Il Nuovo Ciclismo

Versione completa: Barbara Pedrotti
Al momento stai visualizzando i contenuti in una versione ridotta. Visualizza la versione completa e formattata.
Barbara Pedrotti

[Immagine: 2_0038921_1_thumb2.jpg]
Roberto Bettini - www.bettiniphoto.net

Barbara Pedrotti nasce a Rovereto, in Trentino, il 19 maggio del 1982 sotto il segno del toro, ascendente scorpione.

Curiosa del mondo ha scelto per sé gli studi linguistici al liceo e il corso di mediazione linguistica per le imprese e il turismo all’Università di Lettere di Trento. Intanto, un po’ sul serio un po’ per gioco inizia a fare le prime sfilate di moda e vince le selezioni regionali per “Miss Italia” che però deve abbandonare perché 16 anni sono ancora troppo pochi.

Il 2004 è un anno importante per Barbara, frequenta l’Accademia di recitazione prendendo lezioni di dizione mentre in estate va all’isola d’Elba a trovare Teo Mammuccari per le selezioni di “Veline”.

Nel 2005 piccole pièces e un ruolo da co-protagonista in uno spettacolo teatrale che la porta a spasso per l’Italia al fianco di Giuditta Saltarini, Barbara Chiappini e Fabio Testi: una grande scuola e un'esperienza meravigliosa.

Dal teatro alla TV, prima serata su Rai2 con Corrado Tedeschi in “Vivere da Campione” e i primi programmi tutti suoi per il canale Sky Trentino TV con format dedicati alla cultura, alla promozione e allo sport. Già, sport: questo è il mondo che più piace a Barbara. Iniziano per lei le esperienze che la portano a condurre eventi sportivi di varie discipline via via sempre più prestigiosi: atletica, sci, tennis, automobilismo, pallavolo, arrampicata, ciclismo.... che onore dare voce alle gesta dei grandi campioni, imparando a soffrire delle loro sconfitte ma soprattutto a gioire dei loro trionfi, trait d’union tra il mondo degli eroi dello sport e il loro pubblico, gli ammiratori, gli appassionati.

Da qui l’incontro e il sodalizio con il gruppo Rizzoli - Corriere della Sera patron di manifestazioni tra cui la Milano - SanRemo e il Giro d’Italia, nonché editore della Gazzetta dello Sport. Con RCS Barbara ha la possibilità di raccontare le gesta dei migliori atleti del mondo impegnati in alcune tra le più prestigiose competizioni al mondo diventando la prima speaker donna della storia del ciclismo su strada.

Dinamismo, competenza e stile le riconoscono un meritato credito che le offre la possibilità di lavorare anche negli Stati Uniti, a San Diego con il ciclismo e a Miami con la MMA, una nuova disciplina tra sport e spettacolo a cui Barbara presterà la voce: staremo a vedere, siamo solo all’inizio...

E come direbbe Barbara: “buona giornata, buono sport e buona Vita a tutti!”

(tratto da www.barbarapedrotti.it)
Barbara Pedrotti:"Ero in Australia grazie ad una mia idea e ai miei sponsor"
In occasione del Party A & J e della finale di Miss Ciclismo, Barbara Pedrotti ha tenuto a precisarci alcuni dettagli della sua trasferta australiana che ha fatto tanto discutere all’interno del mondo del ciclismo.

La speaker trentina, in maniera educata, ma ferma, ha tenuto a farci sapere che la trasferta australiana non è stata a carico della Federazione, ma che tutte le spese sono state coperte dagli sponsor che lei personalmente ha saputo raccogliere.

Sicuramente ciò corrisponde al vero, del resto su questo punto, non essendo completamente chiaro fino ad oggi, nessuno ha mai espresso certezze, ma solo dubbi al condizionale.

Questo aspetto, rivaluta agli occhi del ciclismo la speaker trentina che passa da “scroccona” a videomaker indipendente.

Barbara Pedrotti ci ha tenuto a specificare che quella dei video del “dietro le quinte”, non è stata un’idea della Federazione, convenendo sul fatto se così fosse stato la Federazione avrebbe dovuto aprire un apposito bando.

“Questa è stata una mia idea che è subito piaciuta alla Federazione, alla quale non è costato nulla realizzarla”. La speaker di Rovereto è concorde con noi riguardo alla qualità dei filmati:”Quello che ci interessava era di riuscire a fare vedere le cose che una persona normale non può vedere, lo so che la qualità non era elevata, del resto le riprese venivano effettuate mediante un telefonino, e ai montaggi provvedevo io stessa nei pochi momenti liberi, ovviamente, se avessimo portato una troupe composta da un cameraman, un regista e un montatore la qualità sarebbe stata superiore, ma i costi sarebbero lievitati e poi non era questo ciò che ci interessava fare”.

Il pensiero di Barbara Pedrotti è estremamente chiaro, del resto, anche nei nostri precedenti articoli, la speaker non era affatto colpevole, infatti l’indice era stato puntato contro la Federazione e non certo contro di lei.

La Federazione, anche dopo il racconto chiarificatore di Barbara Pedrotti, non può che uscirne sconfitta da questa vicenda. Non dimentichiamo che all’interno della struttura Federale c’è un Ufficio Stampa e un Ufficio Marketing. L’idea di Barbara Pedrotti, che ha saputo coinvolgere alcuni sponsor, sarebbe dovuta venire a chi è pagato proprio per avere di queste idee.

Se questa idea, anziché venire a Barbara Pedrotti, fosse venuta a Monica Masini dell’Ufficio Stampa o al Responsabile dell’Ufficio Marketing Bruno Tassi, la Federazione avrebbe avuto due strade davanti a se: la vendita in proprio degli spazi pubblicitari o la cessione, non gratuita e la miglior offerente, dello spazio sul sito federale. In entrambi i casi si sarebbe monetizzata una idea.

Complimenti allora a Barbara Pedrotti, che ha saputo sfruttare una bella idea, e, tanto per cambiare, una tirata d’orecchie alla Federazione, sempre pronta a piangere miseria, ma incapace di avere nuove idee per provare a tirare su qualche quattrino.

ciclismo-online.it
E' sempre bello rivedere la Pedrotti al Giro Wub Wub