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Giro d'Italia, controlli alle bici: cinque verifiche, tra cui Gilbert e Contador
Per la seconda volta in questo Giro d'Italia sono arrivati gli ispettori incaricati di scoprire la presenza di eventuali motorini o aggeggi vari nelle biciclette. Il comunicato Uci informava che sarebbero state controllate le biciclette del vincitore e quelle di altri quattro atleti sorteggiati.
Quindi Gilbert al quale hanno fatto compagnia tra gli altri, due dei grandi protagonisti della tappa, vale a dire Alberto Contador e Ryder Hesjedal. Gli altri due controllati sono stati Rinaldo Nocentini e Keny Ellissonde.

tuttobiciweb.it
Nessun motorino dunque.
O bisogna aspettare dei mesi per il referto?
Guarda caso è venuto fuori Hesjedal: dev'essere stato un sorteggio limpidissimo... Asd
Sorteggio per modo di dire, è chiaro...
Hesjedal col famoso motorino alla Vuelta che faceva muovere solo la ruota posteriore, ma non i pedali. Sgrat
Che strano che sono venuti fuori Contador e Hesjedal, che, oltre ad essere i protagonisti di ieri, sono quelli che storicamente più accusati di avere il motorino.

Ci fosse stato Cancellara di sicuro sarebbe stato "sorteggiato" anche lui.
Contador era d'obbligo perché ha la maglia rosa. Sese Così come Gilbert, vincitore di tappa.
Da quanto ho capito non è come nel controllo anti-doping, quindi di obbligatorio c'era solo il vincitore di tappa, Contador è stato "sorteggiato"...
[fon‌t=Georgia, serif]CONTADOR: ECCO COME L'UCI CONTROLLA LA SUA BICI PER CERCARE IL "MOTORINO"[/font]

[fon‌t=Georgia, serif]C’è davvero un motorino nella bici di Alberto Contador? E’ davvero così folle un ciclistico professionista di altissimo livello come lui da rischiare carriera e faccia infilando un motore nel telaio o nelle ruote o non sappiamo dove per staccare gli avversari?[/font]
[fon‌t=Georgia, serif]Noi continuiamo a pensare di no. Secondo l’Uci, invece, assolutamente sì. Non a caso nel rapporto della Commissione Indipendente per la Riforma del Ciclismo (CIRC)all’argomento è dedicato un capitoletto molto allarmante.[/font]
[fon‌t=Georgia, serif]«The Commission was told of varying efforts to cheat the technical rules, including using motors in frames. This particular issue was taken seriously, especially by top riders, and was not dismissed as being isolated. Other forms of cheating were explained, relating to frames construction, saddle specifications, and the wearing of illegal clothing and apparel. One interviewee alleged that another had heated a cycling track to elicit an advantage to the home team, by enabling them to use more advantageous tyres».[/font]
[fon‌t=Georgia, serif]Insomma, serie evidenze che qualcuno usi le bici a motore che derivano da testimonianze precise e dettagliate. Eppure, fino ad oggi, nessun atleta (professionista o no) è mai stato beccato con le mani nel sacco.[/font]
[fon‌t=Georgia, serif]Sui motorini abbiamo letto decine di articoli. Il succo è che la tecnologia è così sofisticata (e costosa, si parla di decine di migliaia di euro a bici) che solo controlli sofisticatissimi possono smascherarla: dagli scanner alle Tac alla rilevazione di frequenze radio. Questo dovrebbe fare l’Unione Ciclistica Internazionale per essere al passo con chi bara.[/font]
[fon‌t=Georgia, serif]Lo fa veramente l’organismo presieduto da Brian Cookson? Beh, guardate il video che vi proponiamo. Sei ispettori Uci sono piombati a Verbania per un controllo a sorpresa sulle bici del Giro d’Italia, controllo annunciato tre chilometri prima del traguardo. Obbiettivo principale dei controlli la bici di Alberto Contador (la Specialized Tarmac col numero 201) “sigillata” subito dopo il traguardo e portata per un controllo “sofisticatissimo” in una tenda il cui accesso è interdetto a tutti tranne che agli ispettori dell’Uci. I controlli Uci sono blindati e segretissimi perché, spiegano da Aigle, la federazione internazionale non vuole rivelare come cerca i motorini per non dare vantaggi ai bari.[/font]
[fon‌t=Georgia, serif]Beh, il video evidenza i segreti dei controlli Uci. Al posto degli scanner ci sono un martello e una chiave inglese. E a controllare un ispettore distratto che nemmeno fa lo sforzo di piegarsi per dare un’occhiata ai tubi. Se c’è un modo di NON TROVARE un motorino è quello utilizzato dagli ispettori Uci a Verbania.[/font]
[fon‌t=Georgia, serif][/font]
[fon‌t=Georgia, serif]blog.cyclingpro.it[/font]
Non posso vedere il video, ma la sensazione che fosse un qualcosa più di facciata che di sostanza (del tipo: "vedete, qualcosa si fa") c'è sempre stata Sese
sì perché mo si portano la TAC dietro ogni giorno di ogni tappa.