorsi di Toscana2013
I campioni del ciclismo mondiale continuano a fare tappa in Toscana per provare i percorsi in vista del prossimo Campionato del Mondo che dal 22 al 29 settembre passerà da Firenze, Pistoia, Lucca, Montecatini Terme e Fiesole. Dopo i sopralluoghi della campionessa in carica Marianne Vos e dell’australiano Richie Porte, è toccato alla Nazionale Belga.

Ieri e oggi, le strade iridate di Toscana2013 hanno infatti ospitato: Jessie Daams, Liesbet De Vocht, Sean De Bie e Jasper Stuyven.

Affiancati dai coach federali Carlo Bomans (Uomini Elite e Uomini Junior), Ludwig Willems (Donne Elite) e Jean-Piere Dubois (Under 23), e dagli ex campioni Andrea Tafi e Roberto Poggiali, i corridori belgi nella giornata di martedì hanno testato le lingue d’asfalto tra Montecatini Terme e San Baronto (Pistoia), mentre oggi hanno affronteranno il percorso iridato che si snoda tra Firenze e Fiesole, compresa ovviamente la temibile salita di Via Salviati, paragonata da Marianne Vos ad un tipico muro delle Classiche del Nord e da tutti definita come il punto cruciale dei prossimi Mondiali.

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comunicato stampa - http://www.toscana2013.it
Mondiali, Richie Porte prova i percorsi di Toscana2013
Proseguono i sopralluoghi dei protagonisti del prossimo Mondiale di Toscana2013. Dopo la visita della campionessa del mondo in carica Marianne Vos, è stata oggi la volta dell’australiano del Team Sky Richie Porte che ha percorso in anteprima, con i connazionali Patrick Lane e Calvin Watson, il tracciato del circuito iridato di Fiesole.

Un’opportunità unica per il numero tre nel ranking mondiale UCI World Tour, alle spalle di Fabian Cancellara e Peter Sagan che ha potuto farsi una prima idea del percorso finale che probabilmente deciderà il prossimo Mondiale: "Il percorso fiorentino è durissimo e mozzafiato. La salita di via Salviati, dove abbiamo corso stamane, è paragonabile ad un muro tipico delle gare nord. Sono così felice che i Mondiali si corrano a settembre in Toscana, un luogo che io amo, dove ho abitato e dove torno per le mie vacanze ed il mio relax. Mi auguro che molti miei connazionali vengano a supportare il Team Australia nella terra delle meraviglie: l'Italia".

Julian Porte, Launceston (Tasmania), 30 gennaio 1985, nasce sportivamente come nuotatore e triatleta. Si avvicina al ciclismo a 21 anni e, in cerca di nuovi stimoli, si trasferisce in Italia, guarda caso in Toscana, nel 2007 tesserandosi col Gruppo Lupi Sammarinese di Pontedera. Il salto nei professionisti arriva nel febbraio 2010 a Maiorca e la prima vittoria nella massima categoria giunge in aprile, durante il Tour de Romandie, dove si aggiudica la terza tappa, una cronometro individuale con arrivo a Moudon. Al Giro d’Italia dello stesso anno si aggiudica la Maglia bianca e veste la Maglia Rosa per tre tappe. Ai Campionati del mondo di Melbourne si classifica quarto alla prova cronometro e nel 2011 prende parte a diverse competizioni dimostrando sempre tenacia e competitività: terzo ad Aix-en-Provence alla Parigi-Nizza, secondo a Zamora e a Signal-de-Bougy rispettivamente alla Vuelta a Castilla y León e al Tour de Romandie. Al Giro e al Tour 2011 copre il ruolo del gregario a favore di Alberto Contador. Si aggiudica poi una frazione, ancora a cronometro, del Giro di Danimarca. Si classifica sesto, in settembre, nella prova contro il tempo dei mondiali di Copenaghen. Il 2013, viste le due tappe e la classifica generale vinte alla Parigi – Nizza, la seconda tappa al Critérium International (Porto Vecchio, cronometro) e la quinta tappa alla Vuelta al País Vasco (Eibar - Beasain) è iniziato alla grande, ma le possibilità che diventi un anno speciale, magari tutto d’oro, ci sono tutte.

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comunicato stampa Toscana2013 - http://www.toscana2013.it
Guarda l'intervista con il coach federale Carlo Bomans (Uomini Elite e Uomini Junior) a Firenze, durante il sopralluogo della squadra belga al circuito iridato di Toscana2013.




toscana2013.it
Ciclismo, Nibali pensa già al Mondiale di Firenze e prova il percorso con Bettini
Mercoledì mattina il vincitore del Giro prova il tracciato che a fine settembre assegnerà la maglia iridata. Con lui tra gli altri Visconti, Paolini, Pozzato e i compagni Agnoli e Aru

http://www.gazzetta.it/Ciclismo/30-05-20...4975.shtml
Dieci azzurri hanno provato il circuito di Firenze. Nibali: «È bello e veloce». Visconti: «Via Salviati farà la differenza»
Il CT Paolo Bettini e dieci corridori (Vincenzo Nibali, Valerio Agnoli, Fabio Aru, Luca Paolini, Filippo Pozzato, Diego Ulissi, Fabio Felline, Giampaolo Caruso, Giovanni Visconti, Mauro Santambrogio) grazie ad una "autoconvocazione" spontanea, si sono dati appuntamento questa mattina a Firenze, per una prima prova del circuito iridato di Fiesole, che domenica 29 settembre sarà il protagonista assoluto della gara Uomini Élite che assegnerà la maglia iridata.
Partiti dallo Stadio Franchi, hanno affrontato 2 giri del circuito (il giorno del Mondiale verrà percorso 10 volte) che misura 16.570 metri, prestando molta attenzione al temuto "strappo" di via Salviati (600 metri di lunghezza, pendenza media del 10.2% e una pendenza massima del 16%), punto nel quale, a detta di molti addetti ai lavori, si potrebbe decidere il Mondiale. La gara in linea degli uomini sarà l'evento clou degli otto giorni di gare e partirà da Lucca per arrivare al Nelson Mandela Forum di Firenze dopo 272.26 km.

Di seguito le dichiarazioni raccolte al termine della prova:

Vincenzo Nibali: «Il percorso è molto bello e veloce. La salita di Fiesole è importante perché è lunga e farà da trampolino di lancio per lo strappo di Via Salviati. La selezione ci sarà se sarà volontà dei corridori farla, con un ritmo alto la gara sarà tirata».

Giovanni Visconti: «Il percorso cittadino di Firenze è adatto alla nostra nazionale. È molto impegnativo e lo strappo di Via Salviati dopo la discesa farà la differenza. Averlo visto adesso è positivo, sappiamo come preparaci».

Fabio Aru: «Sono molto contento ed emozionato di essere qua a provare il circuito del Mondiale insieme agli altri ragazzi. Lotterò per guadagnarmi un posto in Nazionale a settembre».

Fabio Felline: «L'anno scorso ho corso il Mondiale Under 23, oggi se sono qua vuol dire che rientro nel progetto del CT Paolo Bettini e posso guadagnarmi un posto tra i professionisti. Il percorso è duro, la salita di Fiesole percorsa una sola volta è pedalabile, ma dall'ottava alla decima farà la differenza».

Paolo Bettini: «Si tratta di un percorso esigente molto simile alle gare delle Ardenne. Come dico sempre, il Mondiale è una grande classica e quest'anno ci sorride visti i nostri atleti, la loro condizione e il fatto che siamo in Italia. Dalla cima di Via Salviati il percorso è veloce, chi riesce a guadagnare qualche secondo è avvantaggiato perché il circuito è tecnico e il gruppo farà più difficoltà a condurre l'inseguimento e a recuperare il gap. Il tratto di avvicinamento al circuito finale non è una passeggiata, i corridori infatti dovranno affrontare prima Montecarlo e poi San Baronto. Sintetizzando possiamo dire che il percorso si adatta alle caratteristiche dei corridori colombiani, come Betancur ma anche Urán, gente che non è veloce ma che darà fastidio per portare via la fuga. C'è tanta voglia da parte dei nostri atleti, sono loro che hanno convocato me. Voglia del gruppo di esserci. Di essere a Firenze. Di essere ai Mondiali in Italia».

cicloweb.it
Toscana 2013, Chris Froome ha provato il circuito finale
“Il mondiale in Toscana è adatto a corridori con caratteristiche diverse”, lo ha dichiarato Chris Froome dopo aver pedalato sul circuito di Fiesole.
Tra i sicuri protagonisti del mondiale di Firenze ci sarà senza alcun dubbio Chris Froome, straordinario vincitore del Tour de France che nei giorni scorsi ha visitato la Toscana e soprattutto ha pedalato sul circuito iridato di Fiesole. Queste le emozioni provate da Froome dopo il test: “Il percorso del campionato del mondo di quest’anno è caratterizzato da un bellissimo circuito che si presta a molti esiti possibili. Potrebbe essere adatto ad uno dei migliori scalatori, ad un finisseur o ad uno specialista delle fughe; è difficile immaginare quale scenario aspettarsi quel giorno. E ‘una gara a cui mi piacerebbe arrivare con la mia migliore condizione e tentare così la fortuna”.

comunicato stampa -toscana2013.it
Bettini: la corsa me la immagino così...
«A Montecarlo la prima fuga, poi a Firenze...»

La prima fuga è attesa sulla salita di Montecarlo di Lucca, ma il circuito di Firenze, da ripetere 10 volte, deciderà la corsa al titolo dei Mondiali di ciclismo 2013: le salite già celebrate di Fiesole e via Salviati costituiscono un unico e decisivo 'blocco con un altro punto-chiave "la discesa da Fiesole a Pian di Mugnone che si fa a 80 km orari" zone su cui il ct Paolo Bettini sta concentrando i dettagli della preparazione degli azzurri. "Il percorso non dà spazi di recupero, c'è la mano di Franco Ballerini che lo disegnò - spiega Bettini all'Ansa, omaggiando il ct prematuramente scomparso -. E siccome si stima che ci sarà sulla strada più di un milione di persone faccio appello al pubblico affinché si sparpagli sul circuito, perché ci sono punti che meritano altrettanta attenzione per i gesti tecnici e le tattiche di corsa". Prima di arrivare a Firenze la corsa partirà da Lucca "dove - dice Bettini - dopo piazza Napoleone andremo a prendere lo start ufficiale 3,5 km più avanti, da cui si contano i 272,2 km effettivi di corsa. La prima lettura tecnicamente valida della gara la potremmo avere sulla salita di Montecarlo. Teoricamente ci può essere la prima fuga ma se non succede si prestano alle prime scaramucce anche la discesa e il tratto verso Collodi e Montecatini". Più avanti, dopo una cinquantina di km, arriva San Baronto, salita classica, quasi sei km. "È il primo punto dove realisticamente il gruppo si può rompere, la pendenza media è dell'8%, magari vanno via in 50-60 e gli altri a inseguire. Saremo pronti a controllare". Quindi si scollina, con la discesa verso Casalguidi - "il paese di Franco, chi vuole, tra gli spettatori, potrà rendere omaggio alla tomba" - e l'ingresso nella piana tra Pistoia e Prato. Dunque Firenze. "Ingresso alle Cascine, transito sui lungarni, poi in piazza del Duomo: un tributo reciproco tra arte e sport, sarà bellissimo prima di tuffarsi nel circuito", dice Bettini. Che poi affronta la fase clou della corsa. "Non parlo della salita di Fiesole e di via Salviati, e ovviamente dell'arrivo in rettilineo pianeggiante, spero solo che saranno in tanti a tifare per noi con bandiere e striscioni: l'incitamento della gente ti aiuta a spingere di più sui pedali". "È bene evidenziare almeno altri punti sottovalutati e considerando salita di Fiesole, discesa a Pian di Mugnone e via Salviati un 'blocco unicò e decisivo, non tratti separati tra loro. Mi riferisco alla discesa dopo Fiesole dove possono anche cambiare le posizioni; la via Bolognese dopo via Salviati, dove si riorganizzano le tattiche di gara: per me è la fase più complessa perché si esce dal 'bloccò e bisogna capire come si continuerà; l'imminente tratto urbano di via Trieste e via Trento, 'rompigambè perché le curve e lo strappo in salita interrompono la linearità della discesa: qui non si fa fatica pura ma il gesto tecnico, la curva in contropendenza e come si reimposta lo sforzo può essere decisivo per guadagnare terreno verso il traguardo". Bettini suggerisce poi di osservare cosa avviene vicino allo stadio Franchi, area "dove si concretizza una fase di studio importante per impostare di nuovo la corsa e riaffrontare la salita di Fiesole e il 'bloccò". E se la gara sarà bagnata? "Se piove sarà un 'tritellò, non tanto per le possibili cadute quanto perché la pioggia favorirà un forte frazionamento del gruppo. Il percorso non dà recupero, con la pioggia la selezione sarà elevatissima". E siccome i ct non possono comunicare via radio coi corridori con la pioggia sarà caos. "Assisteremo anche alla corsa delle ammiraglie - spiega il ct con una punta di recriminazione -, una corsa nella corsa visto che ci impediscono di usare le radio per comunicare con i corridori, cosa decisiva quando la gara entrerà nel vivo per dare indicazioni e ricevere informazioni dettagliate sui nostri e sugli avversari".

(ANSA)
Io adesso vi do 10 nomi che nessuno caga... Sisi

Jan Bakelants
Arthur Vichot
Simone Ponzi
Tom Dumoulin
Martin Elmiger
Jakob Fuglsang
Michal Golas
Josè Herrada
TJ Van Garderen
Carlos Betancur
Tj Van Garderen non lo caga neanche sua madre con un percorso del genere Sisi
Non è detto, anche per me ha del potenziale nelle corse di un giorno
Se vince Elmiger mi faccio prete, sul serio.
(23-09-2013, 08:54 PM)Andy Schleck Ha scritto: [ -> ]Se vince Elmiger mi faccio Micheliano, sul serio.

Fixed...

Direi che è meglio così...
Bakelandts invece mi sembra lo stiano considerando in tanti come possibile outsider e seconda carta del Belgio dopo Gilbert. Meritato per quello che ha fatto quest'anno, ma da qui ad essere competitivo ce ne corre...
Comunicazione importantissima e di servizio (per il sottoscritto):
causa impegno di coppia,comunicato con incompresibile ritardo,ho perso la possibilità di andare a seguire la corsa sul percorso e la perderò persino live alla tv.Siccome,ho fatto per costruire il rapporto che ho con la mia attuale compagna e non voglio commettere alcun tipo di reato penale,mi servirebbe sapere,se qualcuno ne è già a conoscenza,le possibili replice Domenicali con orari e/o canali e se oltre al bellissimo e succoso cyclingtorrents,esistono altri siti da cui si può scaricare la corsa a velocità abnormi.
Vi ringrazio per la collaborazione e scusate le chiacchere.
Non avevo idea che esistesse un sito così :O
Comunque c'è un bifolco che si è registrato col nick Gersh, dovrebbe vergognarsi
(23-09-2013, 08:18 PM)ManuelDevolder Ha scritto: [ -> ]Io adesso vi do 10 nomi che nessuno caga... Sisi

Jan Bakelants
Arthur Vichot
Simone Ponzi
Tom Dumoulin
Martin Elmiger
Jakob Fuglsang
Michal Golas
Josè Herrada
TJ Van Garderen
Carlos Betancur

Questi piacciono tanto anche a me Sisi
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