Il Nuovo Ciclismo

Versione completa: I Post della Settimana - 3° edizione 7-13 gennaio 2019
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
I post della settimana - 3° edizione 7-13 gennaio 2019
Ripercorriamo i migliori post della settimana degli utenti de Il Nuovo Ciclismo. In quest'edizione Albi analizza i due grandi protagonisti del campionato nazionale belga di Ciclocross, ManuelTheVolder elenca i plurivincitori nelle tre grandi challenge del cross e Melo21 dà il suo addio, da tifoso dei Minnesota Timberwolves, al coach Tom Thibodeau.

Luciano Pagliarini commenta il campionato nazionale belga di ciclocross

(13-01-2019, 06:13 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: [ -> ]Ora, finalmente, posso commentare in maniera un po' più approfondita.

Percorso durissimo (per fare 6 giri ci hanno impiegato più di un'ora e dieci), praticamente puro fango, esclusi i 200 metri prima del traguardo. Da un lato un percorso così duro si adatta alle caratteristiche di Toon Aerts, dall'altro, però, presentava anche molti tratti tecnici che sono la croce di chi come lui, rispetto ai colleghi, ha delle lacune per quanto concerne il bike handling.

A conti fatti era veramente perfetto per WVA, visti anche i lunghi tratti da percorrere a piedi.

Però Aerts si vedeva sin dall'inizio che ne aveva di più. WVA, ovviamente, se ne era accorto, anche perché già nelle prime fasi aveva perso contatto più di una volta da Toon, e ha provato a punirlo alla prima vera sbavatura, cioè quando, al terzo giro mi pare fosse, Toon è salito in bici anzitempo su un tratto particolarmente tecnico.

Chiaramente, Van Aert, ha fatto quell'azione per provare a demoralizzare Aerts, facendo dei fuorigiri eccessivi che sul lungo periodo non poteva permettersi, a meno che, ovviamente, Toon non mollasse di testa. A un certo punto credo che Aerts fosse veramente lì lì per alzare bandiera bianca, ma gli sforzi per staccare il rivale hanno presentato il conto a Van Aert, il quale, proprio nel momento chiave della gara, ha commesso un paio di errori che hanno permesso a Toon di riprendere il contatto visivo. Là è praticamente finito il campionato belga perché Aerts si è reso conto di averne il doppio, lo ha tenuto là un po', sul tratto in asfalto lo ha ripreso e poi appena è iniziata la prima salita fangosa lo ha annichilito con un poderoso scatto.

La discussione prosegue nel thread Ciclocross 2018/2019

Albi parla della crescita di Toon Aerts

(14-01-2019, 12:39 AM)Albi Ha scritto: [ -> ]Dalla scorsa estate lavora con una mental coach, grazie alla quale è riuscito a superare quell'ansia da prestazione che lo ha spesso frenato nei grandi appuntamenti (mai prima di oggi era salito sul podio del campionato belga).

Non c'è un aspetto in cui non sia cresciuto, psicologico, tecnico, seppur ancora migliorabile, e fisico (resistenza).

Nel 2017/2018 16 volte sul podio (1 vittoria) e 23 fuori, quest'anno 21 sul podio (5 vittorie) e 6 fuori: i freddi numeri, senza tenere conto del prestigio dei primi posti, gli assegnano d'ufficio il premio di crossista più migliorato (MIC).

La discussione prosegue nel thread dedicato a Toon Aerts

Albi parla del palmares di Wout Van Aert


(14-01-2019, 12:10 AM)Albi Ha scritto: [ -> ]Il fondamento del palmares di Van Aert è riassumibile in una parola: maturità, sia essa fisica o mentale.

E' stato il primo a ultimare lo sviluppo fisico, il primo a rivolgersi a un mental coach (Aerts ha fatto lo stesso la scorsa estate, i risultati si sono visti), il primo a diventare uomo, in definitiva.

E' un corridore dalle doti non comuni (e un vincitore di Parigi-Roubaix in pectore) ma, vedendo la parabola, sua e dei suoi rivali, delle ultime due stagioni e mezza, il dubbio che nel cross abbia accatastato più vittorie di quella che è la sua reale dimensione in virtù di circostanze favorevoli c'è.

Secondo me cmq è addirittura migliorato, tecnicamente ad esempio (confrontare la discesa in contropendenza dell'ultimo Citadelcross con quella negli anni precedenti) e anche in termini di motore, tuttavia il suo margine si è rivelato essere più ristretto di quello di MvdP, Aerts e compagnia.

La discussione continua del Thread dedicato a Wout Van Aert

ManuelTheVolder elenca i plurivincitori delle tre grandi challenge del ciclocross

(13-01-2019, 05:25 PM)Manuel The Volder Ha scritto: [ -> ]Habemus anche le classifiche dei plurivittioriosi delle gare del Big3 (comprese anche le edizioni di Gva Trofee e Superprestige pre 1993/94)

Sven Nys 160 vittorie
Mathieu Van Der Poel 62
Niels Albert 41
Richard Groenendaal 38
Bart Wellens 37
Wout Van Aert 30
Paul Herijgers 27
Roland Liboton 25
Daniele Pontoni 25
Kevin Pauwels 24
Adrie Van Der Poel 23
Danny De Bie 23
Erwin Vervecken 22
Zdenek Stybar 17
Hennie Stamsnijder 15
Mario De Clercq 14
Radomir Simunek Sr. 9
Lars Boom 9
Tom Meeusen 9
Marc Janssens 8
Lars Van Der Haar 8
Thomas Frischknecht 7
Peter Willemsens 7
Arne Daelmans 7
Luca Bramati 7
Paul De Brauwer 6
Klaas Vantornout 6
Guy Vandijck 5
Toon Aerts 4
Rein Groenendaal 3
Rudy De Bie 3
Frank Van Bakel 3
Petr Hric 3
Beat Breu 3
Dirk Pauwels 3
Dominique Arnould 3
Peter Van Santvliet 3
Sven Vanthourenhout 3
Gerben De Knegt 3
Yvan Messelis 2
Maarten Hendriks 2
Christian Hautekeete 2
Wim Lambrechts 2
Alex Moonen 2
Wim De Vos 2
Dieter Runkel 2
Ben Berden 2
Kamil Ausbuher 2
Francis Mourey 2
Walter Marijnissen 1
Pascal Van Riet 1
Rudy Thielemans 1
Beat Wabel 1
Johnny Blomme 1
Staf Van Bouwel 1
Huub Kools 1
Pavel Elsnic 1
Tom Vannoppen 1
Zdeniek Mlynar 1
Radomir Simunek Jr. 1
Thijs Al 1
Jan Denuwelaere 1
Martin Bina 1
Laurens Sweeck 1

La discussione prosegue nel thread Ciclocross Big 3 Cup

DAL THREAD DELLA SETTIMANA

Nel thread della settimana, All-INC Team 2018, Luciano Pagliarini, ispirandosi agli All-NBA Team, dà vita agli All-INC Team. In questo numero de I Post della Settimana vediamo quelli relativi all'Europa dell'est.

(10-01-2019, 07:19 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: [ -> ]Europa dell'Est

ALL-INC First Team

Primoz Roglic - Matej Mohoric - Roman Kreuziger - Peter Sagan - Michal Kwiatkowski

Roglic uomo da corse a tappe e Sagan velocista non serve spiegarli. Kreuziger è l'uomo da classiche perché, al contrario di Stybar, lui un podio in una corsa in linea di alto livello (Amstel) ce l'ha. Mohoric primo jolly grazie alle vittorie nelle classifiche generali di Eneco e Germania, al podio alla Slovenia, al successo di tappa al Giro e alla conquista del GP Industria & Artigianato. Kwiatek è vero che nelle classiche è stato inesistente, ma ha conquistato Algarve, Tirreno e Polonia e tanto gli basta per prendersi il secondo posto da jolly.

ALL-INC Second Team

Zdenek Stybar - Tadej Pogacar - Rafal Majka - Eduard Grosu - Jan Tratnik

Stybar classicomane e non credo serva motivare. Con le vittorie all'Avenir, alla Corsa della Pace e al Friuli e il 4° posto allo Slovenia Pogacar si qualifica come uomo da corse a tappe. Il velocista è Grosu che ha fatto una delle migliori stagioni della sua carriera, infatti, il rumeno ha vinto una tappa al Croazia e tre al Qhingai Lake. Come jolly Majka, mai uscito dai primi 20 nelle corse a tappe a cui ha partecipato nel 2018 e Tratnik, il quale ha vinto la Volta a Limburg e si è piazzato sul podio a Lussemburgo e Slovacchia.

ALL-INC Third Team

Dusan Rajovic - Lukasz Owsian - Josef Cerny - Serghei Tvetcov - Szymon Sajnok

Sajnok sprinter in virtù delle sue 6 vittorie stagionali. Rajovic classicomane grazie alle vittorie al campionato nazionale serbo e al GP Izola e ai podi all'Umag Trophy e al Porec Trophy. Cerny è l'uomo da corse a tappe, dato che ha una sfilza di buoni piazzamenti che non finiscono più, inclusa una top-5 in Slovacchia e un 7° posto allo Slovenia. Jolly Owsian, il quale ha vinto il CCC Tour, ha fatto 2° al Langkawi e 10° allo Slovacchia, e Tvetcov che nel 2018 ha vinto 7 corse.

ALL-INC U23 Team

Barnabas Peak - Attila Valter - Ziga Jerman - Filip Maciejuk - Jakob Otruba/Marton Dina

Ho deciso di escludere gli U23 presenti nei tre team sopracciatati (Pogi, Rajovic e Sajnok). Dentro i due ungheresi Peak, che ha fatto una stagione ricca di piazzamenti con inclusa una top-10 al Piemonte, e Valter che è arrivato nei 10 agli Europei e 3° nella tappa regina dello Slovacchia (meglio di lui solo Alaphilippe e Hermans). Jerman ha fatto una bella stagione coronata con la vittoria alla Gand U23. Maciejuk ha vinto la Carpathian Race, che è la corsa per U23 più importante dell'Europa orientale dopo la Corsa della Pace, mentre per l'ultimo posto un pari merito tra Otruba, 4° classificato agli Europei a crono e autore di un'ottima Corsa della Pace, e Dina, che ha fatto 8° negli Europei in linea e ha ottenuto diversi buoni piazzamenti nelle gare a tappe.

ALL-INC Junior Team

Carlo Jurisevic - Dorde Duric - Anze Skok - Aljaz Omerzel - Admir Kolasinac

Jurisevic è un fuoriquota, ha dominato il Trofeo di Belgrado dando distacchi abissali a tutti nella tappa più dura. Duric ha vinto entrambi i campionati nazionali serbi e il Memorial Dimitar Yankov. Omerzel è arrivato 12° alla Tre Giorni Bresciana, 16° al Giro del Nordest e ha vinto il campionato sloveno a crono. Skok ha vinto il campionato sloveno in linea e si è piazzato bene in diverse corse internazionali. Infine, Kolasinac ha fatto 2° al Memorial Dimitar Yankov e 4° al Trofeo di Belgrado.

SPAZIO OFF-TOPIC

Melo21 dà il suo addio, da tifoso Timberwolves, al coach Tom Thibodeau

(07-01-2019, 01:28 PM)melo21 Ha scritto: [ -> ]Lui ci ha messo il cuore, ma era la persona sbagliata per questo gruppo. Sopravvalutato il suo apporto alla fase difensiva, nulla fino all'arrivo di Covington, e il suo ruolo da sergente di ferro coi rookies, Towns contrariato e Wiggins ebete per sempre.
Mi ricorderò un po' meglio di lui come GM. Il contratto a Wiggins era già stato concordato prima del suo insediamento, sbaglia clamorosamente il rinnovo a Dieng, ma compensa con la trade Butler e con le rinuncie in FA, l'aver voluto offrire solo 2+1 a gente come Deng e Noah ha fatto sì che questi finissero in altri lidi.

Lo ringrazio per l'apparizione ai playoff dopo 13 anni, motivo per cui giudico non negativa la trade per Butler, però c'è la sensazione di 2 anni buttati più questo in corso in cui doveva essere cacciato a Settembre.
All'epoca preferivo Brooks, rendiamoci conto di quanto poco credevo in Thibo

Ora si prospetta un arrivo di Hoiberg, uno che ha fallito a Chicago, seppur con diverse attenuanti, però è disponibile da subito e questo è importante visto che non c'è l'intenzione di tankare nonostante ai playoff non ci si arrivi con questa squadra

Ultima questione Rose. Continuerà a sentire fiducia? Ha sempre ringraziato Thibodeau prima che l'ambiente rilassato con poche pressioni...

La discussione prosegue nel thread NBA Season 2018/2019
I post della settimana - 4° edizione 14-20 gennaio 2019


Ripercorriamo i migliori post della settimana degli utenti de Il Nuovo Ciclismo. In quest'edizione Luciano Pagliarini analizza l'organico del Team Wiggins-LeCol, Albi dice la sua sulla penultima prova di Coppa del Mondo di ciclocross, la new entry Fabio elenca i suoi 20 junior da tenere d'occhio, Paruzzo presenta i Championship NFL, OldGiBi percorre la strada dei suoi ricordi cinematografici e Joe Falchetto affronta temi universali.

Luciano Pagliarini presenta il Team Wiggins-LeCol

(17-01-2019, 06:27 PM)Luciano Pagliarini Ha scritto: [ -> ]
Team: Team Wiggins - Le Col

Roster: Lawrence Carpenter, Mark Donovan, James Fouche, Ben Healy, Samuel Jenner, Correntin Navarro, Michael O'Loughlin, Thomas Pidcock, Oliver Robinson, Jacques Sauvagnargues, Robert Scott, Daniel Tulet.

Analisi rosa: Rosa orientata, principalmente, sulle corse a tappe, con Mark Donovan leader maximo del reparto, e sulle gare in linea, ove Pidcock e Fouche potrebbero essere tra i migliori interpreti nel 2019. Gli ultimi due citati, inoltre, compongono insieme a Jenner, O'Loughlin e Healy un gruppo di cronoman di assoluto livello.

Analisi mercato: Hanno dovuto ridurre il loro roster per motivi economici, come diceva giustamente Fabio e, dunque, non si sono potuti permettere una grossa campagna acquisti. In entrata, infatti, ci sono solo quattro corridori. Tra questi spicca il più giovane, vale a dire Ben Healy, che da junior ha ottenuto tanti buoni risultati nelle corse a tappe. Oltre a lui, ci sono anche il crossista Daniel Tulett, il cronoman ex Mitchelton Samuel Jenner e il veterano Lawrence Carpenter.

Corridore da seguire nel 2019: Sicuramente Mark Donovan. Il giovane britannico, nel 2018, al primo anno da U23, è arrivato 4° al Giro U23, 7° all'Alsazia, 11° all'Avenir e ha vinto una tappa al Valle d'Aosta. Riuscirà a fare meglio? Questo è difficile da pronosticare perché i suoi grandi risultati sembrano, principalmente, figli di una maturità precoce.

Primo anno da seguire nel 2019: L'unico primo anno è l'irlandese Ben Healy, il quale è senza dubbio un prospetto interessante. L'Ex Zappi, infatti, è forte a crono e se la cava in salita. Può fare bene sin da subito nella categoria, ma c'è da dire che i suoi risultati da junior non sono migliorati particolarmente dal primo al secondo anno. Per questo motivo, su di lui, ci sono gli stessi interrogativi che ci sono su Donovan: quanti margini di miglioramento ha?

Potenziale rivelazione del 2019: Tom Pidcock. L'anno scorso ha chiuso molto bene la stagione su strada con un 17° posto al Gran Bretagna. Nel cross, in questi mesi, ha dominato tra gl U23 e ha ottenuto ottimi risultati coi pro. Nel 2019 è logico aspettarselo spesso e volentieri protagonista anche con la maglia della Wiggins.

La discussione continua nel thread Elite/Under 23 - Stagione 2019

Albi parla di alcuni aspetti della Coppa del Mondo di ciclocross

(21-01-2019, 01:01 AM)Albi Ha scritto: [ -> ]Capitolo commento: De Luca non vede la corsa, è capo ultrà di Van Aert e infila uno strafalcione dietro l'altro, da Remy Poulidor a Tony Martin campione del mondo a crono nel 2015.

Se però è la tassa per sentire Bramati la pago volentieri (e l'aneddoto su Asterix e Obelix meritava).

I primi 40 minuti di gara mi sono annoiato, gli ultimi giri, invece, mi sono piaciuti.

In ogni caso ci sono stati diversi spunti interessanti: ad esempio la grande prova di Jens Adams, al suo miglior risultato tra gli élite in CdM.
Oppure che, grazie a un'interpretazione diversa dal solito, vuoi per la posta in palio (il primato di coppa), per la scorrevolezza del circuito o per l'assenza di MvdP, si sono visti davanti atleti come Sweeck e LvdH, a cui mancano rispettivamente la partenza e il ritmo sul giro dei migliori.

Insomma, anche se le gare tattiche come quella odierna non mi piacciono, non piango mica.
D'altronde sono un appassionato e non solo un tifoso dell'uno o dell'altro.

La discussione continua nel thread Ciclocross 2018/2019 - 27/01 GP Adrie van der Poel (CdM)

Fabio classifica i 20 junior più promettenti

(14-01-2019, 08:53 PM)Fabio Ha scritto: [ -> ]
ciao ragazzi , metto la mia risposta anche qua
1 - Evenepoel Remco (Bel) .. nessuno aveva dominato la categoria come ha fatto lui. Forte contro il tempo fortissimo in salita. modo di correre.. non adattisimo ai pro.. pero' non puo' esser che lui .. il lebron james del ciclismo .. the chosen one
2 - Balmer Alexandre (Sui) divindendosi tra mtb e strada.. difficile conoscere i suoi margini.. in piu' lavora pure.. nelle interviste dice di allenarsi poco.. (tre gioni a settimana.. ma lo dicono tutti) , pero' sembra aver tutto per sfondare
3 - Rubino Samuele (Ita).. per me è il piu' forte dei nostri. Fortissimo gia' da allievo.. speriamo mantenga
4 - Van Wilder Ilan (Bel).. se non c'era Remco quanto avrebbe vinto ? Un avversario cosi' forte l'ha stimolato e si vedono i risultati..
5 - Vacek Karel (Cek) .. come risultati meriterebbe il secondo posto..pero' sembra gia' pro. Probabile che , passando direttamente tra i pro (anche se Merckx jnr fa un calendario misto) , possa ottenere tra un paio d'anni gia' dei buoni risultati
6 - Mayrhofer Marius (Ger) .. il piu' forte junior tedesco.. pero' ha lasciato la scuola .. per puntare tutto sul ciclismo. i risultati gli han dato ragione
7 - Gomez Nicolas (Col).. Nuovo Gaviria ? forse no.. sembra troppo.. magari nuovo hodeg
8 - Retailleau Valentin (Fra).. non è una super annata tra i francesi.. ma , nelle mie classifiche , un galletto ci sta sempre
9 - Barrenetxea Jon (Spa).. gli spagnoli si vedono poco all'estero (non è il piu' forte junior.. quello è il 2001 andaluso Rodriguez) pero' le province basche tirano sempre fuori qualche bel talento
10 - Fancellu Alessandro (Ita) .. la ns generazione 2000 sembra molto promettente , terzo ai mondiali.. forte in salita
visto che Alby ha messo la top 20..
11 Plapp Luke (Aus)
12 Mendez Daniel Norena (Col)
13 Barre Louis (Fra)
14 Pattyn Steven (Bel)
15 Casallas Jeisson (Col)
16 Benedetti Gabriele (Ita)
17 Cobo Ivan (Spa)
18 Guernalec Victor (Fra)
19 Diaz Jose (Ven)
20 Devanne Antoine (Fra)

anch'io credo poco a Vacek.. pero' anni fa giudicai male mister K.. che si allenava tantissimo gia' da junior in versilia.. poi pero' tra i pro ha confermato

La discussione continua nel thread Elite/Under 23 - Stagione 2019


SPAZIO OFF TOPIC


La presentazione di Paruzzo dell'ultima fermata prima del Superbowl

(19-01-2019, 06:40 PM)Paruzzo Ha scritto: [ -> ]Dopo la pausa dei Divisional riprovo a finire nei post della settimana con la preview dei Championship. Fortunatamente le squadre in campo hanno tutte usufruito del bye quindi ci troviamo di fronte al meglio che la stagione ha proposto. Un vecchio adagio dice che "gli attacchi vendono i biglietti, le difese vincono le partite" ma quest'anno ci troviamo di fronte alle quattro squadre con i migliori valori offensivi.

Domenica 20 gennaio - 21.05
NFC Championship: Los Angeles Rams (2) @ New Orleans Saints (1)
All'inizio dell'anno, dopo una free agency da all-in, i Rams erano accreditati come i principali candidati alla vittoria finale ma adesso, per quanto rimangano un team fortissimo, non sono più i favoritissimi. L'attacco dei Los Angeles Rams è sembrato quasi infermabile durante la stagione, solo la mostruosa prova difensiva dei Chicago Bears è riuscita a contenere l'attacco guidato dal QB al terzo anno Jared Goff, autore di una stagione solida soprattutto nella prima parte per poi mostrare, al pari dei compagni, qualche piccolo scricchiolio proprio a partire dalla sconfitta contro Chicago. L'infortunio del principale ricevitore Cooper Kupp è sicuramente un'attenuante ma con Robert Woods come slot receiver e Brandin Cooks sul profondo le armi non mancano e c'è sempre l'arma offensiva forse più temibile dell'intera lega, il runningback Todd Gurley, autore di una stagione sui livelli della scorsa che gli è valsa la vittoria dell'Offensive Player of the Year. Insieme a lui c'è tra l'altro C. J. Anderson, in crescita nelle ultime settimane e autore di una solidissima prestazione contro Dallas. Sarà molto interessante la battaglia delle due linee perchè i Rams hanno una delle linee offensive migliori della lega nel proteggere i propri runningback mentre al front seven dei Saints mancherà Sheldon Rankins quindi il peso maggiore sarà probabilmente sull'ottimo Cameron Jordan e poi sul linebacker DeMario Davis. Occhio alla secondaria dei Saints, non è di alto livello ma con Marshon Lattimore il big play di quelli che cambiano le partite non è un'utopia.

Se Khalil Mack ai Bears è un valore aggiunto in una difesa già solida il suo principale rivale per il titolo di Defensive Player of the Year Aaron Donald regge da solo il peso dell'intero reparto (seppur Ndamukong Suh sembra essersi ripreso dopo una stagione al di sotto delle aspettative). Contenere questa macchina da guerra sarà uno dei compiti principali della linea offensiva di New Orleans: Terron Armstead e Ryan Ramczyk sono i due giocatori principali che dovranno preoccuparsi di proteggere le corse di Alvin Kamara e Mark Ingram (insensato duo di runningback) e dare il tempo a Drew Brees, che comunque possiede uno dei rilasci più veloci della NFL, di trovare libero un ricevitore. Stiamo parlando del QB che detiene il record di yards lanciate nella storia NFL quindi da lui ci si aspetta sempre moltissimo, in stagione ha lanciato TD a quasi ogni giocatore offensivo del suo roster ma gli occhi saranno puntati principalmente su Michael Thomas che contende a Hopkins, Julio Jones e pochi altri la palma di miglior WR dell'NFL. Aqib Talib e Marcus Peters sulla carta sono una secondaria elite ma quest'anno non hanno giocato sui loro livelli abituali. Per i Saints merita una menzione Taysom Hill, backup QB spesso protagonista delle azioni dello special team, studiate con cura maniacale da coach Sean Payton e il suo staff.

Sabato 21 gennaio - 0.40
AFC Championship: New England Patriots (2) @ Kansas City Chiefs (1)
Passiamo all'AFC Championship ovvero quella partita che vede i Patriots contro un'altra squadra: sono all'ottavo Championship consecutivo (dodicesimo dal 2000), la maggior parte delle franchigie non ha disputato otto Championship in tutta la propria storia. A comandare il loro attacco in campo sarà sempre il solito, antipatico, chirurgico e fortissimo Tom Brady, i principali ricevitori sono il solito Julian Edelman e Chris Hogan, il TE Rob Gronkowski e pure James White che sarebbe un runningback ma lo si ritrova spesso a ricevere. Quest'anno hanno aggiunto il rookie Sony Michel a dare un po' di pepe anche al loro gioco di corse. Non sto a sprecare parole per dire che quest'anno hanno mostrato, Brady per primo, qualche cedimento di troppo perchè analisti più pagati di me hanno (anche nelle stagioni passate) intonato troppo presto il de profundis a questa squadra, preferisco tacere e dire che non scommetterei MAI contro la squadra di Bill Belichick ai playoff. Discorso analogo per la loro difesa, inutile spendere troppe parole per un reparto così enigmatico che si trasforma quando le partite contano davvero: Dont'a Hightower, linebacker, e Stephon Gilmore, cornerback, sono i due giocatori sulla carta più forti e questo è quanto.

Contro di loro troviamo il team di quel magnifico coach che è Andy Reid (dalla cui "ala protettrice" sono usciti diversi discreti nomi, non ultimo quel Doug Pederson che l'anno scorso ha portato gli Eagles alla vittoria del Super Bowl), i Kansas City Chiefs. Se da una parte c'è l'esperienza quasi ventennale di Brady, Patrick Mahomes è alla seconda stagione e al suo primo anno da starter ma questo non gli impedisce di essere il principale candidato alla vittoria dell'MVP: il ragazzo con la voce da paperino quest'anno ha lanciato più di 5000 yards e 50 TD, numeri assurdi per un esordiente. La potenza del suo braccio è impressionante ma quello che colpisce di più e la capacità di lanciare in situazioni ormai disperate, completamente fuori equilibrio e in maniere che sembrano fisicamente impossibili. Tyreek Hill è un ricevitore perfetto per lui ed è capace con la sua velocità di creare subito separazione contro il proprio cornerback e di ricevere lanci in campo aperto, con Sammy Watkins solida alternativa e il TE Travis Kelce autore di una stagione monstre. Il taglio di Kareem Hunt durante la stagione ha tolto loro un'arma importante del backfield, Damien Williams deve ripetere contro i Patriots l'ottima partita giocata contro Indianapolis. La loro difesa è sicuramente il punto debole, contro i Colts si sono visti dei miglioramenti ma l'attacco di New England è in grado di esporre i limiti difensivi avversari come nessun altro.

La discussione continua nel thread NFL Season 2018

OldGiBi ci accompagna a ritroso nei suoi ricordi legati al cinema

(16-01-2019, 03:02 AM)OldGiBi Ha scritto: [ -> ]Il cinema bianco e nero e muto!! 
Era già antico quando ero piccolo io...  Eppure... 
Non sono un esperto di cinema ma il cinema ha accompagnato me come tanti di noi, meno probabilmente chi è più giovane. Le arene all'aperto di "Nuovo Cinema Paradiso" sono per me un ricordo amato, in un film che trovo di una bellezza atroce. La scena finale poi, genialità assoluta, mille baci attraverso mille sogni, la straordinaria eredità di un uomo, alla fine un padre, ad un bambino del passato, alla fine un figlio...  Ave  
La domanda che ho posto, partendo dai miei nipoti, parla di un salto generazionale, varcato dalla bellezza di grandi film. E allora parliamo di altri grandissimi film del passato... 
Una volta, tanto tempo fa (anni 70), ho visto per caso in tv l'inizio di un film muto. Senza rendermene conto mi sono trovato a vederlo per intero, stupito dallo straordinario fascino di quel film: "Greed" (voracità), di Erich Von Stroheim. 
Ne rimasi stupito, persino incantato. Scoprii dopo che si trattava di una delle opere più acclamate della storia del cinema. Direi che siamo al livello della mitica Corazzata Potemkin senza essere obbligato a vederla!! 
Gli altri due film muti che mi sono rimasti nella memoria sono più "facili" e probabilmente qualcuno li ha persino visti: due film del geniale Chaplin, "La febbre dell'oro" (bellissimo e divertente ancora oggi) e il capolavoro assoluto "Luci della città". Se non l'avete mai visto... 
Nell'amore per il cinema accomuno la scena finale di Nuovo Cinema Paradiso alla straordinaria scena del transatlantico che passa in Amarcord. L'amore, la vita che passa, il cinema, il sogno... 
E "C'era una volta in America"... Sergio Leone...  Ave

La discussione continua nel thread Film

Joe Falchetto comincia ad approfondire il concetto di universo

(18-01-2019, 12:07 PM)Joe Falchetto Ha scritto: [ -> ]L'universo è talmente vasto che noi vediamo alcuni pianeti per come erano milioni di anni fa, se non di più, a causa della distanza e della velocità della luce (che per quanto sia alta è comunque limitata). Quindi sì, è possibile che uno di quei pianeti che vediamo ancora in forma embrionale, nel frattempo abbia sviluppato delle forme di vita intelligenti. Il problema è capire che tipo di forma di vita sia. Siamo abituati a pensare la vita in maniera antropomorfizzata ma non è necessariamente così. 

Un bellissimo film molto recente a riguardo è "Arrival" che vi consiglio perché è davvero molto ben pensato.

Sull'astronomia in generale, che dire, purtroppo mio padre non s'è mai troppo sbilanciato a parlare di "lavoro" a casa quindi tutto ciò che so viene dai libri di scuola (o dai libri che lui lasciava in giro per casa e che ogni tanto leggevo senza capirci molto). Però mi è rimasta, direi per discendenza genetica, una certa passione per questi temi che poi si è trasformata in una passione per la filosofia della scienza che pure è un campo molto interessante.

La discussione continua nel thread Astronomia