Il Nuovo Ciclismo

Versione completa: Le top-10 del 2020
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Partiamo con gli uomini da classiche dato che hanno già finito. Una settimana di tempo, ognuno fa la sua, poi con la somma dei piazzamenti stilliamo la classifica finale.

1) Wout Van Aert -> Premio alla costanza, perché è l'unico che vanta tre podi in tre over 250 chilometri.
2) Julian Alaphilippe -> Senza caduta al Fiandre, probabilmente, sarebbe stato il primo. Nelle gare in linea miglior stagione della carriera.
3) Mathieu van der Poel -> Rispetto ai due sopra paga il non aver vinto una semiclassica e una prima settimana di agosto in cui era troppo imballato. Però porta a casa la gara più importante di tutte (in assenza della Roubaix). E più degli altri paga i tagli di Amstel e Roubaix.
4) Marc Hirschi -> Nell'arco di una settimana fa terzo al Mondiale, primo alla Freccia Vallone e secondo alla Liegi. Rispetto a quelli sopra gli manca la grande classica.
5) Primoz Roglic -> Fa un bel Mondiale, ma soprattutto vince una Liegi di altissimo livello contro una concorrenza super.
6) Jakob Fuglsang -> Il Lombardia ha sempre il suo fascino, ma quest'anno, data la concorrenza, non si avvicina minimamente a Liegi, Mondiale e Fiandre come prestigio. E nemmeno alla Gand, aggiungo. Lo preferisco a Pedersen in virtù dei maggiori piazzamenti.
7) Mads Pedersen -> E' protagonista solo in un'occasione, però si tratta di una Gand-Wevelgem strepitosa che vince alla grande.
8) Tadej Pogacar -> Al Mondiale non porta a casa niente e alla Freccia giunge a stento in top-10. Ma quel podio alla Liegi vale tantissimo.
9) Benoit Cosnefroy -> Manca la vittoria, ma fa podio a Parigi-Tours, Freccia Vallone e Freccia del Brabante.
10) Michael Matthews -> Mi piace poco come corridore, ma, complice un lavoro enorme di Eekhoff, vince un GP di Plouay di 250 chilometri. Inoltre, fa terzo alla Sanremo e top-10 al Mondiale.

Honorable mention: Alexander Kristoff e Warren Barguil.
1-Wout Van Aert: Presente e sempre pronto a giocarsi la vittoria in tutte le corse di un giorno che ha fatto, vincendo la Sanremo, e facendo secondo sia al Fiandre che al Mondiale.
2-Mathieu Van der Poel: Lo metto davanti ad Alaphilippe, perchè oltre a vincere il Fiandre, ha fatto top10 alla Liegi e al Lombardia, con la Doyenne che ha deciso di farla pochissimo tempo prima, e con 70km di fuga alle spalle.
Inoltre pesano le cancellazioni di Amstel e Roubaix molto più a lui che ad Alan.
3-Julian Alaphilippe: Sempre protagonista, sia con azioni tipiche del corridore che abbiamo visto in questi anni, sia con attacchi da lontano molto interessanti come al Fiandre e alla Freccia del Brabante.
4-Primoz Roglic: Ha fatto 2 classiche ed è stato protagonista in entrambe, vincendo la Liegi, e facendo sesto in volata al mondiale. Considerando che ad agosto il suo principale obiettivo era un altro, ed aveva appena subito una batosta incredibile, lo premio con il quarto posto davanti a Hirschi.
5-Marc Hirschi: Senza Alaphilippe vinceva lui la Liegi. Inoltre vince di forza alla Freccia Vallone, (dove però c'erano delle assenze importanti), e fa podio mondiale. Potrebbe essere davanti a Rogla, ma ho già spiegato perchè premio lo sloveno.
6-Jakob Fuglsang: Vince il Lombardia secondo me sbagliando tattica, ma i suoi avversari erano Bennett, un suo compagno di squadra al suo servizio, Mollema e Ciccone. Si piazza in ogni corsa da un giorno che partecipa.
7-Mads Pedersen: Vince la Gand da grandissimo corridore, ma fa solo quello. Poi ritiri a raffica.
8-Yves Lampaert: E' aiutato sicuramente dalla squadra per cui corre, ma fa secondo a inizio anno all'Het Nieuwsblad, quinto al Fiandre, settimo alla Gand e vince la De Panne. Costante e sempre presente, anche se poco appariscente. Anche lui penalizzato dalla cancellazione della Roubaix.
9-Tadej Pogacar: Dopo aver vinto il Tour, prova a cambiare le carte in tavola in un mondiale bloccato e fa una grandissima Liegi. Inoltre si piazza in top15 anche in corse come la Milano Sanremo e le Strade Bianche, poco adatte a lui. Delude alla Freccia, ma comunque si porta a casa una top10. Lo preferisco a Matthews perché si è reso protagonista in diversi terreni, e ha ottenuto grandissimi risultati anche nel GT al quale ha preso parte
10-Micheal Matthews: Non ha mai convinto, e neanche a me piace come corridore, ma nelle corse di un giorno alle quali ha partecipato ha ottenuto buonissimi risultati, anche in un mondiale non adattissimo a lui.
Penalizzato dal correre il Giro d'italia durante un periodo pieno di classiche dove poteva ottenere buoni piazzamenti.

Tengo fuori Cosnefroy, perché forse a inizio stagione mi aspettavo di più da lui, e non ha ottenuto neanche una vittoria.
1 - WVA: Il più solido e costante lungo tutto l'arco della stagione delle corse di un giorno.
2 - Alaphilippe: Finisce secondo davanti a Mathieu per quello che ha fatto nel finale di stagione tra Brabante e Fiandre
3 - MVDP: Sicuramente la valutazione su di lui è condizionata dal fatto che a inizio agosto era sottotono. Però un finale così può accompagnare solo.
4 - Hirschi: In un mondo perfetto probabilmente avrebbe messo insieme la doppietta freccia + liegi. Buttavia
5 - Fuglsang: Quinto parimerito col compare qui sotto, non sapevo scegliere tra i due. La sua stagione nelle corse di un giorno è tanta roba, non si capisce perché si ostini a presentarsi al via dei GT con velleità di classifica.
5 - Rogla: Lui la Liegi di Hirschi l'ha vinta e ha fatto vedere che non è solo un corridore da corse a tappe.
7 - Mads: Gand alla grande e poco altro. Però nel giudizio sulla sua stagione pesa il fatto che ha fatto vedere ottimi risultati anche in altri contesti (Polonia, Tour)
8 - Senechal: 7 top 10 in corse di un giorno su 13 tentativi con una vittoria (di secondo piano ok) e il podio alla Gand
9 - Cosnefroy: Son curioso di vederlo l'anno prossimo, magari senza quel tour scellerato che ha fatto
10 - Nizzolo: Miglior velocista nelle corse di un giorno, fa strano dirlo ma è così
1) WVA: finirei per ripetere quanto scritto sopra.
Alla luce di quanto visto al mondiale grida vendetta la mancata partecipazione alla Liegi, avrebbe potuto cementare il posto di top dog delle corse di un giorno.

2) Alan: nel terreno in esame più forte e completo che nel 2019, per me si è guadagnato il posto più grazie a come ha corso a Brabante e Fiandre che alle altre vittorie e piazzamenti di prestigio conseguiti.

3) MvdP: più degli altri, oltre alle cancellazioni, ha sofferto il periodo senza corse, presentandosi ad inizio agosto con un principio di overtraining (per sua stessa ammissione). Anche da solo, però, il Fiandre contro WvA vale il podio.

4) Hirschi: nel mondo perfetto descritto da Jack si sarebbe accomodato sul podio, ma in questo deve accontentarsi della medaglia di legno. Nessuno meglio di lui tra Mondiale-Freccia-Liegi.
Lo aspetto al Fiandre.

5) Fuglsang: a parte l'exploit al Lombardia, rispetto all'anno scorso ottiene risultati più in linea con quella che è storicamente la sua dimensione: un ottimo piazzato. Premio la costanza.

6) Roglic: bravo a crederci alla Liegi, stagione delle classiche all'insegna tanta qualità abbinata a poca quantità. Tanto poca che non me la sento di metterlo più in alto.

7) Mads: rispetto a chi viene dopo può contare su una vittoria pesantissima, anche se isolata: visto pochino sia prima che dopo.

8) Lampaert: il contesto lo facilita, è vero, ma non va dimenticato che le top 10 a Gand e Fiandre e la vittoria nella corsa più pazza dell'anno sono arrivati al rientro da un infortunio. In più è stato uno dei pochi a mettersi in mostra anche prima dello stop.

9) Matthews: score invidiabile nelle tre corse di un giorno disputate, in tutte e tre ha ottenuto il massimo possibile.

10) Cosnefroy: diversi podi di lusso, peccato per quel problema prima della Roche, senza avrebbe migliorato il 18° posto sul traguardo di Liegi.
Talmente promettente che la sua squadra lo ricompensa con l'acquisto di GVA, secondo me ha qualità che non si limitano alle sole Ardenne.

HM: Barguil, Pogacar, Senechal e Kristoff.
Comincio dicendo che è stata una stagione ovviamente anomala e questo ha influito moltissimo sulla presenza delle gare, il loro posizionamento in calendario e, per alcune di loro, anche la qualità delle startlist, andando giocoforza a penalizzare alcuni atleti nella loro stagione e, di conseguenza, anche in questo giochino.

1) Wout Van Aert: per assurdo ha vinto perfino poco viste le qualità che ha mostrato, però ha una costanza pazzesca di piazzamenti ottimi in gare diversissime tra loro e quindi merita assolutamente la prima posizione. Peccato che non abbia partecipato alla Liegi, ma la squadra l'ha vinta lo stesso.

2) Julian Alaphilippe: tra Brabante e Fiandre ha mostrato delle qualità inedite che possono definitivamente farlo entrare in un'altra dimensione, però deve imparare a rimanere concentrato perché tra Ronde e Liegi ha fatto un paio di disattenzioni grossolane. L'iride e il secondo posto alla Sanremo completano una stagione comunque ottima.

3) Mathieu van der Poel: il calendario particolare lo ha penalizzato molto tra le classiche italiane appena al rientro e l'annullamento di Amstel e Roubaix. Lui comunque porta a casa la classica regina dell'anno battendo in una volata fantastica Van Aert e aggiunge qua e là piazzamenti in molte altre corse di un giorno, siano esse piatte, con strappi, con salite dure, con pavè ecc...
La brutta volata del Brabante è stata decisiva per fargli perdere il secondo posto di questa speciale classifica.

4) Marc Hirschi: esce dal Tour con una forma spaziale ed in una settimana ottiene bronzo mondiale, Freccia ed un secondo posto a Liegi che senza la scorrettezza di Ala era quasi sicuramente un primo. Peccato non abbia fatto Gand e Fiandre ma ci sta che fosse stanco dopo questa stagione; il prossimo anno però non deve mancare.

5) Jakob Fuglsang: vince un Lombardia contro una concorrenza tutt'altro che esaltante però con i piazzamenti a Strade Bianche, Emilia (anche se qua fece una prestazione bruttina e venne salvato solo dalla vittoria del compagno Vlasov) e, soprattutto, al mondiale lo preferisco di poco a Roglic.

6) Primoz Roglic: ha corso poco nelle classiche ma ha vinto una Liegi che al suo posto il 99% degli altri avrebbe perso e si è piazzato nel gruppo dei migliori al mondiale. Il tutto dopo una batosta clamorosa che avrebbe steso chiunque.

7) Mads Pedersen: spesso un fantasma e con un Fiandre disastroso che ok non è adattissimo a lui, ma si è staccato prestissimo mentre Kristoff invece ha fatto un ennesimo podio. Alla Gand invece tira fuori un'ottima prestazione che mette in mostra tutte le sue qualità fisiche e tattiche.

8) Benoit Cosnefroy: gestito malissimo dalla sua squadra al Tour, si riscatta con un tris di podi in gare non di primissimo piano ma molto più degne di come vengono trattate da UCI e molti appassionati; oltretutto tre corse con percorsi diversi tra loro. La vittoria alla Marsigliese a inizio febbraio gli dà un piccolo surplus che gli garantisce questa posizione.

9) Michael Matthews: fa il possibile a Sanremo e mondiale e si porta a casa una Plouay senza grossi nomi ma con un bel chilometraggio. Poi i rapporti incrinati con la squadra lo portano al Giro e gli tolgono la possibilità di aggiungere altri ottimi piazzamenti al suo score.

10) Tadej Pogacar: ci prova al mondiale sperando invano di portare via un tentativo, quando capisce che nessuno gli va dietro lui tira dritto e fa preoccupare il gruppo per mezzo giro prima di venire inevitabilmente ripreso. Un po' deludente alla Freccia, si riscatta con un bellissimo podio alla Liegi che forse sarebbe potuto essere ancora migliore senza deviazione di Alaphilippe. Ha anche due buone top15 ad inizio anno tra Strade Bianche e Sanremo.

HM per Yves Lampaert che, nonostante un brutto infortunio ad inizio ripresa alla piattissima Mi-To, vince una stranamente bella De Panne e ottiene anche buoni piazzamenti a Fiandre, Gand e alla Het Volk di inizio anno. 

HM anche per Kristoff, Barguil e Senechal.
Vi di tempo fino a domenica per votare.
1. Wout Van Aert: Direi una stagione straripante in molti sensi. Vince classichette come la Strade Bianche e sembra non sentire fatica coi 300 km sotto il sole rovente della Sanremo
2. Julian Alaphilippe: Si piazza sempre, e senza le scorrettezze e le euforie avrebbe forse vinto una grande classica oltre al mondiale. Batte anche il VDP.
3. Marc Hirschi. Piazzato a Mondiale, penalizzato alla Liegi e vincitore della Freccia
4. Mathieu Van Der Poel. Quarto per la brutta sconfitta in Brabante e per l'inizio di stagione sotto tono. Nel finale straripante
5. Jakob Fuglslang. Piazzato, vince molto bene un lombardia di livello basso
6. Mads Pedersen. Incostanza fatta a ciclista. Vince una corsa di altissimo profilo
7. Primoz Roglic. Fatelo correre per favore. Si prende la vittoria più bella del 2020
8. Michael Matthews. Costanza fatta a ciclista, ma non vince mai.
9. Alexander Kristoff. Gli si vuole bene
10. Yves Lampaert. Qualcosa vince
Questa è la nostra top-10 definitiva.

1) Wout Van Aert
2) Julian Alaphilippe
3) Mathieu van der Poel
4) Marc Hirschi
5) Jakob Fuglsang
6) Primoz Roglic
7) Mads Pedersen
8) Michael Matthews
9) Benoit Cosnefroy
10) Yves Lampaert

Prossima top-10: corse a tappe

Votare entro domenica prossima alle 20.00
Specifico: corse a tappe si intende GT + brevi corse a tappe.
I miei

1) Tadej Pogacar
2) Primoz Roglic
3) Richard Carapaz
4) Tao Geoghegan Hart
5) Remco Evenepoel
6) Richie Porte
7) Wilco Kelderman
8) Jai Hindley
9) Enric Mas
10) Hugh Carthy

I primi tre quelli sono e li ho rankati in base agli scontri diretti.

Tao quarto perché il Giro, con tutti gli asterischi di questo mondo, resta il Giro.

Remco, prima di farsi male, aveva vinto tutte le corse a tappe a cui aveva partecipato.

Kelderman, oltre al podio al Giro, ha fatto quinto al Provenza, sesto al UAE, settimo al Polonia e quarto alla Tirreno.

Porte, invece, al podio al Tour ha aggiunto la vittoria al TDU, il podio al Tour du Var e una top-10 alla Route du Sud. Lo preferisco leggermente a Wilco.

Per quanto riguarda Hindley premio il secondo posto al Giro.

Mas davanti a Carthy perché preferisco i due quinti posti al solo podio alla Vuelta, risultato che, peraltro, Mas ha già raggiunto in passato.
Corse a tappe:

1) Pogacar - La vittoria del Tour vale tantissimo, anche ad inizio stagione aveva ottenuto qualcosa di buono

2) Roglic - la sua stagione inizia ad agosto, come solito il suo ruolino di marcia è pazzesco. Avrebbe potuto anche avere un Delfinato in palmares ma preferisce ritirarsi per evitare complicazioni dopo una caduta.

3) Carapaz - sempre molto solido, peccato non averlo visto con una preparazione adeguata al Tour

4) Tao - la vittoria del Giro pesa comunque tanto

5) Remco - peccato per i GT ma per il resto domina

6) Kelderman - più continuo rispetto a Porte

7) Hindley - che gamba al Giro, per il resto poco roba

8) Porte - podio sorprendente al Tour + Down Under

9) Mas - quinto Tour e Vuelta

10) Landa - lo metto davanti a Carthy per la regolarità (4° Tour, 2° Burgos, 3° Andalucia)
Rivisto il tutto includendo le corse a tappe brevi (cancellato il post solo GT):

1) Tadej Pogacar: indeciso tra lui e Roglic ma quella crono sa di campione assoluto. A inizio stagione vince una soporifera Comunitat Valenciana.

2) Primoz Roglic: poteva vincere il Tour e perdere la Vuelta, di fatto c’è ed è fortissimo. Vince il Tour de l’Ain e “rinuncia” a un Delfinato ormai in tasca. E’ l’unico che appare poter attendere i “ragazzini” a piè fermo.

3) Richard Carapaz: puntava al Giro ma, pur fuori condizione, viene dirottato al Tour, poi va alla Vuelta e, senza squadra, dimostra il suo valore.

4) Tao Geoghegan Hart: Giro d’Italia strano, a dir poco, ma ha saputo passare al ruolo di capitano e acchiappare la Rosa a Milano, dimostrando testa e tenuta. Fa podio alla Comunitat Valenciana, dove non ha il solito ruolo da gregario.

5) Remco Evenepoel: San Juan, Algarve, Burgos e Polonia, 4 corse a tappe su 4, che si corra a gennaio, a febbraio o nella pausa del virus. Salvo verifica sulle tre settimane (che appare scontata), gli si potrebbe quasi assegnare il Giro a tavolino.

6) Jay Hindley: nella seconda metà del Giro in salita ne aveva probabilmente più degli altri ma non l’ha dimostrato, sia pure nella confusione Sunweb. A parte la vittoria dell’Herald Sun Tour, contro una concorrenza abbordabile, non ha combinato molto altro.

7) Wilko Kelderman: aveva il Giro in tasca, gambe e testa dovevano tenere qualche altro giorno, tra l’altro nel pasticcio Sunweb, dispiace. Gamba in crescita alla Tirreno, 4°, solo onesti piazzamenti per il resto.

8) Richie Porte: a inizio stagione vince il suo Down Under e arriva terzo al Tour Du Var, alla ripresa estivo – autunnale non trova acuti ma in terra di Francia agguanta il podio dietro i numeri uno. Gli anni passano, peccato.

9) Hugh Carthy: a inizio stagione fa cose discrete in Provenza, 4°, anonimo al Delfinato e al Tour, è sorprendente in una Vuelta in cui ha saputo giocarsela con Roglic e Carapaz, che poco non è.

10) Joao Almeida: gran bel Giro, sorprendente, 22 anni e buono a crono, vediamo come evolve la sua carriera. Buon terzo alla Vuelta a Burgos, prova più che discreta al Tour de l’Ain, terzo alla Coppi e Bartali.
 
Landa è terzo in Andalucia, secondo a Burgos, quarto al Tour, meriterebbe forse la decima posizione ma preferisco un Almeida più guerriero e futuribile (forse…). 
Miguel Angel Lopez sul Col de la Loze fa una bella cosa (resta la sensazione che potrebbe… ma…). 
Enric Mas (quinto al Tour e quinto alla Vuelta, 5 + 5 farebbe la decima posizione ma…) dà prova di continuità ma, almeno per quest’anno, non di crescita. 
Quintana dava l’idea di poter far meglio degli ultimi anni ma al Tour svanisce ancora. 
La luce del tramonto sembra confondere le sagome in controluce di Valverde, Froome e Nibali. E Dum?


Oltre le classifiche generali, HM per Sam Bennett e Harnaud Demare, HM a Peter Sagan con stretta di mano per Tortoreto e applauso per aver movimentato e concluso Tour e Giro, HM e pacca sulla spalla a Diego Ulissi, tra l’altro secondo al Down Under e combattivo in Polonia.
Per le prossime settimane propongo una top-10 sulle "rivalità" più accese e ricorrenti del 2020
1. Pogacar e Roglic (non so scegliere, hanno fatto stagioni spaziali nei GT entrambi)
3. Remco (la caduta al Lombardia gli ha precluso il primo posto, ma ha comunque dominato ogni corsa a tappe a cui ha partecipato)
4. Carapaz
5. Tao
6. Porte
7. Mas
8. Keldermann
9. Quintana
10. Hindley
1-Tadej Pogacar: Batte Roglic
2-Primoz Roglic
3-Richard Carapaz: Gli stravolgono la stagione all'ultimo, riesce comunque a fare una grandissima ultima settimana al Tour de France, e un secondo posto alla Vuelta, non lontano dalla vittoria.
4-Remco Evenepoel: Vince tutte le corse a tappe a cui prende parte, e riesce a rendere una corsa insipida come il Tour de Pologne spettacolare, grazie ad un attacco da lontano che manda in tilt Fuglsang, Majka, Kelderman e Yates, mostrando una superiorità schiacciante.
Certo, non partecipa a GT, ma alla domanda "chi è il migliore tra Remco e Tao nelle corse a tappe per quello che hanno fatto in questo 2020?" risponderei il belga senza alcun dubbio.
5-Tao Geoghegan Hart: vince un Giro d'Italia che risulta, considerando tutti i ritiri, di un livello più alto rispetto a quello che mi aspettavo alla vigilia.
6-Wilco Kelderman: Rimango dell'idea che con una tattica migliore da parte della squadra, avrebbe vinto il Giro. Si piazza inoltre in varie corse a tappe più corte.
7-Richie Porte: Vince il TDU, e conquista un podio bellissimo al Tour de France. Lo metto dietro a Wilco, perché nelle restanti corse a tappe, non è sempre presente, anzi spesso è opaco.
8-Jay Hindley: Arriva secondo al Giro, dimostrandosi il più forte in salita.
9-Enric Mas: Solido sia al Tour che alla Vuelta, dove conquista due quinti posti. Ha il merito di fare classifica in 2 GT diversi, l'unico con Roglic.
10-Joao Almeida: Dalla Volta ao Algarve colleziona una serie di buonissimi risultati nelle corse a tappe.
Al Giro conclude 4, ma è in crisi solamente in una tappa, quella dello Stelvio.
Lo preferisco a Carthy principalmente per questo motivo. L'inglese al Delfinato e al Tour è anonimo (come nel resto della stagione, se non al Provence), e alla Vuelta non sono presenti tapponi, dove non sappiamo come sarebbe potuto andare, e se sarebbe stato in grado di difendere il podio.

HM: Carthy.
HM:Ulissi: Vince il giro del Lussemburgo, conclude secondo al TDU, top 5 sia al Polonia che alla Coppi e Bartali, top10 all'UAE Tour, e al Giro è protagonista.
1 pogacar
2 roglic
3 remco
4 hart
5 carapaz
6 porte
7 hindley
8 quintana
9 kelderman
10 carthy
1. Pogacar. Per il ribaltone attuato al Tour
2. Roglic. Per i due GT da podio, dei quali uno vinto.
3. Porte. Gli si vuole bene, e non era scontato quanto fatto
4. Carapaz. Non sfruttato come forse avrebbe meritato, si gioca al meglio la Vuelta
5. Evenepoel. Aveva vinto tutto prima di infortunarsi, e senza quella dannata caduta sarebbe stato molto probabilmente il primo della classifica.
6. Geghegan Hart. Molto bizzarro quanto successo al Giro.
7. Hindley. Exploit al Giro
8. Almeida. Exploit al Giro
9. Kelderman. Primo podio in carriera, finalmente, ma quanta amarezza
10. Mikel Landa. Esperto di quarti posti
Menomale che mi ero messo un avviso perché altrimenti me ne sarei dimenticato Asd .

1) Tadej Pogacar
2) Primoz Roglic
3) Richard Carapaz
4) Remco Evenepoel
5) Tao Geoghegan Hart
6) Wilco Kelderman
7) Richie Porte
8) Jai Hindley
9) Enric Mas
10) Hugh Carthy

Appena riesco motivo.
Mi son dimenticato ma avrei cambiato poco o niente rispetto alle scelte più ricorrenti (ad es. avrei messo Remco 3° e Porte davanti a Tao).

1) Pogacar
2) Roglic
3) Remco
4) Carapaz
5) Porte
6) Tao
7) Kelderman
8) Hindley
9) Mas
10) Almeida
(15-11-2020, 08:47 PM)samuxsafe Ha scritto: [ -> ]Menomale che mi ero messo un avviso perché altrimenti me ne sarei dimenticato Asd .

1) Tadej Pogacar
2) Primoz Roglic
3) Richard Carapaz
4) Remco Evenepoel
5) Tao Geoghegan Hart
6) Wilco Kelderman
7) Richie Porte
8) Jai Hindley
9) Enric Mas
10) Hugh Carthy

Appena riesco motivo.

1) Tadej Pogacar: ha ribaltato il Tour con una grandissima cronometro finale ottenendo anche 3 tappe e la maglia a pois, già questo basterebbe per metterlo in prima posizione. Volendo aggiungere qualcosa per completare possiamo dire che fa molto bene anche le brevi corse a tappe dato che domina la Valenciana a febbraio e si piazza anche all'UAE e al Delfinato.

2) Primoz Roglic: perde il Tour contro il suo fenomenale connazionale, ma si riscatta vincendo la Vuelta (con 4 tappe!) nonostante un bel po' di stanchezza accumulata dopo una stagione super. Inoltre all'Ain ha traumatizzato Bernal mentre al Delfinato solo un ritiro precauzionale dopo una caduta si frappone fra lui e l'ennesima generale vinta.

3) Richard Carapaz: la Ineos sembra fare di tutto per penalizzarlo, prima dirottandolo al Tour con una condizione ancora deficitaria e poi portando in Spagna una squadra inadeguata a supportare le sue ambizioni di vittoria. Lui invece fa il possibile e si deve accontentare di un secondo posto dietro Roglic (comunque molto onorevole) non senza qualche rammarico.

4) Remco Evenepoel: prima della brutta caduta giù dal Sormano ha dominato tutte le brevi corse a tappe a cui ha partecipato e al Giro sarebbe stato in lotta per la vittoria finale. Poi il come ha vinto in Polonia, demolendo Fuglsang e Yates, meriterebbe qualche pagina di elogi.

5) Tao Geoghegan Hart: ha vinto il Giro e non è affatto poco. È vero che è un Giro abbastanza povero, però lui è stato solido sia in salita che a cronometro e, grazie anche ad un inedito Dennis, ha meritato la vittoria.
 
6) Wilco Kelderman: si piazza tutto l'anno con continuità e potrebbe finalmente coronare una stagione (e la carriera) con la vittoria del Giro, ma la sua squadra preferisce puntare su un improbabile miracolo a cronometro di Hindley e così il povero Wilco (che anche lui così come Roglic si è ingiustamente preso merda da tutte le parti) deve accontentarsi del terzo posto finale. 
Per me sta davanti a Porte e gli altri che sono saliti sui podi perché ha più continuità nelle brevi corse a tappe.

7) Richie Porte: a lui invece basta un podio per coronare la carriera. Un Tour solido il suo pur soffrendo alcune tappe, con un'ottima cronometro finale mentre Lopez affondava. Vince pure il Down Under che spesso le scorse stagioni gli era sfuggito.

8) Jai Hindley: al Giro sembra leggermente più forte di Tao in salita, ma non abbastanza per staccarlo; a cronometro invece non va proprio e questo lo penalizza troppo. Comunque un secondo posto al Giro gli garantisce sicuramente la presenza in questa top-10.

9) Enric Mas: non ha un podio a differenza di Carthy (podio che ha comunque conquistato due anni fa), però per me vale di più una doppia top-5 essendo stato l'unico oltre Roglic ad aver fatto classifica per due GT in una stagione così.

10) Hugh Carthy: lo premio comunque per un inaspettato podio alla Vuelta.
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