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Promossi&Bocciati - 20^ tappa: Nibali padrone, Colombia sugli scudi

Le pagelle della 20^ tappa

Le pagelle dopo il tappone - anche se mutilato - delle Tre Cime di Laveredo, che ha visto l'impresa del dominatore di questo Giro d'Italia: Vincenzo Nibali. Ma a gioire sono anche i colombiani, che hanno trovato la giornata perfetta. Mentre ai Lampre, che hanno visto svanire i sogni di podio con Scarponi e anche la top 5 di Niemiec, un po' di amaro in bocca è certamente rimasto.




Vincenzo Nibali (Astana) upupupupup
Siamo di fronte al vero padrone del Giro, con una vittoria che lo ha consacrato definitivamente nell'olimpo dei corridori per le grandi corse a tappe. Un campione vincente e vincitore, ma anche generoso: lo Jafferau lasciato a Santambrogio, l'aiuto dato a Kangert in diverse occasioni (anche il primo attacco, quest'oggi, è stato scoccato in funzione dell'estone). E' lui la vera immagine del ciclismo. E adesso via verso il Mondiale, con un pensiero però già rivolto ad una maglia gialla sui Campi Elisi che chiuderebbe la tripletta dei GT.

Colombia upupupupup
Rigoberto Uran conquista il secondo gradino del podio, Carlos Betancur - dopo una tappa molto travagliata - top 5 e maglia bianca. E il Team Colombia si mette in luce con il 2° posto di Duarte, miglior piazzamento a questo Giro, e il 9° dell'altro capitano Atapuma. Il ministro dello Sport colombiano Andres Botero non poteva scegliere giornata migliore per essere al seguito della carovana rosa.

Fabio Aru (Astana) upup-tupupup
Alla prima stagione da professionista, il giovane gregario dell'Astana sfodera una prestazione scintillante: arrivare 5°, davanti a "santoni" del calibro di Pellizotti, Scarponi, Evans, su di una salita come le Tre Cime di Laveredo, e per di più alla ventesima tappa del suo primo Grande Giro... beh, non è cosa da pochi. Considerando poi che fin dal Giro del Trentino aveva la gamba bella calda. Predestinato.

Damiano Caruso (Cannondale) upup-tupupup
Arrivato al Giro all'ultimo momento al posto di Basso, per buona parte della corsa rosa riesce anche a tener classifica. Dopo l'ottima cronoscalata, fa lavorare la squadra fin dall'approccio al Tre Croci e poi chiude con un buonissimo 8° posto su di una salita tosta - per lui poi che non è scalatore pure - come quella delle Tre Cime di Laveredo. Corsi e ricorsi storici: l'ultimo corridore chiamato all'ultimo momento da Amadio, nel 2010, fu Vincenzo Nibali, in sostituzione di Pellizotti. Speriamo che sia di buon auspicio...





Cadel Evans (BMC) downdown-tdowndowndown
Il colombiano Rigoberto Uran gli scippa abbastanza facilmente la seconda piazza, staccandolo poco dopo l'attacco di Nibali; Evans però riesce comunque a difendere a denti stretti il podio dall'attacco - nemmeno troppo convinto - di Michele Scarponi, coadiuvato dal compagno Niemiec. Ma quanta fatica...


Lampre-Merida downdown-tdowndowndown
Il voto negativo, più che per la prestazione, va alla giornata: niente podio con Scarponi, niente top 5 per Niemiec (scavalcato da Betancur per neanche 20 secondi). E niente vittoria di tappa. Non una giornata memorabile per la squadra di Saronni, che - alla fine dei conti - rimane però sempre migliore rispetto alla frazione conclusiva dello scorso anno...

Mauro Santambrogio (Vini Fantini) downdowndowndowndown
Altra giornata no per Santambrogio: già in difficoltà sul Passo delle Tre Croci, con Rabottini che cerca di recuperarlo in tutti i modi, cede definitivamente sulle rampe delle Tre Cime di Laveredo, giungendo 27° a quasi 3 minuti da Nibali. Perde ancora un posto nella generale (adesso è 9°, superato pure da Intxausti), ma almeno la top 10 è salva.

Samuel Sanchez (Euskaltel) downdowndowndowndown
Arrivato da una bella cronoscalata, decide di far tirare la squadra per quasi 200 km di tappa. La gamba sembrerebbe ci sia: tutti, a questo punto, si aspettano un suo attacco, o dalla media distanza o addirittura proprio nei km conclusivi. E invece nulla: lo si vede solo aggirarsi nelle retrovie già sul Passo delle Tre Croci, per poi alzare definitivamente bandiera bianca sulle Tre Cime. Chiude 21°, a poco più di 2 minuti da Nibali, perdendo pure due posizioni in classifica - e di conseguenza la top 10 - a favore di Pozzovivo e Pellizotti.

Gilberto Cominetti
aka SarriTheBest