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Sergueï Soukhoroutchenkov - Versione stampabile

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Sergueï Soukhoroutchenkov - Luciano Pagliarini - 29-09-2019

Aka il corridore che, più di tutti, deve farci riflettere sul metodo con cui analizziamo la carriera di un atleta.

Quando vinci, e vinci tanto, è importante solo il nome della gara che vinci o anche il modo in cui vinci, il percorso su cui vinci e i nomi di quelli che batti?

Il web è pieno di gente per cui conta solo il World Tour, basta leggere i commenti qua e là su VdP che, secondo alcune menti illuminate, dovrebbe lasciare cross e mtb.

I numeri, però, uno se li ha li fa ovunque. Non è il contesto il limite, è la comprensione del contesto di taluni spettatori a essere limitata.

Soukhoroutchenkov ha vinto un'Olimpiade riservata ai dilettanti, che non erano gli attuali U23, e manco gli attuali U23+corridori delle continental, quanto più una dimensione quasi parallela del professionismo, attaccando dopo 30 km con altri due corridori, staccandoli ai -37 e andando al traguardo rifilando distacchi abissali a tutti.

Ordine d'arrivo della gara in questione: http://www.museociclismo.it/content/corse/corsa/34548-Olympic-Games-Road-Race---Moscow/edizioni/16/34565.html

Un trionfo del genere può valer meno di, ad esempio, una Sanremo di Demare?


RE: Sergueï Soukhoroutchenkov - Luciano Pagliarini - 04-12-2019

Vi linko un racconto da leggere assolutamente dell'amico Vivian Ghianni: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=152163506189955&id=108567833882856