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Versione completa: Giro d'Italia, zampata di Philippe Gilbert al Monte Berico. Secondo Contador, Aru paga 14 secondi
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Giro d'Italia, zampata di Philippe Gilbert al Santuario di Monte Berico. Secondo Contador, Fabio Aru paga 14 secondi alla maglia rosa

Phil Gilbert a braccia alzate sul traguardo del Santuario di Monte Berico
Phil Gilbert a braccia alzate sul traguardo del Santuario di Monte Berico

Il belga Philippe Gilbert (BMC Racing Team) si è aggiudicato quest'oggi il traguardo del Santuario di Monte Berico, situato al termine di una rampa da un chilometro ideale per le caratteristiche dell'ex-iridato pluri-vincitore di Amstel Gold Race e Freccia Vallone. Uno scatto secco e devastante ai 300 metri dal traguardo che ha tolto ogni speranza a Tanel Kangert (Astana), fuoriscito dal gruppo nelle fasi finali in cerca di gloria, e ha creato il vuoto alle sue spalle: tre i secondi che lo dividono con l'argento di giornata, la maglia rosa di Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), che segue un drappello di corridori formato da Diego Ulissi (Lampre-Merida), grande gamba ma anche grande sfortuna nel forare nel momento meno opportuno (a Castelnuovo, proprio quando si è infiammata la corsa), Simon Geschke (Giant-Alpecin), Enrico Battaglin (Bardiani-CSF) e Paolo Tiralongo (Astana). A 6 secondi una decina di corridori appaiati comprendenti uomini di classifica come Landa, Porte ed Uran, mentre solo 26° è giunto Fabio Aru (Astana).

Tappa resa difficile dal finale nervoso e battuta da vento e pioggia che hanno inasprito la giornata: cadute e frazionamenti hanno costretto in tanti alle rincorse, e ai -15 dall'arrivo nel gruppo di testa si contavano non più di 25 corridori. Chi ha sofferto maggiormente questa situazione è stato, oggi come ieri, il sardo Fabio Aru (Astana): una cattiva alimentazione, a suo dire, lo ha costretto a perdere il duello con il diretto rivale Alberto Contador (Tinkoff-Saxo), sia nei pressi del GPM di Crosara, a una trentina di chilometri dal traguardo, che sull'arrivo di Monte Berico. Alla fine, abbuono compreso, pagherà ben 14 secondi alla maglia rosa; ma anche nei confronti di Richie Porte (Team Sky) e di un Rigoberto Uran (Etixx-Quick Step) in ripresa ha dovuto cedere qualche secondo: 5, per l'esattezza. Una due giorni di maltempo che ha messo in dubbio le sue reali possibilità di vittoria, smussando quelle sicurezze che una squadra forte - ma oggi disunita - come l'Astana era riuscita a costruirgli attorno. E la cronometro di Valdobbiadene, snodo cruciale di questo Giro d'Italia, si avvicina...



a cura di Gilberto Cominetti