Cronometro a squadre

Niente PogiVinge e percorso meno impegnativo rispetto allo scorso anno, Roglic / Evenepoel più un buon contorno è comunque un bel guardare. 

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Ripresa la fuga di giornata, un po' di tranquillità prima dell'accelerazione per il traguardo volante con abbuoni di Montainville, posto al termine di una rampa di 700 metri con pendenze che toccano la doppia cifra. Se lo aggiudica Jorgenson, davanti a Evenepoel e Bernal. Remco prova a tirar dritto con altri 3 o 4 ma Pedersen e la sua Lidl-Trek fanno buona guardia. Sulla Cote d'Herbeville è bagarre, scatta Bernal, Evenepoel lo raggiunge e rilancia, Roglic risponde, i tre scollinano per poi fermarsi nonostante uno scalpitante Remco. Tutto abbastanza indigesto per molti velocisti che non saranno della partita per la volata finale. 

In contropiede ci prova Turgis, ottiene una quindicina di secondi ma viene ripreso ai meno 2. La Lidl-Trek pilota bene Pedersen ma lo lascia allo scoperto un po' presto, Kooij ha preso la ruota del danese e conferma l'ottimo spunto mostrato a Gran Camino. 

Evenepoel sprizza energia, Bernal c'è (!! Al nostro bar c'è Hiko che offre tartine e spumante classico!) e Roglic sembra sornione, Parigi Nizza probabilmente molto più interessante della Tirreno (ma si sapeva...). 

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Meteo variabile, vento e seconda metà di gara con tratti di asfalto bagnato. 

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Tappa intrigante quella di oggi, oltre 3300 mt. di dislivello. 

Sulla rampa finale potrebbe spuntarla Roglic? O Remco in fuga? 

Tappa che avrebbe potuto concedere qualche emozione in più ma non si sono viste in gruppo gambe particolarmente brillanti. Scaroni (bravo) è l'ultimo superstite della fuga e si rialza ai meno 35, il gruppo affronta con una quarantina di unità la salita del Col du Fut d'Avenas. Lavorano gli uomini di Evenepoel e Roglic ma il ritmo è sostenibile e ci prova Plapp, che prende una decina di secondi. Lo raggiunge poco dopo Buitrago, i due scollinano con una quindicina di secondi. Dietro una caduta coinvolge un Gaudu già poco convincente. 

Quando si spostano gli UAE il gruppo ha diverse incertezze e la coppia di testa aumenta il vantaggio a 40 secondi. Buitrago non concede cambi salvo andarsene quando la salita si fa più arcigna, Plapp sale comunque bene del suo passo. Van Wilder cerca di lanciare Evenepoel, che ci prova ma non riesce a fare la differenza. Arrivo alla spicciolata che dice non poco sulle condizioni dei singoli protagonisti. 

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El Buitre (l'avvoltoio) era il soprannome di Butragueno, eccellente attaccante spagnolo famoso anche per il suo opportunismo. Potrebbe adattarsi bene a Buitrago? 

Non credo ci sia appassionato che non sia contento di rivedere un Bernal abbastanza positivo. Forza Egan!