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Top 100 atleti - jwill - 27-12-2020 Condivido con voi una classifica che mi sono divertito a fare in questi giorni. Ovvero una selezione dei migliori 100 atleti (uomini) della storia dello sport. Ne ho selezionato poi ulteriori 200 che compaiono nel post seguente. Nella selezione ho tenuto conto sia del valore dell'atleta che dell'importanza del suo sport. Ovviamente non ho la pretesa di aver stilato una classifica infallibile, ma è piuttosto un metodo simpatico per scoprire o riscoprire tanti atleti del passato. Sono convinto che molti di voi (a parte OldGibi) non abbiano mai visto la maggior parte dei selezionati. Ho cercato di essere imparziale, ma essendo l'Italia la seconda nazione più rappresentata (con 7 atleti) dopo gli Stati Uniti probabilmente non ci sono riuscito, oppure più semplicemente sono andato a pescare i nomi da sport che da noi hanno un seguito maggiore. BIKILA ABEBE ETIOPIA ATLETICA LEGGERA BOLT USAIN GIAMAICA ATLETICA LEGGERA BUBKA SERGEI UNIONE SOVIETICA ATLETICA LEGGERA EWRY RAY USA ATLETICA LEGGERA GEBSELASSIE HAILE ETIOPIA ATLETICA LEGGERA JOHNSON MICHAEL USA ATLETICA LEGGERA LEWIS CARL USA ATLETICA LEGGERA MOSES EDWIN USA ATLETICA LEGGERA NURMI PAAVO FINLANDIA ATLETICA LEGGERA OERTER AL USA ATLETICA LEGGERA OWENS JESSE USA ATLETICA LEGGERA THORPE JIM USA ATLETICA LEGGERA/FOOTBALL AMERICANO VIREN LASSE FINLANDIA ATLETICA LEGGERA ZATOPEK EMIL CECOSLOVACCHIA ATLETICA LEGGERA FANGIO JUAN MANUEL ARGENTINA AUTOMOBILISMO HAMILTON LEWIS REGNO UNITO AUTOMOBILISMO SCHUMACHER MICHAEL GERMANIA AUTOMOBILISMO SENNA AYRTON BRASILE AUTOMOBILISMO MAYS WILLIE USA BASEBALL RUTH BABE USA BASEBALL BIRD LARRY USA BASKET BRYANT KOBE USA BASKET CHAMBERLAIN WILT USA BASKET JABBAR KAREEM ABDUL USA BASKET JAMES LEBRON USA BASKET JOHNSON EARVIN MAGIC USA BASKET JORDAN MICHAEL USA BASKET RUSSELL BILL USA BASKET BJORNDALEN OLE EINAR NORVEGIA BIATHLON BECKENBAUER FRANZ GERMANIA OVEST CALCIO CRUJIFF JOHAN PAESI BASSI CALCIO DI STEFANO ALFREDO ARGENTINA CALCIO MARADONA DIEGO ARMANDO ARGENTINA CALCIO MESSI LIONEL ARGENTINA CALCIO PELE' BRASILE CALCIO PLATINI MICHEL FRANCIA CALCIO PUSKAS FERENC UNGHERIA CALCIO RONALDO BRASILE CALCIO RONALDO CRISTIANO PORTOGALLO CALCIO FREDRIKSSON GERT SVEZIA CANOA REDGRAVE STEVE REGNO UNITO CANOTTAGGIO ANQUETIL JACQUES FRANCIA CICLISMO BINDA ALFREDO ITALIA CICLISMO COPPI FAUSTO ITALIA CICLISMO HINAULT BERNARD FRANCIA CICLISMO INDURAIN MIGUEL SPAGNA CICLISMO MERCKX EDDY BELGIO CICLISMO VAN LOOY RIK BELGIO CICLISMO BRADMAN DONALD AUSTRALIA CRICKET BROWN JIM USA FOOTBALL AMERICANO MONTANA JOE USA FOOTBALL AMERICANO ANDRIANOV NIKOLAJ UNIONE SOVIETICA GINNASTICA ARTISTICA KATO SAWAO GIAPPONE GINNASTICA ARTISTICA SACHLIN BORIS UNIONE SOVIETICA GINNASTICA ARTISTICA NICKLAUS JACK USA GOLF WOODS TIGER USA GOLF GRETZKY WAYNE CANADA HOCKEY SU GHIACCIO HOWE GORDIE CANADA HOCKEY SU GHIACCIO CHAND DHYAN INDIA HOCKEY 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FONDO HACKL GEORGE GERMANIA SLITTINO BORG BJORN SVEZIA TENNIS DJOKOVIC NOVAK SERBIA TENNIS FEDERER ROGER SVIZZERA TENNIS LAVER ROD AUSTRALIA TENNIS McENROE JOHN USA TENNIS NADAL RAFAEL USA TENNIS SCHUMANN RALF GERMANIA TIRO A SEGNO DIBIASI KLAUS ITALIA TUFFI LOUGANIS GREG USA TUFFI ELVSTROEM PAUL DANIMARCA VELA gli ulteriori 200 AOUITA SAID ALGERIA ATLETICA LEGGERA BEKELE KENESISA ETIOPIA ATLETICA LEGGERA BORZOV VALERI UNIONE SOVIETICA ATLETICA LEGGERA BRUMEL VALERI UNIONE SOVIETICA ATLETICA LEGGERA CIERPINSKI WALDEMAR GERMANIA EST ATLETICA LEGGERA COE SEBASTIAN REGNO UNITO ATLETICA LEGGERA EDWARDS JONATHAN REGNO UNITO ATLETICA LEGGERA EL GUERROUJI HICHAM MAROCCO ATLETICA LEGGERA FARAH MO REGNO UNITO ATLETICA LEGGERA FREDERICKS FRANKIE NAMIBIA ATLETICA LEGGERA HAYES BOB USA ATLETICA LEGGERA JUANTORENA ALBERTO CUBA ATLETICA LEGGERA KEMBOI EZEQUIEL KENYA ATLETICA LEGGERA KORZENIOWSKI ROBERT POLONIA ATLETICA LEGGERA MENNEA PIETRO ITALIA ATLETICA LEGGERA SANEEV VIKTOR UNIONE SOVIETICA 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ROBERTSON OSCAR USA BASKET SABONIS ARVYDAS LITUANIA BASKET WEST JERRY USA BASKET FOURCADE MARTIN FRANCIA BIATHLON BAGGIO ROBERTO ITALIA CALCIO BEST GEORGE NORD IRLANDA CALCIO BUFFON GIANLUIGI ITALIA CALCIO CAFU BRASILE CALCIO CHARLTON BOBBY REGNO UNITO CALCIO EUSEBIO PORTOGALLO CALCIO GARRINCHA BRASILE CALCIO MALDINI PAOLO ITALIA CALCIO RONALDINHO BRASILE CALCIO VAN BASTEN MARCO PAESI BASSI CALCIO YASHIN LEV UNIONE SOVIETICA CALCIO ZICO BRASILE CALCIO PATZAIKIN IVAN ROMANIA CANOA ABBAGNALE FRATELLI ITALIA CANOTTAGGIO PINSENT MATTHEW REGNO UNITO CANOTTAGGIO BARTALI GINO ITALIA CICLISMO DE VLAEMINCK ROGER BELGIO CICLISMO FIGNON LAURENT FRANCIA CICLISMO FROOME CHRIS INGHILTERRA CICLISMO GAUL CHARLIE LUSSEMBURGO CICLISMO GIMONDI FELICE ITALIA CICLISMO HOY CHRIS INGHILTERRA CICLISMO KELLY SEAN IRLANDA CICLISMO LEMOND GREG USA CICLISMO MOSER FRANCESCO ITALIA CICLISMO PANTANI MARCO ITALIA CICLISMO VAN STEENBERGEN RIK BELGIO CICLISMO VANDERPOEL MATHIEU PAESI BASSI CICLISMO WIGGINS BRADLEY INGHILTERRA CICLISMO WEHLING ULRICH GERMANIA EST COMBINATA NORDICA KHAN IMRAN PAKISTAN CRICKET TENDULKAR SACHIN INDIA CRICKET DETTORI FRANKIE ITALIA EQUITAZIONE TODD MARK NUOVA ZELANDA EQUITAZIONE BRADY TOM USA FOOTBALL AMERICANO FAVRE BRETT USA FOOTBALL AMERICANO HUTSON DON USA FOOTBALL AMERICANO MANNING PEYTON USA FOOTBALL AMERICANO MARINO DAN USA FOOTBALL AMERICANO MOSS RANDY USA FOOTBALL AMERICANO PAYTON WALTER USA FOOTBALL AMERICANO RICE JERRY USA FOOTBALL AMERICANO SMITH EMMITT USA FOOTBALL AMERICANO UNITAS JOHNNY USA FOOTBALL AMERICANO CHECHI YURI ITALIA GINNASTICA ARTISTICA CUKARIN VIKTOR UNIONE SOVIETICA GINNASTICA ARTISTICA DITJATIN ALEKSANDR UNIONE SOVIETICA GINNASTICA ARTISTICA NAKAYAMA AKINORI GIAPPONE GINNASTICA ARTISTICA NEMOV ALEKSEJ RUSSIA GINNASTICA ARTISTICA ONO TAKASHI GIAPPONE GINNASTICA ARTISTICA SCHERBO VITALJ BIELORUSSIA GINNASTICA ARTISTICA UCHIMURA KOEI GIAPPONE GINNASTICA ARTISTICA HAGEN WALTER USA GOLF HOGAN BEN USA GOLF PALMER ARNOLD USA GOLF PLAYER GARY 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Nel mio piccolo microcosmo NFL oltre ai nomi che hai fatto avrei considerato Lawrence Taylor. RE: Top 100 atleti - OldGibi - 27-12-2020 Ingemar Stenmark, Rod Laver, Ray “Sugar” Robinson, Roberto “Manodipietra” Duran, John Surtees, Puskas Di Stefano Crujiff e Beckembauer, M.J. & LeBron, Lasse Viren, Al Oerter, Edwin Moses, Sergei Bubka, Abebe Bikila e Vittorio “The great” Jwill!! Post impossibile!! I citati non sono una mia “classifica” ma solo nomi che ho letto con piacere e che echeggiano… Campioni spaventosi! Stenmark era incredibile, Crujiff magnifico, Beckembauer “Kaiser Franz”, M.J. LeBron e Moses divinità scese sul pianeta, Bubka fenomenale, Abebe Bikila un vero immenso gigante.
Mi piacerebbe sentire le sensazioni di Morris nel merito! RE: Top 100 atleti - Hiko - 27-12-2020 Complimenti per il coraggio, perché ti sei infilato in un ginepraio mica da ridere ![]() My two cents essendo poco esperto di tantissimi sport citati: - Bartali non può mancare, soprattutto in una classifica fatta da un italiano - Pantani pur essendo uno sport totalmente diverso è sovrapponibile sotto mille aspetti a Tomba, quindi se c'è uno penso ci debba essere anche l'altro - Prost è meno icona di Senna, ma come pilota non credo abbia troppo da invidiargli RE: Top 100 atleti - jwill - 27-12-2020 (27-12-2020, 07:37 PM)Paruzzo Ha scritto: Difficilissimo confrontare sport così diversi (e di cui spesso non conosco neanche molto) ma l'idea è interessante. Dopo questo passaggio farò qualche piccola modifica. Sicuramente L.Tylor lo inserirò nei 300. Mia dimenticanza. Certamente l'attacco ruba l'occho più della difesa ma Taylor credo sia unanimamente il miglior difensore della storia. (27-12-2020, 08:12 PM)OldGibi Ha scritto: Ingemar Stenmark, Rod Laver, Ray “Sugar” Robinson, Roberto “Manodipietra” Duran, John Surtees, Puskas Di Stefano Crujiff e Beckembauer, M.J. & LeBron, Lasse Viren, Al Oerter, Edwin Moses, Sergei Bubka, Abebe Bikila e Vittorio “The great” Jwill!! Mi piace abbia colto il senso del post. Non era tanto fare una classifica quanto un omaggio a tanti fenomeni e suscitare un piacevole ricordo in chi li ha vissuti- L'utimo taglio dai 100 è stato Gustav Thoeni mentre immagino che per una della tua generazione possa essere un oltraggio non trovare tra i nomi quello di Nino Benvenuti RE: Top 100 atleti - jwill - 27-12-2020 (27-12-2020, 08:27 PM)Hiko Ha scritto: Complimenti per il coraggio, perché ti sei infilato in un ginepraio mica da ridere A Bartali e Pantani ci ho pensato ma non volevo essere troppo nazionalista ed inserire troppi ciclisti Pure Prost ci potrebbe stare, è stato uno degli ultimi tagli, ma più che Senna per me potrebbe prendere il posto di Hamilton RE: Top 100 atleti - Morris - 04-02-2021 Un lavoro encomiabile e se lo scopo era quello di ri-emozionare per il ricordo di autentiche leggende, o far conoscere tanti atleti del passato, l’obiettivo è stato raggiunto. Sul resto che dire? È un lavoro soggettivo che cerca di “oggettivare” passioni e simpatie, come è nella logica di ognuno di noi, anche se spesso non lo vogliamo ammettere. Tanto più se si prende in esame, come in questo caso, l’intera matassa dello sport, che è enorme e, sovente, sconosciuta anche se si è addetti ai lavori. Quando 32 anni fa diventai dirigente sportivo, dopo tre lustri in politica (allora crema rispetto alla cacca di oggi), credevo di sapere tantissimo di sport, infatti fui scelto come direttore da un gigantesco sodalizio sportivo, proprio perché era convinzione dei più, non solo personale. Ma una volta sul campo di quel grande Politecnico, mi resi conto che la prima cosa che dovevo fare era imparare a conoscere lo sport pesandolo su diverse bilance, ed approfondire la statistica con la quasi sempre meno ingannevole ricerca empiristica. Ed allora la mia conoscenza orizzontale delle discipline si arricchì, divenendo, oltre alle tante gratificazioni della conoscenza, anche un enorme motivo di soddisfazione personale. Ho scoperto ed approfondito tecnicamente discipline, magari a me non gradevoli, ma gigantesche per presa passionale su centinaia di milioni di persone a livello mondiale, ed ho finalmente imparato a pesare lo sport su due piani: quello economico e quello della diffusione. L’insieme delle due voci, sul dna delle specificità tecnico-agonistiche, ti danno un quadro ben più preciso dell’entità di una disciplina sportiva, rispetto al livello spesso confondente di quegli strilloni mediatici, che da soventi servitori genuflessi del potere economico, osano cospargere i loro semi-editti di valore culturale. L’antropologia dello sport però, va avanti, costruendosi su gole assai più profonde e complesse: ecco perché i tentativi di esportazione delle medesime diffusioni ed entità del calcio, negli USA, han ottenuto risultanze deludenti. Ed ecco perché, un badminton, che costa abbastanza poco e possiede valori tecnici notevoli, in Italia, resta la capocchia di uno spillo, rispetto, ad esempio, l’Indonesia. Ho fatto questi due esempi,ma potrei farne tanti altri. Qualcuno l’ho vissuto in maniera potrei dire completa, cambiando completamente la considerazione che avevo su una disciplina sportiva come nel caso del Tennistavolo, sport tutt’altro che banale, e che annienta numericamente il football americano e il ciclismo agonistico vero, non quello amatoriale. Ora, tornando a questo tuo lavoro, ripeto, encomiabile, devo comunque ribadirne la soggettività, ed anche se non aveva pretese di classifiche, il fatto di presentare un parametro numerico a cornice, può spingere chi legge ad una riflessione magari velleitaria verso l’oggettività. Ed allora, ovviamente opinione personale, su 300 protagonisti, questo elenco presenta delle sproporzioni sulle singole discipline, ed è troppo anglosassone, lato americano. Non è una colpa, per carità, uno ama ciò che vuole, ma non si può pensare di varcare una buona soglia di oggettività, quando nei 300 ci sono 12 giocatori di football americano (sport non olimpico, a cui si potrebbe aggiungere anche Bob Hayes, che è l’unico ad aver vinto due Ori Olimpici nell’Atletica Leggera e un Super Bowl, nonché gioco che tolti gli States, nel resto del mondo raccoglie briciole…). Di converso come possono non considerarsi pochi 22 calciatori (gioco olimpico che esiste dappertutto e coinvolge miliardi di persone), pochissimi 4 rugbisti (che è la vera pallovale anglosassone ed è praticata in tutti i continenti), 4 pallavolisti (sport olimpico di palestra, secondo solo al basket e con versione olimpica notevolissima sulle spiagge di tutti i continenti), 3 pongisti (gioco olimpico con un miliardo circa di praticanti), un giocatore di badminton (altro gioco olimpico, il principale in tutta l’Asia). Poi sui singoli atleti scelti ci possono essere delle preferenze dal lauto sapore dell’oggettività, come l’immissione nei primi 100 dei tennisti Pete Sampras, ed il sempre dimenticato dai giornalisti,ma enorme sportivamente Ken Rosewall. Se poi si dovesse scegliere questi ingressi al posto di altri due tennisti…… i due ad uscire sarebbero Borg e Mc Enroe. Nell’Atletica Leggera non possono non trovare posto, perlomeno fra i 300, Tommy “Jet” Smith e Lee Evans, per i valori tecnici espressi, le vittorie e quell’avversione razziale (da parte di Avery Brundage e “figliocci” ) che ha delimitato la loro carriera. Non erano solo pugno e basco neri, sono stati grandiosi. Inoltre non si può dimenticare fra i 300, una leggenda del giavellotto come Janis Lusis. Così come fra i 300, devono trovar posto, per vittorie ed evoluzione tecnica del crawl, i nuotatori Mike Wenden e Don Schollander. Infine nella boxe un Mike Tyson nei 100 non ci può proprio stare e se lo si inserisce negli altri 200, è solo perché è stato reclamizzato oltre misura dai media per rilanciare un pugilato già in profonda crisi. Mancano invece Archie Moore e Alexis Arguello, che erano davvero due monumenti. RE: Top 100 atleti - Paruzzo - 05-02-2021 Buongiorno Morris, immagino che una qualunque lista di questo tipo non possa avere pretesa di oggettività anche perché, come sottolinei, ognuno di noi segue con più interesse alcuni sport rispetto ad altri. Posso chiederti cosa eleva uno sport ad olimpico o, per meglio dire, uno sport olimpico "vale di più" rispetto ad uno non olimpico? Tralasciando il mio amato football americano (che, tolti gli USA e in parte il Canada, è effettivamente una nicchia minuscola) altri sport come il cricket o il polo, pur non essendo olimpici, penso che abbiano una base di partecipanti molto solida. Ci sono delle logiche sportive per cui questi sport non sono presenti alle Olimpiadi? Grazie mille. RE: Top 100 atleti - Luciano Pagliarini - 05-02-2021 Il primo aggiustamento da fare alla lista è scambiare Kobe Bryant con Gino Bartali. RE: Top 100 atleti - Morris - 06-02-2021 (05-02-2021, 03:39 PM)Paruzzo Ha scritto: Buongiorno Morris, immagino che una qualunque lista di questo tipo non possa avere pretesa di oggettività anche perché, come sottolinei, ognuno di noi segue con più interesse alcuni sport rispetto ad altri. I criteri di scelta degli sport olimpici da parte del CIO, sono cambiati diverse volte nel corso della storia e per evidenziarne essenze e motivazioni, sarebbe necessaria una disamina corposa con forti comparazioni storiche più generali. A monte va detto subito che le modificazioni (potremmo definirne 4 fasi), hanno consentito di allargare non poco il numero delle discipline attorno a quelle sempre presenti alle Olimpiadi, ovvero Atletica Leggera, Nuoto, Ginnastica Artistica, Ciclismo e Scherma per i Giochi estivi, Combinata Nordica, Pattinaggio di Velocità, Pattinaggio di Figura e Hockey su Ghiaccio per quelli invernali. Talune discipline dopo l’ingresso olimpico sono sempre rimaste nei programmi, altre sono state altalenanti, altre ancora, al momento, sono da considerarsi ex olimpiche, ed a tutte queste, vanno aggiunti quegli sport dimostrativi inclusi in molte edizioni dei Giochi, al fine di promuovere discipline non olimpiche, molto popolari nelle nazione ospitanti. Schematicamente e stringatamente. Gli inizi ci portano alla scelta di discipline che richiedevano soprattutto doti atletiche, di forza, forza resistente, grazia, potenza e abilità. L’atletica leggera (con la Ginnastica Artistica a ruota) divenne da subito la “Regina”, perché nel suo seno contemplava quanto di meglio si poteva chiedere ad un atleta, con un summa di specialità, diverse delle quali poi sparite dal programma olimpico. Ad esempio, i salti in alto, lungo e triplo con stacco da fermo. Lì si determinò appieno la grandiosità di Ray Ewry che, da ex poliomielitico, inventò una ginnastica tutta sua per sconfiggere quella malattia che, secondo i medici, l’avrebbe privato della possibilità di camminare. Con muscoli simili a quelli di un ciclista, molto allungati, seppe sprigionare potenza esplosiva tale, da compiere prestazioni che resteranno, perlomeno nel lungo, imbattute fino alla cancellazione della prova nel 1938. Naturalmente le prime discipline scelte dal CIO dovevano avere una diffusione intercontinentale e una unità di lettura uguale ovunque. Quest’ultimo aspetto è restato costante per oltre 120 anni di Giochi. Le divisioni interne una disciplina, come ad esempio il Karate, con più Federazioni internazionali (che poi sono quelle che fanno richiesta d’ingresso olimpico da presentare al CIO) in lotta fra loro, ha impedito a questa arte marziale di diventare Olimpica prima di Tokyo 2021. La seconda fase delle scelte del CIO, ci porta ad una selezione esagerata e dispotica sulla base del dilettantismo, coinvolgente tanto le discipline, quanto l’etica dei singoli atleti. In altre parole, uno sport doveva convincere appieno di essere dilettantistico e, soprattutto, gli atleti, controllati 4 anni su 4, potevano essere allontanati ed espulsi anche solo per l’accettazione di premi in danaro o altri con facile traduzione in moneta. Parentesi: trattasi del periodo più vergognoso e, mi si permetta, fesso, della storia dello sport, che ha creato danni pazzeschi allo sport stesso. In questo lasso sono tramontate completamente le possibilità d’ingresso nel programma Olimpico degli sport motoristici, perché agli aspetti originari di una scarna diffusione intercontinentale, ed alla lettura che in quegli sport interveniva quel motore che alterava pesantemente la prestazione umana, s’aggiungeva il sospetto di professionismo in maniera decisamente più evidente. Ne uscirono conclusioni che costruirono, di fatto, la negazione ultra-secolare dai Giochi di queste discipline. Le uniche esperienze, solo a livello dimostrativo, di sport del motore, furono a Parigi 1900 col motociclismo e a Londra 1908 con la motonautica. La terza fase ha dovuto torto-collo prendere atto dell’evoluzione dello sport verso il professionismo, ed il CIO ha evitato di giungere a delle espulsioni che avrebbero impoverito assai i Giochi, la loro presa e la propaganda stessa verso lo sport. Fu scelta una linea non felice ed ipocrita, che prevedeva la partecipazione alle Olimpiadi dei soli dilettanti, facendo passare conseguentemente per dilettantistico, il diretto professionismo di stato dei Paesi real-comunisti e di quelli non allineati, nonché quello camuffato dei Paesi occidentali e/o capitalistici. Faccio un esempio italiano che coinvolge lo sport madre di questo forum: il ciclismo. In Italia per decenni i dilettanti considerati P.O. (Probabili Olimpici) percepivano un assegno mensile che stava sopra la media dei corridori professionisti non capitani e ciò, oltre a modificare come in ogni sport ed in ogni stato il valore dei risultati Olimpici, cambiò profondamente le loro carriere e la loro stessa vita. La quarta fase, quella in atto, partita a segmenti con la Caduta del Muro, ha finalmente accettato il professionismo delimitandone, in alcuni casi, come nel calcio, il limite d’età (partecipano le squadre composte da giocatori di max 23 anni e tre fuoriquota). Sono altresì rimasti alcuni vincoli per l’ingresso ai programmi olimpici degli sport, come ad esempio quello della diffusione in un mix fra numeri complessivi e presenza intercontinentale; oppure quello di discipline in cui l’atleta non viva sul sostegno di strumenti a motore; nonché quella unità nella direzione mondiale della disciplina sportiva, che richiede l’ingresso. Oltre agli sport dimostrativi come ho spiegato sopra, insistono deroghe, non sempre chiare nelle motivazioni reali aldilà di quel danaro, che è sempre più nei pori umani e che è sovente motivo di corruzione fra gli aventi diritto a un voto. Grazie ad una deroga, il Rugby, che nella versione a 15 era stato Olimpico saltuariamente fino al 1924 (grazie soprattutto proprio a Pierre De Coubertin), ed era stato bocciato diverse volte (anche per Roma ’60) e riuscito a rientrare con la versione a 7 (riconosciuta Olimpica nel 2009) per le Olimpiadi di Rio de Janeiro. Ci sarà anche a Tokyo. Naturalmente, ribadisco che il passaggio a sport Olimpico, vive assai sulla effettiva volontà delle singole Federazioni Internazionali. Hai accennato a Cricket e Polo. Bene, sono stati sport olimpici entrambi, quindi si tratterebbe al più di un ritorno. Il Polo è stato presente 5 volte fino a Berlino ’36, mentre il Cricket una sola volta nel ‘900. Il Polo secondo me possibilità di ritorno ne ha. Tra l’altro la stessa Federazione Mondiale si sta muovendo in direzione Olimpica, solo che ad ora la pressione la sta facendo sulla versione su neve per i Giochi Invernali. Dovesse andare in porto questa richiesta, è possibile che si aprano prospettive anche per una prossima Olimpiade estiva. Sul Polo vi è da dire che pur essendo stato lo sport di una parte di casa reale britannica, è ben visto a livello intercontinentale, anche in Paesi non del Commonwealth. Non così il Cricket, praticato in termini numerici notevoli, ma solo nel paesi del Commonwealth e non ha mai mostrato una dirigenza interessata al ritorno Olimpico. Il football americano, infine, è troppo di nicchia anche se questa è importante. Inoltre, i suoi vertici non hanno mai cercato le Olimpiadi. Tra l’altro, in una simile richiesta, sarebbero frenati dal fatto che sulla palla ovale c’è una presenza “ben più mondiale” dettata dal Rugby e dovrebbe poi fare i conti col problema doping, soprattutto ormoni steroidei. Nei componenti del CIO, insiste la convinzione di una scarsa credibilità della politica antidoping in NFL. È vista come la situazione più grave fra gli sport. So bene che è ipocrisia e posso pure convenire che è una lettura opinabilissima, ma di sicuro stante così le cose, il Comitato Olimpico Internazionale, non aprirebbe mai i portoni Olimpici. Ma è pur vero che in NFL non gliene frega un tubo. Ciao! RE: Top 100 atleti - Paruzzo - 06-02-2021 Grazie mille per la risposta! RE: Top 100 atleti - Manuel The Volder - 06-02-2021 A proposito di atleti da top 100 od hall of fame. Negli sport invernali, anzi negli sport della neve, ci sono due discipline che negli ultimi 25 anni hanno sempre avuto ai nastri di partenza delle varie stagioni uno o più atleti che non sfigurerebbero nella lista. Uno è uno sport che per anni ha faticato nel trovare credibilità perchè visto un po' come il fratellino minore dello sci di fondo non chè come un Giochi senza frontiere, credibilità che ha poi guadagnato sul campo negli ultimi 25 anni, ma che la propria federazione sta cercando in tutti i modi di affossare con nuovi cervellotici format a mo, appunto, di Giochi senza Frontiere. Sto parlando ovviamente del Biathlon settore maschile, che in 5 lustri è passata tra la generazione dei Bjorndalen, Fischer e Poirèe, a Svendsen (con l'eterno Bjorndalen trait d'union tra le due generazioni), Fourcade ed infine Johannes Boe. L'altro sport invece è quello che troppi definiscono lo sport dei saltatori scarsi che se la cavano nel fondo, ovvero la nobilissima Combinata Nordica, che ha proposto negli ultimi 25 anni generazioni con Lajunen e Vik, Ackermann, Gottwald e Manninen (un giovane Manninen lottava ad armi pari con Lajunen e Vik), per poi entrare nel decennio degli anni 2010 con l'epopea prima di Lamy Chappuis e il primo Watabe, poi i cinque successi in cdm di Frenzel contro il miglior Watabe prima e un leggendario Johannes Rydzek nel 2016/17, un resiliente Watabe dominatore nel 17/18 e l'esplosione di Jarl Magnus Riiber, il combinatista perfetto. RE: Top 100 atleti - Morris - 12-02-2021 Stamattina mentre alienavo dei documenti word, mi sono accorto di non aver copia-incollato due inserimenti che sono a mio giudizio obbligatori nei 300. Li posto ora. Glenn Davis nell’Atletica Leggera. Glenn detto “Jeep”, ha vinto 3 Ori Olimpici (400hs a Melbourne e 400hs e Staffetta 4x400 a Roma ’60) ed è stato un avveniristico primatista mondiale sia sul giro di pista ad ostacoli che in piano. Ha pagato oltremodo per stile e potenza la tenninsolite. Ma non erano solo quelle le specialità dove eccelleva. Il suo allenatore era Larry Snyder, il medesimo di Jesse Owens. Bene, Snyder ha sempre dichiarato che non avrebbe mai saputo scegliere su chi dei due fosse più forte. Rafer Johnson, Oro a Roma ’60, uno dei più grandi decatleti di tutti i tempi, recentemente scomparso, era il compagno di stanza di Davis alle Olimpiadi romane e Rafer, ha sempre detto che se Glenn avesse scelto il decathlon, al mondo, tutti i più forti, avrebbero gareggiato per il posto d’onore. Persona generosa e di grande carica sociale, Davis, all’indomani di Roma, rifiutò un contratto enorme per fare pubblicità ad una nota marca di sigarette e firmò per molto meno un accordo professionistico nel football. Dichiarò: “Sono un atleta ed il fumo fa male alla salute. Che esempio sarei per i giovani”! Mitsuo Tsukahara nella Ginnastica Artistica. È da inserire nei 300 non tanto per i 5 Ori Olimpici ed i 4 Mondiali, ma per le innovazioni tecniche e relativi movimenti che Tsukahara ha portato agli esercizi al Volteggio e alla uscita dalla Sbarra. In altre parole viove con loro l’attualità della disciplina ed è tuttora mondiale. Lo stesso per il nostro Cassina relativamente alla Sbarra. |