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Sull'abbattimento di statue
#1
In era COVID sono forse diminuiti i dibattiti, ma cosa ne pensate della rimozione di statue di personaggi dalla storia ambigua e compromettente? 
E cosa ne pensate di vie, strade e piazze dedicate ad assassini? 
Bisogna scindere l'uomo dalla professione o le due dimensioni sono inscindibili? 
E' giusto censurare per sempre e togliere il lavoro a certi attori, come Kevin Spacey? 
E' giusto inserire in ogni film o serie TV un personaggio di colore tra i protagonisti, anche quando la sua presenza risulta antistorica? 
E cosa dire poi della letteratura e dell'arte con elementi preponderanti di antisemitismo, razzismo e misoginia?

Ho cercato di riflettere su queste questioni nel mio ultimo video, che vi posto, ma si potrebbe andare avanti a parlarne su questo forum.



 
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[+] A 4 utenti piace il post di Giugurta
#2
Argomento interessante, ammetto di non avere una posizione così definita su una questione del genere.

Cerco sempre di scindere, per quanto possibile, l'uomo dalla sua professione, conscio del fatto che siano ambedue importanti. Più che altro non trovo giusto che, a causa dei difetti dell'uomo, venga demonizzata la sua professione o viceversa.

L'esempio che citi di Kevin Spacey è lampante, si può apprezzare l'attore pur riconoscendo le colpe della persona. Una cosa non esclude l'altra.

Parto da questo argomento, magari se va avanti la discussione si può sviscerare altro.
 
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[+] A 1 utente piace il post di Paruzzo
#3
Ovviamente non esistono risposte giuste o sbagliate.
Varia molto in base alla sensibilità delle persone.


Io penso così riguardo i vari punti.

STATUE 

Hanno valore artistico?
Sì -> le statue rimangono dove sono, anche se raffigurano tiranni. 
Non possono essere spostate e museificate se sono state realizzate site-specific per una piazza particolare. (Esempio: Ranuccio e Alessandro Farnese di Francesco Mochi non possono essere tolti da Piazza Cavalli a Piacenza, se non per specifiche ragioni di conservazione o tutela)
No -> le statue possono essere rimosse (esempio: Statua di Montanelli nei giardini montanelli, che non è un bene culturale e non ha valore artistico).

OPERE D'ARTE DI ASSASSINI O CRIMINALI DI VARIO GENERE

Sono assolutamente da diffondere e mostrare senza alcun filtro. Non possiamo certo censurare Caravaggio, Cellini, Cesare Cesariano, Boccaccio Boccaccino, Kevin Spacey e chissà quanti altri.
Nei musei e nei cinema viene esposta la professione di un uomo, non il suo essere "persona".
Ugualmente la letteratura deve essere totalmente libera: non si può censurare il pensiero di nessuno, nemmeno quello di Adolf Hitler. (Magari il mein kampf ha bisogno di un bell'apparato di commento e note).

DEDICARE VIE, PIAZZE A CRIMINALI

Su questo sono più scettico. Penso sia meglio dedicarle a chi ha compiuto azioni umanitarie. Ma comunque non mi dà alcun fastidio vedere dediche a grandi artisti, seppur assassini.
Invece vie dedicate a personaggi storici che hanno attuato soprusi sono assolutamente evitabili: vie Pizarro, vie Cortès andrebbero rinominate.

DIPINTI RAZZISTI, ANTISEMITI, MISOGINI

E' compito del divulgatore parlarne, anche attraverso didascalie di accompagnamento dell'opera, che la contestualizzino nel periodo in cui è stata realizzata. 
Su dipinti razzisti, antisemiti o misogini servirebbe un post o un video del mio canale a parte. 

PERSONAGGI DI COLORE IN FILM/SERIE TV

Achille nero, Javert nero, Lupin nero... e chi altri? Penso sia una tendenza molto paracula, nata negli Stati Uniti per mascherare i problemi razziali di fondo della loro nazione. 
Comunque cinema e teatro sono convenzioni, se l'attore è bravo l'etnia non conta. Ad interpretare Achille potrebbe anche esserci un cinese o, perchè no, una donna. Il teatro sperimenta da decenni "cambi di sesso", il cinema ancora è restio a farlo.
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Giugurta
#4
La cancel culture negli USA ha raggiunto picchi davvero preoccupanti.

In linea generale concordo con te, bisogna saper contestualizzare in base al periodo storico, altrimenti il 95% delle opere realizzate prima degli anni '50 andrebbe bannata.

Si potrebbe aprire una parentesi anche sul doppiaggio, è notizia dell'altro giorno che Shearer, doppiatore di Hibbert nei Simpson, non doppierà più il famoso personaggio perché non di colore. E qua ci si ricollega al tuo discorso sulle serie TV, se un doppiatore è bravissimo ad interpretare un personaggio di un'altra etnia non ci vedo nulla di male, dato che non viene fatto con tono denigratorio. Lo stesso Ward che doppia Samuel Jackson è un capolavoro del cinema, viceversa se fosse successa una medesima cosa a parti inverse nemmeno mi pongo il problema sul colore della pelle. 
Invece distinguere che una persona di colore doppia solo personaggi di colore e viceversa, non fa altro che aumentare le divergenze, come se bianco o nero fossero due categorie distinte.

Poi si sono fatti discorsi simili su personaggi gay interpretati da attori etero. Così su due piedi mi viene subito in mente Neil Patrick Harris, attore notoriamente omosessuale ma che interpreta in modo magistrale Barney in HIMYM.

A me sembra solo un modo di facciata per far vedere quanto si è contro il razzismo, nascondendo invece la polvere sotto al tappeto e anzi creando categorie nette.
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Jussi Veikkanen
#5
Obbligare che un personaggio nero sia doppiato da un nero è una cosa razzista, secondo me. Il personaggio, di qualunque colore, è doppiato da chi sa doppiare.
Mettere questi paletti è una forma di divisione, crea un'idea di "noi e loro" sempre più forte.

Ugualmente far interpretare personaggi gay ad un gay. 

Ovviamente tra i gay che interpretano sempre personaggi etero includiamo James Dean e Montgomery Clift. E lì si apre un discorso sullo star system della Hollywood classica, in cui chi era omosessuale doveva per forza nascondersi e reprimersi.
 
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[+] A 2 utenti piace il post di Giugurta
#6
Concordo sul razzismo, la cancel culture mi sembra una caccia alle streghe fatta proprio per non occuparsi di problematiche vere. Rimuovere l'episodio di Scrubs in cui JD si dipinge la faccia di nero e Turk di bianco non serve a nulla contro il razzismo e chi ha visto la serie e quel particolare episodio sa benissimo che di razzista non c'è nulla.

Purtroppo paraculate del genere sono molto più semplici da attuare.
 
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#7
Ammetto di non aver mai visto la serie.
Ma so che sulla "blackface" ci sono diverse pare mentali.

Ovviamente è giusto che oggi non ce ne siano più, ma ogni prodotto artistico è frutto della propria epoca.

Censurare il passato è un buon modo per far andare avanti il mondo su basi fragilissime.

E poi secondo me, alle volte, la malizia è nell'occhio di chi guarda.
 
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#8
Ah, religione e politica...

Come non si dovrebbe discriminare per sesso e orientamento sessuale, ugualmente non si dovrebbero discriminare persone per opinioni religiose e politiche.

La battuta sessista e/o omofoba non possono più essere perdonate. Mentre l'umiliazione di un credo religioso o di una fede politica passano ormai per ordinaria amministrazione (o quasi).

Capisco che spesso politica e religione siano causa di sessismo e omofobia, ma teoricamente, a livello costituzionalmente "asettico", sono altri due settori sensibili e intangibili da attacchi altrui  Eheh
 
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