Ciclismo femminile 2020 - Versione stampabile +- Il Nuovo Ciclismo (https://www.ilnuovociclismo.com/forum) +-- Forum: Altre Categorie (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-Altre-Categorie) +--- Forum: Ciclismo Femminile (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-Ciclismo-Femminile) +--- Discussione: Ciclismo femminile 2020 (/Thread-Ciclismo-femminile-2020) |
RE: Ciclismo femminile 2020 - Manuel The Volder - 01-08-2020 Garcia Canellas un po' arrivata, mi sa che la prendono in tempi abbastanza celeri. Il GPS è sbagliato. RE: Ciclismo femminile 2020 - Italbici - 01-08-2020 Si meno di 1 minuto e 40 RE: Ciclismo femminile 2020 - Luciano Pagliarini - 01-08-2020 Tra GPS e inquadrature stanno combinando un disastro. RE: Ciclismo femminile 2020 - Italbici - 01-08-2020 Mamma mia veramente RE: Ciclismo femminile 2020 - Luciano Pagliarini - 01-08-2020 Annemiek gioca con le altre. Vi do cinque minuti e poi vi vengo a prendere in dieci chilometri. RE: Ciclismo femminile 2020 - Luciano Pagliarini - 01-08-2020 Comunque prestazione meravigliosa di Mavi Garcia. RE: Ciclismo femminile 2020 - Gerro - 01-08-2020 Vista dal vivo, van vleuten davvero strepitosa RE: Ciclismo femminile 2020 - winter - 01-08-2020 Perdonate la mia ignoranza Perché è esplosa così tardi? RE: Ciclismo femminile 2020 - Luciano Pagliarini - 01-08-2020 E' arrivata proprio tardi al ciclismo. Poi diciamo che è molto più avanti delle colleghe sul lato della preparazione. RE: Ciclismo femminile 2020 - winter - 01-08-2020 Si ho visto Allenamenti quasi maschili RE: Ciclismo femminile 2020 - Morris - 02-08-2020 Ha iniziato il ciclismo praticamente in coincidenza con la Laurea in Scienze Animali, a 24 anni. Prima praticava equitazione e quel calcio, come sovente si riscontra nei paesi del Benelux. È, anche lei, una perfetta testimonial di quella multidisciplinarità che in Italia gli operatori di ciclismo, dirigenti e purtroppo anche troppissimi tecnici, considerano un danno (quando in realtà, e lo sostengo da 30 anni, è il contrario). Di fatto le esperienze vere nel grande ciclismo, Annemiek, le ha iniziate con l’amica Marianne Vos verso i 28 anni, ed ha subito evidenziato un aspetto che i preparatori del ciclismo maschile considerano peccaminoso: ovvero misure antropometriche non da ciclismo. La Van Vleuten, infatti, con un’altezza di 1,68 metri ed un peso di 62-.63 kg, per l’ortodossia dei santoni che imperano nel ciclismo, era da considerarsi “ciccia” e, al massimo, passista. Poco importava se i suoi dorsali, erano un po’ come quelli di Bugno: formidabili. E poco importa, per i soliti noti, se le ragazze, grazie al ciclo mestruale, mostrano tutta un’altra dimensione negli sport di resistenza, nonché una minor propensione verso quella agilità che, un tempo, era “la salvezza della gamba”, mentre oggi, con l’ingresso del tecsano, del suo modellatore di servizio e di tutto quanto il corredo elettromagnetico, è diventata una specie di inno alla “devianza”, più o meno costretta. E così, Annemiek, seguendo la strada delle sue doti e dei suoi distingui, ha continuato, diventando via via l’atleta che possiamo ammirare, ed una delle migliori campionesse della storia. Una che si fa apprezzare per un’evidenza enorme, rarissima anche ogni sesso, ovvero quella di pedalare anche in salita con una durezza in grado di piegare le gambe a…….diversi colleghi maschi del team, che solo a nominarlo, ti viene spontaneo palparti gli zebedei. Annemiek pedala grazie alla spinta di dorsali leggendari, proprio quelli che l’han vista aiutare il miracolo del dopo Rio e divenire enormi sul piano interpretativo nelle sue condotte di gara. Ieri è stata mostruosa, eccelsa, leggendaria. Mi ha strappato le lacrime dell’ammirazione e poi, vivaddio, un po’ di nostalgia verso quei tempi ove in qualche angolo c’ero anch’io. Tempi che ho rivisto vicini in Nadia Zuccherelli, una ex ciclista dei miei lustri, ed ex del mio sodalizio d’atletica leggera, oggi massaggiatrice di vertice mondiale in ogni senso. Era lei, la bionda che curava il dopo corsa di Annemiek. Si, lei, quella ragazza sempre sorridente che abita a 15 chilometri da casa mia e che non vedevo da oltre quindici anni. RE: Ciclismo femminile 2020 - Luciano Pagliarini - 27-08-2020 Che gara che sta venendo fuori a Plouay tra le donne. RE: Ciclismo femminile 2020 - Italbici - 27-08-2020 Longo Borghini ottima condizione RE: Ciclismo femminile 2020 - kekko46 - 27-08-2020 Ieri il più forte non riceveva nessun cambio, oggi la più forte viene portata addirittura in carrozza RE: Ciclismo femminile 2020 - Luciano Pagliarini - 27-08-2020 ELB sta facendo una gara magnifica. Ha una gamba senza senso. RE: Ciclismo femminile 2020 - kekko46 - 27-08-2020 Peccato era in grande condizione , però se ti porti annemik per un giro e mezzo a ruota ... RE: Ciclismo femminile 2020 - Luciano Pagliarini - 27-08-2020 Sono rimasto di sasso. Longo Borghini meritava una vittoria di peso dopo tanto. Purtroppo per lei, nello sprint, è venuta fuori anche la maggio freddezza e abitudine a giocarsi successi importanti di AVV. Comunque gara bellissima. RE: Ciclismo femminile 2020 - Italbici - 27-08-2020 E che doveva fare dietro l'Olanda ne aveva altre 5, lei era sola lenta allo sprint( tra altro ottimo sprint oggi secondo me) e dietro le sue compagne erano senza gambe RE: Ciclismo femminile 2020 - Lambohbk - 27-08-2020 Ultimi 35 km veramente molto avvincenti. Gran peccato per Elisa, sembrava avere le gambe per farcela RE: Ciclismo femminile 2020 - kekko46 - 27-08-2020 (27-08-2020, 03:58 PM)Italbici Ha scritto: E che doveva fare dietro l'Olanda ne aveva altre 5, lei era sola lenta allo sprint( tra altro ottimo sprint oggi secondo me) e dietro le sue compagne erano senza gambe Beh le olandesi a parte annemik , nessuno aveva le gambe , Posso capire che insisti nell'azione però dopo un po' le chiedi di girare anche lei o ti fermi, di certo non ti porto in carrozza al traguardo . Tanto anche se fossero state riprese dal gruppo le più forti rimanevano sempre le 3 che sono arrivate per prime al traguardo. Poi ovviamente con il rientro dell'altra olandese il canovaccio tattico era segnato . Ho il sospetto che abbia preferito puntare alla medaglia piuttosto che alla vittoria. |