Il Nuovo Ciclismo

Versione completa: Gran Premio Pretola
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Domenica 6 Marzo 2011
66° Gran Premio Pretola
Parrinello-Puccio accoppiata vincente del Team Hopplà nel 60° Gran Premio Pretola
PERUGIA – E’ stato un finale davvero al cardiopalma quello del 60° Gran Premio Pretola. Tutto accade negli ultimissimi chilometri di gara, lungo la salita di via Eugubina e nella discesa che porta al traguardo di Pretola. Sulle rampe dell’ascesa Antonino Casimiro Parrinello dell’Hopplà Truck Italia Mavo Valdarno Project stacca il compagno di fuga Andrea Di Corrado del Team Colpack. Da dietro intanto il gruppo rinviene e dal plotone esce Salvatore Puccio, anche lui dell’Hopplà Truck Italia Mavo Valdarno Project. Puccio, che abita a Petrignano, a pochi chilometri da Pretola, intende vincere nel suo quarto anno da under la corsa di “casa”. Puccio agguanta Parrinello a circa due chilometri dall’arrivo, intanto da dietro si avvicinano altri corridori. I due affrontano la discesa a tutta. Un folto drappello di atleti li insegue, ma i due Hopplà non mollano e senza voltarsi mai indietro volano fino al traguardo: primo è l’elite Parrinello e secondo un caparbio Puccio (foto Metalli Studio).
Per l’Hopplà è la seconda vittoria di stagione, la terza qui a Pretola per i team diretti da Riccardo Forconi. E’ stato questo l’epilogo della nazionale per Elite Under 23 organizzata dalla Sportiva Tevere del presidente Luciano Bracarda, che, dopo giorni di tensione, con un volto stanco ma rilassato tira un sospiro di sollievo perché tutto è andato bene e ringrazia coloro che hanno collaborato all’ottima riuscita della manifestazione: consiglieri della Sportiva Tevere, componenti delle altre associazioni del paese, la gente di Pretola e amici di altre società ciclistiche del Perugino e dell’Assisano. Alle premiazioni erano presenti il vice-presidente della Giunta regionale Carla Casciari, l’assessore allo Sport del Comune di Perugia Ilio Liberati e quello allo Sport del Comune di Assisi Daniele Martellini, il vice-presidente del Coni provinciale Paolo Taddei, il vice-presidente del Premio Nestore Franco Fondacci e il giornalista Paolo Piazzini, coordinatore del Challenge Trofeo Il Cappello d’Oro (di cui la gara fa parte da quest’anno). L’assessore provinciale allo Sport Roberto Bertini ha invece dato il via ufficiale da Ferriera.
CRONACA - Una bandiera tricolore adagiata sul tavolo del foglio firma in onore dei 150 anni dell’Unità d’Italia. Don Francesco, parroco di Pretola e Ponte Valleceppi, che benedice i corridori prima del via ufficioso da Pretola.
Il minuto di silenzio al chilometro zero in ricordo del tenente Massimo Ranzani deceduto in Afghanistan e poi l’assessore provinciale allo Sport Roberto Bertini, che dà il via ufficiale da Ferriera. In 179 si alzano sui pedali e danno inizio alla sessantesima edizione del Gran Premio Pretola. Al chilometro 3 evade subito Timothy Kennaugh della Mg K Vis Norda Pacific.
Il corridore britannico inizia una lunga cavalcata solitaria, che terminerà al chilometro 49, quando sarà ripreso da Andrea Di Corrado del Team Colpack. Altri corridori inseguono i battistrada e sulla quarta ripetizione della salita di Pretola in testa si forma un drappello di sei unità: Timothy Kennaugh della Mg K Vis Norda Pacific, Andrea Di Corrado del Team Colpack, Colin Walczak e Antonino Casimiro Parrinello, entrambi dell’Hopplà Truck Italia Mavo Valdarno Project, Alessio Camilli della Vega Prefabbricati Montappone ed Evgeniy Krivosheev della Bedogni Grassi Natalini.
Dopo un’iniziale incertezza i sei trovano l’accordo e portano via la fuga. Attorno al chilometro 79, in salita, dai battistrada si stacca Kennaugh e in testa rimangono in cinque. La situazione evolve di continuo dietro ai fuggitivi e dopo l’ottava ripetizione dell’ascesa di Pretola a inseguire sono in nove.
Durante l’ultimo passaggio sulla salita di Pretola e poi in discesa la situazione cambia: gli inseguitori restano in sette, mentre dai battistrada perde contatto Walczak, che sarà ripreso dagli inseguitori.
Attorno al chilometro 130 i battistrada si frazionano e al comando restano Parrinello e Di Corrado. I fuggitivi procedono verso la salita di via Eugubina ed è lì che Parrinello se ne va da solo. Intanto da dietro il gruppo si avvicina e Puccio scatta. Il resto è storia. (a firma di Andrea Passeri)

Ordine di arrivo: 1. Antonino Casimiro Parrinello (Hopplà Truck Italia Mavo Valdarno Project) Km. 145 km in 3’25", media 42,439; 2. Salvatore Puccio (idem); 3. Alexander Serebryakov (Gruppo Lupi) a 10"; 4. Christopher Whorrall (Mg K Vis Norda Pacific); 5. Francesco Lasca (Bedogni Grassi Natalini); 6. Giorgio Cecchinel (Mastromarco Chianti Sensi Benedetti); 7. Alfio Locatelli (Team Palazzago); 8. Andrea Zanetti (Brogio); 9. Davide Censori (Monturano Civitanova Cascinare); 10. Domenico Rosini (Futura Team Matricardi).

federciclismo.it