Il Nuovo Ciclismo
Le pagelle del Tour de France - Versione stampabile

+- Il Nuovo Ciclismo (https://www.ilnuovociclismo.com/forum)
+-- Forum: Archivio (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-Archivio)
+--- Forum: Archivio (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-Archivio--60)
+---- Forum: Stagione 2011 (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-Stagione-2011)
+----- Forum: Tour de France 2011 (https://www.ilnuovociclismo.com/forum/Forum-Tour-de-France-2011)
+----- Discussione: Le pagelle del Tour de France (/Thread-Le-pagelle-del-Tour-de-France)

Pagine: 1 2


il Pagellone del Tour de France - HOTDOG - 24-07-2011

almeno questo è il mio:

EVANS 9: fortissimo a cronometro, in discesa e in salita e bravo a restare sempre nelle prime posizioni evitando le cadute, ha commesso, non lui ma la squadra, solo un piccolo errore lasciando andare via Monfort nella tappa dell'Agnello, ma ci ha pensato lui a rimediare quel giorno
SCHLECK A. 7: con Contador non al top ci si attendeva una vittoria e invece a parte l'impresa verso il Galibier non fa altro e non appare neppure nella stessa condizione di un anno fa
SCHLECK F. 7: merita un voto discretamene alto perchè comunque sale sul podio per la prima volta in un grande Giro e dimostra di andare forte come il fratello ma non fa mai la differenza, se non nel finale di Luz Ardiden dove era marcato meno di altri, e se chiude 3° lo deve soprattutto al vantaggio accumulato nella prima tappa e nella cronosquadre
VOECKLER 7,5: inutile girarci intorno, alla luce di quanto successo negli ultimi 15 anni nel ciclismo i sospetti ci sono e tanti, tralasciando questo il suo Tour sarebbe da 10 se non fosse per l'atteggiamento nel giorno di Saint Flour in cui non ha atteso Flecha e Hoogerland e la condotta scellerata sul Galibier dove ha gettato al vento il podio
CONTADOR 7: resta il corridore più forte al mondo nei grandi Giri, nel momento in cui non è al top della condizione dimostra però il suo maggiore limite vale a dire quello di non essere un grande fondista, non a caso che abbia accusato defaillances nelle tappe di Luz Ardiden e del Galibier, che superavano i 200 km
SANCHEZ S. 8: sicuramente il migliore dopo Evans per quanto riguarda gli uomini di classifica, anche lui ha una giornata nera sul Galibier ma per il resto fa molto meglio rispetto agli Schleck e non sale sul podio solo per via del tempo perso nelle prime due tappe
CUNEGO 7,5: è vero che non ha dato spettacolo ma questo Tour per lui era un test per verificare se era ancora un corridore da corse a tappe e lo ha superato a pieni voti e non va dimenticato che a differenza di altri che hanno preparato solo la Grande Boucle lui ha sfiorato il successo al Giro di Svizzera, da qui può aprirsi una nuova carriera, magari più alla caccia di Giro e Vuelta che non del Tour
BASSO 5: conferma di avere doti di fondo nelle già citate tappe di Luz Ardiden e del Galibier ma per il resto delude mostrando grossi limiti sia in discesa che a cronometro che nelle salite brevi, ha l'attenuante della caduta sull'Etna che ne ha condizionato la preparazione
DANIELSON 7: quarto Tour della Garmin e quarto uomo piazzato nei 10 dopo Vandevelde, Wiggins ed Hesjedal, non fa nulla di particolare ma dimostra una costanza nell'arco delle tre settimane che non gli conoscevamo
PERAUD 7,5: mezzo voto in più dello statunitense perchè era meno atteso a questi livelli pur avendo mostrato il suo talento nelle brevi corse a tappe, non dimentichiamo che pur avendo 34 anni era solo al suo secondo grande Giro
ROLLAND 8: vale la premessa fatta per Voeckler, detto questo senza i minuti persi nelle prime tappe, quando probabilmente non credeva di poter fare classifica, avrebbe lottato anche lui per il podio, in salita non ha mai cedimenti e si permette di sverniciare Contador e Sanchez nel finale dell'Alpe d'Huez e stupisce anche a cronometro
TAARAMAE 7: gli sfugge la maglia bianca ma anche lui dimostra una costanza nell'arco delle tre settimane che non sembrava avere alla luce delle esperienze precedenti
DE WEERT 6,5: anonimo ma migliora il già discreto 18° posto di un anno fa
COPPEL 7: per alcuni è stato un delusione ma non dimentichiamo che è giovane, che è al suo primo grande Giro e che è uno dei tanti che ha sofferto per le cadute, fa ben sperare per il futuro che ha concluso in crescendo
JEANNESSON 7: uno degli altri giovani francesi che si sono distinti, aggiunge alle doti in salita già mostrate a tratti al Giro nel 2009 e nel 2010 anche la regolarità
ZUBELDIA 6: con la Radioshack decimata dalle cadute tocca a lui fare l'uomo di classifica e fa quel che può
VANDEVELDE 6: anonimo ma veniva da cadute in serie e contribuisce al successo della Garmin nella classifica a squadre
HESJEDAL 6,5: parte male, fa il gregario di Hushovd nelle prime tappe ma conclude in crescendo con il 3° posto a Gap e due 10i nelle due tappe alpine, e anche lui è determinante per la classifica a squadre di cui sopra
VELITS 5,5: la Vuelta non è il Tour e lui almeno per il momento difetta delle doti di fondo necessarie per fare alta classifica alla Grande Boucle oppure al Giro, però mostra sprazzi di talento culminati nella bella prova all'Alpe d'Huez
VANENDERT 7,5: mezzo voto in meno per il calo sulle Alpi ma è un altro dei grandissimi protagonisti e ha fatto anche il gregario a Gilbert
DUPONT 6,5: sia pure a un livello non eccelso dimostra che è possibile essere competitivi sia al Giro che al Tour
URAN 6: classico esempio di corridore adatto alle brevi corse a tappe ma non ai grandi Giri, come già gli è accaduto in passato alterna tappe di montagna in cui riesce a rimanere anche con i primissimi come a Plateau de Beille con altre deludenti fino al crollo nella frazione dell'Alpe d'Huez
ROCHE 5: ci prova ma dopo la caduta del Delfinato la condizione non è la stessa di un anno fa
CASAR 7: lui invece va molto più forte di allora, quanto vinse a Saint Jean de Maurienne, ma malgrado questo non riesce a centrare un successo che avrebbe meritato; il voto va esteso a tutta la FDJ, di gran lunga la squadra più combattiva del Tour
KARPETS 4: non tanto per il 28° posto quanto perchè non si è mai visto
MONFORT 6,5: determinante nella vittoria di Andy Schleck, per il resto si vede pochino
THOMAS 7: qualche alto e basso ma anche l'impressione che in un futuro non troppo lontano possa arrivare ai livelli di Wiggins
LEIPHEIMER, GESINK, CHAVANEL, KREUZIGER ng: troppe cadute, il voto è esteso a tutti quelli da Van den Broeck a Vinokourov a Kloeden a Wiggins che hanno dovuto chiudere anzitempo il Tour
ARROYO 4,5: rispetto a Karpets ha l'attenuante di aver corso il Giro
SOERENSEN C. 5: il suo apporto dato a Contador è stato minimo come tutto sommato anche quello di Navarro ed Hernandez, non tanto per via del loro rendimento atletico quanto per le tattiche dell'ammiraglia, e da questo punto di vista la Saxo Bank a parte il madrileno è stata inesistente
GILBERT 7,5: lui invece ha dato spettacolo anche se qualche volta ha ecceduto come è nel suo stile, comprensibilmente cala nella terza settimana
MONCOUTIE' 4,5: getta un'occasione nella tappa di Pau, per il resto sembrava non aver voglia di correre il Tour
SZMYD 6,5: lui il suo apporto dignitoso a Basso l'ha dato, non dimentichiamo che dopo i problemi fisici del Giro non poteva essere al top
MARTIN 6: si salva con la cronometro, lui sostiene di essere anche un uomo di classifica ma forse sarebbe meglio se lasciasse perdere, almeno per quanto riguarda il Tour
FUGLSANG 4,5: terzo grande Giro disputato e terzo fallimento con la sola eccezione della tappa dell'Alpe d'Huez in cui resta vicino ai migliori, anche lui forse farebbe meglio a dedicarsi solo alle corse di una settimana
BOASSON HAGEN 8: soprattutto nella tappa di Pinerolo fa un'azione da grande campione e a Parigi dimostra di essere cresciuto anche come velocista puro
PINEAU 6: di stima per la scomparsa dello zio a pochi giorni dalla fine del Tour, al Giro aveva provato spesso ad andare all'attacco pur non avendo le gambe, qui neanche quello
SANCHEZ L. 5,5: sarebbe da 4 senza la tappa vinta, peraltro regalatagli da Voeckler
DE GENDT 6,5: anche lui paga dazio per le cadute ma nella tappa dell'Alpe d'Huez e nella crono impressiona la sua consistenza
VOIGT 6: a parte il Tourmalet non si vede mai ma ha pur sempre 40 anni
HUSHOVD 9: allo stesso livello di Evans, non ha più l'esplosività per vincere gli sprinter puri ma compensa con un'incredibile forza in salita che gli consente tra l'altro di battere due volte Boasson Hagen negli scontri diretti e di difendere la maglia gialla su terreni insospettabili
HOOGERLAND 7: quantomeno per il coraggio
O'GRADY 7: decisamente il migliore tra i gregari della Leopard
ROJAS 7,5: sempre presente sia nelle volate di gruppo sia in quelle con arrivi impegnativi, Gilbert alla sua età non era così forte
VAN GARDEREN 5: d'accordo che ha fatto il gregario a Cavendish ma come alla Vuelta 2010 si è nuovamente spento con il passare dei giorni, anche lui sembra più adatto alle brevi corse a tappe che ai grandi Giri
MARCATO 6,5: di gran lunga il più combattivo tra i nostri
MALORI 6,5: bellissima azione nella tappa di Lisieux e a tratti mostra di non essere solamente un cronoman, nella sua specialità non brilla ma dopo tre settimane ci può stare
PETACCHI 5: l'impressione è che le gambe le avesse ma è evidentemente condizionato da problemi extraciclistici
CANCELLARA 5: delude a cronometro e ci può stare avendo corso sul bagnato, e d'accordo che doveva fare il gregario agli Schleck ma un corridore con una sparata come la sua potrebbe fare qualcosa in più che rimanere in mezzo al gruppo per 21 giorni, fatta eccezione per quello di Mont des Alouettes e per l'ultimo a Parigi
CAVENDISH 9: il voto riguarda esclusivamente quanto si è visto in corsa e non sappiamo se siano veri o meno gli aiutini che avrebbe ricevuto in salita, insieme a Evans e Hushovd è stato il grande protagonista
GREIPEL, FARRAR 7: degni avversari del britannico


RE: il Pagellone del Tour de France - Andie88 - 24-07-2011

A franck io avrei dato mezzo voto di meno, non si è quasi mai visto se non nella tappa vinta da Sanchez, poi il resto sempre quasi a ruota, anzi addirittura il fratello gli fa da gregario. Dupont 6,5 è troppo, vabbè che è arrivato 22° in classifica, però si è preso mezz'ora di ritardo ed io non l'ho mai quasi visto o sentito nominare dai cronisti, anche se è il primo corridore dopo Contador di quelli che hanno fatto il Giro, Karpets e Arroyo avrei dato pure meno di 4, non si sono mai visti, se non in fondo al gruppo nelle prime 10 tappe, A Gilbert avrei dato 8, nelle prime 15 tappe si è visto sempre davanti e anche quando non poteva fare nulla perchè c'era la fuga davanti lui cercava di prendere secondi ai big di classifica anche sapendo che non avrebbe avuto nessuna possibilità di lottare per la classifica nei tapponi.


RE: il Pagellone del Tour de France - blackflower - 24-07-2011

non sono daccordo su quasi niente Confuso


RE: il Pagellone del Tour de France - Andy Schleck - 24-07-2011

Non sono d'accordo sul voto di F. Schleck, non è assolutamente andato forte come il fratello...
Voigt ha fatto un lavoro enorme nei Pirenei 6 è decisamente poco, al massimo puoi degradare Gerdemann e Fuglsang.
LLS non ha vinto nessuna tappa che gli è stata regalata, semplicemente Voeckler pensava alla maglia gialla...
Cancellara ha detto che far le volate per lui è pericoloso e in alcune montagne ha lavorato, per poi essersi un po' spento nel finale ma 5 è insufficiente: troppo poco.
Per A. Schleck
Luz Ardiden: ha coperto lo scatto del fratello
Plateau de Beille: ha scattato moltissime volte ma Voeckler gli chiudeva i buchi, magari doveva metterci piu' brutalita'.
Galibier: impresa storica
Alpe D'Huez: non è la sua salita.
7 è troppo poco, almeno 7.5-8 se vuoi dare 7 a Frank...
Wiggins non è entrato nella Top 10...

Il resto ci sta Sisi


RE: il Pagellone del Tour de France - Danilo M. - 24-07-2011

Wiggins nel 2009 arrivò 4°

Edvalb Boasson Hagen 9 Mostruoso,e ha avuto problemi qualche giorno prima del Tour,altrimenti ci si divertiva da subito!Heart


RE: il Pagellone del Tour de France - Andy Schleck - 24-07-2011

Cribbio io intendevo il 2011...
Bravo bravo Edvalb Sisi


RE: il Pagellone del Tour de France - Raptor - 24-07-2011

Concordo pienamente con i voti, tranne per Cancellara meritava di piu , ha lavorato tantissimo per gli Schleck.


RE: il Pagellone del Tour de France - blackflower - 24-07-2011

(24-07-2011, 09:58 PM)Andy Schleck Ha scritto: Alpe D'Huez: non è la sua salita.

MmmConfusoleepy:


RE: il Pagellone del Tour de France - Manuel The Volder - 24-07-2011

Eddaje poverino, mica è facile fare le pagelle. Ho letto a grandi spanne i voti e alcuni mi trovano d'accordo. A Hoogerland e Flecha ho dato 10 Sisi


RE: il Pagellone del Tour de France - Andy Schleck - 24-07-2011

(24-07-2011, 10:16 PM)blackflower Ha scritto:
(24-07-2011, 09:58 PM)Andy Schleck Ha scritto: Alpe D'Huez: non è la sua salita.

MmmConfusoleepy:

L'ha persino detto lui prima del Tour, l'Alpe D'Huez è troppo corta perché lui attacchi...


RE: il Pagellone del Tour de France - Danilo M. - 24-07-2011

L'anno prossimo lo facciamo fare a lui il percorsoSisiSisi


RE: il Pagellone del Tour de France - Gershwin - 24-07-2011

Vogit 7, Karpets e Fuglsang 1 Sisi


RE: il Pagellone del Tour de France - HOTDOG - 25-07-2011

diciamo che quando andavo a scuola io chi faceva scena muta alle interrogazioni prendeva 4 e dunque quello è il voto minimo che do io a parte casi eccezionali, ad esempio ho dimenticato Kolobnev cui darei 0. Per quanto riguarda i due fratelli da Andy ci si aspettava sicuramente di più di Frank, e invece i due a cronometro si sono equivalsi e in montagna anche, se Andy ha lo stesso voto del fratello lo deve alla tappa vinta


RE: il Pagellone del Tour de France - Gershwin - 25-07-2011

A Velits una sufficienza gliel'avrei data, tutto sommato nella prima giornata di montagna ha avuto una sifga assurda con quei problemi alla bici in salita (sul Tourmalet se non sbaglio), poi sull'Alpe ha fatto una gran cosa...quarto e mi sembra sia scattato dal gruppo con tutti i migliori


RE: il Pagellone del Tour de France - Andie88 - 25-07-2011

(24-07-2011, 10:23 PM)Andy Schleck Ha scritto:
(24-07-2011, 10:16 PM)blackflower Ha scritto:
(24-07-2011, 09:58 PM)Andy Schleck Ha scritto: Alpe D'Huez: non è la sua salita.

MmmConfusoleepy:

L'ha persino detto lui prima del Tour, l'Alpe D'Huez è troppo corta perché lui attacchi...

Se una salita di 15 km è corta perchè lui attacchi allora mi sa che è difficile trovare salite dove possa attaccare


Le pagelle del Tour de France Un Evans infinito - paolone97 - 25-07-2011

Si è chiusa una corsa emozionante, dal via di Assage du Gois-La Barre de Monts al classico epilogo parigino sui Campi Elisi: in mezzo tantissime storie, che durante la settimana avremo il piacere di ripercorrere insieme. Il day after di una grande corsa però pretende da sempre il bilancio di quanto ha mostrato: e allora via con le pagelle, dal 10 di Evans, primo australiano a vincere il Tour de France, allo "0" degli autisti di auto e moto impazzite che hanno travolto Sorensen e Flecha. Buon divertimento!
CADEL EVANS 10 e lode - Chi ci legge da tempo si ricorderà di questa espressione, ma quale occasione migliore per tornare a usarla se non per descrivere l'impresa di questo "ragazzino" di 34 anni? da eterno secondo a (nuovamente) "eterno in un secondo"... Cadel Evans si regala la gioia più grande nel momento più bello, mettendosi dietro uno dopo l'altro tutti i più forti corridori del mondo: perchè tutto si può dire tranne che quest'anno la concorrenza non fosse di primissima scelta. Evans li batte tutti, resiste in salita, tira e "mena" (anche da solo) quando c'è da "menare" e fa la differenza a cronometro, il suo terreno preferito. La prima settimana senza cadute e senza "perdite di secondi" non è fortuna: è straordinaria intelligenza tattica.

MARK CAVENDISH 10 - Cinque tappe conquistate, che diventano venti se sommate alle quindici già vinte in passato. Il tutto ad appena 26 anni: quest'anno poi è arrivata anche la maglia verde, un "must" per uno che domina le volate. E averla vinta nell'anno in cui i punteggi sono "impazziti" dà ancora più valore alla sua impresa.

JOHNNY HOOGERLAND 10 - L'essere rimasto in corsa dopo quello che gli è successo gli vale il massimo dei voti, così come l'emozione vera e sincera da lui provata sul podio del combattivo di giornata al termine della tappa che lo ha visto "scontrarsi" con il filo spinato. Di lui ha colpito il coraggio, quel coraggio che lo ha portato - anche dopo l'"incidente" - a non risultare semplicemente uno dei tanti, ma a voler continuare a essere un protagonista, andando in fuga e provandoci sempre.

THOR HUSHOVD 9 - Tante volte ci siamo trovati a ripetere la filastrocca intitolata "la sfortuna del campione del Mondo": ultimamente è come se ci fosse una solta di "maledizione" per il corridore proprietario della maglia arcobaleno. Quest'anno no, quest'anno Hushovd ha retto benissimo la pressione: il suo Tour è stato straordinario: due tappe vinte, una addirittura sui Pirenei, e la prima settimana vissuta in maglia gialla fanno di lui uno dei protagonisti più incredibili di questa edizione della Grande Boucle.






ANDY SCHLECK 8.5 - Terza volta consecutiva secondo al Tour de France. Sembra il Toto Cutugno del ciclismo: "sfortunato" ed eccezionale, il più giovane dei fratelli Schleck regala momenti di grande intensità sul Galibier grazie a un'azione d'altri tempi... 60 km di fuga da "big della classifica" sono un qualcosa che rimarrà. Per sempre. Come la sua tripletta sul secondo gradino del podio. Deve migliorare a cronometro: assolutamente.

ALBERTO CONTADOR 8 - E' un fuoriclasse, e non serviva questo Tour de France per ricordarcelo. Nella prima settimana cade tre volte, prende una botta al ginocchio e medita il ritiro. Poi però qualcosa gli scatta nella testa e decide di dare tutto se stesso fino a Parigi: e così fa, prova a far saltare il Tour pur consapevole del fatto che in alcuni momenti rischia di saltare lui stesso. Ma un campione, un campione vero corre così, senza paura e non lasciando nulla di intentato. Contador ci prova sempre: in salita e in discesa, e anche da lontano, anzi lontanissimo: come nella tappa con arrivo sull'Alpe d'Huez. Bisogna avere le "palle" per attaccare a 93 km dall'arrivo. Soprattutto se si è Contador, non uno qualsiasi.

EDVALD BOASSON HAGEN 8 - L'anno scorso ha capito come si corre lontano dall'HTC, quest'anno - alla seconda stagione con il Team Sky - ha imparato anche a vincere. Due assoli incredibili, il secondo straordinario perchè "promesso" il giorno prima. Va forte in volata e in salita tiene alla grande: adatto alle fughe e performante a cronometro. Un corridore completo: un potenziale fenomeno.

FRANK SCHLECK 7.5 - Tra quelli che puntano alla vittoria finale è il primo a muoversi (a Luiz Ardiden), ma Frank dopo sparisce, molto probabilmente per colpa (o per merito) di una tattica di squadra che voleva come primo capitano il fratello Andy. A ruota nelle ultime due tappe alpine, il più esperto dei fratelli Schleck non ha la forza per fare la differenza sull'Alpe d'Huez e a cronometro come prevedibile paga tantissimo da Evans. Ma per la prima volta in carriera sale sul podio di una grande corsa a tappe: che non è poco.

THOMAS VOECKLER 7.5 - Quarto al Tour de France: un sogno, che ricorderà per tutta la vita. Con quella "faccia da schiaffi" e il suo modo di correre sempre al limite raccoglie un risultato straordinario per quelle che sono le sue qualità: difende la maglia gialla come un leone, e come un leone si batte sulle grandi montagne contro i più forti del mondo per quanto riguarda le gare a tappe. Non era mai stato tra i primi quindici di un grande giri ed è quarto, ai piedi del sogno: un risultato incredibile.

SAMUEL SANCHEZ 7.5 - E' uno dei protagonisti. Chissà cosa sarebbe successo se l'Euskaltel Euskadi non fosse andata a passeggio nella crono a squadre costringendolo ad attaccare come un matto fin da subito. Per lo spettacolo, meglio così, per la sua tattica di corsa, peccato. Una tappa, la maglia a pois e tanti, tanti attacchi: in salita e in discesa senza paura. Il suo è un Tour de France sicuramente positivo.






DAMIANO CUNEGO 7.5 - Bravo, Damiano. Un ottimo piazzamento in una grande edizione del Tour de France: sempre con i migliori e corso con grande intelligenza. Ma è quello che vuoi? Fare classifica senza rischiare mai di vincere una tappa? Pensaci, perchè tendenzialmente chi arriva settimo in un Tour poi l'anno dopo prova a vincerlo o a salire sul podio... E i tuoi limiti a cronometro sono davvero troppo evidenti.

PIERRE ROLLAND 7 - Maglia bianca di miglior giovane più l'affermazione da urlo sull'Alpe d'Huez. E' il futuro dei francesi per quanto riguarda le corse a tappe: potenzialmente c'è.

PHILIPPE GILBERT 7 - Straordinario interprete della prima settimana di Tour. Ci avesse creduto un po' di più avrebbe vinto tre tappe, e non solo quella d'apertura che gli ha regalato la maglia gialla.

ROMAN KREUZIGER 5 - Sfortunato: anche lui vittima di cadute, ma la gamba - scivoloni a parte - non era quella dei giorni migliori.

FABIAN CANCELLARA 5 - Senza la pioggia forse avrebbe vinto la cronometro (anche se Martin è andato davvero come un treno), ma nel complesso la Locomotiva di Berna - quinto a Parigi - non è mai stato vero protagonista di questo Tour.

ROBERT GESINK 5 - Dopo aver fatto a tutta il Giro d'Italia era difficilmente ipotizzabile vederlo al massimo anche al Tour, ma quel 33esimo posto in classifica generale a oltre un'ora da Evans no, è troppo.

ALESSANDRO PETACCHI 4 - Ha detto lui stesso che in alcune circostanze ha avuto paura. Caro Ale-Jet, un velocista che ha paura è un mezzo corridore: grazie di tutto, soprattutto per la splendida maglia verde conquistata l'anno scorso, ma correre con paura non è da te. Piuttosto fatti da parte e insegna ciclismo a chi proprio a Petacchi si ispira.






IVAN BASSO 4

Fonte:Eurosport


RE: Le pagelle del tuor de franceun Evans infinito - Andy Schleck - 25-07-2011

Devo dire che concordo pienamente su ogni piccola cosa che hai scritto...


RE: Le pagelle del tuor de franceun Evans infinito - paolone97 - 25-07-2011

Dopo tanti tentativi il tuor evans lo meritava BRAVO CADEL:D


RE: il Pagellone del Tour de France - Andy Schleck - 25-07-2011

(25-07-2011, 09:41 AM)Andie88 Ha scritto: Se una salita di 15 km è corta perchè lui attacchi allora mi sa che è difficile trovare salite dove possa attaccare
Vi comportate come se io dovessi difendere cio' che ha detto Asd io riporto solo quello che fa notare nelle interviste. L'Alpe è lunga 13,8km: sicuramente non è una salita in cui soffre perché è corta ma non ha la distanza necessaria perché lui riesca a far la differenza, credo... eppure uno scalatore con le sue simili caratteristiche come Pantani ha fatto un record mica male...


RE: Le pagelle del tuor de franceun Evans infinito - SarriTheBest - 25-07-2011

Boia, state pienando il forum con post di pagelle Asd: date il tempo a Manuel di farle almeno... Asd